La Snyder Cut, così conosciuta, è un rifacimento del film del 2017 Justice League, film che ha avuto una produzione travagliata con l’avvicendamento tra Zack Snyder e Joss Whedon e con n risultato finale, diverso d quello programmato.
In questa versione si vede la piena visione del regista e delle sue idee, ma anche l’estrema confusione nell’universo dei DC Studios, con produzioni spesso travagliate e risultati finali differenti. Questo film pur essendo parte estesa dell’originale, è un film molto diverso, molto più lungo e visivamente caratteristico di Snyder anche nella fotografia. un tentativo di mostrare il potenziale dell’idea originale che secondo me funziona solo in parte. Veramente tanto lungo, fin troppo con un’introduzione dei personaggi quasi noiosa e fin troppo dettagliata. Il Batman interpretato da Ben Affleck non convince, non rivedo in lui nulla di Bruce Wayne, mentre anche se il resto dei personaggi funziona il nemico, nonostante il restyling stiloso, non rende ancora abbastanza e risulta quasi ridicolo e forzato, troppo sconosciuto per la maggior parte del pubblico.
Questo film si presenta più completo dell’originale, ma a parte questo non riesce comunque a dare la giusta spinta in più. In realtà è sempre stato un film troppo sottovalutato, io per molti aspetti ritengo questi prodotti DC più interessanti di quelli Marvel, troppo spesso infantili, però allo stesso tempo i Villain non convincono mai e anche la trama fa fatica ad essere davvero coinvolgente. Sicuramente Snyder migliora il prodotto originale e ci mostra che se si affida tutta ad unica visione, le cose vengono realizzate in modo migliore. Una grande confusione DC che si ripercuote un po’ sul pubblico ma che anche grazie alle nuove tecnologie ha offerto al pubblico la possibilità di vedere due versioni dello stesso film, rivalutandolo e migliorandolo.
Migliore la trama in generale, ovviamente più completa, migliori alcune scene di azioni e migliore anche la particolare fotografia, nel complesso per il suo genere è un buon film, con il solo difetto di non avere in mente un obiettivo preciso e che si perde nell’idea di voler creare un universo cinematografico partendo dal film Justice League.
QUATTRO CHIACCHIAERE: James Gunn rilascia una piccola sinossi del film e smentisce i fanta casting presenti mel web, ma come sarà il nuovo Superman?
Qualche giorno fa, sia James Gunn che Safran, i nuovi gestori dei DC Studios hanno rilasciato qualche dichiarazione riguardante il nuovo film di Superman, che ha detta loro e di molti rilanciare e darà inizio al nuovo DCU. Un personaggio che è icona dei supereroi ma che è da sempre stato un’arma a doppio taglio i cui progetti sono spesso falliti, ma cosa sappiamo di questo film?
In un mio precedente articolo già avevo fatto diverse supposizioni e mi ero immaginato una possibile trama e un possibile cast, azzardando nomi alquanto assurdi. Non mi resta che prendere le nuove informazioni e i nuovi indizi in rete, per viaggiare di nuovo con la fantasia e immaginare il nuovo film di James Gunn.
Per iniziare ad analizzare a cosa sta lavorando Gunn bisogna leggere la sinossi che ha rilasciato del film e alcune sue dichiarazioni.
Sinossi
“Superman: Legacy racconta la storia del viaggio di Superman per riconciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana nei panni di Clark Kent di Smallville, Kansas. È l’incarnazione della verità, della giustizia e dei valori americano, guidati dalla gentilezza umana in un mondo che considera la gentilezza fuori moda”.
Dichiarazioni
“Poco meno di un anno fa, ho visto una via d’uscita per molti versi incentrata sull’eredità di Superman – come sia i suoi aristocratici genitori kryptoniani che i suoi genitori contadini del Kansas influenzano chi è e le scelte che fa”.
La teoria più interessante e quella secondo cui Clark Kent lotterà contro la giustizia ormai logorata del mondo, il suo villain potrebbe essere un gruppo di supereroi che usa metodi ortodossi e violenti per fare giustizia e che ha perso il vero senso di giustizia. Un Superman ancora giovane e un po’ acerbo che concilia appunto i valori con cui è cresciuto, che mette la giustizia al centro di tutto, una persona buona e onesta quindi. Un film che è adatto per tutto il mondo e che parla anche di cose attuali. Superman si trova nel confronto con il suo padre biologico, ormai una proiezione che gli ricorda che lui proviene da una famiglia aristocratica di Kripton, e allo stesso tempo ha i valori della terra e della vita da contadino vissuta a Smallville. I villain ipotizzato è quindi la Authority, un gruppo si supereroi della DC che sono violenti e cinici pur di far rispettare le regole, ormai corrotti e che non sono più dei veri e proprio giustizieri e che nel complesso fanno più male che bene.
Le prime indiscrezioni parlano comunque di un Clark Kent ancora giovane, appena trasferitosi a Metropolis e che si affaccia al mondo reale e alla sua estrema violenza e crudeltà. Farà conoscenza con il lato peggiore dell’umanità e sarà un forte contrasto con la sua educazione pura e buona che ha ricevuto fin da bambino. Unn po’ spaesato, ma con la certezza di voler fare del bene, e per farlo a volte bisogna fare dei sacrifici e mettersi contro altri “Supereroi” se necessario. Per questo i “Dreamcast” presenti in rete puntano sempre ad un cast giovane che possa dare la giusta identità a questa storia.
Ormai con l’intelligenza artificiale gli utenti del web si divertono a creare personaggi dal nulla e devo dire che i risultati sono spettacolari, gira molto ultimamente la candidatura dell’attore Wolfgang Novogratz e insieme a Jacob Elordi è sicuramente l’attore che mi convince di più per questo ruolo, giovane e adatto anche fisicamente all’idea che noi abbiamo di Clark Kent. Un Dreamcast che da sempre molte soluzioni e che sinceramente aiuta anche chi fa casting ad avere poi dei suggerimenti davvero interessanti. Questo attore combacia alla perfezione con quello che sappiamo fino ad ora del film. Un altro interessante personaggio è sempre Lois Lane, amica e futura compagna di Clark Kent, un personaggio dalle molte sfumature e che include la parte buona dell’essere umano, quella che Clark Cerca ma fa fatica a trovare in questo film. Sarà lei a denunciare l’atteggiamento scorretto dell’Authority e cosa si nasconde dietro di loro, corruzione e violenza.
Per trovare la Lois Lane perfetta, vista l’età della protagonista, bisogna attingere le idee dai diversi Teen Drama presenti nei diversi canali streaming, un’idea suggerita sempre dal web è quella di vedere la giovane Camila Mendes, che in questa foto appare perfetta per il ruolo e combacia anche con diverse versioni del fumetto. Già abituata poi, ad interpretare una ragazza dal carattere tosto e che non ha paura di nulla. Questa idea mi sembra molto adatta e interessante anche se difficile sarà estirpare l’attrice dal ruolo di teen drama.
Altra scelta interessante e quella che ricade su Lily Collins, attrice di talento e che anche lei ben si adatta alle caratteristiche fisiche del personaggio. Una Lois Lane, forse più dolce di quella proposta in precedenza, che sembra aver bisogno di un protettore, ma allo stesso tempo decisa e forte. Altra scelta davvero interessante. Uno dei personaggi più iconici di questo mondo dei fumetti è sicuramente l’acerrimo nemico terrestre di Clark Kent, ovvero Lex Luthor. Un personaggio che potrebbe non avere un ruolo centrale, ma che allo stesso tempo potrebbe essere un corruttore della Authority grazie alla sua ricchezza e per via dello stato sociale potrebbe ricordare a Clark le origini aristocratiche della sua famiglia.
Una delle voci più clamorose è sicuramente quella che vedrebbe Dave Bautista, cha ha già lavorato con Gunn, interpretare proprio Lex Luthor, difficile immaginarlo in quel ruolo, anche se allo stesso tempo crea un po’ di curiosità. Unn personaggio che in questo film potrebbe essere marginale, ma che rappresenta ciò che conta in questo mondo, solo i soldi e il potere, cosa che va contro l’educazione e il pensiero di Superman. Un altro elemento che rappresenta spesso questo personaggio e l’estrema invidia che prova nei confronti del suo nemico, vuole il suo potere a tutti i costi, anche questa potrebbe essere una chiave interessante per strutturare il suo personaggio nel film.
In questo film da come scritto nella sinossi, ci sarà un forte contrasto tra il bene, rappresentato da Superman e il male rappresentato un po’ dal mondo in cui si trova, serve un personaggio di transizione, che metta in evidenza questi due mondi, un personaggio che passa da essere una persona buona e gentile, con dei grandi valori, cresciuto anche lui a Smallville ma che arrivando a Metropolis viene un po’ corrotto da qual mondo. Potrebbe essere Lana Lang, vecchia fiamma di Clark Kent al tempo del liceo, una ragazza dal cuore dopo, ma che dopo la perdita dei suoi genitori vuole ottenere una vendetta e grazie all’authority potrà ottenerla, una ragazza segnata dal proprio passato, che ama ancora Clark Kent ma che odia Superman perché lo ritiene la causa delle sue perdite.
Per questo ruolo io ho pensato alla giovane Attrice Isabela Merced, giovane e grande talento ed origini ispaniche senza che intacchi troppo la trama e grazie al suo fascino non si allontana troppo da quello che è il personaggio di Lana Lang visto in altre serie o nel fumetto. Una ragazza che può esprimere dolcezza a primo impatto ma che sono sicuro che saprebbe ben interpretare anche il dolore e la voglia di vendetta del suo personaggio che in qualche modo potrebbe legarsi a Lex Luthor, Proprio come successo nella serie Smallville. Invece un personaggio che potrebbe rappresentare anche il buono della città, oltre a Lois Lane, potrebbe essere Jimmy Olsen grande amico di Clark Kent e reporter come lui. Sempre più spesso gli eroi hanno un amico senza poteri a supportarli, in questo film Jimmy potrebbe essere a conoscenza del potere di Clark e aiutarlo nella sua battaglia.
Un ruolo importante nella formazione del personaggio è sicuramente il suo passato e l’educazione che ha ricevuto, Clark Kent avrà come riferimento due famiglie, una che non ha mai visto ma a cui è comunque legato e poi quella adottiva, quella umana. Sarebbe interessante se il film partisse da un evento che segna fortemente il carattere di Clark Kent e un certo senso che fa un po’ da contrasto con la reazione di Lana. Qualcosa di veramente tosto che forgia il carattere di Superman. Magari l’inizio del film può essere proprio la morte di Jonahan Kent, che in seguito alle radiazioni prese dalla navicella di Superman ha avuto un cancro e sta morendo. Clark si sente in colpa, ormai è già da qualche anno che è lontano dalla fattoria e in più se lui non fosse mai esistito Johnatan non si sarebbe mai ammalato. Questo lo porta in duro confronto anche con Jor-El suo padre biologico e con cui puoi confrontarsi grazie alla tecnologia Kryptoniana e a cui chiede disperatamente di salvare suo padre. Dopo questo evento Clark matura ancora di più, capisce valori profondi della vita e andrà spesso dalla Madre, in momenti di pura normalità.
Un punto fondamentale e spesso debole dei supereroi, soprattutto nella versione cinematografica, è il proprio antagonista/Villain. Troppo spesso ci troviamo davanti a nemici troppo banali, insulsi e con obiettivi veramente poco realistici, non sono caratterizzati come i protagonisti e questo fa perdere un po’ di peso a tutto il film. I supereroi con i nemici più autentici e meglio descritti sono sicuramente quelli con “Meno” poteri e con un lato umano molto rimarcato e ben descritto. uno su tutti e Sicuramente Batman, i cui Villain sono davvero ben creati e iconici, un altro nell’universo fumettistico opposto è Spider-man che forse ha i migliori Villain della MCU. Una delle difficoltà di creare un nemico per Superman è sicuramente la sua immensa forza, è troppo forte e qualsiasi nemico apparirebbe fin troppo banale, con scopi scontati, di cliché e di poco peso. Con Lex Luthor non c’è confronto, se non più un confronto emotivo, dal lato umano e non uno scontro fisico, tutto ciò che si crea a livello fisico sarebbe esagerato e poco credibile.
“Spulciando” nel web e confrontandosi con persone molte più esperte di me dell’universo DC, ho trovato quella che sicuramente è la soluzione che piace di più a James Gunn, i nemici di Superman in questo film saranno i supereroi della Authority che come detto in precedenza, per sintetizzare sono supereroi in versione “The Boys” della DC. In poche parole, supereroi che fanno parte di una società governativa, ma che usano questa copertura per fare o loro interessi e far rispettare la legge come vogliono loro. Uno stile che a Gunn piace molto e che potrebbe dare un tocco in più al film, con un Superman limitato nei suoi poteri per paura di fare vittime civili e con invece la Authority libera di fare ciò che vuole e che non si preoccupa di nessuno. Qui nascerebbe un forte contrasto con superman che sarebbe visto come nemico del governo e non salvatore della patria. Un nemico perfetto e n linea con lo stile del regista già visto in Suicide Squad. Violenza, un po’ di Splatter e un po’ di ironia sono comunque degli elementi sempre presenti nei suoi film e difficilmente gli sacrificherà proprio per superman. Quindi ci sarà un Superman, onesto, leale che incarna i vecchi valori americani, contro dei supereroi che invece sono l’opposto, sleali, scorretti, corrotti da Lex Luthor, violenti e superficiali, un po’ come la società moderna. Uno incarna gli ideali, gli altri incarnano la triste realtà.
Ogni giorno escono nuove informazioni e poco a poco si deliniea quello che potrebbe essere il film, è bello anche fantasticare sulle possibilità, delle volte o spesso sbagliando completamente supposizioni. Non mancheranno mai di esserci altri articoli di questo tipo.
Shazam la fuori degli dei è un film del 2023 diretto da David F. Sandberg. Il secondo capitolo che riguarda il super eroe Shazam della DC Studios, con protagonista Zachary Levy nei panni del protagonista.
Come ilprimo capitolo, anche questo si avvicina molto allo stile Marvel mettendo un po’ tutto sulla leggerezza e l’ironia, la difficoltà della DC è creare un mondo completo un universo che collabori e che possa creare un film coeso. DopoBlack Adam il cui futuro cinematografico sembra già finito, arriva Shazam con il suo secondo capitolo e nel finale si intuisce che questa storia andrà avanti, non travolto dall’onda rivoluzionaria di James Gunn.
In questo film vediamo Shazam e la sa famiglia dover fronteggiare degli dei, nel caso specifico le figlie di Atlante, interpretate da Hellen Mirren, Lucy Liu (Che non invecchia mai) e la giovane Rachel Zegler. Loro hanno già dei forti poteri, ma vogliono riprendersi ciò che li è stato portato via e ricostituire il loro regno grazie all’albero della vita. La trama funziona fino ad un certo punto, nel finale si perde e le motivazioni vanno un po’ a perdersi, perdendosi nella banalità di redenzione in cui sembra non esserci un vero e proprio nemico o cattivo.
Visivamente è sempre molo ben fatto come un po’ tutti il film del genere, le immagini sono sempre chiare e anche le scene d’azione sono ordinate e facile da seguire, gli scontri forse un po’ poveri anche se nel finale il livello sale parecchio. Il punto di forza di questo film è sicuramente l’ironia di buon livello, ma allo stesso tempo, come nel primo film, rende il tutto troppo infantile e per un pubblico davvero molto giovane, rendendo Shazam il prodotto DC sicuramente più per bambini e rivolto a loro.
Nel complesso Shazam – la furia degli dei è un buon film, ovviamente niente di troppo eclatante o esagerato, ma rimane comunque un film che si muove bene, che fa ridere ed è piacevole nella sua leggerezza, rimane uno dei prodotti DC che più si avvicina stilisticamente un po’ al mondo opposto della Marvel.
QUATTRO CHIACCHIERE: Notizie dal mondo delle serie e del cinema, come è iniziato il 2023 e cosa ci aspetta.
Proprio come super Mario che curiosa e guarda i funghi con sguardo di stupore, siamo ormai pronti ad entrare ufficialmente nel nuovo anno anche a livello di visione cinematografica e di serie tv. Dopo un 2022 di altissimo livello non sarà facile mantenere lo stesso livello, tra grandi ritorni e grandissime novità e delusioni.
Molti film già li conosciamo, torna Nolan con il suo film sulla bomba atomica, Oppenheimer, poi c’è appunto Super Mario, Indiana Jones, Mission Impossibile, Guardiani della Galassia 3 e tanti altri titoli interessanti e meno popolari, si sfocia poi con Dune che arriva in autunno e pronto a stupire e meravigliare come il primo capitolo.
Un anno insidioso perché va a toccare elementi importanti del cinema come ad esempio Indiana Jones, con i fan già pronti ad assalirlo, diretto da James Mangold il trailer è già riuscito a dare quel sapore nostalgico che non è affatto male. Però è sempre un rischio, ma ci dovremmo fare l’abitudine perché nell’aria c’è pure un reboot di Harry Potter, i fan sono ovviamente contrariati, ma la Warner Bros. sembra ben decisa a portare avanti questa possibilità.
Mission Impossible diventa una vera e proprio saga lunghissima con una marea di film e con un Tom Cruise in super forma che si getta con la moto in un dirupo, con molta destrezza e gioia, film che promette bene dal punto di vista dell’azione, come sempre. Poi ci sarà l’ultimo capitolo di una delle saghe più lunghe e seguite del cinema, quella di Fast and Furios, ultimo capitolo girato anche molto in Italia l’anno scorso e protagonista di diversi leak delle riprese.
Il film più atteso forse rimane quello del caro buon vecchio Christopher Nolan, alle prese questa volta, come con Dunkirk, con una storia vera, dal fascino criptico, e che non è mai stata approfondita più di tanto. La storia della nascita dell’arma di distruzione di massa più letale di sempre, la bomba atomica. Anche questo sicuramente visivamente spettacolare con un cast eccellente.
La DC comics ha diversi progetti in mente, più difficile capire la loro data di uscita, mentre Henry Cavill si sposta nel mondo Marvel, lo rivedremo su Netflix con la terza e sua ultima stagione di The Witcher. Netflix punterà anche sui sequel, magari in arrivo la seconda stagione di Squid Games? Per adesso ha appena messo fuori qualche prodotto interessante ma non del tutto eclatante. La notizia della cancellazione della serie tedesca 1899 ha lasciato tutti un po’ sconcertati perché era una serie che aveva necessità di essere sviluppata. Può essere che la sceneggiatura della seconda stagione non convinceva del tutto.
Il mondo delle serie tv sembra un po’ rallentare, rispetto ad un cinema che vive di sequel e reboot e con prodotti visivi sempre di ottimo livello, con la Marvel a tenere insieme i pezzi. Ci pensa la HBO a farsi avanti, e dopo il successo di House Of Dragon si butta nel terreno più insidioso e adesso a gennaio esce con The Last Of Us, serie tratta da due videogiochi meravigliosi, pieni di fan agguerriti per distruggere la serie. Si parla anche del nuovo True Detective, con Jodie Foster, in uscita forse il prossimo autunno. HBO dunque ci va pesante. Torna anche Lindelof (Creatore di Lost) con Mrs Davis e inizieranno pure le riprese dello Star Wars scritto da lui.
Uscirà anche un film tratto da una storia vera che parla di un orso fatto di cocaina che semina panico tra i turisti di un parco, un film che dal trailer appare tra il drammatico e il comico, pellicola curiosa che merita una certa attenzione. Si spera che il 2023 ci regali qualche bella novità, oltre a sequel come l’ultimo capitolo della saga di John Wick, con Keanu Reeves pronto ad ammazzare ancora tutti. In più interessante anche il terzo capitolo di Deadpool in cui rivedremo molto probabilmente Hugh Jackman nei panni di Wolverine.
Netflix parte con i sequel come anticipato già in precedenza, e quindi via con la nuova stagione, forse finale di YOU, il seconda di Tenebre e Ossa, lo spin off di Bridgerton, l’ultima stagione di The Crown. Su Amazon invece spicca The Citadel, serie tv che verrà prodotta in diverse versioni in diverse nazioni, creata dai Fratelli Russo e da Patrick Moran, in Italia Cattleya ha già iniziato le riprese, tra i protagonisti, Matilda De Angelis. In più Amazon non smette di spremere LOL fino a midollo e uscirà un programma comico Io sono Lillo, con protagonista ovviamente Lillo, che deve affrontare la sua nuova popolarità, tra gli ospiti tanti altri comici (Esce oggi).
Così tra grandi ritorni e qualche piccola novità ci apprestiamo ad affrontare il 2023 cinematografico e dello streaming, con la speranza che qualcuno fermi la crescita del prezzo degli abbonamenti e dei biglietti e che ci faccia godere di questa arte meravigliosa senza l’angoscia di perderci uno stipendio.
QUATTRO CHIACCHIERE: James Gunn nuovo Co-Ceo dei Dc Studios ha annunciato un nuovo film su superman, ma Henry Cavill non ci sarà.
I Dc Studios sono sempre stati un gran disordine e confusione da quando sono nati, un continuo cambio di guide e direzioni che non fanno altro che far uscire fuori prodotti non all’altezza. L’idea di mettere James Gun a capo di tutto, non è male, ma questo comporta l’ennesima rivoluzione all’interno degli studios, che non porta mai nulla di buono.
In questo momento la Dc è in totale confusione, con prodotti eccellenti come il Joker di Todd Philips o il Batmandi Matt Reeves che rimangono dei film indipendenti dall’universo cinematografico da cui sono tratti. James Gunn ha una visione lontana a livello stilistico da quei due film e il suoSuicide Squad, cioè i nemici di Batman, non c’entra assolutamente nulla con l’ultimo Batman interpretato da Robert Pattison, due film dello stesso universo narrativo che non c’entrano nulla tra loro. Una confusione che non si sa bene a cosa porterà, con i vecchi progetti che vengono cancellati o sospesi, comeBlack Adam il cui finale non ha molto senso, visto che Cavill non sarà più superman o Wonder Woman, che per fortuna è stato bloccato e poi si vedrà anche il destino degli altri supereroi. La verità è che forse sarebbe meglio mandare avanti due universi, uno più serio, impostato, con progetti singoli mandati avanti da registi importanti e un altro completamente gestito da James Gunn, cosa che penso saranno obbligati a fare.
Come Batman, penso proprio che superman sia più legato alla storia di cui si parla, in base ad essa il personaggio di adatta e un attore ci sembra buono in quel ruolo. Ripensando alle diverse interpretazioni viste in tv e cinema, difficilmente l’attore che ha interpretato superman non ha convinto.
Nel Superman di Zack Snyder era perfetto un serioso e già adulto e formato Henry Cavill, hai tempo poco conosciuto, per la serie tv distribuita in questo momento in tv l’attore Tyler Hoeclin ben si adatta e che dire del perfetto Tom Welling in Smallville, serie per teenagers che forse ci ha offerto il miglior Lex Luthor e la miglior Lana Lang di sempre.
Henry Cavill è in caduta libera, si dice per dipendenza videoludica, recentemente dopo aver perso il ruolo di Gerart in The Witcher, ha perso anche questo ruolo così iconico, un po’ per scelta di trama troppo lontana da lui e un po’ magari per gli stessi motivi di cui si parla in Netflix. Peccato perché lui era davvero un ottimo superman. Per capire chi potrebbe essere il nuovo superman e perché bisogna analizzare lo stile e le idee di James Gunn.
L’idea di creare un superman di colore è allentante, ma penso troppo estraniante per i fan di questo personaggio, il candidato numero uno sarebbe stato Michael B. Jordan che sarebbe stato sicuramente un bel colpo, che ben si adatta allo stile di James Gunn. Devo ammettere che mi aspetto qualcosa di completamente diverso dal solito, un superman meno timido, più chiacchierone e spiritoso, qualcosa che non sia cupo, ma allo stesso tempo che sia violento. Le prime indiscrezioni parlano di una trama basata molto sulla vita da giornalista di Clark Kent, già trasferitosi a Metropolis ma ancora molto giovane e acerbo, come il Batman di Matt Reeves. Quindi in pratica la Dc studios, passa da quelli quasi in pensione a quelli appena assunti nel mondo dei supereroi. Pensare ad un Superman appena uscito dal college fa un certo effetto, un effetto Smallville, anche se dicono che il film riprenderà un po’ lo stile dei primi film di superman, anche se io dubito molto di questa cosa.
Da ricordare anche che James Gunn è stato produttore esecutivo anche di Brightburn, horror in cui veniva mostrato un Kal’el bambino e cattivo, violento, quasi demoniaco. Questo mi può far pensare, che essendo giovane e inesperto, qualche errore di violenza e vendetta, il suo superman lo farà. Un superman troppo in preso dai suoi poteri, un ragazzino ancora ingenuo che sta capendo solo in quel momento le suo responsabilità, qualcosa che strizzi pure l’occhio al film Chronicles, in cui dei ragazzini ottenevano dei superpoteri che li rendevano dei cattivi più che dei buoni.
Passato lo spauracchio Nicolas Cage nei panni di Superman, come detto prima, gli interpreti sono sempre stati di livello, a parte forse Brandon Routh che non è stato un pessimo superman, era in un pessimo film. Penso ad un superman più estroverso, mano cupo, appena uscito dal college e che muove i primi passi nel mondo del giornalismo, serve sempre un attore alto e con un fisico ben allenato e di impatto. Un Clark Kent un po’ diverso dal solito insomma e ben collocato nello stile di Gunn.
I tre nomi che circolano in questo momento sono quelli di Adam DiMarco, Austin Butler e Jacob Elordi.
Tutti e tre sono attori che mi convincono, proprio per quanto detto prima, la giovane età soprattutto nel loro aspetto, lo stile e la possibilità di fare un ragazzino più loquace e estroverso del solito Clark Kent. Per quanto riguarda Butler penso sia quello che potrebbe avvicinarsi di più a quello che potrebbe essere il superman di James Gun, gli serve sicuramente qualche chilo e muscolo in più ma vedo in lui un possibile giovane superman che lotta tra bene e il male.
Adam DiMarco gli manca forse, così a primo impatto la serietà di Clark Kent, però anche lui sarebbe sicuramente qualcosa di nuovo, qualcuno con cui è più facile stupire ma anche più facile sbagliare. Mentre Elordi sembra un po’ più classico, ricorda anche il superman più famoso quello interpretato dal mitico Christopher Reeve. Sembra quasi lui da giovane e magari si decide per optare per una scelta più classica. In base a quanto detto mi immagino un Clark Kent appena trentenne che si appresta ad iniziare il suo lavoro al Dayli Planet, che fa conoscenza con Lois Laine e che incontra Lex Luthor per un’indagine giornalistica.
Perché il Villain è tanto importante quanto il Protagonista e purtroppo negli ultimi film, nonostante uno sia stato interpretato addirittura da Kevin Spacey, Lex Luthor non ha convinto, e deve essere una parte fondamentale del film, una tentazione a cui Clark deve resistere, un superman tentato dalle offerte di potere e soldi del suo futuro rivale.
Su Internet è pieno di provocazioni e idee stupende su Lex Luthor e i suoi possibili futuri interpreti, come ad Esempio Bryan Craston, vorrei uno spin-off solo per quello, oppure Robert Downey Junior. Mi piace pensare che Lex abbia più o meno l’età di Clark, un figlio di papà viziato, non ancora a pieno nell’azienda che è sopravvissuto per miracolo all’arrivo della navicella di Kal’el. Un ragazzo che sta entrando adesso nel mondo degli affari, cinico, imprevedibile e terribilmente ambizioso.
Io propongo Alex Pettyfer, con uno sguardo da cattivo e da bravo ragazzo allo stesso tempo, un attore duttile che può dare nuova vita a questo Villain, appena sopra i trent’anni, ben si adatta alla visione che potrebbe avere Gunn di questo personaggio.
Un altro nome che mi intriga è quello del figlio di Daniel Day Lewis, Gabriel-Kane, forse però troppo giovane per il ruolo, ma se avesse anche solo un terzo del talento del padre, sarebbe perfetto. Poi ci sarebbe Tom Ellis, più adulto e forse più famoso per il suo ruolo in Lucifer, ma con caratteristiche interessanti per il ruolo. Travis Fimmel famoso protagonista di Vikings, con i suoi occhi di Ghiaccio sarebbe un buon Lex Luthor. Oppure Provocazioni come Cillian Murphy e Tom Hardy e perché no, Christian Bale. In un film del genere penso sia più importante il ruolo del nemico che quello del protagonista, bisogna solo decidere che direzione prendere, se anch’esso giovane e inesperto o più formato adulto e già leader della sua azienda. Anche il protagonista della serie Damnation, Killian Scott, non sarebbe affatto male, ad esempio.
Fatto il “Fantacasting” dei due possibili interpreti principali si dà una pensata veloce agli altri personaggi, con la famiglia Kent che penso avrà un’importanza marginale, non troppo invasiva, essendo che Clark vive ormai a Metropolis.
Come Lois Lane mi piacerebbe che ci fosse Ana de Armas, un’attrice che ammiro molto anche e soprattutto per la sua bellezza e penso che ci starà bene in quel ruolo. D’altra parte questo ruolo è sempre stato interpretato da bellissime ragazze, con un carattere molto forte e deciso. Una giornalista che deve tenere testa a Superman, deve avere un carattere forte e voglia di scoprire la verità. Aiutare Superman nel momento del bisogno e aiutare Clark nel suo lavoro come giornalista alle prime armi.
Mentre per la famiglia Kent devo ammettere che mi erano piaciuti molto quelli presenti negli ultimi film, con Kevin Costner nel ruolo del padre di famiglia Jonathan Kent, anche nella serie Smallville erano perfettamente azzeccati. Quindi non penso sia così importante ma andando con la fantasia mi piacerebbe vedere qualcuno di abbastanza anziano, per far capire come quella famiglia avesse ormai rinunciato ad avere un figlio, con ancor più difficoltà ad essere genitori e con la fattoria che fa ormai fatica ad andare avanti e che lotta con la azienda dei Luthor che percepiscono che c’è qualcosa di strano in quella fattoria (la navicella di Kal’el).
Un altro personaggio che potrebbe sicuramente tornare utile alla trama è quello di Lana Lang altro “LL” dei fumetti del supereroe, un personaggio legato molto alla sua adolescenza e suo primo amore, potrebbe essere anche il punto di contatto con la sua vita precedente e il suo inizio come giornalista al Dayli Planet. Magari come in Smallville, Lana, potrebbe avere un forte legame anche con Lex, mettendo poi in difficoltà Clark in diverse scelte. Un personaggio tutto da sfruttare che è il simbolo del Clark che sta crescendo ma che è inevitabilmente legato al suo passato, soprattutto ad un’amica che gli ah dato tanto.
Per il ruolo di Lana Lang ho pensato a Madelyn Cline, attrice emergente vista in Outer Bankse di cui sicuramente sentiremo parlare in futuro e non solo per la sua bellezza. Giovane, bella, spigliata, un po’ fuori dai soliti canoni della Lana vista nelle serie ma più simile a quella dei fumetti e della serie animata.
Nel complesso nel film sarebbe bello un duello non troppo importante che non devasti tutta la città, un forte contrasto con le sue debolezze, la sua criptonite, sia fisica che sentimentale. Un duello tra lui è Lex Luthor in cui deve contenere i suoi poteri per non fare più danni del previsto, un superman più umano, invincibile sì, ma allo stesso tempo ancora fragile e facile da condizionare. Chiedere a Superman di usare i suoi immensi poteri per salvare il mondo e come chiedere a Jeff Bezos di fermare la fame del mondo con i suoi soldi. Non lo farà mai e anche se ci provasse e impossibile. Voglio vedere un Clark Kent indeciso su cosa sia davvero il bene e il male, cosa sia meglio per lui. Impreparato alle scelte più difficile, incapace di fare sacrifici per dei beni superiori, un superman che farà la scelta decisiva proprio a fine film e lo consacrerà supereroe.
Sinceramente non mi stupirei se a tratti questo film di James Gunn ricordasse un po’ la serie The Boys, come tipo di ironia e splatter, ma anche come filosofia di contrasto di eroe e antieroe. Il punto cruciale è, tutto quel potere è più probabile che porta ad essere cattivi o buoni? E suo Cripton, qual è il concetto di buono o cattivo? Nonostante la confusione che ormai alleggia sui Dc Studios, ho grande curiosità per questo possibile film. Non ci resta che aspettare.
Black Adam è un film del 2022 diretto da Jaume Collet-Serra e con interprete principale “The Rock” Dwayne Johnson. Il film è tratto da un personaggio della DC Comics, antieroe collegato al mondo e hai poteri di Shazam.
La trama si svolge principalmente in una città egiziana di fantasia, dove un’antica civiltà viene schiacciata da un tiranno che vuole estrarre un materiale dagli strani poteri, l’Ethereum in modo da fare una corona per dominare il mondo. Un bambino ribelle ridotto in schiavitù riceve i poteri dal mago Shazam per liberare il suo popolo. Qui nasce Black Adam, nei giorni nostro viene risvegliato per liberare la città da un nuovo pericolo.
Il film ricalca perfettamente ormai gli stereotipi del genere, un antieroe che non si vede e che non convince, uccide solo cattivi e non ti dà la sensazione di essere cattivo, sembra solo arrabbiato e di un’altra epoca, come sempre poi si rivela un eroe come molti altri. Come sempre i film DC giocano molto sui cattivi, ma che in fondo sono buoni e anche in questo caso non funziona, il film sembra fatto per bambini e perde tutte le sue intenzioni e il suo “potere”.
Gli scontri sono fatti davvero molto bene, c’è una bella azione e un ottimo ritmo, le battute a volte sono un po’ forzate, ma nel complesso è un ottimo film sui supereroi in parte a livello di quelli Marvel. C’è un tentativo di epicità che fallisce quando ci sono scene inutili, quasi imbarazzanti e molto per bambini a mio parere.
Un film che cerca di copiare i film Marvel mettendo dentro le caratteristiche DC ma questo formato non funziona mai del tutto e non dà mai una giusta direzione, tanto che Black Adam sembra che si sforza ad essere cattivo. Non convince in alcune scelte e dialoghi, mentre nelle battaglie risulta davvero molto godibile con i giusti rallenty e una colonna sonora davvero ben studiata.
Nel complesso un buon film, ma che strizza molto l’occhio ad un pubblico giovanile, buon ritmo e una trama a livello con altri film del genere, ottima l’azione un po’ meno il confronto tra bene e male, un film che sembra avere delle intenzioni ma che poi finisce per fare sempre le stesse cose.
The Batman è un film del 2022 diretto da Matt Reeves e co-scritto da Petre Craig. Il protagonista assoluto del film è ovviamente Batman interpretato da Robert Pattison, un film che ci mostra tanto il giustiziere della notte e poco la versione mondana di Bruce Wayne.
Il film conquista fin da subito con una narrazione del protagonista che ci spiega le sue ragioni, il suo credo e ciò che fa durante la notte, un Batman spinto nella sua volontà dalla vendetta, incutere paura e la sua arma più potente per affrontare il nemico.
The Batman, grazie ad una sceneggiatura ben scritta ci porta in una Gotham molto oscuro, piovosa, trafficata, sporca con un contrasto iconico tra moderno e antico con tratti di strutture gotiche che ricordano molto i Batman di Tim Burton. Questo film prende spunto un po’ da tutti i Batman precedenti, ha il realismo di quelli di Nolan e lo stile un po’ poliziesco della serie tv degli anni 60′. Nel complesso è come vedere un bellissimo film noire con Batman che aiuta Gordon nelle indagini contro un serial killer, L’enigmista (Paul Dano).
Un Batman violento, arrabbiato, a tratti spaventoso, con un Bruce Wayne solitario, schivo e triste, distrutto dalla sua vita da giustiziere e lontana totalmente dalla vita mondana, un Bruce in versione Kurt Cobain, che ci viene mostrato pochissimo e una trama che si svolge praticamente e unicamente di notte e sotto la pioggia. Una nuova versione di Batman più semplice è grezza, con una super armatura anti proiettile, e con una maschera in cuoio cucita a mano.
Ogni personaggio è perfettamente azzeccato, scritto con precisione e caratterizzato con uno stile ben preciso, Zoe Kravitz è una perfetta Catwoman, anch’essa semplice, senza particolari poteri, Il pinguino interpretato da un irriconoscibile e bravissimo Colin Farrel è un sottoposto di Falcone (John Turturro), senza particolari poteri, solo tremendamente brutto. Nessuno ha poteri particolari, ma solo una spiccata follia e una propensione alla criminalità. La follia dell’enigmista è spettacolare, un villain davvero di grandissimo livello. E la lealtà e senso di giustizia del commissario Gordon (Jeffrey Wright)
Un’ennesima visione di Batman perfettamente congeniata in ogni sua parte, una fotografia da maestro di Greig Fraiser che gioca benissimo con i colori intorno al nero abbinando per tutto il film il rosso della vendetta con il nero dell’oscurità. Anche la colonna sonora di Michael Giacchino ci porta in un noire violento, pauroso e a tratti quasi epico.
Un prodotto che nel suo complesso mi ha davvero convinto, un bel film, con qualche difetto come la durata eccessiva, o l’interpretazione di Robert Pattison che non mi ha convinto del tutto, scritto benissimo come personaggio, ma secondo me non è stata un’interpretazione eccellente, forse quella un po’ più sotto tono rispetto alle altre. Anche Andy Serkins nei panni di Alfred non mi ha convinto del tutto. Un film ricco di dettagli, di dialoghi importanti e che è riuscito ancora a riutilizzare questo personaggio ormai epico e farne ancora qualcosa di nuovo e interessante.
Assolutamente un film che consiglio di vedere e che si incastona perfettamente nella nuova filosofia della DC film indipendenti tra di loro affidati a grandi registi, infatti ottimo lavoro di Matt Reeves. Spero che il seguito di questo film abbia l’effetto di quello di Nolan con il cavaliere oscuro in cui il secondo era meglio del primo.
Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn è un film del 2020 diretto da Cathy Yan. Il film è l’ottavo dal DC Extended Universe ed è ovviamente tratto dagli omonimi fumetti “Birds Of Prey” ed ha come protagonista Margot Robbie nei panni di Harley Quinn.
Il film vuole esaltare la follia di Harley con i colori, un film che ci fa vedere una Gotham molto più normalizzata e raggiante dei precedenti film in cui appare la città. Harley è appena stata lasciata dal suo amato Joker, è disorientata e sta cercando uno scopo nella sua vita, fatta di eccessi e follie. Tutti hanno un conto in sospeso con lei e molti la vogliono morta, senza la protezione del suo compagno è un bersaglio facile. La trama è semplice e cerca di mostrarci un film totalmente diverso, senza riuscirci del tutto.
Il film appare un po’ troppo banale, anche la stessa Harley Quinn risulta troppo forzata in certi suoi atteggiamenti, annullando quasi completamente la sua sensualità, c’è solo molto colore e gioia che sembra quasi far risultare il tutto, una semplice commedia con una ragazza folle come protagonista.
Il villain interpretato da Ewan McGregor, Balck Mask, non è male, ma in fin dei conti è un semplice criminale mafioso e alla fine del film sta cosa si vede e rende il tutto ancor più banale e senza troppo significato, tutto fin troppo leggero. Non c’è male, la violenza viene solo citata, sembra che tutti siano buoni e con buoni propositi, tutte le ragazze sono delle eroine che combattono contro uomini cattivi. I nuovi personaggi non mi sono piaciuti e speravo veramente di vedere un film con Poison Ivy e roba simile, qualcosa di davvero cattivo e non buonismo sparso per tutte le scene.
Un film su cui non avevo grandi aspettative e che infatti rimane abbastanza banale, anche se nel complesso rimane piacevole e divertente, un film per tutti, appassionati o no del genere.
The suicide squad – missione suicida è un film del 2021, diretto da James Gun, un film che cerca di cancellare il proprio passato e che prova a voltare pagina, prendendo con se uno dei registi e autori più iconici dell’universo Marvel, già regista de “guardiani della galassia”.
La DC affida alle capacità artistiche di Gun praticamente tutto, una carta bianca su cui esprimere le proprie idee e la propria arte, avendo solo dei vincoli dati dai personaggi e dalle loro caratteristiche. Questo film rappresenta in tutto e per tutto il suo regista, a tratti folle come i suoi personaggi, con un ritmo incalzante scandito dal ritmo delle canzoni, con un grande musical dov’è lazione ad essere protagonista. Ci sono molte similitudini ai suoi film precedenti, sia per l’ironia che passa da essere quasi infantile a molto tagliente e più di nicchia. Le musiche sono spettacolari e si legano perfettamente con ciò che vediamo. Il film è davvero folle a tratti con personaggi dell’universo DC che Gun è andato pescare con cura per la loro assurdità e particolarità, davvero divertenti solo per le loro movenze e caratteristiche con poteri davvero ridicoli e paradossali. Il film è una presa in giro di se stesso, tutto molto giocoso, assurdo e aggiungerei colorato.
L’elemento mare anni 70/80 è sempre ben presente scenograficamente e da davvero un bellissimo tocco artistico al film, tutto anche se assurdo e credibile, con uno squalo/uomo nella squadra, con un tizio che spara puah e che ogni tanto deve vomitarli, con una ragazza che comanda i topi e con una stella marina gigante come nemico finale. Tutto estremamente assurdo e pittoresco allo stesso tempo, con scene d’azione molto chiare, belle e nitide, non troppo complicate ma visivamente sempre molto vivaci con colori nitidi e accesi. Il film prova a far ridere e ci riesce, niente di clamoroso ma mette di buon umore, con addirittura una citazione a Maccio Capatonda nell’adattamento per il doppiaggio, inaspettata e spettacolare, molto divertente.
I personaggi non erano facili da gestire eppure li ho trovati tutti molto credibili, ben fatti e perfettamente collocati nel film, un po’ deluso da Harley Quinn, l’ho trovata un po’ più “debole” del primo, anche se Margot Robbie è sempre eccezionale in quel ruolo. Idris Elba nel ruolo di Bloodsport non mi ha sempre convinto, ma è l’unico elemento stabile del film ed è super necessario, il contorno è pura follia, con John Cena nei panni di Peacemaker che nonostante la pessima recitazione fa davvero un sacco ridere. Quello che i personaggi non possono dare, viene compensato da un ritmo incalzante, dalle canzoni suonate a palla e dalla gestione dell’azione da parte di Gun, con una violenza inaspettata ma tremendamente adatta al genere di film.
Mi piacciono i film che sono la vera espressione del loro regista e autore e devo dire che Gun ha trovato la sua dimensione in questo film, si è vero nel complesso non è nulla di speciale, ci sono film di questo genere migliori, non è ai livelli di “Guardiani della galassia”, ma per certi elementi è sicuramente un ottimo film, uno spettacolo a 360 gradi con un sacco di elementi e scelte artistiche su cui vale la pena soffermarsi. Uno dei difetti, forse, è la troppa confusione. La storia si capisce è abbastanza lineare e semplice, ci sono alcuni salti temporali ma sono chiariti perfettamente. Però ci sono molti personaggi, molte caratteristiche e molte cose che i personaggi fanno e devono fare, il tutto rende un po’ un gigantesco minestrone e non si capisce a tratti quale sia il vero obiettivo, cadendo un po’ nel disordine. Anche in questo film evidente come James Gun si soffermi spesso sul rapporto tra padri e figli, con il giusto tocco, il momento più intenso del film.
Un film che consiglio di vedere per la sua capacità di distinguersi dal primo capitolo e che proietta la DC a scelte differenti anche per il futuro, non ha tutti piace, ma se vi piace James Gun qui c’è dentro tutto di lui, divertente con un buon ritmo e molta follia, tutto questo e The Suicide squad.
Aquaman è un film del 2018 diretto da James Wan il regista degli ultimi miglior film horror che sono usciti al cinema. Questo è un di quei film che ti piace recensire, perchè sai a grandi linee già di cosa tratta, conosci già il personaggio e come disse Stewie della serie Malcom in un famoso meme, “non mi aspetto niente ma sono già deluso”.
Aquaman riesce afre questo, non ti aspetti nulla di buono, ma ti senti già deluso prima ancora che inizia, un po’ perchè è uno dei supereroi più stupidi di sempre per il mondo del web e non solo e un po’ perchè sai che la DC in qualche modo ti delude, sempre. Non tanto per gli aspetti visivi, a volte anche più caratteristici di quelli Marvel, ma quanto per la trama e i personaggi.
Il film parte male, personalmente ho odiato fortemente questo stile fotografico, a tratti imbarazzante, con un CGI tremendamente fastidiosa che rende tutto il contesto estremamente finto, tutto con strani colori e con personaggi che non convinco per nulla, con una storia d’amore che anche se dura pochi secondi del film è estremamente debole e inutile. Jason Momoa non mi ha convinto del tutto, non penso sia il suo personaggio, non so perchè ma non riesco a vederlo nei panni di un uomo pesce, anche se comunque gli ha dato una struttura molto più aggressiva del fumetto.
Nessuno dei personaggi era a proprio agio, c’è un attore come William Defoe totalmente buttato nel mezzo, a caso, senza un vero scopo e senza alcuna forza recitativa, come lui anche altri attori di spessore come Nicole Kidman o Patrick Wilson e c’è anche Dolph Lundgren che paradossalmente è quello che mi ha convinto di più, Amber Heard per nulla, estremamente finta, ma veramente nel personaggio.
Il film si incentra solo ed esclusivamente sull’aspetto visivo dimenticando che nel cinema esiste anche una sceneggiatura e una recitazione, uno sviluppo del personaggio e mille altre cose, che secondo me nel film vengono davvero tutte esposte male, a tratti sembra un sequel di qualcosa che non c’è mai stato, portando Aquaman ad essere un personaggio estremamente piatto.
La mano di James Wan si vede, ormai ha uno stile abbastanza marcato, ma lo si è visto anche i fast and furios, molto bravo nell’azione un po’ meno nella trama, lo vedo molto più affermato nel genere horror, qui non mi ha convinto del tutto. La trama nel complesso non è neanche troppo brutta, ma priva di dialoghi sensati e importanti e veramente troppo incentrata sull’azione e sul mostrare cose.
Vediamo di tutto e di più, tutte le leggende del mare, più che in cinque film di pirati del Caraibi, un susseguirsi di luoghi marini e mondi nascosti che ci fa stancare di vedere sempre cose senza alcun vero motivo, e la caccia al tridente diventa banale e quasi stupida.
Secondo me è un altro piccolo fallimento della DC che non riesce a staccarsi dal suo stile troppo visivo e meno concreto, che fa di tutto per stupire ma non ci riesce e che non sfrutta gli attori che scegli per i propri personaggi, rende tutto troppo piatto e a tratti noioso, nonostante la mole di azione che c’è nei propri film.
Un film che vale comunque la pena di vedere per chi è appassionato del genere, ma che vi lascerà comunque un po’ delusi.