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Quattro Chiacchiere

QUATTRO CHIACCHIERE: AMAZON STUDIOS COMPRA LA METRO GOLDWYN MAYER

Il passato storico del cinema si intreccia con il futuro, in un passaggio di consegne da non sottovalutare

Penso che tutti conosciamo il famoso leone “ruggente” che ci appariva molto spesso prima dei film, simbolo di una delle case di produzioni cinematografiche più famose del mondo, e forse la più storica, un vero è proprio emblema del mondo del cinema, la Metro Goldwyn Mayer.

Amazon fa un passo nella storia strategica del cinema e compra una casa di produzione storica, ma che allo stesso tempo stava perdendo potere, schiacciata ormai dalla Disney e dalla Sony. Un passaggio di consegne tra passato e futuro con Amazon che attira tutta l’attenzione su di se, con un catalogo che potrà vantare di opere storiche come “Il mago di Oz” e “Via col vento” , pellicole storiche e fondamentali per il mondo del cinema. Quello degli Amazon studios non è solo una mossa economica ma anche un segnale di come i tempi stiano cambiando e di come il cinema sia ormai a stretto contatto con le piattaforma streaming. Si va oltre gli accordi di distribuzione, con questo acquisto, gli Amazon Studios entrano ufficialmente nel mondo di Hollywood e lo fanno dalla porta principale, quella più sfarzosa e dai toni nostalgici. Una casa di produzione dal fascino antico, ma che ultimamente stava per scomparire con produzioni sempre più rade e meno importanti, ma con un franchise molto potente come quello di James Bond (aspettiamoci una serie tv) e una collezione di film davvero invidiabile.

Nel mondo comanda il denaro, era da un po’ di tempo che girava questa voce, la trattativa per i diritti di distribuzione dell’ultimo film su James Bond sono andati avanti mesi, e Amazon a ben pensato di comprarsi l’intera casa di produzione, in modo da poter avviare anche progetti futuri. In questo modo hai sia un potere mediatico che economico più vasto e sei pronto a competere con la concorrenza, sia nelle sale che nelle case delle persone tramite Amazon Video. Quindi Amazon punta come sempre molto sulla pubblicità, come fatto con la Serie a tema “signore degli anelli”, ne compra anche la casa di produzione, una casa storica che accende i riflettori, ma non si ferma qui. Amazon vuole portare più persone possibili nel mondo ad abbonarsi a Prime, vuole che tutti abbiano un abbonamento in modo da avere un entrate mensile garantita, ma cerca sempre di offrire un ottimo servizio e porta avanti anche questa filosofia nelle sue produzioni, con serie tv davvero ben fatte e con film che cercano sempre di migliorare. Alza sempre l’asticella e ogni anno ci crea delle sorprese, questa è solo l’ultima, ma adesso ha davvero la possibilità di avere un catalogo di più di 4000 film solo grazie alla MGM, per non parlare delle future produzioni che verranno fatte nel nome storico della casa di produzione.

Una mossa che lancia un segnale a tutto il mondo del cinema con Universal e Paramount pronte ad essere inghiottite in questo vulcano fatto di piccoli monopoli, in cui sembra ormai una sfida tra Disney e a questo punto Amazon studios, due potenze economiche pronte a darsi battaglia. La stessa serie “The Boys”, suona un po’ come presa in giro di tutto il MCU della Disney, un primo segnale della battaglia che è pronta a scoppiare, ovviamente più economica che altro. La mia speranza rimane sempre quella di vedere contenuti sempre migliori, di ottimo livello e che la creatività sia libera di esprimersi al meglio, nel bene del cinema e di questa arte meravigliosa.

Concludo dicendo che sarebbe ora che Amazon migliorasse la propria interfaccia di Amazon Video, perchè la trovo ancora nettamente inferiore a quella di Netflix, spero che qualche milione sia investito anche li, perchè anche questi piccoli dettagli sono importanti se si vuole arrivare primi in tutto.

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Recensioni nel tempo di un caffè

THE GREAT ESCAPISTS: UN NAUFRAGIO DIVERTENTE E PARADOSSALE

Recensione nel tempo di un caffè

Delle volte mi piace anche provare a recensire qualcosa che non sia prettamente un film o una serie tv, come in questo caso in cui parlerò un attimo di questa specie di Survival show, con Richard Hammond e Tony Belleci.

Entrambi arrivano da un determinato tipo di show televisivo che spesso mischia la divulgazione scientifica con l’ironia e la parodia, è in questa specie di docu-serie, ci sono tutti questi elementi.

I due protagonisti dopo una tempesta in mare aperto, si ritrovano in un isola tropicale diversa, dove solo il loro ingegno potrà aiutarli per sopravvivere e aspettare che qualcuno li possa trovare.

Già da subito notiamo con quanta facilità trovino cibo e altre risorse e che il programma punta più a farci sorridere e a farci vedere strane invenzioni più che a farci capire come sopravvivere in un isola diversa.

In se ha il pregio di essere abbastanza unico nel suo genere, si è vero, come detto prima riprende lo stile di altri show televisivi, ma con questa dinamica risulta tutto nuovo e abbastanza innovativo.

Mi piace come siano riusciti a mescolare perfettamente scienza, ingegneria e fisica con una giusta dose di battute e situazioni paradossali, se ne vedono davvero di tutte i colori e le invenzioni diventano sempre più complesse ogni episodio che si guarda.

Mi piace questo genere di show, mi piace “The Grand Tour”, sempre presente su Amazon Prime video e mi è piaciuto molto anche questo, è uno stile leggero per imparare qualcosa, e ti trasmette comunque delle basi scientifiche.

Ovviamente è tutto estremizzato e grottesco, ma la base scientifica c’è, ciò rende questo show davvero piacevole, bello da vedere e anche semplice, si capisce tutto è immediato e crea curiosità per vedere cosa si inventano episodio dopo episodio.

Uno show diverso dal solito, divertente e innovativo, qualcosa che vale la pena di essere vista.

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Recensioni Combinate

DADDY’S HOME 1 & 2: QUANTO E’ DURA LA VITA DELLE FAMIGLIE ALLARGATE?

RECENSIONI COMBINATE: Due commedie molto divertenti, una è il sequel dell’altra, parla della “convivenza” tra due papà.

Daddy’s home e il suo seguito Daddy’s home 2 sono entrambi diretti da Sean Anders, regista già esperto di commedie di questo tipo.

I film si basano su una trama abbastanza stereotipata, ma che la rende molto piacevole e divertente, sia nel primo film che nel seguito.

Nel primo film impariamo a conoscere Brad Whitaker (Will Ferrel) uomo un po’ impacciato, amichevole e poco attraente che vive da poco con la sua nuova compagna, che ha avuto due figli da un altro uomo.

Ovviamente il padre dei bambini è un super uomo, che sa fare tutto e sembra quasi un Dio, un uomo che vuole riprendersi la sua famiglia e che vuole “eliminare” il povero Brad, Mark Walhberg è l’interprete di Dusty Mayron.

Il primo film rispetta i classici canoni della commedia americana, con battute abbastanza scontate e situazioni paradossali ma che attingono a piene mani da situazioni possibilmente reali estremizzandole.

Per funzionare ha bisogno di una buona alchimia tra gli attori, e il regista deve saper fare ridere anche solo con le immagini e non solo con le battute della sceneggiatura, un espressione messa nel punto giusto può far molto ridere.

Mark Walhberg con Will Ferrel funziona alla grande, sono una coppia da commedia molto duttile e che crea un divertente contrasto, sia nell’altezza fisica che nei ruoli in cui siamo abituati a vederli, con Ferrel maestro del genere e invece Walhberg che ogni tanto si presta a fare anche commedie, grazie alla sua faccia che va bene un po’ su tutto.

Mark Walhberg sta sempre bene dove lo metti, non è un attore eccezionale, ma è un buon supporto per i film, rende tutti i film di buon livello, godibili e riesce a calarsi in qualsiasi ruolo con ottimi risultati.

In questa commedia spicca il difficile rapporto che si può creare nelle famiglie allargate, ma lo fa in modo delicato e divertente, ci fa anche un po’ riflettere tra una risata e l’altra.

Qualche situazione è forse un po’ forzata e non fa ridere come dovrebbe, una comicità troppo ricercata a volte stanca e purtroppo capita spesso in questo tipo di commedie.

L’ho trovata comunque molto realistica in alcune dinamiche, gli attori mi sembrano molto coesi e sembrano quasi divertirsi sul set, rendendo tutto più naturale e più facile da vedere.

Anche la trama è ben scritta, ha un suo sviluppo e il personaggio di Mark Walhberg, Dusty, cresce all”interno del film, diventando anche un padre migliore, quasi completandosi con il suo opposto Brad.

Quasi piacevolmente romantico nell’esposizione del rapporto tra i genitori e propri figli, c’è un grande senso di famiglia, di felicità e unione, un piccolo esempio di bellezza di un gruppo allargato.

Daddy’s home 2 forse per molti versi è migliore del primo film, almeno io l’ho trovato più completo e divertente, a tratti mi ha fatto davvero ridere molto, anche se va detto che la comicità è una delle cose più soggettive che ci sia.

In questo film, la famiglia di papà si allarga ancor di più, infatti per natale, Brad e Dusty ricevono la visita dei propri papà, con Jonah (John Lithgow) il padre di Brad e Kurt (Mel Gibson) il padre di Dusty.

Ovviamente anche in questo film, i due padri sono l’opposto uno dell’altro con Jonah che assomiglia molto a Brad e con cui ha un rapporto meraviglioso quasi come un fratello, e invece Dusty che malapena parla con suo padre, che è un cinico playboy che ha fatto di tutto nella vita.

Vanno tutti a passare il natale in una mega casa di montagna in mezzo alla neve, questo crea ancora più senso di unione e di famiglia allargata, con Dusty che ha una nuova moglie e una figlia non sua, e con Brad che ha avuto un figlio con la ex di Dusty, un mega famiglia allargata.

Questo film l’ho trovato estremamente divertente, ci sono un sacco di scene create davvero molto bene, i personaggi sono ancora più naturali e forse un po’ abituati dal primo ci sembrano più famigliari.

Bello anche lo sviluppo della trama e anche qualche piccolo dettaglio su cui riflettere, come i bambini e non solo perennemente attaccati al cellulare, nonostante siano in un posto stupendo.

Ovviamente il film è incentrato sui papà, penalizzando un po’, il ruolo delle mamme, che comunque sono una spalla importante nella trama, bello il duello padre figlio e le dinamiche che ne nascono.

Ottimo il finale, molto divertente, classico, ma che ti fa sia sorridere che quasi commuovere.

Nel complesso due ottime commedie con cui farsi qualche risata, con una piccola speranza che possano fare anche un altro film di questa piccola “saga dei papà”.

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Quattro Chiacchiere

QUATTRO CHICCHIAERE: COSA VEDERE A NATALE DEL CATALOGO NETFLIX E AMAZON

Qualche piccolo consiglio su cosa si potrebbe guardare nei cataloghi delle due piattaforme streaming più importanti in Italia.

Ormai siamo sempre chiusi in casa, soprattutto alla sera, e questo è un dato di fatto, affondiamo nel nostro letto e sfogliamo il lungo catalogo di Netflix alla ricerca di qualcosa che potrebbe piacerci, a volte anche per ore.

Scegliere non è mai facile e abbiamo paura che potrebbe andarci male o di scegliere qualcosa che non riesca a saziare la nostra noia. Adesso che siamo chiusi in casa è ancora più difficile.

In questo articolo voglio dare dei piccoli suggerimenti, ma non sui soliti film di natale, ma su film con caratteristiche specifiche, moderni per la maggior parte e che potrebbero avvicinare le persone al cinema senza annoiarle o spaventarle.

Non posso cercare di avvicinare il pubblico al cinema con i maestri di questo mondo, Orson Welles, Bergman, Hitchcock , Kubrik, sono tutti troppo noiosi e difficili per qualcuno che vuole iniziare ad amare il cinema.

Bisogna andare su prodotti più semplici, di massa che possano coinvolgere lo spettatore che è abituato a certi standard visivi.

Partiamo dal catalogo Netflix e vediamo un po’ quello che potrei consigliarvi…

Parto da un regista poco conosciuto ma che qualche anno fa ha vinto due premi Oscar con due film davvero interessanti, due film molto popolari ma che vale la pena rivedere.

The Revenant

Birdman

Il primo è un capolavoro della fotografia, diretto da Innaritu, è il film che ha permesso a Di Caprio di vincere l’Oscar. Lo consiglio assolutamente perchè grazie a Lubezki, questo film ha una delle fotografie più belle della storia del cinema, pura emozione.

Birdman è il primo film che consacra Innaritu, con un piano sequenza stupendo girato tutto in un teatro, con tagli fantasma perfetti da far invidia chiunque, anche l fotografia di Lubezki, vale la pena di essere osservata. Una bellissima sceneggiatura e un recitazione perfetta, rendono questo film un esempio di qualità.

Mad Max: Fury Road

Mad Max è un capolavoro di George Miller, film senza sceneggiatura, sviluppato usando un lunga e complessa storyboard, questo film sci-fi dispotico è una perla del suo genere, visivamente uno spettacolo.

Passiamo a film tratti da storie vere, a me è un genere che piace molto, perchè a volte la realtà supera di molto la fantasia e i film servono appunto per parlare di storie incredibili.

The wolf of wall street

The Founder

Pain & Gain

The Social Network

Trafficanti

Zodiac

Qui c’è davvero di tutto, una piccola finestra sul mondo che vale la pena essere vista. Une delle migliori interpretazioni di Di Caprio nel film diretto da Scorsese.

La storia della fondazione del marchio McDonald’s, in The founder, con un perfetto Michael Keaton, storia che ci insegna l’importanza della perseveranza.

Il miglior film di Michael Bay che parla della follia del sogno americano, con una storia assurda quanto reale con Pain & gain, presenti nel film Ed Harris, Mark Walhberg, The Rock Dwayne Johnson.

The social network è un bellissimo film sulla storia di Facebook , diretto da un super David Fincher.

Trafficanti è un film che ci fa capire il gigantesco giro di soldi che c’è dietro al commercio di armi e alle guerre, film davvero molto interessante, assurdo e con una meravigliosa, letteralmente bella, Ana de Armas.

Zodiac è un film diretto da David Fincher, che segue le vicende e le indagini sul famoso killer dello zodiaco, uno dei migliori film polizieschi chi io abbia mai visto, bellissimo.

Passiamo ad Amazon prime…

1917

Parto subito con questa perla di Sam Mendes, film con un unico piano sequenza davvero molto bello e emblematico, un po’ debole nella trama, ma visivamente e tecnicamente davvero bello e soprattutto diverso.

Cena con delitto – knives out

Film davvero molto bello, a tratti divertente e dai toni semplici e con una trama avvincente, un ottimo cast per un bel film

The Gentlemen

L’ultimo film di Guy Ritchie vale la pena di essere visto, un gangster movie davvero ben fatto, già recensito su questo sito.

Tropic Thunder

Film esilarante, parodia del cinema e dei film di azione, sottovalutato ma per cui vale la pena vederlo anche solo per il personaggio di Tom Cruise e quello di Robert Downey Junior.

Per finire lascio un elenco di film carini, belli e che potrebbero piacere un po’ a tutti

daddy’s home

the conjuring 1 e 2

Bohemian Rhapsody

John Wick

Borat 2

Snowpiecer

Fight Club

Old Boy

Into the Wild

Ho cercato di tenere la lista limitata e di toccare più generi possibili, spero che questi film diano la possibilità alle persone di avvicinarsi al cinema senza elementi troppo complessi o con opere, si bellissime ma a volte lente e complesse.

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Recensioni nel tempo di un caffè

THE WILDS: UN PARTICOLARE VIAGGIO INTROSPETTIVO NELLA VITA ADOLESCENZIALE

Recensione nel tempo di un caffè

The Wilds è una serie Amazon Prime creata da Sarah Streicher, la serie segue le vicende di otto ragazze che si trovano da sole sperdute su un’isola deserta dopo che il loro aereo è precipitato.

La serie si presenta come un semplice survivor in realtà nasconde un significato molto più profondo e complesso che la rende una serie davvero ben scritta per certi aspetti.

La serie è una esposizione di diversi problemi adolescenziali legati al mondo femminile, e lo fa con la giusta esposizione e delicatezza, il punto forte della serie è appunto quello di mostrarci i problemi e le difficoltà delle nuove generazioni usando il sotterfugio dell’isola, come se fosse un luogo dove essere davvero se stessi e esternare i propri sentimenti, come se fosse un confessionale.

La trama orizzontale è un po’ debole e non del tutto convincente, sull’isola non succede niente di troppo significativo e a volte appare un po’ noioso e un po’ lento, vorresti che succedesse qualcosa ma non succede mai nulla e i misteri che ci sono intorno alla loro presenza sull’isola non sono interessanti e un po’ scontati.

Ma la bellezza di questa serie è nella descrizione delle otto ragazze, con le loro vite e i loro problemi, lo fa in modo in molto introspettivo e ti permette di esplorale la loro delicata situazione adolescenziale, fatta di paure e problemi che sembrano essere giganti e insormontabili.

The Wilds si pone come obiettivo quello di mettere i personaggi al centro di tutto impoverendo un po’ la trama principale, ma con l’obiettivo ben preciso di esporre al meglio le storie e le dinamiche di vita dei propri protagonisti, c’entra perfettamente il punto e lo fa in modo corretto e preciso.

Ci sono molti passaggi significativi nelle parole di queste ragazze, e penso sia facile per chiunque ritrovarsi in ciò che dicono e pensano, con quel senso di enorme dubbio e vuoto verso il futuro.

La serie non si pone come thriller come sembrerebbe dalle premesse, ma a mio modo di vedere è quasi un Drama teatrale, molto introspettivo e con significati sul quale vale la pena riflettere, è tutto trattato con il giusto velo di delicatezza e serietà.

In alcuni momenti la fotografia ci fa emozionare, in altri però è purtroppo piena di piccola difetti e un po’ troppo buio e poco definita, l’isola aiuta a dare un gioco di luci spettacolari che però viene un po’ penalizzata dalla scenografia monotona e troppo semplice.

La recitazione è di buon livello e mi sembra che ogni attore sia ben calato nel proprio personaggio, tutti scritti davvero molto bene, con alcuni che spizzano di più sugli altri.

Nel complesso una serie carina, non bellissima ma che descrive perfettamente i problemi adolescenziali, e lo fa in modo particolare e secondo me perfettamente azzeccato, trovo solo la trama generale un po’ debole, ma consiglio assolutamente di vedere questa serie per gli aspetti introspettivi delle protagoniste.

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THE GENTLEMEN: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA VIOLENZA E COMICITA’

Recensione nel tempo di u caffè

The Gentlemen è un film diretto da Guy Ritchie, disponibile su Amazon video e con la partecipazione di un cast davvero stellare, con nomi come Matthew McConaughey e Colin Farrell.

Il film si presenta come un gangster movie ambientato ai giorni nostri, principalmente nelle periferie di Londra.

Un film con due linee della trama, una narrativa, e l’altra dimostrativa di ciò che viene narrato, molto bella questa simmetria tra le due trame che si incrociano nel finale, rende la sceneggiatura più frizzante e piacevole, con anche un bel colpo di scena finale.

Il punto forte del film sono i personaggi che si muovono all’interno della trama, una storia di traffico di Marijuana e di piccole bande criminali che “governano” le periferie più nascoste della metropoli Londinese.

Matthew McConaughey (Michael Pearson) è sempre perfetto e questo ruolo tra eleganza e violenza gli dona moltissimo, è magnetico, sicuro e la sua interpretazione è la guida di tutto il film, un film molto al maschile con solo il personaggio della moglie di Michael, Rosalind interpretato da una bravissima Michelle Dockery che riesce a dare il giusto tono e fascino al suo personaggio.

Poi c’è Charlie Hunnam anche lui elegante, pacato e cinico allo stesso tempo, mi è piaciuta molto la tranquillità e l’intelligenza del suo personaggio. Anche Hugh Grant nel ruolo del giornalista/investigatore mi è piaciuto un sacco, fa da voce narrante, doppiato da un super Luca Ward.

Però vorrei sottolineare il personaggio di Coach interpretato da un attore che ultimamente mi piace sempre di più, Colin Farrell, il suo personaggio è ambiguo, particolare, un po’ folle e con un sfondo di Black Humor, davvero scritto e interpretato bene.

Un film ben diretto, buon ritmo, una buona fotografia e una trama che coinvolge e ci fa anche sorridere ogni tanto, mi è piaciuto questo mix perfetto che si crea tra ironia, violenza e eleganza, ottimi i costumi, molto belli.

Ottima la capacità di esporre la situazione tragica delle periferie di Londra, in un modo pacato, semplice ma che sa anche far riflettere, quindi anche qui un ottimo lavoro di regia e scrittura da parte di Guy Ritchie.

Il film nel complesso mi è piaciuto moltissimo e collocato perfettamente nei miei gusti e nello stile che piace a me, un film fatto di personaggi e di attori davvero molto bravi, consiglio assolutamente di guardarlo!

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WINDOW – EREDITA’ CRIMINALE: UN BUON HEIST MOVIE CON UN SUPER CAST

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Window-eredità criminale è un heist movie con un cast stellare e diretto da Steve Mcqueen, sceneggiato insieme alla scrittrice Gillian Flyn.

Il film ha fin da subito un buon ritmo incalzato da un ottima colonna sonora di Hans Zimmer, molto simile a quella di “Tenet”, con dei cambi di ritmo repentini, si passa dalla pura azione, a lunghi monologhi e dialoghi contorti, a volte senza ben chiaro il fine di questi passaggi.

I personaggi all’interno del film sono davvero molti e sono interpretarti tutti da attori di ottimo livello, questo però complica la trama, la rende un po’ confusionaria e poco lineare, troppe storie sovrapposte che finisco per essere tutte superficiali e poco incisive.

La parte crime e della mala vita prevale un po’ su quello che nel complesso si presenta come un film su una rapina, purtroppo però non c’è un piano ben preciso che si capisce con chiarezza, perchè il film ci mostra di più la lotta criminale dietro le elezioni nella città di Chicago.

Viola Davis è un punto importante del film e il suo personaggio e l’unico che riesce a portare avanti la trama in una direzione precisa e che conduce un po’ i giochi e nel complesso è quello che ha meno passaggi noiosi e inutili.

Le scene senza un punto di svolta sono molte e si susseguono una dopo l’altra, rendendo il film un po’ caotico e senza suspense, quindi nel complesso la sceneggiatura non mi ha entusiasmato.

Bella la regia, con qualche idea davvero curiosa che attira l’attenzione dello spettatore e non lo fa annoiare, anzi lo incuriosisce, ponendo l’attenzione sui dialoghi.

Ottima la scena delle rapina effettuata dalle protagoniste, bello a livello di regia e di suoni, tutto ben fatto e con un buon ritmo.

Il film nel complesso è un ottimo film, forse un po’ contorto e i cui pregi vanno un po’ ricercati e non sono del tutto scontati, è fatto con cura e la fotografia è ovviamente di ottima qualità a questi livelli, se vi piace il genere è assolutamente un film da vedere.

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FIRST MAN – IL PRIMO UOMO: UN FILM DAVVERO TROPPO LENTO

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First Man – Il primo uomo è un film diretto da Damien Chazelle e scritto da Josh Singer, tratto ovviamente da una storia vera ( il primo sbarco sulla luna) e basato sul libro biografico di James R. Hansen che parla di Neil Armstrong negli anni antecedenti alla famosa missione lunare, Apollo 11.

First man è un film che vuole fin da subito colpire dall’aspetto visivo, con scene molto realistiche, a volte forse un po’ troppo confuse, ma che puntano a far immergere lo spettatore nelle situazioni degli austronauti.

Il film riesce molto bene a immergerti nella situazione di ansia e claustrofobia che si provavano in quelle situazioni, dove degli uomini venivano spediti nello spazio dentro a una specie di pallottola. Erano i primi lanci nello spazio e le prime esperienze per l’uomo in queste particolari situazioni.

La parte emotiva è perfetta e il film si districa bene lungo ad una storia comunque ben scritta, ordinata e con una linea temporale precisa e facile da seguire. Purtroppo a mio parere, l’evoluzione del film è davvero troppo lenta, con scene che non si sbloccano in alcun modo, troppo statiche e noiose.

La colonna sonora non mi ha convinto e il movimento continuo e quasi fastidioso della cinepresa non mi ha del tutto convinto, come se si volesse mettere un po’ di azione, che è praticamente assente nel film.

La lentezza diventa quasi un peso, anche se per certi versi da valore al lato emotivo del film. Che grazie alla lentezza riesce a trasmettere l’ansia e l’apprensione di certi momenti con un Ryan Gosling che veste molto bene i panni del primo uomo che ha messo piede sulla luna, Neil Armstrong. Anche lui lento, silenzioso e molto pensieroso, uomo di poche parole, avvolto da i suoi pensieri.

Bellissimo lo sbarco sulla luna, con una fotografia pazzesca che rivaluta tutti i dubbi che ho avuto durante il film, un immagine perfetta che trasmette un sacco di emozioni, cosa che il film fa bene per tutta la sua durata.

Peccato per la lentezza, e peccato che il film non sia tutto di questo livello, lo consiglio anche solo per lo sbarco perchè è davvero un momento emozionante, qui la lentezza prende forma ed è funzionale alla scena, praticamente perfetta.

Un film che mi è piaciuto ma che nel complesso rimane davvero troppo lento e a volte troppo noioso, il livello non si discute, ma si poteva fare sicuramente di meglio.

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TRUTH SEEKERS: UNA COMMEDIA HORROR CON ALTI E BASSI

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Truth Seekers è una serie televisiva britannica di genere horror/commedia, creta per Amazon Prime da Simon Pegg e Nick Frost.

Due installatori di reti wi-fi vengono a contatto con eventi paranormali che condizionano il loro lavoro e li incuriosiscono, cercando di filmare e di mettere tutto sul canale youtube del protagonista Gus Roberts (Nick Frost).

Truth Seekers è breve è immediata, un episodio dure circa trenta minuti e fin da subito veniamo catapultati in eventi paranormali, che nonostante lo sfondo da commedia, creano co comunque ansia e a tratti paura.

Essendo composta da solo otto episodi è facile farsi coinvolgere e guardarla tutto di un fiato, anche perchè è abbastanza intrigante e ci sono alcuni misteri che attirano fin da subito la curiosità di chi la guarda.

Ci molta ironia, anche se non fa ridere come fosse era nelle intenzioni dei creatori, fa comunque sorridere il che penso sia una cosa positiva, anche la parte horror l’ho trovata ben fatta con i giusti clichè.

Simpatico come il furgone dei protagonisti, un classico furgono da tecnico elettricista, assomigli nei colori e nella grafica ai furgoni di Amazon Prime che mi è capitato di vedere in foto, o in pubblicità, difficile non notarlo.

Non mi ha convinto la fotografia che ha volte ho trovato un po’ confusa, con riflessi di luce non necessari e con una strana messa a fuoco che a tratti rende tutto troppo inverosimile, quasi fastidioso, con i bordi sfuocati.

Mentre nella parte horror mi è piaciuta, sia nelle inquadrature che nei colori, forse un po’ debole e meno efficace la colonna sonora.

Mi piace molto il mix tra sorriso e tensione che si crea durante la visione di questa serie tv, non sai cosa aspettarti, se una gag comica o uno spavento horror, penso che abbiano gestito al meglio questi due lati opposti della serie.

Anche la trama, nel complesso, è ben scritta con qualche citazione carina e con alcuni piccoli colpi di scena che tengono la tensione al giusto livello. Una serie un po’ diversa dal solito che vale la pena di essere vista.

Sicuramente non è niente di clamoroso e di bellissimo, però non penso nemmeno fosse nelle intenzioni dei creatori, resta comunque una serie di ottimo livello, come tutte quelle del catalogo Prime video, consigliata soprattutto agli amanti del genere, o per chi è stufo di vedere sempre le solite cose.