BRIDGERTON – PERCHE’ L’ITALIA NON FA UNA SERIE DEL GENERE?

CONTROCORRENTE: Bridgerton è una serie tv creata per piacere alle persone e ha funzionato, perché l’Italia non produce una serie del genere?

Costume, attori fotomodelli e reazioni amorose tra di essi. Queste sono le tre basi da cui la serie Bridgerton è partita, una serie creata solo e puramente per piacere al pubblico. Commerciale, studiata e venduto per fare un successo clamoroso, che sulla piattaforma Netflix è riuscita ad avere.

Con questo sistema, il pubblico sorvola sulla trama, sulla fotografia, sulla recitazione, per soffermarsi sulla bellezza degli attori e dei costumi d’epoca che indossano. Una tecnica di sceneggiatura spesso utilizzata, ma che in questa serie è stata amplificata al massimo. Si crea curiosità amorosa, sessuale, amanti e tradimenti, sfruttando la curiosità morbosa dell’essere umano per questi argomenti, e la sua infinita lussuria.

In molte serie tv, come avrete notato, nei primi minuti molto spesso, c’è una scena di sesso o di nudo, questo serve per attirare pubblico e per alzare la soglia di attenzione, vengono stimolate parti del cervello che creano eccitazione, e quindi adrenalina e una soglia di piacere visivo molto più elevata. Bridgerton non è solo una serie tv, ma uno strumento di psicologia umana perfetto che ha funzionato alla perfezione.

Altra tecnica molto utilizzata è la “sospensione dell’amore”, vogliamo fin dalla prima scena che due determinati protagonisti stiano insieme e che finalmente si possano amare e fare l’amore, ma per molti e svariati motivi non riesce ad accadere. Ci tengono in sospeso, fino al solito lieto fine, gli autori della serie sanno come indirizzare i nostri gusti e fin da subito riescono a creare una coppia preferita, facendo diventare lo spettatore come uno sponsor della coppia stessa.

Bridgerton gioca su tutti questi aspetti psicologici, lo fa bene, ma allo stesso anche in modo semplice e basilare, un sistema che può essere riprodotto e ottenere comunque degli ottimi risultati di pubblico. Netflix soprattutto è un mondo in cui bisogna sapersi inserire, basta farsi apprezzare per una serie e poi diventa tutto più semplice, il pubblico arriva speranzoso che quella nazione gli offra sempre prodotti di qualità, o meglio, sempre prodotti che gli piacciono.

Vedi la Spagna con “la casa di carta” si sono aperti un mondo di possibilità, mettendo in risalto una serie precedente come “vis a vis” o cavalcando l’onda e producendo “Elite” che essenzialmente usa le stesse tecniche di “marketing sceneggiato” di Bridgerton. L’Italia non ci ha ancora provato seriamente, ha provato a fare prodotti più complicati, più di nicchia come ha fatto la Germania con Dark, per poi fare altri produzioni molto interessanti.

Il nostro paese quando non sa dove battere la testa punta sulla mafia, il resto lo fa sempre con leggerezza o con prodotti che possiamo capire solo noi, senza cercare di uscire dai confini. Essenzialmente chi guarda Sex Education o Elite si sente più negli stati uniti che in Inghilterra o in Spagna, perché gli autori hanno creato un mondo scolastico simile a quello americano, semplicemente perché più famigliare al pubblico.

L’Italia deve finalmente fare una serie tv che possa conquistare il pubblico di Netflix e non deve essere per forza uno Squid Game, ma io direi più un Bridgerton, più semplice e più efficacie. Basta fare un’intricata trama amorosa ambientata magari nell’epoca degli Sforza e dei Gonzaga, ci metti un titolo in inglese, qualche attore e attrici fotomodelli e il gioco è fatto. Per il resto siamo già ben capaci di fare ottimi costumi e le location non ci mancano. Un Elisa di Rivombrosa più moderna e in stile Netflix con tutto il politically correct che serve. Una serie ideata solo ed esclusivamente per essere vista da più persone possibili.

Non sono per nulla un fan del genere, non ho mai visto nulla, ma sono come sia necessario farsi vedere prima di fare qualcosa di buono, l’Italia deve capire ciò che piace al pubblico e fare un prodotto di conseguenza in modo da inserirsi con prepotenza nel catalogo di Netflix. Per poi poter fare prodotti di qualità con idee perfettamente originali, magari non di mafia, per una volta. Tutti reclamano della scarsa qualità dei nostri prodotti visivi, bisogna fare una serie commerciale. Non sottovalutiamo la bellezza degli attori, quella attira pubblico, l’ha sempre fatto e sarà sempre così, se uno recita male, basta ridoppiarlo sopra, tanto siamo abituati. Una serie non creata solo per noi, ma già proiettata ad un pubblico internazionale.

Quando non si hanno idee e contenuti, bisogna sempre stuzzicare la curiosità amorosa e sessuale del pubblico, il pubblico si deve innamorare dei protagonisti, vederli come la cosa più bella del mondo. Questo non solo attira l’attenzione, ma altera il giudizio, se si crea quella situazione di attrazione, il giudizio finale sulla serie sarà alterato, e giudicata sicuramente in positivo. Chi ha visto Bridgerton, delle volte quasi si vergogna a dirlo, perché sa di essere stato “ipnotizzato” dai suoi contenuti, sa che gli sono piaciuti gli attori più che la trama, e sa che provava attrazione verso di essi. Se si riesce a cerare quella situazione di imbarazzo vuol dire che l’autore della serie ha fatto centro e la serie sarà vista da moltissime persone.

Bisogna puntare ad un prodotto simile. Sono sicuro che l’Italia ha le potenzialità per farlo, anche se il livello di recitazione non è altissimo, l’importante per una serie così, è la bellezza dei protagonisti, lo sceneggiatore farà in modo di creare i giusti intrighi amorosi e indirizzare la volontà del pubblico. Però serve appunto qualcosa di più internazionale, qualcosa che ci faccia svoltare davvero. Un’altra parte fondamentale sono i costumi, un film o una serie fatta in costume d’epoca, rende il prodotto, più serio e professionale, non ci sembra quasi mai fatto male. Devono essere talmente belli da voler essere indossati, tutto deve essere attrattivo, dall’arredo, alla location ai costumi appunto.

Questo è un articolo un po’ paradossale, perché in pratica il mio consiglio è quello di creare anche una pessima serie, per attirare il pubblico, una serie commerciale che serva ad aprire le porte di Netflix all’Italia, con prodotti più incisivi di Curon, Baby o Summertime.

4 risposte a “BRIDGERTON – PERCHE’ L’ITALIA NON FA UNA SERIE DEL GENERE?”

      • ah scusa, non ho letto tutto tutto di ogni paragrafo, cerco di leggere tutti i blog che seguo e se il testo è lungo posso saltare qualche riga 😓

        ma non credo, in italia sono più vecchi che giovani, forse tra 10, 20 anni ok

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      • Però è interessante che abbiamo citato entrambi la stessa fiction italiana ahahah
        Si infatti ci servirebbe per il “mercato” europeo, con l’avvento di Netflix le serie non possono più essere concepite solo per il proprio paese. Però si, hai ragione tu quando dici che siamo molto indietro…

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