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SUPERMAN LEGACY: LE PRIME INDISCREZIONI SUL FILM

QUATTRO CHIACCHIAERE: James Gunn rilascia una piccola sinossi del film e smentisce i fanta casting presenti mel web, ma come sarà il nuovo Superman?

Qualche giorno fa, sia James Gunn che Safran, i nuovi gestori dei DC Studios hanno rilasciato qualche dichiarazione riguardante il nuovo film di Superman, che ha detta loro e di molti rilanciare e darà inizio al nuovo DCU. Un personaggio che è icona dei supereroi ma che è da sempre stato un’arma a doppio taglio i cui progetti sono spesso falliti, ma cosa sappiamo di questo film?

In un mio precedente articolo già avevo fatto diverse supposizioni e mi ero immaginato una possibile trama e un possibile cast, azzardando nomi alquanto assurdi. Non mi resta che prendere le nuove informazioni e i nuovi indizi in rete, per viaggiare di nuovo con la fantasia e immaginare il nuovo film di James Gunn.

Per iniziare ad analizzare a cosa sta lavorando Gunn bisogna leggere la sinossi che ha rilasciato del film e alcune sue dichiarazioni.

Sinossi

“Superman: Legacy racconta la storia del viaggio di Superman per riconciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana nei panni di Clark Kent di Smallville, Kansas. È l’incarnazione della verità, della giustizia e dei valori americano, guidati dalla gentilezza umana in un mondo che considera la gentilezza fuori moda”.

Dichiarazioni

“Poco meno di un anno fa, ho visto una via d’uscita per molti versi incentrata sull’eredità di Superman – come sia i suoi aristocratici genitori kryptoniani che i suoi genitori contadini del Kansas influenzano chi è e le scelte che fa”.

La teoria più interessante e quella secondo cui Clark Kent lotterà contro la giustizia ormai logorata del mondo, il suo villain potrebbe essere un gruppo di supereroi che usa metodi ortodossi e violenti per fare giustizia e che ha perso il vero senso di giustizia. Un Superman ancora giovane e un po’ acerbo che concilia appunto i valori con cui è cresciuto, che mette la giustizia al centro di tutto, una persona buona e onesta quindi. Un film che è adatto per tutto il mondo e che parla anche di cose attuali. Superman si trova nel confronto con il suo padre biologico, ormai una proiezione che gli ricorda che lui proviene da una famiglia aristocratica di Kripton, e allo stesso tempo ha i valori della terra e della vita da contadino vissuta a Smallville. I villain ipotizzato è quindi la Authority, un gruppo si supereroi della DC che sono violenti e cinici pur di far rispettare le regole, ormai corrotti e che non sono più dei veri e proprio giustizieri e che nel complesso fanno più male che bene.

Le prime indiscrezioni parlano comunque di un Clark Kent ancora giovane, appena trasferitosi a Metropolis e che si affaccia al mondo reale e alla sua estrema violenza e crudeltà. Farà conoscenza con il lato peggiore dell’umanità e sarà un forte contrasto con la sua educazione pura e buona che ha ricevuto fin da bambino. Unn po’ spaesato, ma con la certezza di voler fare del bene, e per farlo a volte bisogna fare dei sacrifici e mettersi contro altri “Supereroi” se necessario. Per questo i “Dreamcast” presenti in rete puntano sempre ad un cast giovane che possa dare la giusta identità a questa storia.

Ormai con l’intelligenza artificiale gli utenti del web si divertono a creare personaggi dal nulla e devo dire che i risultati sono spettacolari, gira molto ultimamente la candidatura dell’attore Wolfgang Novogratz e insieme a Jacob Elordi è sicuramente l’attore che mi convince di più per questo ruolo, giovane e adatto anche fisicamente all’idea che noi abbiamo di Clark Kent. Un Dreamcast che da sempre molte soluzioni e che sinceramente aiuta anche chi fa casting ad avere poi dei suggerimenti davvero interessanti. Questo attore combacia alla perfezione con quello che sappiamo fino ad ora del film. Un altro interessante personaggio è sempre Lois Lane, amica e futura compagna di Clark Kent, un personaggio dalle molte sfumature e che include la parte buona dell’essere umano, quella che Clark Cerca ma fa fatica a trovare in questo film. Sarà lei a denunciare l’atteggiamento scorretto dell’Authority e cosa si nasconde dietro di loro, corruzione e violenza.

Per trovare la Lois Lane perfetta, vista l’età della protagonista, bisogna attingere le idee dai diversi Teen Drama presenti nei diversi canali streaming, un’idea suggerita sempre dal web è quella di vedere la giovane Camila Mendes, che in questa foto appare perfetta per il ruolo e combacia anche con diverse versioni del fumetto. Già abituata poi, ad interpretare una ragazza dal carattere tosto e che non ha paura di nulla. Questa idea mi sembra molto adatta e interessante anche se difficile sarà estirpare l’attrice dal ruolo di teen drama.

Altra scelta interessante e quella che ricade su Lily Collins, attrice di talento e che anche lei ben si adatta alle caratteristiche fisiche del personaggio. Una Lois Lane, forse più dolce di quella proposta in precedenza, che sembra aver bisogno di un protettore, ma allo stesso tempo decisa e forte. Altra scelta davvero interessante. Uno dei personaggi più iconici di questo mondo dei fumetti è sicuramente l’acerrimo nemico terrestre di Clark Kent, ovvero Lex Luthor. Un personaggio che potrebbe non avere un ruolo centrale, ma che allo stesso tempo potrebbe essere un corruttore della Authority grazie alla sua ricchezza e per via dello stato sociale potrebbe ricordare a Clark le origini aristocratiche della sua famiglia.

Una delle voci più clamorose è sicuramente quella che vedrebbe Dave Bautista, cha ha già lavorato con Gunn, interpretare proprio Lex Luthor, difficile immaginarlo in quel ruolo, anche se allo stesso tempo crea un po’ di curiosità. Unn personaggio che in questo film potrebbe essere marginale, ma che rappresenta ciò che conta in questo mondo, solo i soldi e il potere, cosa che va contro l’educazione e il pensiero di Superman. Un altro elemento che rappresenta spesso questo personaggio e l’estrema invidia che prova nei confronti del suo nemico, vuole il suo potere a tutti i costi, anche questa potrebbe essere una chiave interessante per strutturare il suo personaggio nel film.

In questo film da come scritto nella sinossi, ci sarà un forte contrasto tra il bene, rappresentato da Superman e il male rappresentato un po’ dal mondo in cui si trova, serve un personaggio di transizione, che metta in evidenza questi due mondi, un personaggio che passa da essere una persona buona e gentile, con dei grandi valori, cresciuto anche lui a Smallville ma che arrivando a Metropolis viene un po’ corrotto da qual mondo. Potrebbe essere Lana Lang, vecchia fiamma di Clark Kent al tempo del liceo, una ragazza dal cuore dopo, ma che dopo la perdita dei suoi genitori vuole ottenere una vendetta e grazie all’authority potrà ottenerla, una ragazza segnata dal proprio passato, che ama ancora Clark Kent ma che odia Superman perché lo ritiene la causa delle sue perdite.

Per questo ruolo io ho pensato alla giovane Attrice Isabela Merced, giovane e grande talento ed origini ispaniche senza che intacchi troppo la trama e grazie al suo fascino non si allontana troppo da quello che è il personaggio di Lana Lang visto in altre serie o nel fumetto. Una ragazza che può esprimere dolcezza a primo impatto ma che sono sicuro che saprebbe ben interpretare anche il dolore e la voglia di vendetta del suo personaggio che in qualche modo potrebbe legarsi a Lex Luthor, Proprio come successo nella serie Smallville. Invece un personaggio che potrebbe rappresentare anche il buono della città, oltre a Lois Lane, potrebbe essere Jimmy Olsen grande amico di Clark Kent e reporter come lui. Sempre più spesso gli eroi hanno un amico senza poteri a supportarli, in questo film Jimmy potrebbe essere a conoscenza del potere di Clark e aiutarlo nella sua battaglia.

Un ruolo importante nella formazione del personaggio è sicuramente il suo passato e l’educazione che ha ricevuto, Clark Kent avrà come riferimento due famiglie, una che non ha mai visto ma a cui è comunque legato e poi quella adottiva, quella umana. Sarebbe interessante se il film partisse da un evento che segna fortemente il carattere di Clark Kent e un certo senso che fa un po’ da contrasto con la reazione di Lana. Qualcosa di veramente tosto che forgia il carattere di Superman. Magari l’inizio del film può essere proprio la morte di Jonahan Kent, che in seguito alle radiazioni prese dalla navicella di Superman ha avuto un cancro e sta morendo. Clark si sente in colpa, ormai è già da qualche anno che è lontano dalla fattoria e in più se lui non fosse mai esistito Johnatan non si sarebbe mai ammalato. Questo lo porta in duro confronto anche con Jor-El suo padre biologico e con cui puoi confrontarsi grazie alla tecnologia Kryptoniana e a cui chiede disperatamente di salvare suo padre. Dopo questo evento Clark matura ancora di più, capisce valori profondi della vita e andrà spesso dalla Madre, in momenti di pura normalità.

Un punto fondamentale e spesso debole dei supereroi, soprattutto nella versione cinematografica, è il proprio antagonista/Villain. Troppo spesso ci troviamo davanti a nemici troppo banali, insulsi e con obiettivi veramente poco realistici, non sono caratterizzati come i protagonisti e questo fa perdere un po’ di peso a tutto il film. I supereroi con i nemici più autentici e meglio descritti sono sicuramente quelli con “Meno” poteri e con un lato umano molto rimarcato e ben descritto. uno su tutti e Sicuramente Batman, i cui Villain sono davvero ben creati e iconici, un altro nell’universo fumettistico opposto è Spider-man che forse ha i migliori Villain della MCU. Una delle difficoltà di creare un nemico per Superman è sicuramente la sua immensa forza, è troppo forte e qualsiasi nemico apparirebbe fin troppo banale, con scopi scontati, di cliché e di poco peso. Con Lex Luthor non c’è confronto, se non più un confronto emotivo, dal lato umano e non uno scontro fisico, tutto ciò che si crea a livello fisico sarebbe esagerato e poco credibile.

“Spulciando” nel web e confrontandosi con persone molte più esperte di me dell’universo DC, ho trovato quella che sicuramente è la soluzione che piace di più a James Gunn, i nemici di Superman in questo film saranno i supereroi della Authority che come detto in precedenza, per sintetizzare sono supereroi in versione “The Boys” della DC. In poche parole, supereroi che fanno parte di una società governativa, ma che usano questa copertura per fare o loro interessi e far rispettare la legge come vogliono loro. Uno stile che a Gunn piace molto e che potrebbe dare un tocco in più al film, con un Superman limitato nei suoi poteri per paura di fare vittime civili e con invece la Authority libera di fare ciò che vuole e che non si preoccupa di nessuno. Qui nascerebbe un forte contrasto con superman che sarebbe visto come nemico del governo e non salvatore della patria. Un nemico perfetto e n linea con lo stile del regista già visto in Suicide Squad. Violenza, un po’ di Splatter e un po’ di ironia sono comunque degli elementi sempre presenti nei suoi film e difficilmente gli sacrificherà proprio per superman. Quindi ci sarà un Superman, onesto, leale che incarna i vecchi valori americani, contro dei supereroi che invece sono l’opposto, sleali, scorretti, corrotti da Lex Luthor, violenti e superficiali, un po’ come la società moderna. Uno incarna gli ideali, gli altri incarnano la triste realtà.

Ogni giorno escono nuove informazioni e poco a poco si deliniea quello che potrebbe essere il film, è bello anche fantasticare sulle possibilità, delle volte o spesso sbagliando completamente supposizioni. Non mancheranno mai di esserci altri articoli di questo tipo.

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SHAZAM – LA FURIA DEGLI DEI: UN’ALTRA PARTE DI DC STUDIOS

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Shazam la fuori degli dei è un film del 2023 diretto da David F. Sandberg. Il secondo capitolo che riguarda il super eroe Shazam della DC Studios, con protagonista Zachary Levy nei panni del protagonista.

Come il primo capitolo, anche questo si avvicina molto allo stile Marvel mettendo un po’ tutto sulla leggerezza e l’ironia, la difficoltà della DC è creare un mondo completo un universo che collabori e che possa creare un film coeso. Dopo Black Adam il cui futuro cinematografico sembra già finito, arriva Shazam con il suo secondo capitolo e nel finale si intuisce che questa storia andrà avanti, non travolto dall’onda rivoluzionaria di James Gunn.

In questo film vediamo Shazam e la sa famiglia dover fronteggiare degli dei, nel caso specifico le figlie di Atlante, interpretate da Hellen Mirren, Lucy Liu (Che non invecchia mai) e la giovane Rachel Zegler. Loro hanno già dei forti poteri, ma vogliono riprendersi ciò che li è stato portato via e ricostituire il loro regno grazie all’albero della vita. La trama funziona fino ad un certo punto, nel finale si perde e le motivazioni vanno un po’ a perdersi, perdendosi nella banalità di redenzione in cui sembra non esserci un vero e proprio nemico o cattivo.

Visivamente è sempre molo ben fatto come un po’ tutti il film del genere, le immagini sono sempre chiare e anche le scene d’azione sono ordinate e facile da seguire, gli scontri forse un po’ poveri anche se nel finale il livello sale parecchio. Il punto di forza di questo film è sicuramente l’ironia di buon livello, ma allo stesso tempo, come nel primo film, rende il tutto troppo infantile e per un pubblico davvero molto giovane, rendendo Shazam il prodotto DC sicuramente più per bambini e rivolto a loro.

Nel complesso Shazam – la furia degli dei è un buon film, ovviamente niente di troppo eclatante o esagerato, ma rimane comunque un film che si muove bene, che fa ridere ed è piacevole nella sua leggerezza, rimane uno dei prodotti DC che più si avvicina stilisticamente un po’ al mondo opposto della Marvel.

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THE SANDMAN: NUOVA SERIE TV NETFLIX IN ARRIVO

QUATTRO CHIACCHIERE: The Sandman, serie Netflix tratta da una famosa Graphic novel, l’uscita del trailer scatena molta curiosità.

Ultimamente Netflix sta riprendendo quota con prodotti di qualità e progetti ambiziosi, il trailer di The Sandman è potente, d’impatto e ci mostra subito la qualità degli scenari e della fotografia di questa serie. Dopo l’uscita della quarta stagione di Stranger Things, si è finalmente capito il potenziale della piattaforma che finalmente ha alzato il budget delle proprie produzioni oltre agli abbonamenti.

The Sandman si adatta subito ad una diversa tipologia di pubblico, perché si nota fin da subito che è una Graphic Novel di livello, con personaggi davvero curiosi, l’intangibile diventa tangibile e concreto e si può toccare con mano, rappresentato dalle persone. Dai sogni, alla morte, allo stesso Lucifer già visto in una serie tv tratta da questi fumetti.

Neil Gaiman autore della Graphic Novel, parla di questa serie con entusiasmo e di come sia stato difficile negli anni portarla su schermo, finalmente grazie a Netflix ci è riuscito e assicura che i fan non resteranno delusi, ma anzi si stupiranno della qualità e della bellezza di questo prodotto. Parole di convenienza, ma il trailer ci mostra davvero qualcosa che sembra promettere bene. Visivamente, voglio esagerare ma questo trailer mi ha stupito di più de “il signore degli anelli” di Amazon.

Seguendo la logica, è un’epopea ai limiti dell’impossibile da adattare, stracolma di ambientazioni iconiche e viaggi onirici, personaggi bizzarri incredibilmente carismatici e messaggi non sempre semplici da veicolare a parole o immagini. Però allo stesso tempo, potrebbe essere l’inizio di una nuova era per questo tipo di serie tv, proprio come lo fu il fumetto a suo tempo.

Sogno/Morfeo è interpretato da Tom Sturridge, già dal Trailer di può notare la cura del dettaglio, con un personaggio davvero azzeccato e che trasmette già emozioni senza parlare, c’è qualcosa di epico e sembra davvero che la produzione abbia fatto i giusti sforzi per questa importante e complessa trasposizione. Sogno prigioniero per anni si libera e deve rimettere in sesto il suo “regno” che perde a poco a poco i pezzi senza la sua presenza, questa essenzialmente la log line della serie.

In The Sandman ci sono molti personaggi?

Si, ci sono molti personaggi e sono tutti ben caratterizzati e complessi, anche per questo dietro a questa serie c’è un lavoro enorme di equilibrio e di coordinamento per cercare di dare la giusta importanza a tutti ed esprimere tutto il loro carattere, a volte bizzarro. Molti hanno ruoli onirici, astratti, ma che in questa serie diventano tangibili il protagonista è il sovrano e custode dei sogni, si confronterà con la morte, con lucifero (che non è lo stesso interprete della serie), con desiderio. Una serie con location davvero molto complesse, ampie e articolate, ma che dal trailer sembrano davvero belle, curate e di ottimo livello visivo. Forse uno dei trailer meglio riusciti di Netflix, capace di creare stupore e curiosità, ma anche di far riconoscere fin da subito la qualità delle immagini.

Le premesse sono buone, non ci resta che aspettare il 5 agosto per vedere il risultato di questo ambizioso progetto targato Netflix e Gaiman.

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SHAZAM! : UN PO’ DI “STILE MARVEL” NELL’UNIVERSO DC

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Shazam! è un film del 2019 diretto da David Sandberg ed è tratto da una serie di fumetti della Dc comics, non molto conosciuto al grande pubblico. Shazam è differente rispetto agli altri supereroi presenti nel mondo DC, è molto spiritoso e particolare, ha grandissimi poteri ma è un po’ dislocato dal mondo Justice league e dai personaggi principali.

Un ragazzino di nome Billy riceve in dono da uno stregone dei poteri particolari, quando pronuncerà la parola Shazam, diventerà un uomo adulto con i superpoteri e la tuta da supereroe. La trama è forse troppo semplice e scontata e per un pubblico molto giovane. Anche le battute sono molto infantili ma ricalcano perfettamente il fatto che il protagonista in fondo è appena un ragazzino.

Bello il fatto che il film giochi spesso con il fatto che dietro a Shazam ci sia un ragazzino, lo si vede in ciò che dice e nel suo atteggiamento. Bravo anche Zachary Levi a trasmettere questa sensazione, molto naturale e si vedeva che amava interpretare quel personaggio. A livello visivo il film non è affatto male, ci sono un paio di scontri interessanti e qualche classico salvataggio da supereroe ben gestito, anche i personaggi sono ben scritti, forse il cattivo un po’ troppo anni 80′, era cattivo e basta senza un vero motivo.

Questo film nello stile e nella proposta si distingue molto dagli altri della DC, molto più ironico, molto leggero e tutto il mondo sembra fatto per i più giovani, si rivolge molto ad un pubblico giovane che molto probabilmente con gli altri film non era riuscito a “catturare”. Shazam prova a far ridere e a tratti ci riesce stupendamente, mi sono divertito e il film scorre bene, non annoia mai ed è bello anche da vedere in compagnia.

Nel complesso questo film non è nulla di particolare, non riesce a conquistarti completamente, forse perchè troppo infantile e troppo semplice, però è un qualcosa di diverso per la DC qualcosa che strizza l’occhio alla Marvel ma che non dimentica i fumetti da cui è partito. Un film che piacevole, semplice e divertente.

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THE SUICIDE SQUAD – MISSIONE SUICIDA: UNA BANDA FUORI DI TESTA

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The suicide squad – missione suicida è un film del 2021, diretto da James Gun, un film che cerca di cancellare il proprio passato e che prova a voltare pagina, prendendo con se uno dei registi e autori più iconici dell’universo Marvel, già regista de “guardiani della galassia”.

La DC affida alle capacità artistiche di Gun praticamente tutto, una carta bianca su cui esprimere le proprie idee e la propria arte, avendo solo dei vincoli dati dai personaggi e dalle loro caratteristiche. Questo film rappresenta in tutto e per tutto il suo regista, a tratti folle come i suoi personaggi, con un ritmo incalzante scandito dal ritmo delle canzoni, con un grande musical dov’è lazione ad essere protagonista. Ci sono molte similitudini ai suoi film precedenti, sia per l’ironia che passa da essere quasi infantile a molto tagliente e più di nicchia. Le musiche sono spettacolari e si legano perfettamente con ciò che vediamo. Il film è davvero folle a tratti con personaggi dell’universo DC che Gun è andato pescare con cura per la loro assurdità e particolarità, davvero divertenti solo per le loro movenze e caratteristiche con poteri davvero ridicoli e paradossali. Il film è una presa in giro di se stesso, tutto molto giocoso, assurdo e aggiungerei colorato.

L’elemento mare anni 70/80 è sempre ben presente scenograficamente e da davvero un bellissimo tocco artistico al film, tutto anche se assurdo e credibile, con uno squalo/uomo nella squadra, con un tizio che spara puah e che ogni tanto deve vomitarli, con una ragazza che comanda i topi e con una stella marina gigante come nemico finale. Tutto estremamente assurdo e pittoresco allo stesso tempo, con scene d’azione molto chiare, belle e nitide, non troppo complicate ma visivamente sempre molto vivaci con colori nitidi e accesi. Il film prova a far ridere e ci riesce, niente di clamoroso ma mette di buon umore, con addirittura una citazione a Maccio Capatonda nell’adattamento per il doppiaggio, inaspettata e spettacolare, molto divertente.

I personaggi non erano facili da gestire eppure li ho trovati tutti molto credibili, ben fatti e perfettamente collocati nel film, un po’ deluso da Harley Quinn, l’ho trovata un po’ più “debole” del primo, anche se Margot Robbie è sempre eccezionale in quel ruolo. Idris Elba nel ruolo di Bloodsport non mi ha sempre convinto, ma è l’unico elemento stabile del film ed è super necessario, il contorno è pura follia, con John Cena nei panni di Peacemaker che nonostante la pessima recitazione fa davvero un sacco ridere. Quello che i personaggi non possono dare, viene compensato da un ritmo incalzante, dalle canzoni suonate a palla e dalla gestione dell’azione da parte di Gun, con una violenza inaspettata ma tremendamente adatta al genere di film.

Mi piacciono i film che sono la vera espressione del loro regista e autore e devo dire che Gun ha trovato la sua dimensione in questo film, si è vero nel complesso non è nulla di speciale, ci sono film di questo genere migliori, non è ai livelli di “Guardiani della galassia”, ma per certi elementi è sicuramente un ottimo film, uno spettacolo a 360 gradi con un sacco di elementi e scelte artistiche su cui vale la pena soffermarsi. Uno dei difetti, forse, è la troppa confusione. La storia si capisce è abbastanza lineare e semplice, ci sono alcuni salti temporali ma sono chiariti perfettamente. Però ci sono molti personaggi, molte caratteristiche e molte cose che i personaggi fanno e devono fare, il tutto rende un po’ un gigantesco minestrone e non si capisce a tratti quale sia il vero obiettivo, cadendo un po’ nel disordine. Anche in questo film evidente come James Gun si soffermi spesso sul rapporto tra padri e figli, con il giusto tocco, il momento più intenso del film.

Un film che consiglio di vedere per la sua capacità di distinguersi dal primo capitolo e che proietta la DC a scelte differenti anche per il futuro, non ha tutti piace, ma se vi piace James Gun qui c’è dentro tutto di lui, divertente con un buon ritmo e molta follia, tutto questo e The Suicide squad.

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AQUAMAN: UN ALTRO PASSO FALSO DELLA DC CINEMATIC UNIVERSE

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Aquaman è un film del 2018 diretto da James Wan il regista degli ultimi miglior film horror che sono usciti al cinema. Questo è un di quei film che ti piace recensire, perchè sai a grandi linee già di cosa tratta, conosci già il personaggio e come disse Stewie della serie Malcom in un famoso meme, “non mi aspetto niente ma sono già deluso”.

Aquaman riesce afre questo, non ti aspetti nulla di buono, ma ti senti già deluso prima ancora che inizia, un po’ perchè è uno dei supereroi più stupidi di sempre per il mondo del web e non solo e un po’ perchè sai che la DC in qualche modo ti delude, sempre. Non tanto per gli aspetti visivi, a volte anche più caratteristici di quelli Marvel, ma quanto per la trama e i personaggi.

Il film parte male, personalmente ho odiato fortemente questo stile fotografico, a tratti imbarazzante, con un CGI tremendamente fastidiosa che rende tutto il contesto estremamente finto, tutto con strani colori e con personaggi che non convinco per nulla, con una storia d’amore che anche se dura pochi secondi del film è estremamente debole e inutile. Jason Momoa non mi ha convinto del tutto, non penso sia il suo personaggio, non so perchè ma non riesco a vederlo nei panni di un uomo pesce, anche se comunque gli ha dato una struttura molto più aggressiva del fumetto.

Nessuno dei personaggi era a proprio agio, c’è un attore come William Defoe totalmente buttato nel mezzo, a caso, senza un vero scopo e senza alcuna forza recitativa, come lui anche altri attori di spessore come Nicole Kidman o Patrick Wilson e c’è anche Dolph Lundgren che paradossalmente è quello che mi ha convinto di più, Amber Heard per nulla, estremamente finta, ma veramente nel personaggio.

Il film si incentra solo ed esclusivamente sull’aspetto visivo dimenticando che nel cinema esiste anche una sceneggiatura e una recitazione, uno sviluppo del personaggio e mille altre cose, che secondo me nel film vengono davvero tutte esposte male, a tratti sembra un sequel di qualcosa che non c’è mai stato, portando Aquaman ad essere un personaggio estremamente piatto.

La mano di James Wan si vede, ormai ha uno stile abbastanza marcato, ma lo si è visto anche i fast and furios, molto bravo nell’azione un po’ meno nella trama, lo vedo molto più affermato nel genere horror, qui non mi ha convinto del tutto. La trama nel complesso non è neanche troppo brutta, ma priva di dialoghi sensati e importanti e veramente troppo incentrata sull’azione e sul mostrare cose.

Vediamo di tutto e di più, tutte le leggende del mare, più che in cinque film di pirati del Caraibi, un susseguirsi di luoghi marini e mondi nascosti che ci fa stancare di vedere sempre cose senza alcun vero motivo, e la caccia al tridente diventa banale e quasi stupida.

Secondo me è un altro piccolo fallimento della DC che non riesce a staccarsi dal suo stile troppo visivo e meno concreto, che fa di tutto per stupire ma non ci riesce e che non sfrutta gli attori che scegli per i propri personaggi, rende tutto troppo piatto e a tratti noioso, nonostante la mole di azione che c’è nei propri film.

Un film che vale comunque la pena di vedere per chi è appassionato del genere, ma che vi lascerà comunque un po’ delusi.