Gli anelli del potere si avvia verso la sua conclusione, con uno dei suoi peggiori episodi. Ci viene mostrata un po’ tutta la situazione di tutti i personaggi, divisi, affaticati e molto in difficoltà. Gli unici vincitori in questo momento sono gli orchi.
La battaglia è passata, il vulcano è esploso e vediamo una Galadriel diversa dal solito, molto più pacata e buona. Ci sono molto errori di sceneggiatura che rendono il tutto un po’ stupido, scelte discutibili e senza senso. L’episodio è molto lento e non ci porta a nulla di nuovo, non ci da una direzione precisa e non sembra porci le basi per un finale clamoroso, tutto sembra molto calmo e piatto.
Le scelte discutibili sono molte e anche molto imprecise che rendono la trama a tratti quasi assurda. I personaggi principali sono tutti vivi e quelli in pericolo di vita sono storicamente personaggi che non possono morire in quel momento, quindi la suspense sta a zero.
Ci vengono mostrati un po’ di più i pelopiedi e il misterioso stregone che sembra essere sempre di più Gandalf, poi nuovi personaggi mistici, un po’ stregoni anche loro che mettono in difficoltà i futuri hobbit.
Un episodio che non ha portato a nulla e che ha messo le basi sulla prossima stagione più che sul finale stesso di questa. Si dividono molti personaggi e sembra che la situazione per la forgiatura degli anelli non si sblocchi ma che anzi si complica e si allunga. Visivamente sempre molto bello, ma con dialoghi davvero di basso livello e una trama troppo lenta e inconcludente che porta davvero poco al resto della serie.
L’unico dubbio che ancora ci rimane, è, chi sarà Sauron?
Samaritan è un film del 2022 diretto Julius Avery, tratto dall’omonimo fumetto e con protagonista Sylvester Stallone. Genere azione con cliché e caratteristiche tipiche delle pellicole tratte dai fumetti.
La trama ci porta in una città immaginaria, molto simile a quelle reali, Granite City, dove il bene e il male continuano a combattere, non viene approfondita più di tanto la situazione sociale, ma ci fanno intuire che c’è un forte squilibrio e che le periferie sono piene di criminali e povertà. Molti anni prima la città trovava il suo equilibrio per due gemelli con dei superpoteri, uno era un supereroe, l’altro il suo alter ego, Samaritan e Nemesi (Sylvester Stallone), entrambi dichiarati morti dopo uno scontro, un bambino di nome Sam non perde la speranza che dopo più di 20 anni, Samaritan sia ancora vivo e pensa che potrebbe essere proprio il suo vicino.
Samaritan è un film che riesce a trasportarci un po’ nel mondo dei fumetti, per la città immaginaria, e per la caratteristica del supereroe classica di un uomo solitario che aiuta le povere persone e risolve le ingiustizie. Ha molti cliché ma che vengono utilizzati nel modo corretto rendendo il film piacevole e bello. Bello il rapporto tra un bambino sognatore e un uomo ormai anziano stanco della vita, un rapporto che si rafforza giorno dopo giorno. Il Villain non mi ha convinto del tutto, solito boss criminale che inizia con degli obiettivi e delle motivazioni precise ma che poi si perde in un “sono cattivo e basta”.
Un film molto semplice rispetto ad altri film con supereroi, ma allo stesso tempo non si impone nulla di più, rimane nelle periferie non coinvolgendo mai elementi di potere della città, la storia rimane quasi tutto il tempo nel suo piccolo coinvolgendo pochi personaggi che si ritrovano più o meno tutti nella stessa situazione sociale. Stallone è perfetto nel ruolo della “vecchia gloria” stanca e ormai sempre arrabbiato con il mondo.
Nel complesso un ottimo film, ovviamente non bisogna aspettarsi niente di speciale, ma rispetta i propri canoni, non esagera praticamente mai, la trama è si banale ma coinvolgente e le scene di azione sono ben studiate e belle. Un film senza grandissime pretese, ma che ti fa passare un’ora e mezza spensierata.
Synchronic è un film del 2019 scritto e diretto da Justin Benson, un film che è già difficile collocare in un genere preciso, ma che si presta ad essere un horror fantascientifico. L’inizio ha dei toni da classico thriller che almeno nella fotografia rimangono un po’ per tutto il film.
La trama ci racconta la storia di due para medici esperti nel soccorso di persone drogate, in overdose oppure in situazioni di follia dove facilmente si possono ferire e fare male, fin da subito capiamo la difficoltà del loro lavoro. La violenza c’è, anche il sangue che dà a tratti dei forti toni horror, ma nulla di troppo eccessivo. La storia però è a tratti un po’ confusionaria e fa perdere un po’ di attenzione verso il film. Molte scene e dialoghi non portano a nulla e non si capisce del tutto quale sia l’obiettivo del film.
Synchronic manca di profondità, tutto ciò che succede sembra leggero, all’inizio sembra parte della trama ma poi capisci che si tratta proprio dei personaggi e della storia che per spiegare meglio alcune parte specifica meno l’impatto umano. Durante il loro lavoro si imbattono spesso in una strana droga che fa impazzire le persone e alcune sembrerebbe farle sparire. I due attori sono bravi Anthony Mackie e Jamie Dornan, ma la storia ha eventi troppo clamorosi per essere interpretati a dovere.
Tutto questo rende il film un po’ confusionario, veloce e lento allo stesso tempo, con un finale che non convince proprio del tutto. Un film che dovrebbe trasmettere diversi valori ma che non ci riesce, che dovrebbe stupire e meravigliare ma che fallisce anche in quello. Un film che sembrava poter offrire tanto ma che alla fine non convince del tutto e ci lascia un po’ con l’amaro in bocca. Da apprezzare una bella fotografia e una trama che a tratti porta qualcosa di nuovo.
Una delle prime mosse che fece Amazon fu quella di assicurarsi tre conduttori di grande successo che portarono Top Gear ad essere il programma di auto più bello e famoso del mondo. Jeremy Clarckson, Richard Hammond e James May. Tre Conduttori, esperti di auto e anche ormai grandi comici.
The Grand Tour ormai fa uscire un episodio ogni tanto dove i tre protagonisti sono da qualche parte del mondo a fare cose con le auto, in questo episodio, uscito nel settembre del 2022, si ritrovano sopra il circolo polare artico per un’avventura tra i ghiacci.
Chi era appassionato di Top Gear, sicuramente si catapulta subito a vedere un episodio di The Grand Tour appena esce, soprattutto dopo il successo del l’ultimo episodio, che riguardava la Francia e le sue auto che è stato davvero esilarante. In questo episodio il protagonista e il ghiaccio e la neve, con i paesaggi meravigliosi della Norvegia, Svezia e infine Finlandia. James May prenderà il posto di Hammond come uomo spericolato e in pericolo.
Il format funziona sempre e ci sono scene che fanno davvero tanto ridere, nello specifico una scena di Hammond alle prese con lo Skipass, Jeremy sempre al comando e con le fiamme sempre a portate di mano. Tutto funziona perfettamente, l’ironia, le scene e i paesaggi con davvero tre auto stupende. Un episodio finalmente libero dalle restrizioni della pandemia.
Un programma che funziona sempre e in questo episodio mantiene lo stile e il divertimento di sempre, con un trio che funziona alla perfezione e con un’ironia sottile ma davvero azzeccata. The Grand Tour uno dei programmi di punta e meglio riusciti di Amazon prime video.
QUATTRO CHIACCHIERE: Un delle serie più attese degli ultimi anni e pronta a fare il suo esordio, inutile dire che le aspettative sono altissime, ma cosa c’è davvero da aspettarci?
Il signore degli anelli è forse uno di quei film che va al di là del tempo e del cinema, talmente immersivo e ben fatto che non sembra neanche paragonabile al mondo del cinema. Una storia, un mondo che conquista un po’ tutti, un fantasy che ha dato via a molte storie che vale la pena di essere raccontate.
Qualche anno fa arrivò l’annuncio clamoroso di Amazon Prime, pronta a produrre la serie più complicata, ambiziosa e costosa di sempre, una serie ambientata nell’universo narrativo del signore degli anelli. Da subito tutta l’attenzione si spostò sul canale streaming di Amazon con un’attesa sempre più crescente. Poche notizie fino al 2022 quando finalmente arrivano i primi Trailer e le prime impressioni. In arrivo a settembre in primi due episodi, un piccolo assaggio di un dei progetti più ambiziosi di sempre, mosso da un colosso economico che non ha limiti.
Jeff Bezos, il boss di Amazon, si è detto molto fiero delle scelte che sono stato fatto e degli uomini a cui è stato affidato il progetto, non poteva dire il contrario ad una premiere, speriamo sia davvero così. I due showrunner sono quasi sconosciuti, da nome rosso su Wikipedia per intenderci, e sono J.D. Payne e Patrick McKay. Anche per motivi di diritti d’autore, Tolkien non viene scomodato troppo e le sue opere vengono solo utilizzate per uno spunto che racconta le vicende dell’universo narrativo, migliaia di anni prima della storia che ormai tutti conosciamo ovvero “Lo Hobbit”. In pratica è il periodo della forgiatura degli anelli e dell’ascesa di Sauron, visto nel prologo dei film di Peter Jackson.
Il cast è davvero molto ampio con nomi più e meno conosciuti, mesi di riprese in Nuova Zelanda e un budget per la prima stagione che sfiora il mezzo miliardo di euro, davvero qualcosa di ambizioso che non ha fatto altro che attirare l’attenzione su questo prodotto. Il faro dei fan è già ben puntato pronti ad essere delusi e a criticare la serie. Ovvio che una serie del genere porterà con sé una vagonata di giudizi negativi e quelli positivi saranno ben dosati e mai esagerati.
C’è un giusto mix di aspettative altissime e bassissime, con persona ormai delusi da anni di reboot e sequel usciti davvero male, e consapevoli che questo universo narrativo è molto complicato e facile da rovinare con un minimo errore. Sono anni pieni di vincoli, non è facile per gli sceneggiatori muoversi e districarsi in mezzo a questo complicato labirinto di regole e vincoli. Sicuramente in qualche modo si allontanerà molto dai primi film, sarà inevitabile e doloroso. Da un altro lato, c’è la speranza che il grande budget ci faccia vedere battaglie epiche e scenografie degne di nota.
A livello di storia è davvero difficile capire cosa aspettarsi, anche perché in questi casi è facile puntare sulla quantità e qualità delle immagini che sulla qualità e integrità della storia, penso che molto probabilmente la cosa più deludente sarà proprio la sceneggiatura e storia della serie. La cosa che invece piacerà di più saranno sicuramente gli effetti visivi e speciali che vedremo praticamente in ogni episodio.
I primi trailer ci hanno fatto capire la qualità visiva della serie, ma anche la probabile confusione, con molti personaggi e storie da narrare, con personaggi che escono un po’ dalla propria natura originale per stare al passo con le regole attuali. Punteranno molto sulle battaglie, già nei primi due episodi me ne aspetto una, sarò quello il vero punto di forza della serie e già dal secondo trailer di intuisce qualcosa. Un altro punto è la maestosità di certi ambienti, visivamente molto accattivanti.
Questa serie merita di essere vista su grande schermo, sarebbe bello che qualche cinema proporrebbe una visione tutti insieme in una sala, trovandosi magari ogni fine settimana, per gustarsi la serie con il giusto impianto audio e video. Bello sarà anche vedere la terra di mezzo prima dell’inizio in un momento di pace apparente. Non mancheranno alcune citazioni e alcuni personaggi (Elfi) visti nei famosi film degli anni 2000.
Ormai l’attesa è finita e la serie è pronta ad uscire, non ci resta che metterci seduti comodi sul divano e goderci un probabile spettacolo.
James May Our man in Italy è una documentario di Amazon Video. Con protagonista, conduttore e narratore, il famoso conduttore televisivo britannico James May. In questa seconda stagione, dopo averci mostrato il magnifico Giappone, James atterra sulle sponde del bel paese, L’Italia! alla ricerca della dolce vita.
Partendo dalla Sicilia fino a su verso il nord, James ci mostra aspetti dell’Italia, meno conosciuti e nascosti al grande pubblico e al classico turista, ci mostra l’aspetto vero e sincero del nostro paese, quello più puro, fatto di buon cibo e artigianato. Ma ci mostra anche le eccellenze tecnologiche sparse per il nostro stivale.
L’ironia è sempre la stessa che contraddistingue programmi di questo tipo, con James May che fa spesso delle brutte figure a provare a fare cose in cui non è capace, ed è facile divertirsi. Un bel documentario che riesce ad abbinare la lezione al gioco ed è molto coinvolgente.
Rispetto alla prima stagione, per ovvi motivi, c’è meno il fascino della sorpresa, ma c’è la curiosità e l’orgoglio di vederlo in Italia e sapere che questo documentario sarà visto in tutto il mondo. L’Italia ha davvero un sacco di cose, quindi non è facile mostrare tutto, in più è comunque un documentario atipico e non riesce a mostrare del tutto la bellezza del nostro paese.
Il format funziona alla perfezione e ti viene subito voglia di vedere un altro episodio e addirittura una nuova stagione per vedere dove andrà il protagonista. Questa stagione forse è stata ancora più divertente della prima, forse per un italiano un po’ meno stupefacente sapendo già cosa lo aspettava, ma sicuramente sullo stesso livello del primo documentario, quello fatto in Giappone.
Un piccolo Plauso al monologo finale, su cos’è l’Italia e su cosa sono gli italiani, davvero bello, vero e commovente.
Terminal list è una serie del 2022 distribuita da Amazon Prime video, tratta dall’omonima opera di Jack Carr. Ha come protagonista Chris Pratt nei panni di un Navy Seal tradito che ha sete di vendetta.
La trama di Terminal list non convince del tutto, è in perfetto stile Tom Clancy, con sparatorie, soldati e spionaggio internazionale, ma in questo caso tutto risulta un po’ troppo debole e non del tutto convinvcente. Un soldato americano è l’unico superstite di una missione in Siria, da subito lui capisce che si è trattato di una trappola e tornato a casa gli viene uccisa la sua famiglia e lui si salva per un pelo dai suoi assassini. Da li parte una ricerca ossessionata contro i mandanti degli omicidi, che sembrano essere sempre più potenti, sparsi un po’ ovunque nelle gerarchie di potere.
Il colpo di scena finale non aiuta la trama, che anzi la rende prevedibile e davvero troppo forzata, con il clichè di lasciare il protagonista solo contro tutti, una macchina da guerra implacabile, il miglior soldato del mondo che nessuno può fermare. Classico di questo genere, ma che se si vuole dare un po’ un senso di realismo, si perde un po’ tutto il senso della serie, che diventa banale e forzata.
Dal lato visivo, davvero molto ben fatta, bella la regia (Antonie Fuqua) e la forografia, scene d’azione gestite alla perfezione e il livello di recitazione è molto buono, anche Chris Pratt mi è piaicuto molto, perfettamente a suo agio nel suo ruolo. Non ho apprezzato i flashback e le visioni costanti del protgonista, tutta confusione di cui non si a bisgono e che a volte quasi fa innervosire, perchè interrompe la scena e la rende davvero confusa.
Nel complesso una buonissima serie d’azione e spionaggio, perfetta nel suo genere, bella da vedere senza troppe pretese, un po’ prevedibile e con colpi di scena un po’ annunciati e deboli, ma vale la pena di essere guardata.
QUATTRO CHIACCHIERE: Una nuova serie action di Amazon, con protagonista Chris Pratt, serie tv create come lunghi film di azione.
Amazon Prime come sappiamo, fa uscire meno contenuti originali di Netflix, diversa filosofia di mercato con prodotti più pubblicitari, ma allo stesso tempo di grandi firme e attori. Punta tutto sulla qualità, con serie molto spesso ben curate, con professionisti del settore a metterci la loro firma.
Terminal List rappresenta questo, attori di qualità, famosi che attirano l’attenzione del pubblico, come Chris Pratt e Taylor Kitsch. Diretta di Antoine Fuqua, regista di azione già rinomato e famoso, con uno stile registico abbastanza personale e facile da riconoscere.
Questa serie si pone come un lungo film diviso in episodi, otto per l’esattezza, ed è tratta da un libro best-seller di Jack Carr. Una buona base da cui partire. La trama si presenta in modo semplice, ma si intuisce che si complicherà con il passare degli episodi, tra azione, complotti e misteri un po’ in stile Tom’s Clancy se vogliamo.
Trama:
Terminal List segue la storia di James Reece (Chris Pratt) dopo che alla sua squadra di Navy Seal viene tesa un’imboscata durante un’operazione segreta ad alto rischio. Reece torna a casa dalla sua famiglia con ricordi confusi dell’evento e dubbi sulle sue responsabilità. Tuttavia, man a mano che emergono nuove prove, Reece scopre che forze oscure stanno operando contro di lui, mettendo in pericolo non solo la sua vita ma anche quella di coloro che ama.
Il trailer è davvero ben curato e ci attira subito l’attenzione con un’ottima qualità fotografica e degli ottimi effetti speciali nelle scene di azione, Chriss Pratt sempre perfetto per un ruolo che ormai interpreta sempre più spesso nei suoi film. Taylor Kitsch proverà a sfatare la sua maledizione di far fallire tutti i progetti a cui partecipa (John Carter, Battleship e True Detective 2). Non sono d’accordo perché a me è un attore che piace, soprattutto in questi ruoli.
Rara e bella l’idea di fare una serie tutta azione, come se fosse un lungo film, con regia e attori di livello, come sempre Amazon fa un lavoro eccellente di campagna pubblicitaria, come fatto negli ultimi anni. Usa attori di livello per attirare l’attenzione sui propri prodotti. Trailer ad effetto, tutto perfetto e di solito i prodotti sono sempre di ottima qualità.
PS Questa serie uscirà tra pochi giorni, il primo Luglio. Non capisco perché d’estate escono cose più interessanti che in inverno, funziona tutto al contrario.
QUATTRO CHIACCHIERE: God of War diventerà una serie tv prodotta da Amazon Prime!
Una serie tv prodotta da Amazon Prime tratta dal famoso videogioco God of War! Già qualche tempo fa ne parlai in un articolo (QUI) della possibilità di vedere questo interessante videogioco in una trasposizione cinematografica di livello.
Non da molto, trapelano notizie sempre più insistenti sulla possibilità che Amazon voglia produrre una serie tv, in modo da attirare anche il pubblico ludico sul proprio canale. Sono ancora in fase di trattative per i diritti di immagine, ma si pensa che la storia riguarderà l’ultimo capitolo dei videogiochi, anche se essendo una serie tv ho qualche dubbio che non parta dal principio.
La sceneggiatura sarà curata dal team della serie Amazon sci-fi “The Expanse”, mentre tra i produttori, ci saranno quelli della serie fantasy “La ruota del tempo”, oltre che molto probabilmente la Sony, detentrice dei diritti del videogioco.
Non sappiamo nulla perché è ancora tutto in fase di trattativa e non si sa nemmeno se andrà a buon fine, le intenzioni di Amazon sono chiare e il potere economico per produrre una serie del genere non gli manca di certo, interessante sarà capire il livello del casting e appunto i budget che vorranno mettere a disposizione che di certo dovrà essere all’altezza.
Anche Amazon video vuole buttarsi in questa impresa di fare una trasposizione di un videogioco e punta in alto con un prodotto non facile per la trasposizione e in cui è facile incappare nel giudizio rigido e cinico dei fan, soprattutto quando sei già in ballo con una serie come quella del signore degli anelli, già pronta ad essere sulla graticola.
The Voyeurs è un film del 2022 scritto e diretto da Micheal Mohan e distribuito da Prime Video. Il film si presenta come un thriller erotico, in cui una coppia di ragazzi si ritrova a spiare la vita sessuale dei propri vicini, questo però porterà a rivedere il loro rapporto di coppia e le loro priorità e tutta si trasformerà in un gioco pericoloso.
Il film gioca spesso e in modo equilibrato con l’erotismo, stuzzicando la fantasia dello spettatore, nonostante la situazione è abbastanza assurda e paradossale, non ci appare poi così irreale e tratta con semplicità ed erotismo, l’argomento della curiosità umana. Il film ci mostra come delle volte siamo più presi ed interessati dalle vite degli altri più che dalla nostra.
Un film nel complesso abbastanza banale, gioca molto bene con gli elementi che ha a disposizione, ma nulla di più, una recitazione abbastanza piatta, ma una trama che sa sorprendere soprattutto nel suo finale, molto più complicato e articolato di quello che ci si aspetta a inizio film.
Proprio come i due protagonisti anche lo spettatore viene distratto dall’erotismo di certe situazioni e si dimentica di notare i dettagli e ripensare alla basa assurda di tutta questa situazione, con queste gigantesche finestre che si affacciano l’una sull’altra senza alcun filtro o tenda che possa impedire le coppie di spiarsi nel proprio privato.
The Voyeurs è un film che appare banale, ma che sa sorprendere, ha dei grossi difetti nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi, ma la storia in sé sa catturare e nel complesso risulta essere un film piacevole e con un ottimo plot twist nel finale che da un giusto tocco thriller a tutta la trama. Nel complesso quindi un buon thriller erotico, con il giusto equilibrio e le giuste scene messe al punto giusto, la trama di guida nella giusta direzione e ti fa volere ciò che poi accade, questo è un grande pregio.
Il film tratta in sé l’argomento Voyeur con le pinze, ne parla poco, ma rende la trama molto realistica e paradossalmente a tratti molto verosimile. Un film che poteva dare ancora di più e che ogni tanto si perde un po’ in scene un po’ troppo assurde, il finale è bello ma si stacca un po’ dal realismo del resto del film.