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Quattro Chiacchiere

QUATTRO CHIACCHIERE: AMAZON STUDIOS COMPRA LA METRO GOLDWYN MAYER

Il passato storico del cinema si intreccia con il futuro, in un passaggio di consegne da non sottovalutare

Penso che tutti conosciamo il famoso leone “ruggente” che ci appariva molto spesso prima dei film, simbolo di una delle case di produzioni cinematografiche più famose del mondo, e forse la più storica, un vero è proprio emblema del mondo del cinema, la Metro Goldwyn Mayer.

Amazon fa un passo nella storia strategica del cinema e compra una casa di produzione storica, ma che allo stesso tempo stava perdendo potere, schiacciata ormai dalla Disney e dalla Sony. Un passaggio di consegne tra passato e futuro con Amazon che attira tutta l’attenzione su di se, con un catalogo che potrà vantare di opere storiche come “Il mago di Oz” e “Via col vento” , pellicole storiche e fondamentali per il mondo del cinema. Quello degli Amazon studios non è solo una mossa economica ma anche un segnale di come i tempi stiano cambiando e di come il cinema sia ormai a stretto contatto con le piattaforma streaming. Si va oltre gli accordi di distribuzione, con questo acquisto, gli Amazon Studios entrano ufficialmente nel mondo di Hollywood e lo fanno dalla porta principale, quella più sfarzosa e dai toni nostalgici. Una casa di produzione dal fascino antico, ma che ultimamente stava per scomparire con produzioni sempre più rade e meno importanti, ma con un franchise molto potente come quello di James Bond (aspettiamoci una serie tv) e una collezione di film davvero invidiabile.

Nel mondo comanda il denaro, era da un po’ di tempo che girava questa voce, la trattativa per i diritti di distribuzione dell’ultimo film su James Bond sono andati avanti mesi, e Amazon a ben pensato di comprarsi l’intera casa di produzione, in modo da poter avviare anche progetti futuri. In questo modo hai sia un potere mediatico che economico più vasto e sei pronto a competere con la concorrenza, sia nelle sale che nelle case delle persone tramite Amazon Video. Quindi Amazon punta come sempre molto sulla pubblicità, come fatto con la Serie a tema “signore degli anelli”, ne compra anche la casa di produzione, una casa storica che accende i riflettori, ma non si ferma qui. Amazon vuole portare più persone possibili nel mondo ad abbonarsi a Prime, vuole che tutti abbiano un abbonamento in modo da avere un entrate mensile garantita, ma cerca sempre di offrire un ottimo servizio e porta avanti anche questa filosofia nelle sue produzioni, con serie tv davvero ben fatte e con film che cercano sempre di migliorare. Alza sempre l’asticella e ogni anno ci crea delle sorprese, questa è solo l’ultima, ma adesso ha davvero la possibilità di avere un catalogo di più di 4000 film solo grazie alla MGM, per non parlare delle future produzioni che verranno fatte nel nome storico della casa di produzione.

Una mossa che lancia un segnale a tutto il mondo del cinema con Universal e Paramount pronte ad essere inghiottite in questo vulcano fatto di piccoli monopoli, in cui sembra ormai una sfida tra Disney e a questo punto Amazon studios, due potenze economiche pronte a darsi battaglia. La stessa serie “The Boys”, suona un po’ come presa in giro di tutto il MCU della Disney, un primo segnale della battaglia che è pronta a scoppiare, ovviamente più economica che altro. La mia speranza rimane sempre quella di vedere contenuti sempre migliori, di ottimo livello e che la creatività sia libera di esprimersi al meglio, nel bene del cinema e di questa arte meravigliosa.

Concludo dicendo che sarebbe ora che Amazon migliorasse la propria interfaccia di Amazon Video, perchè la trovo ancora nettamente inferiore a quella di Netflix, spero che qualche milione sia investito anche li, perchè anche questi piccoli dettagli sono importanti se si vuole arrivare primi in tutto.

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Controcorrente

CONTROCORRENTE: LA HBO IL MIGLIOR NETWORK PER LE SERIE TV

La HBO è sinonimo di garanzia di qualità e le serie tv prodotte e distribuite da essa, sono tra le migliori in assoluto.

HBO è un emittente televisiva statunitense via cavo, forse una delle più famosi al mondo, è una sussidiaria della WarnerMedia, non molto tempo fa, ha lanciato anche la propria piattaforma streaming HBOMAX. Non voglio annoiare nessuno con la lunga storia di questo Network ma semplicemente voglio paragonarlo ad altre piattaforme di distribuzione come le ormai più famose e citate Netflix, Amazon e Disney, che a loro volta negli ultimi anni, hanno prodotto diverse serie Tv.

Molte altre emittenti via cavo e non in America non hanno una quantità di serie di ottimo livello da essere citate tutte, però ogni tanto naturalmente esce fuori qualche prodotto di altissimo livello, come ad esempio Breaking Bad o Prison break di cui ho già parlato.

HBO è una garanzia, se vedo il famoso schermo a puntini con la scritta HBO so che andrò a vedere un prodotto di ottima qualità, con una fotografia e cura dei dettagli sempre molto convincente, con storie e serie tv sempre di livello altissimo, cosa che non accade con le altre famose piattaforme. Ne cito solo alcune così a memoria, True Detective, The Leftovers e il più famoso Trono di spade.

Non c’è paragone con altre piattaforme perchè sembra sempre che la HBO ci metta qualcosa in più, qualcosa di più serio, a volte quasi più da adulto, la giusta dose di violenza, di scene di nudo (Sempre presenti) di voglia di metterti più a contatto con la dura realtà. La fotografia di True Detective o anche quella di Chernobyl sono dei capolavori, la si percepisce subito la qualità. Difficile trovare un prodotto di scarsa qualità. Le trame anche sono punto cardine, sempre ben scritte e trattate con cura, sceneggiature con le giuste evoluzioni e personaggi ben curati, tutto grazie a produzioni sempre di livello assoluto con una selezione del prodotto molto articolata e curata.

Prendiamo ad esempio True Detective, la prima stagione è un esempio di come si struttura una miniserie, con i personaggi che sono scritti meticolosamente da Pizzolatto, con una fotografia magistrale e una regia davvero stupenda di Fukunaga.

Westworld purtroppo nelle stagioni successivi, anche sempre di ottimo livello, non sono mai al livello della prima che per me rimane un capolavoro, forse uno dei più grossi rimpianti della HBO insieme al GoT che per colpa delle ultime due stagioni viene ricordato come pessima serie. Dalla sua però questa emittente ha sempre una grossa possibilità di Budget che ad esempio Netflix non ha mai avuto. Una piattaforma che comunque si affida unicamente a prodotti della propria nazione senza mai andare oltre al proprio confine, ma forse questo può essere anche un punto di forza.

La qualità è sempre al centro del progetto, non ci sono prodotti banali, commerciali, ma si punta sempre a colpire il pubblico con delle produzioni si spessore, serie nella loro esecuzione, che negli anni di rendono un sinonimo di garanzia, perchè tutti siamo rimasti affascinati almeno una vota da una serie tv della HBO, è inevitabile.

Ne ho già parlato nella recensione, ma anche The Leftovers è qualcosa di meraviglioso in alcuni dei suoi aspetti, con una grande forza emotiva, una profondità assoluta per essere una serie tv e una colonna sonora da film, se avete la possibilità andate a ascoltare un pezzo delle musiche che ci sono in quella serie e non potrete far altro che iniziare a vederla.

L’unico difetto è che HBO è distante da noi, difficile da raggiungere, con Sky come unica risorsa per poterla vedere, non trasmettono nulla in tv e le piattaforma non riescono a prendere nessuno prodotto del colosso americano. Un peccato perchè molte serie meriterebbero di essere viste e conosciute anche in Italia, dimostrando come si fanno serie tv di altissimo livello, serie che per un motivo o per un altro ti rimangono impresse nella mente, quasi ad esalarti quando pensi alle scelte intraprese, alla genialità di alcuni loro prodotti, con la bellezza di vedere una produzione serie e fatta bene.

Il compito di una produzione è scegliere gli elementi migliori grazie alla possibilità economica, come nello sport anche nel cinema se prendi i Cristiano Ronaldo o i Lebron James, il prodotto finale sarà eccellente e di ottima qualità, troppe volte si sottovaluta questo aspetto, ma su Netflix, Mindhunter e House of card ad esempio sono su un altro livello grazie ad esempio a David Fincher, nel caso di HBO Westworld, la prima stagione e superba anche perchè c’è un maestro dei monologhi come Anthony Hopkins, The Leftovers ha un certa profondità perchè tra i creatori c’è Damon Lindelof (Lost) e tra i produttori esecutivi Peter Berg che è un ottimo regista. Perchè in fondo è così servono le maestranze di ottimo livello se si vuole un prodotto finale davvero apprezzato dal pubblico. HBO fa questo, un attenta selezione dei talenti, delle maestranze e degli attori che dovranno interpretare le loro serie tv.

Come detto prima per The Leftovers, il livello delle colonne sonore in HBO è pazzesco, come ad esempio quelle curate da Ramin Djawadi che ha composto sia quelle di Westworld che quelle di Game Of Thrones tra cui la famosa e apprezzata sigla. Si può dire tutto delle ultime due stagioni di GoT ma la scena del re della notte nell’ultima stagione, anche se estremamente buia, è un capolavoro in moltissimi suoi aspetti, ma questa è un’altra opinione controcorrente mi sa. Quello che voglio sottolineare di quella scena che per chi la vista sicuramente si ricorderà, è la splendida colonna sonora, un crescendo di ansia ed emozioni incredibile, anche questa vuol dire qualità e garanzia targata HBO.

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Recensioni nel tempo di un caffè

THE GREAT ESCAPISTS: UN NAUFRAGIO DIVERTENTE E PARADOSSALE

Recensione nel tempo di un caffè

Delle volte mi piace anche provare a recensire qualcosa che non sia prettamente un film o una serie tv, come in questo caso in cui parlerò un attimo di questa specie di Survival show, con Richard Hammond e Tony Belleci.

Entrambi arrivano da un determinato tipo di show televisivo che spesso mischia la divulgazione scientifica con l’ironia e la parodia, è in questa specie di docu-serie, ci sono tutti questi elementi.

I due protagonisti dopo una tempesta in mare aperto, si ritrovano in un isola tropicale diversa, dove solo il loro ingegno potrà aiutarli per sopravvivere e aspettare che qualcuno li possa trovare.

Già da subito notiamo con quanta facilità trovino cibo e altre risorse e che il programma punta più a farci sorridere e a farci vedere strane invenzioni più che a farci capire come sopravvivere in un isola diversa.

In se ha il pregio di essere abbastanza unico nel suo genere, si è vero, come detto prima riprende lo stile di altri show televisivi, ma con questa dinamica risulta tutto nuovo e abbastanza innovativo.

Mi piace come siano riusciti a mescolare perfettamente scienza, ingegneria e fisica con una giusta dose di battute e situazioni paradossali, se ne vedono davvero di tutte i colori e le invenzioni diventano sempre più complesse ogni episodio che si guarda.

Mi piace questo genere di show, mi piace “The Grand Tour”, sempre presente su Amazon Prime video e mi è piaciuto molto anche questo, è uno stile leggero per imparare qualcosa, e ti trasmette comunque delle basi scientifiche.

Ovviamente è tutto estremizzato e grottesco, ma la base scientifica c’è, ciò rende questo show davvero piacevole, bello da vedere e anche semplice, si capisce tutto è immediato e crea curiosità per vedere cosa si inventano episodio dopo episodio.

Uno show diverso dal solito, divertente e innovativo, qualcosa che vale la pena di essere vista.

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Recensioni Combinate

DADDY’S HOME 1 & 2: QUANTO E’ DURA LA VITA DELLE FAMIGLIE ALLARGATE?

RECENSIONI COMBINATE: Due commedie molto divertenti, una è il sequel dell’altra, parla della “convivenza” tra due papà.

Daddy’s home e il suo seguito Daddy’s home 2 sono entrambi diretti da Sean Anders, regista già esperto di commedie di questo tipo.

I film si basano su una trama abbastanza stereotipata, ma che la rende molto piacevole e divertente, sia nel primo film che nel seguito.

Nel primo film impariamo a conoscere Brad Whitaker (Will Ferrel) uomo un po’ impacciato, amichevole e poco attraente che vive da poco con la sua nuova compagna, che ha avuto due figli da un altro uomo.

Ovviamente il padre dei bambini è un super uomo, che sa fare tutto e sembra quasi un Dio, un uomo che vuole riprendersi la sua famiglia e che vuole “eliminare” il povero Brad, Mark Walhberg è l’interprete di Dusty Mayron.

Il primo film rispetta i classici canoni della commedia americana, con battute abbastanza scontate e situazioni paradossali ma che attingono a piene mani da situazioni possibilmente reali estremizzandole.

Per funzionare ha bisogno di una buona alchimia tra gli attori, e il regista deve saper fare ridere anche solo con le immagini e non solo con le battute della sceneggiatura, un espressione messa nel punto giusto può far molto ridere.

Mark Walhberg con Will Ferrel funziona alla grande, sono una coppia da commedia molto duttile e che crea un divertente contrasto, sia nell’altezza fisica che nei ruoli in cui siamo abituati a vederli, con Ferrel maestro del genere e invece Walhberg che ogni tanto si presta a fare anche commedie, grazie alla sua faccia che va bene un po’ su tutto.

Mark Walhberg sta sempre bene dove lo metti, non è un attore eccezionale, ma è un buon supporto per i film, rende tutti i film di buon livello, godibili e riesce a calarsi in qualsiasi ruolo con ottimi risultati.

In questa commedia spicca il difficile rapporto che si può creare nelle famiglie allargate, ma lo fa in modo delicato e divertente, ci fa anche un po’ riflettere tra una risata e l’altra.

Qualche situazione è forse un po’ forzata e non fa ridere come dovrebbe, una comicità troppo ricercata a volte stanca e purtroppo capita spesso in questo tipo di commedie.

L’ho trovata comunque molto realistica in alcune dinamiche, gli attori mi sembrano molto coesi e sembrano quasi divertirsi sul set, rendendo tutto più naturale e più facile da vedere.

Anche la trama è ben scritta, ha un suo sviluppo e il personaggio di Mark Walhberg, Dusty, cresce all”interno del film, diventando anche un padre migliore, quasi completandosi con il suo opposto Brad.

Quasi piacevolmente romantico nell’esposizione del rapporto tra i genitori e propri figli, c’è un grande senso di famiglia, di felicità e unione, un piccolo esempio di bellezza di un gruppo allargato.

Daddy’s home 2 forse per molti versi è migliore del primo film, almeno io l’ho trovato più completo e divertente, a tratti mi ha fatto davvero ridere molto, anche se va detto che la comicità è una delle cose più soggettive che ci sia.

In questo film, la famiglia di papà si allarga ancor di più, infatti per natale, Brad e Dusty ricevono la visita dei propri papà, con Jonah (John Lithgow) il padre di Brad e Kurt (Mel Gibson) il padre di Dusty.

Ovviamente anche in questo film, i due padri sono l’opposto uno dell’altro con Jonah che assomiglia molto a Brad e con cui ha un rapporto meraviglioso quasi come un fratello, e invece Dusty che malapena parla con suo padre, che è un cinico playboy che ha fatto di tutto nella vita.

Vanno tutti a passare il natale in una mega casa di montagna in mezzo alla neve, questo crea ancora più senso di unione e di famiglia allargata, con Dusty che ha una nuova moglie e una figlia non sua, e con Brad che ha avuto un figlio con la ex di Dusty, un mega famiglia allargata.

Questo film l’ho trovato estremamente divertente, ci sono un sacco di scene create davvero molto bene, i personaggi sono ancora più naturali e forse un po’ abituati dal primo ci sembrano più famigliari.

Bello anche lo sviluppo della trama e anche qualche piccolo dettaglio su cui riflettere, come i bambini e non solo perennemente attaccati al cellulare, nonostante siano in un posto stupendo.

Ovviamente il film è incentrato sui papà, penalizzando un po’, il ruolo delle mamme, che comunque sono una spalla importante nella trama, bello il duello padre figlio e le dinamiche che ne nascono.

Ottimo il finale, molto divertente, classico, ma che ti fa sia sorridere che quasi commuovere.

Nel complesso due ottime commedie con cui farsi qualche risata, con una piccola speranza che possano fare anche un altro film di questa piccola “saga dei papà”.

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THE GENTLEMEN: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA VIOLENZA E COMICITA’

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The Gentlemen è un film diretto da Guy Ritchie, disponibile su Amazon video e con la partecipazione di un cast davvero stellare, con nomi come Matthew McConaughey e Colin Farrell.

Il film si presenta come un gangster movie ambientato ai giorni nostri, principalmente nelle periferie di Londra.

Un film con due linee della trama, una narrativa, e l’altra dimostrativa di ciò che viene narrato, molto bella questa simmetria tra le due trame che si incrociano nel finale, rende la sceneggiatura più frizzante e piacevole, con anche un bel colpo di scena finale.

Il punto forte del film sono i personaggi che si muovono all’interno della trama, una storia di traffico di Marijuana e di piccole bande criminali che “governano” le periferie più nascoste della metropoli Londinese.

Matthew McConaughey (Michael Pearson) è sempre perfetto e questo ruolo tra eleganza e violenza gli dona moltissimo, è magnetico, sicuro e la sua interpretazione è la guida di tutto il film, un film molto al maschile con solo il personaggio della moglie di Michael, Rosalind interpretato da una bravissima Michelle Dockery che riesce a dare il giusto tono e fascino al suo personaggio.

Poi c’è Charlie Hunnam anche lui elegante, pacato e cinico allo stesso tempo, mi è piaciuta molto la tranquillità e l’intelligenza del suo personaggio. Anche Hugh Grant nel ruolo del giornalista/investigatore mi è piaciuto un sacco, fa da voce narrante, doppiato da un super Luca Ward.

Però vorrei sottolineare il personaggio di Coach interpretato da un attore che ultimamente mi piace sempre di più, Colin Farrell, il suo personaggio è ambiguo, particolare, un po’ folle e con un sfondo di Black Humor, davvero scritto e interpretato bene.

Un film ben diretto, buon ritmo, una buona fotografia e una trama che coinvolge e ci fa anche sorridere ogni tanto, mi è piaciuto questo mix perfetto che si crea tra ironia, violenza e eleganza, ottimi i costumi, molto belli.

Ottima la capacità di esporre la situazione tragica delle periferie di Londra, in un modo pacato, semplice ma che sa anche far riflettere, quindi anche qui un ottimo lavoro di regia e scrittura da parte di Guy Ritchie.

Il film nel complesso mi è piaciuto moltissimo e collocato perfettamente nei miei gusti e nello stile che piace a me, un film fatto di personaggi e di attori davvero molto bravi, consiglio assolutamente di guardarlo!

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TRUTH SEEKERS: UNA COMMEDIA HORROR CON ALTI E BASSI

Recensione nel tempo di un caffè

Truth Seekers è una serie televisiva britannica di genere horror/commedia, creta per Amazon Prime da Simon Pegg e Nick Frost.

Due installatori di reti wi-fi vengono a contatto con eventi paranormali che condizionano il loro lavoro e li incuriosiscono, cercando di filmare e di mettere tutto sul canale youtube del protagonista Gus Roberts (Nick Frost).

Truth Seekers è breve è immediata, un episodio dure circa trenta minuti e fin da subito veniamo catapultati in eventi paranormali, che nonostante lo sfondo da commedia, creano co comunque ansia e a tratti paura.

Essendo composta da solo otto episodi è facile farsi coinvolgere e guardarla tutto di un fiato, anche perchè è abbastanza intrigante e ci sono alcuni misteri che attirano fin da subito la curiosità di chi la guarda.

Ci molta ironia, anche se non fa ridere come fosse era nelle intenzioni dei creatori, fa comunque sorridere il che penso sia una cosa positiva, anche la parte horror l’ho trovata ben fatta con i giusti clichè.

Simpatico come il furgone dei protagonisti, un classico furgono da tecnico elettricista, assomigli nei colori e nella grafica ai furgoni di Amazon Prime che mi è capitato di vedere in foto, o in pubblicità, difficile non notarlo.

Non mi ha convinto la fotografia che ha volte ho trovato un po’ confusa, con riflessi di luce non necessari e con una strana messa a fuoco che a tratti rende tutto troppo inverosimile, quasi fastidioso, con i bordi sfuocati.

Mentre nella parte horror mi è piaciuta, sia nelle inquadrature che nei colori, forse un po’ debole e meno efficace la colonna sonora.

Mi piace molto il mix tra sorriso e tensione che si crea durante la visione di questa serie tv, non sai cosa aspettarti, se una gag comica o uno spavento horror, penso che abbiano gestito al meglio questi due lati opposti della serie.

Anche la trama, nel complesso, è ben scritta con qualche citazione carina e con alcuni piccoli colpi di scena che tengono la tensione al giusto livello. Una serie un po’ diversa dal solito che vale la pena di essere vista.

Sicuramente non è niente di clamoroso e di bellissimo, però non penso nemmeno fosse nelle intenzioni dei creatori, resta comunque una serie di ottimo livello, come tutte quelle del catalogo Prime video, consigliata soprattutto agli amanti del genere, o per chi è stufo di vedere sempre le solite cose.