Recensione nel tempo di un caffè

The Gray Man è un film del 2022 diretto dai fratelli Russo (The Avengers) e tratto dall’omonimo libro di Mark Greaney. Il film è una grande produzione da parte di Netflix che ogni tanto si cementa in questi Blockbuster con attori e registi di alto livello e con Budget davvero molto importanti.
Un film su cui la piattaforma streaming punta molto per dimostrare al mondo quanto può offrire anche in termine di qualità, un prodotto super pubblicizzato un po’ ovunque, con il faccione degli attori sparso per le città di tutto il mondo. Con la proclamazione dei fratelli Russo alla regia.
Il film è pieno di cliché del genere, con una super spia che lavora per la CIA tramite un’agenzia privata, un uomo infermabile che uccide tutti con estrema facilità e che non si ferma davanti a nulla. La trama in sé non è nulla di speciale, non porta a nulla e c’è davvero poca suspense. Sembra tutto un grosso set per creare azione e spettacolo, senza troppe parole o trame complicate. Si sposta in giro per il mondo con inseguimenti e sparatorie davvero notevoli.
Il protagonista è interpretato da Ryan Gosling, con il suo stile pacato e sempre sicuro di sé, si adatta molto al personaggio, forse anche un po’ troppo tranquillo e criptico, difficile da caratterizzare. A fine film ci rendiamo conto di non conoscere ben nulla i personaggi e le loro caratteristiche perché effettivamente non sono scritti benissimo. Anche il personaggio di Ana de Armas anch’esso una spia, non è ben definito, un po’ perso e senza una vera identità. Il Villain di turno invece è scritto abbastanza bene, è interpretato da Chris Evans che è davvero bravo a fare lo spaccone sicuro di sé.
Un film che ci offre davvero tanta azione ed effetti speciali notevoli, un po’ meno quelli in CGI. Un buon ritmo ci tiene incollati allo schermo nonostante la debolezza della trama, il film funziona è bello e dinamico, anche se sembra che manchi qualcosa. Un film forse un po’ sprecato sullo schermo di casa e adatto al cinema. Perché predisposto alla bellezza visiva più che a quella narrativa. I colpi di scena ci sono ma sono molto spenti e non colpiscono lo spettatore, l’azione e i duelli sono il vero succo di The gray man.
The Gray Man ha creato davvero grosse aspettative che non sono state del tutto appagate, sembra sempre che avrebbe potuto dare di più, però non si può dire che sia un brutto film, anzi si vede che è di ottimo livello e ha sicuramente una bellezza visiva da considerare. Tutta via, ti lascia un forte contrasto, tra la sensazione di aver visto qualcosa di davvero bello e la sensazione di non aver visto nulla di interessante. Come tutti i film prodotti da Netflix, tranne qualche rara eccezione, sembra quasi che gli manca un determinato spunto, sembra tutto ovattato e controllato. Sembrano sempre dei film a cui manca qualcosa per essere davvero belli.