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GOD OF WAR: LA SERIE PRIME VIDEO.

QUATTRO CHIACCHIERE: Non è certamente la serie più attesa, ma sicuramente e già partito il Fanta casting per scegliere il protagonista.

God Of War ormai è ufficiale che sarà una serie prodotta da Prime video, le notizie si susseguono e la fantasia dei fan e già a mille. Tutti fanno supposizioni su chi potrà essere l’attore protagonista nei panni di Kratos e sui vari siti sono già partiti i sondaggi.

Già tempo fa io viaggiai con la fantasia per ipotizzare un possibile film su questa splendida saga di video giochi, poco dopo il mio articolo arrivò la conferma ufficiale che ci sarebbe stata una serie tv su Kratos e le sue battaglie. (Articolo qui).

L’autunno appena passato però ha fatto riprendere, soprattutto da parte dei fan, le possibili candidature al ruolo di attore principale, a poco a poco vorrei analizzare queste scelte ed esprimere anch’io la mia opinione a riguardo.

Si sono fatti mille nomi di tutti i tipi, alcuni verosimili altri totalmente sparati a caso che cambierebbero anche fin troppo le caratteristiche del personaggio, per adesso uno dei candidati reali è Christopher Judge, doppiatore di Kratos nei videogiochi, che si offerto più volte ad interpretare il ruolo nella serie. Viso particolare quello di Judge che a parte la sua voce e un fisico ben piazzato, non sembra essere del tutto l’attore perfetto per questo ruolo, anche se non sarebbe poi così male.

Poi tra i nomi più gettonati dai fan e di cui non si hanno notizie, ci sono quelli di Jason Momoa, messo un po’ ovunque ultimamente, dove si pensa a uomo robusto e forte. Il solito Tom Hardy, candidato ormai a qualsiasi ruolo, ma anche in questo caso, molto suggestivo. Dave Bautista, anch’esso accostato a questi ruoli come Momoa, non sarebbe male, anche per le doti attoriali dimostrate negli ultimi anni, in ruoli anche simili a quello di Kratos nel videogioco.

Il nome sicuramente più suggestivo è quello dell’ex star del wrestling e attuale capo della WWE Triple H, con le caratteristiche fisiche perfette, ma che andrebbe ad interpretare forse un Kratos più maturo come quello negli ultimi capitoli dei videogiochi. Penso che amazon voglia partire dagli inizi e dalla Grecia e i suoi dei.

Il mix giusto sarebbe trovare un ottimo attore con caratteristiche fisiche e fisiologiche adatte, perché Kratos è davvero molto iconico, la serie non ha bisogno di grandi nomi, ma nel ruolo del protagonista forse si, forse renderebbe di più un colpo di scena come Triple H, che un attore da Oscar come ad esempio Tom Hardy.

Di nomi reali e ufficiali non ce ne sono ancora e si sa ancora davvero poco su questa serie, la verità è che Amazon ha paura a fare passi falsi e sa che il terreno dei videogiochi e impervio e pieno di fan agguerriti pronti ad essere delusi dal risultato finale. La critica è appena dietro l’angolo.

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HENRY CAVILL NON SARA’ PIU’ SUPERMAN, MA CHI LO SOSTITUIRA’?

QUATTRO CHIACCHIERE: James Gunn nuovo Co-Ceo dei Dc Studios ha annunciato un nuovo film su superman, ma Henry Cavill non ci sarà.

I Dc Studios sono sempre stati un gran disordine e confusione da quando sono nati, un continuo cambio di guide e direzioni che non fanno altro che far uscire fuori prodotti non all’altezza. L’idea di mettere James Gun a capo di tutto, non è male, ma questo comporta l’ennesima rivoluzione all’interno degli studios, che non porta mai nulla di buono.

In questo momento la Dc è in totale confusione, con prodotti eccellenti come il Joker di Todd Philips o il Batman di Matt Reeves che rimangono dei film indipendenti dall’universo cinematografico da cui sono tratti. James Gunn ha una visione lontana a livello stilistico da quei due film e il suo Suicide Squad, cioè i nemici di Batman, non c’entra assolutamente nulla con l’ultimo Batman interpretato da Robert Pattison, due film dello stesso universo narrativo che non c’entrano nulla tra loro. Una confusione che non si sa bene a cosa porterà, con i vecchi progetti che vengono cancellati o sospesi, come Black Adam il cui finale non ha molto senso, visto che Cavill non sarà più superman o Wonder Woman, che per fortuna è stato bloccato e poi si vedrà anche il destino degli altri supereroi. La verità è che forse sarebbe meglio mandare avanti due universi, uno più serio, impostato, con progetti singoli mandati avanti da registi importanti e un altro completamente gestito da James Gunn, cosa che penso saranno obbligati a fare.

Come Batman, penso proprio che superman sia più legato alla storia di cui si parla, in base ad essa il personaggio di adatta e un attore ci sembra buono in quel ruolo. Ripensando alle diverse interpretazioni viste in tv e cinema, difficilmente l’attore che ha interpretato superman non ha convinto.

Nel Superman di Zack Snyder era perfetto un serioso e già adulto e formato Henry Cavill, hai tempo poco conosciuto, per la serie tv distribuita in questo momento in tv l’attore Tyler Hoeclin ben si adatta e che dire del perfetto Tom Welling in Smallville, serie per teenagers che forse ci ha offerto il miglior Lex Luthor e la miglior Lana Lang di sempre.

Henry Cavill è in caduta libera, si dice per dipendenza videoludica, recentemente dopo aver perso il ruolo di Gerart in The Witcher, ha perso anche questo ruolo così iconico, un po’ per scelta di trama troppo lontana da lui e un po’ magari per gli stessi motivi di cui si parla in Netflix. Peccato perché lui era davvero un ottimo superman. Per capire chi potrebbe essere il nuovo superman e perché bisogna analizzare lo stile e le idee di James Gunn.

L’idea di creare un superman di colore è allentante, ma penso troppo estraniante per i fan di questo personaggio, il candidato numero uno sarebbe stato Michael B. Jordan che sarebbe stato sicuramente un bel colpo, che ben si adatta allo stile di James Gunn. Devo ammettere che mi aspetto qualcosa di completamente diverso dal solito, un superman meno timido, più chiacchierone e spiritoso, qualcosa che non sia cupo, ma allo stesso tempo che sia violento. Le prime indiscrezioni parlano di una trama basata molto sulla vita da giornalista di Clark Kent, già trasferitosi a Metropolis ma ancora molto giovane e acerbo, come il Batman di Matt Reeves. Quindi in pratica la Dc studios, passa da quelli quasi in pensione a quelli appena assunti nel mondo dei supereroi. Pensare ad un Superman appena uscito dal college fa un certo effetto, un effetto Smallville, anche se dicono che il film riprenderà un po’ lo stile dei primi film di superman, anche se io dubito molto di questa cosa.

Da ricordare anche che James Gunn è stato produttore esecutivo anche di Brightburn, horror in cui veniva mostrato un Kal’el bambino e cattivo, violento, quasi demoniaco. Questo mi può far pensare, che essendo giovane e inesperto, qualche errore di violenza e vendetta, il suo superman lo farà. Un superman troppo in preso dai suoi poteri, un ragazzino ancora ingenuo che sta capendo solo in quel momento le suo responsabilità, qualcosa che strizzi pure l’occhio al film Chronicles, in cui dei ragazzini ottenevano dei superpoteri che li rendevano dei cattivi più che dei buoni.

Passato lo spauracchio Nicolas Cage nei panni di Superman, come detto prima, gli interpreti sono sempre stati di livello, a parte forse Brandon Routh che non è stato un pessimo superman, era in un pessimo film. Penso ad un superman più estroverso, mano cupo, appena uscito dal college e che muove i primi passi nel mondo del giornalismo, serve sempre un attore alto e con un fisico ben allenato e di impatto. Un Clark Kent un po’ diverso dal solito insomma e ben collocato nello stile di Gunn.

I tre nomi che circolano in questo momento sono quelli di Adam DiMarco, Austin Butler e Jacob Elordi.

Tutti e tre sono attori che mi convincono, proprio per quanto detto prima, la giovane età soprattutto nel loro aspetto, lo stile e la possibilità di fare un ragazzino più loquace e estroverso del solito Clark Kent. Per quanto riguarda Butler penso sia quello che potrebbe avvicinarsi di più a quello che potrebbe essere il superman di James Gun, gli serve sicuramente qualche chilo e muscolo in più ma vedo in lui un possibile giovane superman che lotta tra bene e il male.

Adam DiMarco gli manca forse, così a primo impatto la serietà di Clark Kent, però anche lui sarebbe sicuramente qualcosa di nuovo, qualcuno con cui è più facile stupire ma anche più facile sbagliare. Mentre Elordi sembra un po’ più classico, ricorda anche il superman più famoso quello interpretato dal mitico Christopher Reeve. Sembra quasi lui da giovane e magari si decide per optare per una scelta più classica. In base a quanto detto mi immagino un Clark Kent appena trentenne che si appresta ad iniziare il suo lavoro al Dayli Planet, che fa conoscenza con Lois Laine e che incontra Lex Luthor per un’indagine giornalistica.

Perché il Villain è tanto importante quanto il Protagonista e purtroppo negli ultimi film, nonostante uno sia stato interpretato addirittura da Kevin Spacey, Lex Luthor non ha convinto, e deve essere una parte fondamentale del film, una tentazione a cui Clark deve resistere, un superman tentato dalle offerte di potere e soldi del suo futuro rivale.

Su Internet è pieno di provocazioni e idee stupende su Lex Luthor e i suoi possibili futuri interpreti, come ad Esempio Bryan Craston, vorrei uno spin-off solo per quello, oppure Robert Downey Junior. Mi piace pensare che Lex abbia più o meno l’età di Clark, un figlio di papà viziato, non ancora a pieno nell’azienda che è sopravvissuto per miracolo all’arrivo della navicella di Kal’el. Un ragazzo che sta entrando adesso nel mondo degli affari, cinico, imprevedibile e terribilmente ambizioso.

Io propongo Alex Pettyfer, con uno sguardo da cattivo e da bravo ragazzo allo stesso tempo, un attore duttile che può dare nuova vita a questo Villain, appena sopra i trent’anni, ben si adatta alla visione che potrebbe avere Gunn di questo personaggio.

Un altro nome che mi intriga è quello del figlio di Daniel Day Lewis, Gabriel-Kane, forse però troppo giovane per il ruolo, ma se avesse anche solo un terzo del talento del padre, sarebbe perfetto. Poi ci sarebbe Tom Ellis, più adulto e forse più famoso per il suo ruolo in Lucifer, ma con caratteristiche interessanti per il ruolo. Travis Fimmel famoso protagonista di Vikings, con i suoi occhi di Ghiaccio sarebbe un buon Lex Luthor. Oppure Provocazioni come Cillian Murphy e Tom Hardy e perché no, Christian Bale. In un film del genere penso sia più importante il ruolo del nemico che quello del protagonista, bisogna solo decidere che direzione prendere, se anch’esso giovane e inesperto o più formato adulto e già leader della sua azienda. Anche il protagonista della serie Damnation, Killian Scott, non sarebbe affatto male, ad esempio.

Fatto il “Fantacasting” dei due possibili interpreti principali si dà una pensata veloce agli altri personaggi, con la famiglia Kent che penso avrà un’importanza marginale, non troppo invasiva, essendo che Clark vive ormai a Metropolis.

Come Lois Lane mi piacerebbe che ci fosse Ana de Armas, un’attrice che ammiro molto anche e soprattutto per la sua bellezza e penso che ci starà bene in quel ruolo. D’altra parte questo ruolo è sempre stato interpretato da bellissime ragazze, con un carattere molto forte e deciso. Una giornalista che deve tenere testa a Superman, deve avere un carattere forte e voglia di scoprire la verità. Aiutare Superman nel momento del bisogno e aiutare Clark nel suo lavoro come giornalista alle prime armi.

Mentre per la famiglia Kent devo ammettere che mi erano piaciuti molto quelli presenti negli ultimi film, con Kevin Costner nel ruolo del padre di famiglia Jonathan Kent, anche nella serie Smallville erano perfettamente azzeccati. Quindi non penso sia così importante ma andando con la fantasia mi piacerebbe vedere qualcuno di abbastanza anziano, per far capire come quella famiglia avesse ormai rinunciato ad avere un figlio, con ancor più difficoltà ad essere genitori e con la fattoria che fa ormai fatica ad andare avanti e che lotta con la azienda dei Luthor che percepiscono che c’è qualcosa di strano in quella fattoria (la navicella di Kal’el).

Un altro personaggio che potrebbe sicuramente tornare utile alla trama è quello di Lana Lang altro “LL” dei fumetti del supereroe, un personaggio legato molto alla sua adolescenza e suo primo amore, potrebbe essere anche il punto di contatto con la sua vita precedente e il suo inizio come giornalista al Dayli Planet. Magari come in Smallville, Lana, potrebbe avere un forte legame anche con Lex, mettendo poi in difficoltà Clark in diverse scelte. Un personaggio tutto da sfruttare che è il simbolo del Clark che sta crescendo ma che è inevitabilmente legato al suo passato, soprattutto ad un’amica che gli ah dato tanto.

Per il ruolo di Lana Lang ho pensato a Madelyn Cline, attrice emergente vista in Outer Banks e di cui sicuramente sentiremo parlare in futuro e non solo per la sua bellezza. Giovane, bella, spigliata, un po’ fuori dai soliti canoni della Lana vista nelle serie ma più simile a quella dei fumetti e della serie animata.

Nel complesso nel film sarebbe bello un duello non troppo importante che non devasti tutta la città, un forte contrasto con le sue debolezze, la sua criptonite, sia fisica che sentimentale. Un duello tra lui è Lex Luthor in cui deve contenere i suoi poteri per non fare più danni del previsto, un superman più umano, invincibile sì, ma allo stesso tempo ancora fragile e facile da condizionare. Chiedere a Superman di usare i suoi immensi poteri per salvare il mondo e come chiedere a Jeff Bezos di fermare la fame del mondo con i suoi soldi. Non lo farà mai e anche se ci provasse e impossibile. Voglio vedere un Clark Kent indeciso su cosa sia davvero il bene e il male, cosa sia meglio per lui. Impreparato alle scelte più difficile, incapace di fare sacrifici per dei beni superiori, un superman che farà la scelta decisiva proprio a fine film e lo consacrerà supereroe.

Sinceramente non mi stupirei se a tratti questo film di James Gunn ricordasse un po’ la serie The Boys, come tipo di ironia e splatter, ma anche come filosofia di contrasto di eroe e antieroe. Il punto cruciale è, tutto quel potere è più probabile che porta ad essere cattivi o buoni? E suo Cripton, qual è il concetto di buono o cattivo? Nonostante la confusione che ormai alleggia sui Dc Studios, ho grande curiosità per questo possibile film. Non ci resta che aspettare.

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DYLAN O’BRIEN NEL REVIVAL DI PIRATI DEI CARAIBI?

QUATTRO CHIACCHIERE: Disney ha in mente da tempo un revival della saga dei pirati, e Dylan sembra uno dei candidati per esserne il protagonista.

Come ormai ci ha abituati a fare, si sa che Disney vuole spremere fino all’osso tutti i franchise e le saghe che ha disposizione. Ancor di più se il prodotto in questione è originale Disney, creato direttamente da una delle attrazioni del parco a tema. Unico problema di questi film è che c’era e un unico protagonista assoluto e simbolo di tutti i film Capitan Jack Sparrow. Con Johnny Depp che difficilmente tornerà nel ruolo del pirata più famoso del cinema.

Si è parlato molto di un possibile sesto capitolo senza Jack, ma effettivamente sanno già che non funzionerebbe, meglio ripartire da capo, lanciare una nuova saga a tema pirati e chiamarla allo stesso modo, con magari ogni tanto qualche comparsa di eccellenza, per poi usare il caro buon vecchio Jack Sparrow in futuro, magari a partire dal secondo film, con un finale a sorpresa del primo con lui che appare.

Ovviamente serve un rilancio, un nuovo personaggi che si discosti un po’ dai primi e con le navi che suonano come leggenda ma non vengono mai mostrate, un giovane pirata alle prese con gli ultimi anni della pirateria, con le compagnie delle grandi nazioni come Francia, Spagna e Gran Bretagna che stanno prendendo possesso di tutti i caraibi e con sempre meno pirateria nelle acque cristalline di quei luoghi.

Serve ripartire da Tortuga e serve riprendere un po’ le caratteristiche del primo film, un sequel revival come tanti che sicuramente verrà paragonato agli ormai vecchi film e perderà miseramente il confronto come sempre accade nel cinema. Per il ruolo di protagonista si vocifera quindi il nome di Dylan O’Brien, conosciuto al più per Maze Runner e Teen Wolf. Un ruolo da pirata, nella saga di pirati più famosa del cinema, non male.

Difficilmente resisteranno dal collegare i film, e quindi difficilmente Dylan non sarà figlio di qualche protagonista visto negli altri film, se non direttamente figlio di Capitan Jack Sparrow. Sarà abbastanza inevitabile. Per gli appassionati di pirati, si sa che ci sono altre storie e tanti altri pirati di cui parlare, tra cui un possibile ritorno di David Jones, anche se sembra che quella trama sia stata abbandonata. Magari questa volta l’elemento misterioso è proprio la scomparsa di Jack Sparrow e il pirata interpretato da Dylan parte alla sua ricerca. Disney farebbe di tutto per avere Johnny Depp e se non può riaverlo, farà di tutto per sfruttare il suo personaggio, come sempre ha fatto in passato con altre saghe.

Due famosi Corsari passati poi alla pirateria sono sicuramente Henry Morgan e l’ancor più famoso William Kid, rapiti dal mondo affascinante della pirateria e sicuramente dal senso di potere e libertà che dava. Penso che questi personaggi possano a loro modo far parte del film per creare una parte realistica con una piccola impronta storica. Poi entrerà sicuramente il lato fantasy, che tendeva sempre ad esagerare negli ultimi film rendendoli fin troppo assurdi. Difficile continuare su questo onda, bisogna tornare un po’ ai livelli del primo film, con un po’ più di equilibrio e meno fantasia, la presenza di due personaggi realmente esistiti potrebbe aiutare a prendere questa direzione.

Dylan O’Brien nel ruolo del pirata protagonista non mi dispiace, la trovo una scelta azzeccata, sperando che la trama non perda l’ironia dei rimi film, penso sia un attore che si può ben collocare in questo mondo. Per adesso sono semplice rumor, ma è sempre bello avere la possibilità di fantasticare, pur essendo un po’ contrario ad un Revival di questo tipo, si sa che alcune cose, soprattutto alla Disney sono inevitabili.

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GLI ANELLI DEL POTERE: La serie dell’anno con i suoi pregi e i suoi difetti, trama e personaggi cosa si poteva fare meglio? La mia fantasceneggiatura.

GLI ANELLI DEL POTERE, così avrebbe dovuto chiamarsi se veramente non avesse nessun collegamento con i film di Peter Jackson com’era dichiarato dai produttori prima dell’uscita della serie. Invece le citazioni sono tante i collegamenti molti ed un mix tra cosa canoniche dei libri e cose nuove e totalmente inventate. Invece nel titolo c’è “Il signore degli anelli”, per dargli una collocazione, per far capire al pubblico di cosa si tratta e a cosa è collegata.

Una lotta di diritti che ha portato questa serie ad avere i diritti per il signore degli anelli e non per il Silmallirion, libro fondamentale di Tolkien se si vuole parlare della prima e seconda era del mondo da lui creato. In questa serie ne esce fuori un mix pericoloso, tra elementi canonici, collegamenti al film e citazioni e elementi e personaggi totalmente inventati.

Si fa una grande confusione e la voglia di soddisfare tutti ha fatto si che la serie viene molto criticata per la sua storia, per gli elementi di fantasia e per i dialoghi davvero poveri e che non portano a nulla. Questa non scelta, di prendere una determinata posizione, ha reso parti della sceneggiatura molto spoglie e senza un chiaro obiettivo, rendendo i colpi di scena molto deboli e di poco effetto. La verità è che chi non ha letto i libri si sarebbe stupito comunque, ma chi gli ha letti, se tutto fosse stato canonico si sarebbe annoiato. Niente teorie su internet e niente commenti negativi sulla trama, nessuno avrebbe parlato di questa serie e Amazon non avrebbe ottenuto pubblicità.

Quindi la scenografia serve per meravigliare e conquistare tutti, per mettere d’accordo esperti e non esperti del mondo di Tolkien, mentre la trama e la sceneggiatura vengono proposte per far discutere di sé, per muovere il pubblico sui social e sui siti di recensioni. Tutta una grossa operazione di Marketing. Mi immagino il putiferio che avrebbe creato il signore degli anelli fatto adesso, poco inclusivo, poche donne, e poi l’assenza di Tom Bombadil sostituito in pratico dalla donna elfica figlia di Steve Tyler che fino a quel momento aveva visto solo il meteorite di Armageddon. Sarebbe stato distrutto dai fan stessi, come in effetti successe, ma internet non aveva la potenza che ha adesso e nessuno ci fece caso. Non che voglio paragonare i due prodotti, ma è solo uno spunto di riflessione.

Fatta la premessa del perché di alcune scelte di sceneggiatura, passo nello specifico a parlare di ciò che secondo me poteva essere fatto meglio e migliorato.

GALADRIEL Lei è sicuramente uno dei personaggi che ha fatto più discutere, in negativo, fin da subito molto forzata in un ambiente simile che discosta non solo dagli Elfi di Tolkien ma dagli elfi di tutti i mondi Fantasy, rendendola una “Katniss Everdeen de Fregene”. Sempre indisposta, aggressiva, spavalda un girl power potentissimo e attualmente inutile ai fini della trama. Una Giovanna D’Arco ma con una sete di vendetta inarrestabile e a volte davvero senza senso. Lei doveva essere il cardine della sapienza e pacatezza degli Elfi, si un leader, magari anche brava in battaglia, ma le scelte dovevano avere un senso differente. A partire dall’inizio. Una Galadriel sì in cerca di vendetta, ma più preoccupata per le soldi della terra di mezzo, più riflessiva e meno impulsiva, sensuale e delicata che ammalia le persone grazie ai suoi poteri e alla sua conoscenza e forte in battaglia quando serve. Non una ragazzina, ma una donna che sa praticamente tutto di ciò che la circonda.

La parte iniziale sarebbe stata bella un po’ più lunga, un più di spiegazioni per inserirci in questo mondo con qualche conoscenza di base in più. Poi avrei evitato la parte della cascata, la lotta con il troll e sarei passato subito ad una Galadriel malinconica, pronta a salire sulla nave e cambiare vita, un dialogo con Elrond (attore sbagliato) in cui le spiegava le sue perplessità e la sua convinzione che Sauron fosse ancora vivo. L’incontro con Halbrand l’avrei fatto un po’ più credibile (?). Sarebbe stato bello un confronto in mare tra uomini ed Elfi, con la barca di Halbrand distrutta, con lui e gli altri che chiedono aiuto perché stanno fuggendo da un attacco di orchi nella loro terra del sud. Qui Galadriel capisce che non può lasciare la terra di mezzo perché Sauron è ancora vivo, si butta in acqua e raggiunge la barca mezza distrutta di Halbrand e altri uomini. Toglierei la parte del mostro marino, inutile e senza senso e farei una scena di dialogo tra Galadriel e Halbrand in cui si vede che l’atteggiamento di Halbrand cambia totalmente quando capisce chi è Galadriel. I due si imbattono in una nave Numeroniana con a capo Elendil proprio come nella serie.

HALBRAND a parte il finale, il personaggio, mi è piaciuto molto, forse uno di quelli che ha fatto i dialoghi più sensati e che hanno caratterizzato il suo personaggio, mi è piaciuta anche la serie di indizi che lui fosse Sauron, ma allo stesso tempo speravo che fosse un inganno per il pubblico e che lui non lo fosse davvero. Avrei sfruttato di più le caratteristiche da Sauron per renderlo un uomo dai facili inganni, persuasivo e traditore. Arrivato a Numenor intuisce la sua occasione e pur non essendo il vero re delle terre del sud, inganna Galadriel e le fa credere di esserlo per prendere potere e avere una vita migliore da quella di un semplice fabbro. Come già detto in un altro articolo, mi sarebbe piaciuto molto se lui fosse stato il re dei morti presente nel signore degli anelli. In questo modo poteva essere lui a forgiare Narsil per Elendil, sempre per farselo amico, prendere lezioni da fabbro da Celebrimbor (che avrebbe mostrato tutte le sue abilità e non la sua totale incapacità come nella serie) e poi essere scoperto da Galadriel non come Sauron, ma come un impostore che faceva finta di essere re delle terre del sud, ma a quel punto gli elfi decisero di lasciarli quel titolo, perché serviva un nuovo re degli uomini per quelle terre così vicine e parte ormai di Mordor. Un colpo di scena che ci avrebbe fatto capire il personaggio, che tende a farsi i propri interessi personali e che è facile che non mantenga le promesse e lasci appunto in futuro, Elendil e gli altri, soli contro Sauron. Diventando la spada, simbolo del suo tradimento.

ELROND L’attore non mi piace, il personaggio per come è stato impostato invece nella serie si, l’ho trovato molto diplomatico, calmo e pacato e i suoi dialoghi abbastanza convincenti. Forse in questo caso più un errore di cast, non per colpa dell’attore, ma per le caratteristiche fisiche, lontane da quelle dell’immaginario degli elfi. Le scelte a riguardo possono anche rimanere quelle fatte nella serie, forse un po’ meno potere mistico al Mithryl, bello il rapporto con Durin IV anche lui giusto e adatto alla trama.

Questa serie è piena di personaggi, molto di essi si perdono nei meandri della trama ed è facile che non si capisca il loro vero carattere.

ELENDIL Forse uno degli attori più azzeccati, un bel personaggio da quando compare che man mano però perde potere e consistenza, mi sarebbe piaciuto di più un personaggio alla “Napoleone” un forte generale che già a Numenor avesse grande potere e seguaci e che da un momento all’altro avrebbe potuto prendere la città sotto il suo controllo e potere. Il resto delle caratteristiche mi sono piaciute, tranne la reazione un po’ “debole” per la possibile morte del figlio. Me lo aspettavo più autoritario e forte.

ISILDUR è uno di quei personaggi che si perde un po’ nella trama, difficile da capire, avrei sfruttato la sceneggiatura per far capire che è un personaggio che facilmente si fa tentare dal male, e avrei anche fatto intuire che ha sete di potere, invece che puntare sull’avventura e il ragazzo ribelle. Non avrei assolutamente fatto la finta morte dopo il vulcano, inutile e senza possibile illusione verso il pubblico. Volevo vedere più un ragazzo ambizioso e furbo tipo un venditore di trading online che invece un Maranza ribelle. Sarebbe stato bello che magari fosse lui a rubare uno dei sette Palantir e portarlo nella terra di mezzo.

TAR-MIRIEL Non mi ha convinto sotto molto aspetti, bello il lato autoritario e la sua forza, ma allo stesso tempo io mi voglio innamorare! il pubblico si vuole innamorare di certi personaggi, anche solo partendo dal loro lato estetico! Deve essere ammaliato e manipolato dalla bellezza e il potere di alcune donne. Fa parte del gioco da sempre, e non vedo perché annullare queste caratteristiche e fare per forza le donne guerriere. Non mi ha convinto nelle scelte e nei dialoghi, e non l’avrei fatta andare con l’esercito nelle terre di mezzo, esercito che avrei fatto molto, molto più grande e di impatto visivo. Non mi è piaciuta la parte delle navi che esplodo, alcuni personaggi che non danno nulla alla trama. Ovviamente se non andava in battaglia avrei tolto anche la parte in cui rimane ceca.

ARANDIR non mi è dispiaciuto, un personaggio per darci una visione nelle terre del sud, un po’ spoglie di persone, avrei preferito una città più articolata che quattro case, le scene con la sua presenza sono un po’ troppo acrobatiche, ma nel complesso non mi sono dispiaciute. La storia d’amore in cui è coinvolto non mi ha dato le giuste emozioni, dialoghi troppo banali e spenti.

ADAR mi è piaciuto, sia l’attore che la sua storia e le sue scelte, ben caratterizzato, coerente e le scene in cui lui è presente difficilmente sono stupide e banali. Un villain un po’ debole ok, ma anche ottimo stratega ed è uno dei personaggi di successo utile anche per la seconda stagione. Un’ottima idea che da un tocco in più alla storia, ottima la scelta dei tunnel e l’esplosione del vulcano. Sarebbe bello che in realtà lui è convinto di aver sconfitto Sauron, ma n’è diventato inconsciamente suo suddito.

NANI La parte dei nani non mi è dispiaciuta, ma ha perso troppo valore nel finale, volevo che gli anelli venissero forgiati grazie agli sforzi per estrarre il Mithryl e che ci sia di più un gioco di amicizia a corruzione alimentata sempre dietro alle quinte da Sauron.

L’UOMO METEORA essenzialmente comporta tutta una parte che non mi ha molto convinto e che ha un po’ spento il mio entusiasmo verso la serie, tutta la parte dei Pelo Piedi e noiosa e alquanto inutile, non da nulla alla trama e alla storia e vengono forse mostrati anche troppo. La coppia al femminile di Frodo e Sam non mi ha convinto e ogni volta i dialoghi erano davvero inutili e le scene non hanno portato a nulla. Bella l’idea di portare un Istar nella seconda era, è un po’ espediente per aggiungere un po’ di curiosità in più. Avrei tolto i Pelo Piedi, e gli avrei mostrati solo nel finale. Il mago l’avrei si fatto confuso nei primi episodi ma consapevole già del proprio obiettivo, che sarebbe stato bello quello di trovare le persone più vecchie della terra di mezzo per capire il suo ruolo e per cosa fosse stato mandato li. Mi sarebbe piaciuto fosse Saruman e non Gandalf, in modo di poter osservare il suo cambiamento verso il lato oscuro, come Anakin Skywalker, o come Walter White, storie che funzionano sempre, mostrare perché qualcuno diventa cattivo. Un viaggio che ci permetteva di vedere un po’ di luoghi e conoscere bene i territori di questo mondo. L’uomo meteora avrebbe viaggiato per le terre di mezzo chiedendo dove fosse il boscoverde e la vecchia foresta, per incontrare poi gli Ent e Tom Bombadil chi gli avrebbero dato una direzione per capire il suo ruolo, nel viaggio, sul finale della prima stagione avrebbe trovato nelle vicinanze dello sbarco dei Numeroniani con Galadriel un Palantir portato li da Isildur per colpa della sua bramosia e perso da lui stesso per colpa della sua distrazione da giovane guerriero figlio di Elendil. Questo avrebbe dato l’indizio che quello stregone potesse essere davvero Saruman.

SAURON è ovviamente il personaggio più iconico e quello su cui la serie ci ha giocato di più, lasciandoci nel mistero e creando un colpo di scena che purtroppo a mio modo di vedere non ha funzionato benissimo come già detto in altri articoli. Non mi è piaciuta la scelta di Halbrand e per come è andata la storia e una scelta senza senso, che ha accelerato solo nel finale, con delle palesi rivelazioni, non mi è piaciuta l’escalation con tempistiche strane. Troppo annunciato in un colpo di scena che visivamente è stato ben costruito ma che non ha stupito nessuno. Stesso difetto dell’uomo meteore, troppo banale e ovvio fosse Gandalf. Io avrei sfruttato un po’ di più la storia di Annatar, in questo modo avevi diversi su dubbi su chi potesse essere Sauron, tra Halbrand, l’uomo meteora e magari anche il figlio Ar-Pharazon che poteva essere creato in modo che sembrasse che condizionasse molto il padre e che magari aiutasse Isildur a rubare un Palantir. Avrei creato un altro personaggio, uno dalle sembianze elfiche, molto bello e affabile, un personaggio che si vedeva poco, ma che era sempre al fianco di Gil-Galad e Celebrimbor. Un personaggio inventato con un nome anch’esso non presente negli scritti di Tolkien, che si lasciava qualche indizio della sua possibile identità, ma che apparisse talmente poco e con poca importanza che i sospetti su di lui sarebbero stati pochi anche se magari evidenti. Un personaggio che rimane dietro le vie ma che già dal secondo episodio da l’idea di forgiare gli anelli. Nell’episodio finale quando Galadriel torna con Halbrand da Gil-Galad e Erlond, Halbrand stesso riconosce quell’elfo e lo chiama Annatar, perché conosciuto anni prima nelle terre del Sud e si faceva chiamare con quel nome. Sarà Annatar stesso a mettere il dubbio a Galadriel che Halbrand non è quello che dice, ma in realtà è un semplice fabbro. In questo modo i lettori di Tolkien scoprirebbero che quell’elfo misterioso è Sauron, mentre gli altri verrebbero magari aiutati da uno zoom sugli occhi dove in fondo alla pupilla si vede il famoso occhio di Sauron, una scena di effetto. In questo modo la prima stagione finisce con l’angoscia di sapere che Sauron è tra gli elfi e che gli porterà a forgiare gli anelli. Con loro ancora inconsapevoli della vera identità di Annatar.

FORGITURA ANELLI E MITHRYL Ovviamente anche queste scelte non mi sono piaciute e mi mettono un po’ di preoccupazione per le stagioni successive. Non mi è piaciuto che sono stati forgiati in fretta e furia e che solo gli elfi per adesso li hanno. Halbrand ha detto due cavolate e il grande fabbro Elfico Celebrimbor è apparso un po’ stupido e senza abilità. Non mi è piaciuta la scelta e ha penalizzato tutto ciò che è sembrato prima. La serie doveva essere formata da due fronti narrativi, quello di Erlond che riguardava la forgiatura degli anelli e quello di Galadriel che riguardava l’avanzata del male nelle terre di mezzo, con il finale che riuniva le due dinamiche. Il Mithryl troppo potente e nessuno sapeva come usarlo, non mi piace che sia la salvezza degli elfi, ma dovrebbe essere qualcosa di più generale, come un materiale che potrebbe aiutarli a sconfiggere il male.

Mi sarebbe piaciuto di più così, Gil-Galad, Celebrimbor e Erlond sono a colloquio, inconsapevoli che Galadriel sia a Numenor. Essi sono molto preoccupati, perché sembra che il male stia tornando e lo percepiscono con grande forza sembra che il male sia molto vicino a loro. Spinti dalla paura sanno che devono fare qualcosa al più presto. Annatar che viene chiamato Valomir alimenta la paura con la sua ansia, appare come un elfo molto spaventato dalle forze del male e sottolinea che Galadriel aveva ragione, in più fa capire che delle volte la miglior arma di difesa siano le armi e la guerra, muoversi prima del nemico. Per un po’ lui non si vedrà più. Erlond parte con un gruppo di Elfi alla volta di Kazad-dum per incontrare Durin IV e chiedergli aiuto per una possibile alleanza tra nani e Elfi nella lotta contro il male. Come nella serie Durin gli mostra il Mithryl e Erlond intuisce che potrebbe essere un materiale molto utile per la lotta contro il male. Celebrimbor spinto segretamente da Valomir (Annatar) vuole quel materiale perché crede che forgiato con altri metalli potrebbe avere dei poteri davvero utili e sconfinati. La forte paura degli elfi che il male si stia avvicinando inizia a creare in loro una forte voglia di proteggersi. Mentre Erlond fatica a prendere il Mithryl dall’amico nano, inizia a notare che il materiale corrompe le persone e lo vede nella bramia dei nani di scavare per trovarne altro, a differenza della serie il re Durin III vuole scavare ma lo vuole tutto per se, per difendersi da tutti i nemici che vogliono distruggere i nani. Erlond convince Gil-Galad a desistere, mentre Celebrimbor spinto da Valomir fa dei piccoli esperimenti già con la scaglia ricevuta da Erlond a sua insaputa. I nani estraggono altro Mithryl, ma alcuni di loro sembrano diversi, tra cui re Durin. Gli elfi pensano che dietro a questa corruzione ci sia Sauron e non il materiale stesso e grazie a Durin IV, grande amico di Erlond riescono a far uscire una piccola quantità di Mithryl dalle miniere. Spinto da Celebrimbor a meno cosi sembra, Valomir convince Gil-Galad e Erlond che la soluzione migliore sia creare qualcosa in dono ai capi delle diverse fazioni, per avere tutti potere e allearsi poi contro il male. Ma gli elfi vorrebbero creare un solo oggetto una grande corona come simbolo di potere e custode del bene nelle terre di mezzo. Galadriel arriva a Eregion con Halbrand e raccontando ciò che è successo non fa altro che alimentare la fretta e la voglia di muoversi in fretta per contrastare l’ascesa del male. Valomir ormai conosciuto come Annatar convince Galadriel e gli altri a forgiare gli anelli del potere in modo da unire tutti i popoli contro un unico male. Mentre incanta tutti con le sue parole Annatar prende del Mithryl che solo agli occhi più attenti si vede sparire nelle sue tasche. La serie finisce con l’inizio della forgiatura degli anelli. Con Annatar tra gli elfi e con Gil-Galad che inizia a sospettare di lui e che sembra l’unico a non essere contaminato dalla corruzione del Mithryl.

LE TRE SACERDOTESSE forse sono i personaggi più inutili della serie, veramente un mistero del perché siano state collocate all’interno della trama, ne prendo spunto per creare un personaggio che poteva avere più un senso, un uomo dalla magia nera, alto con gli occhi grigi e capelli chiari, un uomo del nord di discendenza Dunenain ma che era stato corrotto da Sauron. Questo personaggio, scortato dalle due sacerdotesse sarebbe stato come nella serie all’inseguimento dell’uomo meteora, in modo da distruggerlo prima che i suoi poteri crescano. Nello scontro finale si vede che Saruman è un po’ affascinato dai loro poteri oscuri, ma grazie ai suoi poteri e grazie alle rivelazioni del Palantir ritrovato, riesce a distruggere le due sacerdotesse e rovinare il viso e la pelle del suo nemico. Esso si intuisce che sarà il re stregone.

AR-PHARAZON Non mi ha convinto molto, però è un personaggio abbastanza strutturato e si capiscono le sue intenzioni e la voglia di potere su Numenor, avrei lavorato di più sul figlio, sul suo carattere e sulla sua voglia di potere, tanto da corrompere anche il padre a prendere determinate scelte. In modo da poter illudere il pubblico che sia Sauron, per scoprire che era corrotto da lui, tramite il Palantir che si trova nella torre. Anche da lontano Annatar, cioè Sauron inizia ad influire su Numenor.

I DETTAGLI Nel corso della serie ci sono altre piccole cose che non mi hanno convinto ovviamente, mi è piaciuta la stesura generale ma alcune scelte proprio non le ho capito, hanno ridicolizzato un sacco di personaggi. Anche nell’esplosione del vulcano sarebbe stato più idoneo che qualcuno si accorgesse dello scambio tra la spada/chiave e l’accetta, magari con Galdriel che cavalca, ma che non fa in tempo ad arriva alla torre e a evitare la tragedia, magari con Halbrand che intanto cerca in qualche modo di salvare il proprio popolo ma involontariamente non sapendo cosa sta per accadere fa morire più persone. Dettagli che caratterizzano di più i personaggi. La voglia di Galdriel di salvare tutti andando incontro alla diga anche se sa che ormai è impossibile, e Halbrand che vuole diventare un leader, un re, ma che fallisce nel proteggere il suo popolo e fa salire il sospetto nei suoi confronti. Elendil che magari in un gesto eroico invece si dimostra un vero leader, mentre il figlio Isildur che magari pensa più a se stesso e da egoista si mette in salvo. Piccoli gesti in un due minuti di scena che avrebbero caratterizzato e non poco i personaggi. Magari la mamma di Theo che muore e crea in lui una forte sete di vendetta contro Adar, per poi diventare in futuro un Nazkul. Piccolezze ma che potrebbero aiutare la trama ad avere sprint diversi anche per le stagioni successive.

Non dico che le mie idee siano perfette, sono piene di difetti, ma penso che diano più un senso di trama concreta, meno fantasiosa, più sulle onde di Tolkien con ovviamente qualche cosa non Canonica, una trama che usi si il chi è Sauron, ma che ci crei un senso di forte curiosità anche per la seconda stagione, con gli anelli che devono essere forgiati con lui li tra gli elfi, con Halbrand che comunque ha ingannato Galadriel e se può lui potrebbe farlo anche Sauron con tutti come sta facendo. Con la corruzione del Mithryl che inizia a farsi sentire e il potere di Sauron che cresce, con il viaggio di Saruman per capirne la sua evoluzione, con un possibile re stregone. Con il figlio del futuro re di Numenor che è già corrotto dai piani di Sauron e con Erlond che con la pace come obiettivo ha spinto anche lui per la creazione degli anelli. Il senso di colpa che affligge tutti e nessuno non è colpevole, ma lo sono tutti in piccola parte.

La serie invece a buttato tutto su Galdriel, annullato parecchi personaggi, e dato peso ad altri che non hanno portato nulla alla trama, poche battaglie, poca guerra, con un budget cosi non me l’aspettavo, ci stanno le citazioni, ma almeno non dire che non c’entrano nulla dai film di Jackson. Il finale non mi ha convinto e ho paure che per le premesse, anche le altre stagioni non riusciranno a riscattarsi. Anche se ho ancora fiducia nella serie e non essendo uno che sa tutto dei libri, non so in diretta cosa è canonico o cosa non lo è, forse questo mi pesa meno nella valutazione.

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CRASH BANDICOOT: IL FILM!

FANTASCENEGGIATURA: Tempo fa si era parlato di un possibile film su Crash Bandicoot, notizia sparita del tutto dai radar da due anni. Ma come potrebbe essere questo film?

Crash Bandicoot è forse uno dei giochi più iconici e popolari del mondo, con un successo clamoroso a fine anni ottanta e inizio duemila. Un videogioco con molti personaggi particolari, tra cui il suo protagonista, spesso da molti paragonato a Sonic, di cui hanno già fatto un film.

Circa tre anni fa, si iniziò a parlare di un possibile film con protagonista Tom Holland a Jason Momoa, notizia che fece molto clamore, ma di cui si persero quasi subito le tracce, mentre il videogioco si rilancia, con un nuovo capitolo.

Crash Bandicoot ha infinite possibilità, ma effettivamente, farne un film non è una delle cose più semplici del mondo, perché a differenza di Sonic, è difficile collocare i personaggi in un mondo reale, fare quindi un misto di CGI e attori realistici. L’idea quindi, potrebbe essere quella di creare un prodotto simile a Space Jam o a qualcosa di simile all’ultimo Jumanji.

L’idea di spostare il particolare e pazzo Crash lontano dal suo mondo potrebbe essere carina, ma allo stesso tempo, forse, toglierebbe un po’ tutto il fascino del suo mondo, fatto di animali parlanti e personaggi davvero strampalati. Difficile anche strutturare una storia che possa risultare del tutto convincente. Forse per questi motivi, non si è fatto nulla.

Il punto centrale della storia dei videogiochi, è sempre stata la rivalità tra Cortex e Crash, e penso che anche nel film debba essere così, ma come mostrare il mondo di Crash Bandicoot in un film?

Tom Holland già presente in un film Naugthy Dog come Uncharted sarà il protagonista nel film, potrebbe essere un esploratore con il suo compagno di avventura Jason Momoa che durante una ricerca scientifica nel pieno della foresta amazzonica, si imbattono in una strana tribù.

Questa Tribù è comandata da un grande capo, che non lascia quasi mai la sua capanna, un uomo imponente e custode di sapienza e poteri particolari, chiamato da tutti Papu Papu. Capo sciamano che ama dormire e mangiare e odia praticamente chiunque lo disturbi. Egli afferma che nei suoi sogni, grazie alle due maschere venute dallo spazio, può viaggiare nei suoi sogni e vivere in quella che chiama, Insanity Island. Nel tempio indigeno, infatti ci sono due grandi Maschere, più grandi di un viso umano, dai poteri sovrannaturali.

Le due maschere, sempre stando a Papu Papu, sono le maschere che dividono e regolano il bene e male sulla terra e che solo grazie all’equilibrio, il mondo non può essere distrutto dalle forze del male. Le maschere sono ovviamente Aku Aku e Uka Uka. Affascinati dalla storia, i due esploratori, durante una notte di luna piena, decidono di provare le due maschere.

Improvvisamente vengono trasportati in mondo parallelo, dove si ritrovano nel mondo di Crash Bandicoot. Con due nuovi personaggi creati appositamente per il film, iniziando così tutta la parte in CGI del film.

Si ritrovano nel bel mezzo di una gara di Kart, in cui al loro fianco ci sono proprio Crash e Cortex che stanno lottando contro uno strano e potente nemico comune, una specie di alieno chiamato Oxide, la gara finisce in favore di Crash, grazie all’aiuto dei due esploratori catapultati appena qualche minuto prima in quel mondo. Scoprono fin da subito che Cortex non è quello che sembra e che era loro alleato solo perché avevano un nemico comune.

Sconfitto Oxide, i due protagonisti conoscono un po’ meglio questo mondo e notano tutta la sua follia, con personaggi assurdi, e con una lotta particolare per mantenere il potere, una strana lotta tra bene e male. Così Aku Aku e Uka Uka, litigano come sempre e pretendono che una volta per tutto l’equilibrio sia spezzato, e in base a chi vincerà si avranno conseguenze sul mondo. Inizia così il Bash, un torneo a squadre con delle prove molto particolari.

Tutte le prove del videogioco Crash Bash, e di altri videogiochi della serie, riprodotte nel film, con i due protagonisti che dovranno aiutare Crash a salvare il suo mondo e il loro di conseguenza. Ritroveranno e incontreranno tutti i personaggi della saga.

Naturalmente il bene vince sempre e riusciranno a superare tutte le prove con una finale che ricorderà qualche prova iconica dei videogiochi, magari con uno scontro tra Crash e Cortex. Ovviamente questa è tutta fantasia, non c’è più nessuna conferma di un possibile film, però mi piacerebbe vederlo così, unico e particolare. Un videogioco che in molti hanno amato e che in molti sarebbero curiosi di vedere sul grande schermo.

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IL GLADIATORE 2 : L’ANNUNCIO UFFICIALE! MA COSA SAPPIAMO A RIGUARDO?

FANTASCENEGGIATURA: Uno dei film più iconici di Ridley Scott avrà un sequel, forse ambientato vent’anni dopo il film originale.

Inutile dirvi di cosa si tratta, Il gladiatore è uno dei film più famosi della storia recente, un bellissimo film che ha reso Ridley Scott uno dei registi più acclamati di Hollywood, collegato inevitabilmente a film storici da quel giorno.

La bellezza del Gladiatore era la sua epicità, ogni scena era amplificata da una colonna sonora strabiliante diretta da Hans Zimmer, e dalla trama gloriosa che ci riportava nell’antica Roma, dopo anni che i Kolossal stavo ben lontani da quel mondo. Roma è affascinante, si potrebbero fare mille film a riguardo e non stancarsi mai di raccontare storie è così che nasce l’idea del Gladiatore 2.

No, in realtà il Gladiatore 2 è puramente una grande mossa commerciale, un pubblico assicurato, un ritorno ai film storici e una visione di Scott dell’antica Roma, non ne avevamo bisogno, perchè questi sono film che non andrebbero mai toccati, ma il nome della “pellicola” vende un sacco e quindi ormai è ufficiale che il Gladiatore avrà un sequel.

Ridley Scott sempre al comando, Russell Crowe Massimo Decimo Meridio sarà il produttore esecutivo, però dopo le riprese di Kitbag, il film sull’ascesa di Napoleone, con protagonista Joaquin Phoenix. Quindi quando finiranno le riprese di Kitbag partiranno quelle del Gladiatore 2.

Dalle prime teorie, sembrerebbe che lo sceneggiatore sarà Peter Craig, autore di recente di The Batman e Top Gun: Maverick. Compito difficile per uno sceneggiatore che deve fare un sequel di un film che difficilmente può averlo. La storia si svolgerà vent’anni dopo gli avvenimenti del primo film e seguirà le vicende di Lucio, il bambino già presente nel primo film e nipote di Commodo.

COLLOCAZIONE STORICA

Il primo film prese spunto dal fatto che l’imperatore Commodo fu assassinato da un ex-Gladiatore, tale Narcisso, naturalmente tutto il resto della storia è sceneggiata e inventata e solo in parte descrive la Roma di quel tempo. Essendo un sequel sarà impossibile distaccarsi troppo dalla storia reale della Roma di quel periodo. In quegli anni dal 182 D.C. al 202 D.C. non furono anni molto sereni, al potere c’era Settimio Severo, un imperatore che riprese i pieni poteri, escludendo quasi del tutto il senato, detto in parole povere. Riprese la persecuzione contro i cristiani il che potrebbe essere uno spunto interessante, ma a parte questo non ha il fascino folle di Commodo e il protagonista Lucio difficilmente potrà avere il fascino glorioso di Massimo Decimo Meridio. Quindi siamo nel 202 D.C. potrebbe essere interessante esaminare il rapporto tra i figli dell’imperatore che dopo la sua morte, uno dei due Caracalla, uccise l’altro Geta.

COSA POTREBBE FARE LUCIO?

Se il film fosse ambientato nel 202 A.C. la famiglia Antonina non avrebbe più potere a Roma, molto probabilmente qualche membro nel senato, ma sarà sicuramente stata una famiglia facoltosa a stretto contatto con i successivi imperatori. La morte clamorosa di Commodo come vista nel film, avrebbe creato non pochi problemi a Roma, dove un soldato tradito, un generale dell’esercito, divenne Gladiatore per trovare vendetta. Quindi guerra civile inevitabile con un forte contrasto tra politica e esercito. Lucio seguendo le orme di Massimo, potrebbe essere un generale romano, ma visto il suo alto rango sociale, si potrebbe immaginare che sia stato assegnato come guardia e protettore del figlio dell’imperatore. Caracalla in quegli anni aveva solo 14 anni, ma proprio nel 202 D.C. si sposò con la giovane Fulvia Plautilla anche lei solo 14enne e riluttante nei confronti di Caracalla. Il matrimonio può essere parte della trama, perchè particolare con un gigantesco banchetto a base di cibo crudo o addirittura vivo. Tra i due non scorreva buon sangue tanto che nel 205 il divorzio, poi Plautilla venne esiliata a Lipari per poi essere giustiziata nel 212 quando Caracalla divenne imperatore.

Detta così si potrebbe già intuire come potrebbe andare la trama, Lucio prende le parti della giovanissima moglie di Caracalla, e per punizione non viene esiliato ma mandato a combattere come Gladiatore nel Colosseo. Un classico del sequel riutilizzare parti del primo film. Il problema del film il Gladiatore è proprio questo. Se parli di Gladiatori vieni accusato che è uguale al primo, se non lo fai vieni accusato che non c’entra nulla con i Gladiatori e quindi il titolo serve solo a fare soldi. Il pubblico vuole battaglie, mi piacerebbe vedere un inizio con un forte contrasto, il lusso sfrenato del matrimonio con la dura vita del legionario che sta combattendo una battaglia.

Un Lucio buono, a favore della libertà di credo che salva i cristiani dalla persecuzione, protettore di Caracalla, ma che trama dietro all’imperatore Settimio Severo. Rispetto al primo vorrei vedere più sfumature della Roma di quel tempo, sempre mantenendo un ritmo incalzante. Una battaglia, uno scontro di idee, e i combattimenti tra Gladiatori erano gli elementi cardine del primo film, esaltato dalla epicità delle parole e dei momenti.

Lucio dovrà rappresentare la reincarnazione di Massimo, con la sua visione di una Roma onesta, pura e libera, in contrasto con la visione dittatoriale di Settimio Severo, con magari il finale ambientato in Britannia, in una grande battaglia, dove l’imperatore perde la vita proprio per mano di Lucio, che tradisce Roma per non tradire i propri ideali e tornando in città con tutto il favore dell’esercito, esercito che storicamente era grande amico di Caracalla.

Quindi ricapitolando, Lucio soldato protettore di Caracalla, viene fatto combattere come Gladiatore per aver preso le parti della moglie esiliata del figlio dell’imperatore. Se sopravvivrà a tre scontri nel Colosseo sarà libero, ma non del tutto, sarà libero di andare in battaglia in Britannia come umile soldato romano. Tutto l’esercito lo ricorda però come “erede” di Massimo Decimo Meridio e si schiera con lui, si ribellano, uccidono Settimio Severo e vanno a Roma per riprendersi il potere.

Settimio Severo fece molte campagne militari nella Britannia Romana, l’odierno Regno Unito, soprattutto al nord del paese, nelle zone della Scozia e del famoso vallo di Adriano, una location sicuramente suggestiva, che potrebbe dare un tocco in più al film e mostrarci la vastità dell’impero romano. Nella storia originale l’imperatore morì per malattia, nella odierna York. I suoi figli erano presenti con lui in quelle guerre. Nella trama che sto immaginando per il sequel del gladiatore invece, mi immagino un Lucio che rivolta l’esercito contro il proprio imperatore, mentre Caracalla se ne sta beato a Roma tra sfarzo e ricchezza. Come all’inizio del film si ripete il contrato tra la battaglia e la bellezza e il lusso di Roma, con magari un Caracalla immerso nelle sue terme.

Roma è meravigliosa, ciò che il film ci ha dato è solo una rappresentazione gloriosa del Colosseo, come giusto che sia, questo film però ci può mostrare altre meraviglie di Roma, come ad esempio le Terme di Caracalla. Un film che visivamente ci potrà sicuramente stupire, sia nelle battaglie che negli scontri nella famosa arena, ma che allo stesso tempo ci mostrerà la bellezza dei monumenti del tempo. Sarebbe bello anche uno discorso tra Caracalla e Lucio sulla grandezza di Roma e ciò che rappresenta per entrambi, solo loro due che parlano al centro del Pantheon per poi inevitabilmente uccidersi a vicenda, proprio come nel primo film, con i due nemici che soccombono.

Chi potranno essere gli Attori principali?

Come attore protagonista, nel panni di Lucio, nonché nipote dell’unico e vero imperatore Marco Aurelio, io metterei Chris Hemsworth, c’è una lontana somiglianza con il bambino, ha un ottima fisicità, è un ottimo attore e può davvero essere perfetto per questo ruolo. Connie Nielsen dovrebbe essere riconfermata nel ruolo di Lucilla, figlia di Marco Aurelio e sorella di Commodo, nonché madre del piccolo Lucio. Dopo la morte di Massimo Decimo Meridio, il figlio di Lucilla, non solo vuole diventare un generale romano, ma prende anche il nome del suo “idolo”, chiamandosi Lucio Aurelio Decimo Meridio. La volontà della madre però lo fa subito rientrare a Roma dopo anni di battaglie, per proteggere il giovane Caracalla.

Per interpretare Caracalla, a livello estetico sarebbe stato perfetto Jamel Debbouze che è perfettamente identico, ma purtroppo troppo vecchio per questo ruolo.

So che Hollywood non darà peso a queste cose, già non l’ha fatto nel primo, e il Gladiatore non è molto storico, però mi piacerebbe che ci fosse un tentativo almeno di carattere estetico di rappresentare gli imperatori. Non molti sanno che Settimio Severo era di origini nord africane, per questo sarebbe molto bello e adeguato che gli attori abbiano determinate caratteristiche, è un politically correct storicamente adatto, che ci fa capire molte cose sulla storia della nostra amata penisola. Per il ruolo di Caracalla ho pensato a Mehdi Dehbi, immaginando nel film un Caracalla che si sposa dopo i 14 anni, magari già verso i 20 anni. Attore già presente nella serie tv il Messiah.

Per il ruolo dell’imperatore Settimio Severo ho pensato a Naveen Andrews il famoso Sayd della serie Lost. Non si è più visto i ruoli di rilievo e potrebbe essere il suo riscatto, ovviamente scelto per lo più con la somiglianza con l’imperatore romano. Sicuramente non avrà un ruolo centrale come i due protagonisti, per via delle sue campagne nelle terre scozzesi, ma sarà un altro punto di vista sull’impero romano di quei tempi. Rivale con Lucio per la persecuzione dei cristiani e magari anche per una possibile esecuzione di madre che ha troppo potere nel senato, potrebbe essere un elemento della trama interessante.

Un sequel degno del primo film, con determinate ambientazioni, con Lucio che deve combattere nel Colosseo per la propria vita, magari uno degli incontri può essere una battaglia navale, visto che in base ad alcune testimonianze storiche il Colosseo veniva riempito d’acqua per certe occasioni.

Le Naumachie, così venivano chiamate le rappresentazioni delle battaglie navali negli anfiteatri, questo potrebbe essere un elemento in più per il sequel di questo glorioso film. Un elemento spettacolare a livello cinematografico. Potrebbe essere l’ultima battaglia dove Lucio esce vincitore e dopo di essa mandato in battaglia in Scozia.

Riassumendo quanto detto, per fare un punto conciso della situazione, una breve sinossi di come mi immagino la trama per questo sequel.

Lucio Aurelio Decimo Meridio, viene richiamato a Roma, dopo anni di battaglie in giro per l’impero romano, per volere di sua madre Lucilla e dell’imperatore Settimio Severo, sarà il protettore del futuro imperatore Caracalla. Lucio si trova alle nozze di Caracalla, intanto Settimio Severo parte per la Scozia. Negli anni successivi Lucio vede la persecuzione dei cristiani a Roma e si schiera a loro favore, sua madre viene giustiziata dall’imperatore perchè aveva troppo potere in senato, e Caracalla divorzia e esilia sua moglie Fulvia Plautilla. Lucio fa di tutto per proteggerla e viene accusato di tradimento. Caracalla conoscendo il legame di Lucio con Massimo Decimo Meridio, decide di farlo diventare un Gladiatore se sopravvivrà a tre incontri, sarà spedito a combattere in Scozia con suo padre. Caracalla sottovaluta non solo le abilità da combattente di Lucio, ma anche il suo forte legame e influenza sull’esercito romano. Lucio uccide Settimio Severo e decide di vendicarsi anche di Caracalla che nel frattempo è diventato imperatore ha giustiziato Fulvia e non solo, ha fatto giustiziare tutti i legami affettivi della famiglia aureliana di Lucio e suo fratello Geta, grande amico di Lucio. Nel finale c’è lo scontro nel Pantheon tra Lucio e Caracalla che nello combattimento perdono inevitabilmente la vita entrambi. Il senato romano decide di seppellire il corpo di Lucio vicino alla Tomba di sua madre e a quella di Massimo Decimo Meridio.

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JAMES BOND – CHI SARA’ IL NUOVO JAMES BOND?

FANTASCENEGGIATURA: Appena uscito l’ultimo capitolo dei cinque film con protagonista Daniel Craig nei panni del famoso agente con licenza di uccidere. Ma chi sarà il nuovo James Bond?

Una delle saghe più importanti della storia del cinema con uno dei personaggi più iconici del mondo letterario e cinematografico, James Bond, l’agente 007 con la licenza di uccidere. Un agente segreto elegante, affascinante e che non ha mai paura di nulla, simbolo di efficienza e serietà dei servizi segreti inglesi. James Bond è tante cose e nel corso dei diversi film si è evoluto e si è anche allontanato da quello originale dei libri di Ian Fleming.

Già sul numero totale degli attori che hanno interpretato James Bond c’è sempre stata una discussione, per alcuni Daniel Craig era il sesto, per altri il settimo. Questo equivoco nasce dal fatto che a Fleming non piaceva Sean Connery, lui aveva già un attore in mente per il suo personaggio preferito, l’attore David Niven. Niven interpreta una versione irreverente e divertente, quasi una parodia, nel 1967 in “casino Royale”, qui c’è il passaggio di consegne ufficiale a Sean Connery anche se già nel 1963 aveva già fatto il primo film. Quindi già questo è un gran mistero, altri sostengono che per la prima volta il personaggio di James Bond appare nella serie tv “Climax!” nel 1954, interpretato da Barry Nelson.

Tutta questa confusione su quanti Bond abbia visto il mondo del cinema, ci fa capire comunque quanto questo personaggio sia importante e quanto possa essere incisivo per una attore questo ruolo. Se lo fai bene, sarai sempre visto come James Bond, qualsiasi altro film farai.

Sean Connery

George Lazenby

Roger Moore

Timothy Dalton

Pierce Brosnan

Daniel Craig

Sono loro i James Bond ufficiali della saga cinematografica, quello meno classico e innovativo è stato Daniel Craig, molto criticato all’inizio perchè biondo con gli occhi azzurri e per i modi bruschi, quasi rozzi, un nuovo tipo di agente 007, ma che in cinque film ha conquistato tutti. Chissà se la produzione vorrà puntare su qualcosa di classico, un su un James Bond completamente innovativo, vediamo quali sono i candidati.

Regé-Jean Page

Regé-Jean Page è uno dei nomi che sono usciti come possibili candidati al ruolo. Dove ammettere che non mi dispiace, forse è l’attore che mi convince di più, ha moltissime caratteristiche di James Bond, e dalla sua ha anche una giovane età. Un attore che è già molto apprezzato dal pubblico femminile, ma che non è ancora famoso e affermato. Ha le giuste caratteristiche per rendere James Bond al passo con i nostri tempi non negando però le sue caratteristiche principali. La saga oltretutto, dopo Craig, ha praticamente esplorato tutte le sfaccettature dell’agente 007, serve qualcosa di totalmente nuovo.

Idris Elba è un altro nome che si è fatto e che circola da diversi anni, non so se sono mai stati davvero convinti, o semplicemente perchè vogliono essere più inclusivi possibili mettendo un James Bond di colore. Mi piace l’idea, ma non per altro, ma perchè questi due attori mi sembrano entrambi super adatti per questo ruolo. Anche Idris ha un sacco di caratteristiche importanti, ma lo vedo un po’ macchinoso, forse troppo imponente, e soprattutto dovrebbe interpretare un Bond vicino alla pensione. Rendere un agente così efficiente troppo vecchio, potrebbe far sembrare tutto il film ancor di più inverosimile e la differenza di età con una possibile Bond girl si farebbe sentire.

Tom Hardy

Tom Hardy è uno di quegli attori che trovi candidato per qualsiasi ruolo, perchè è davvero così, sarebbe adatto per qualsiasi cosa. Un attore duttile, che passa da essere rozzo a estremamente elegante, anche lui potrebbe dare una svolta al personaggio di James Bond. Per certi versi lo vedo più simile al Bond di Craig, ma ha delle caratteristiche che potrebbero davvero andare bene. Ha il giusto fascino e la giusta prestanza fisica. Con Tom Hardy si farebbe sicuramente un passo verso l’innovazione.

Henry Cavill altro attore che viene proposto per qualsiasi ruolo, entrambi accostati a Wolverine. Cavill è meno duttile, sempre molto pettinato e rigido, sarebbe sicuramente un James Bond perfetto, ma molto più classico, un ritorno al passato. Fisicamente forse è addirittura troppo imponente, e ormai molti di noi lo vedono come Superman. Cavill rispetta tutti i cliché del classico James Bond ma sarebbe forse un passo indietro nella crescita e sviluppo di questo personaggio.

Tom Hiddleston

Tom Hiddleston, per questo altro Tom, vale lo stesso discorso di Cavill, secondo me rispecchia le caratteristiche del James Bond più classico, elegante e affascinante, ha anche la giusta ironia, la giusta fisicità. Forse troppo iconico il suo Loki, difficile staccarsi da quel personaggio e interpretare il personaggio più importante del cinema. Hiddleston allo stesso tempo sarebbe innovativo, non ti aspetti che ci sia azione, che lui possa essere un agente segreto ed è proprio questo il fascino dell’agente segreto.

Michael Fassbender

Michael Fassbender, no Michael non va bene, poi non sa fare tre con le dita delle mani, viene scoperto e muore!

Ci sono altri nomi candidati a questo ruolo, un ruolo che è ambito da tutti, ma adesso che il passaggio ad Amazon ormai è cosa fatta, non è detto che questo franchise si espanda ancor di più con una serie tv e qualche spin-off a tema.

Ecco perchè mettiamo anche nella lista attori come Cillian Murphy e Richard Madden e perchè non fare una serie tv con Jamie Bond, sono Bond, Jamie Bond con una agente 007 donna, nulla è da escludere.

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LA CASA DI CARTA: IL FIGLIO DI BERLINO E UNO SPINOFF TUTTO PER LUI

FANTASCENEGGIATURA: Provo ad immaginare come potrebbe essere uno spin-off de “La casa di carta” con protagonista il figlio di Berlino, apparso nell’ultima stagione della serie.

Nell’ultima stagione de “La casa di carta” sono apparsi dei nuovi personaggi, praticamente tutti appartenenti al passato cronologico della storia, ma che sembrerebbe che uno di quelli potrebbe anche essere parte del presente narrativo della rapina. Forse potrebbe aiutare la banda a fuggire? Tutti se lo stanno chiedendo ed è forse l’ultimo spunto interessante della serie, riuscire a creare un po’ di curiosità, come successo con Tatiana e Alicia e la loro somiglianza.

Ormai la casa di carta è una vera e propria macchina da soldi, è una delle serie con più successo di Netflix è la più ostentata e fa parlare spesso di se. Come già detto nei precedenti articoli è un fenomeno mondiale e in Italia in particolare, continua a spopolare. A dicembre ci sarà il gran finale, ma il pubblico non sarà mai sazio e così qualcuno starà sicuramente pensando a degli spin-off. Di recente tutti gli attori stanno facendo dichiarazioni particolari a riguardo anche Ursula Corbero, l’attrice che interpreta Tokyo, oppure Alvaro Morte, il professore, non hanno escluso dei possibili spin-off.

Tutto fa pensare che la casa di carta non sia finita del tutto e che un prodotto del genere verrà sfruttato fino all’osso, ma come spesso accade in queste situazioni c’è sempre bisogno di un riciclo generazionale, di un cambiamento importante. Per questo vedendo il figlio di Berlino non posso non pensare che in futuro ci possa essere uno spin-off con lui e Tatiana protagonisti e con Berlino come mentore e insegnante in lunghi flashback tipici della serie originale.

UN TALENTO IN ERBA

Lo spin-off sarebbe bello incentrarlo sul figlio di Berlino che entra nel mondo della criminalità, con piccoli colpi, per poi pensare al colpo del secolo, uscire dai confini della Spagna ormai sembra ovvio, perchè la serie ha conquistato tutta l’Europa. Una serie in cui si vede Berlino che poco a poco insegna al proprio figlio l’arte della rapina, e lui si approccia a diventare un nuovo professore, magari qualche comparsa dei vecchi personaggi ma nulla di più. Lo scambio di sguardi tra il figlio di Berlino e Tatiana è stato abbastanza eloquente, quindi non mi stupirei se facessero coppia in uno spin-off della serie, magari è solo un illusione che possano far parte del colpo, magari quello che ci hanno fatto vedere serve solo per avere una nuova serie già pronta tra le mani.

Partire da zero non è facile e uno spin-off su uno dei protagonisti sarebbe forse troppo forzato farlo fin da subito, magari già a partire dall’anno prossimo, ma fare una serie con personaggi già introdotti e con Berlino come “sponsor” sarebbe un gran bel colpo, un colpo geniale come quello del professore. Una nuova banda, nuovi personaggi, nuovi costumi iconici, tutto nuovo ma mantenendo il vecchio stile. Una banda molto disordinata, alle prime armi, con Rafael (figlio di Berlino) e Tatiana come mentori e ideatori delle rapine. Una serie che segue passo a passo la crescita dei personaggi passo per passo prima del grande colpo. La rapina diventa la conclusione stessa della serie, mentre invece la crescita, le piccole rapine, le prime esperienze nel campo criminale saranno il succo centrale della serie. L’importante sarà mantenere la stessa filosofia e metterci dentro qualche comparsa illustre oltre alla presenza di Berlino nei Flashback. L’Ossessione di Rafael dovrà essere quella di battere il professore, di far meglio di suo padre e di fare una rapina talmente clamorosa da scuotere il mondo e non solo la Spagna, una rapina internazionale.

Una serie che fa ciò che la serie originale ha fatto solo tramite i flashback, mostrandoci la creazione di una nuova banda, l’ideazione di un piano, senza troppe rivelazioni e delle piccole rapine per ricavare un budget per organizzare il colpo del secolo. Ci sarà sempre Berlino nei flashback del giovane Rafael, tutte i suoi insegnamenti e le sue “perle” su come va vissuta la vita. Ci sarà Tatiana che sarà un ottima stratega, forse ancora meglio del professore, ma con un passato misterioso e un sospetto che fa il doppio gioco. Una serie che ritorni un po’ al passato, al vero senso della rapina, alla strategia e hai rapporti umani che inevitabilmente si creano nella banda di ladri. Un crescendo di azione e violenza, man mano che le stagioni passano e il gioco si fa sempre più duro, non solo uno spin-off de “La casa di carta” ma una evoluzione di essa, con più cura per i dettagli, ma mantenendo sempre quella capacità di coinvolgere il pubblico.

Il cast iniziale può essere una pubblicità unica, solo dai nomi degli attori il pubblico vorrà vedere questa serie, perchè non resisterà all’abbinamento, attori conosciuti per altre serie e il nome di una delle serie più popolari di Netflix. Il pubblico in fondo sa che vuole uno spin-off, e lo sanno anche i produttori della serie che non vogliono fermare questa macchina da soldi. Quindi nel cast non faccio fatica ad immaginare due attori come Aron Piper e Ester Esposito, due attori molto apprezzati (più per la loro bellezza) nella serie spagnola Elite. Questo creerebbe un sacco di curiosità immediata verso questo spin-off.

COLLEGAMENTI CON “LA CASA DI CARTA”

Rafael dichiarerà apertamente che vuole essere meglio del professore, vorrà un nome tutto suo, vorrà copiare praticamente il suo “idolo” ma cambiando leggermente le cose, magari invece di professore di vorrà far chiamare “Mentore” oppure semplicemente “il maestro” e perchè no, magari un nome in onore di suo padre e si farà chiamare proprio “Berlino”. Anche i nome all’interno della banda non dovranno essere per forza i nomi delle città, sarà bello poter sorprendere il pubblico senza risultare troppo banali. Difficile sostituire un idea così importante come quella della prima stagione de la casa di carta, anche i costumi con le maschere di Dalì sono ormai iconici. Ma lo spin-off può giocare su questo fattore, può sbizzarrirsi sul fatto che il figlio di Berlino appunto, voglia essere come il professore e migliorarsi. Quindi sarebbe meno banale e più credibile se tipo invece del nome delle città, userebbe il nome dei monumenti sparsi per il mondo, o che ne so, i nomi di liquori famosi, una cosa apparentemente banale e grottesca, ma giustificata dall’ossessione del protagonista.

Anche le maschere, i costumi, un rosso che ormai è il colore simbolo della serie, sarà difficile da estirpare, ma allo stesso tempo è giusto che succeda, magari anche qui con una spudorata somiglianza.

Anche le giuste comparse, le giuste citazioni saranno molto importanti, tutto dovrà ricondurci alla serie originale, ma allo stesso tempo dovrà essere capace di fare qualcosa di nuovo e staccarsi da essa, è giusto sfruttare il successo, ma non troppo se no il pubblico rischia di stancarsi.

Lo spin-off dovrà essere in grado di sperimentare di andare oltre le solite cose, di smentire gli scettici e di stupire chi già ha seguito con passione la serie originale, deve riuscire a cavalcare l’onda e se possibile renderla più grande, magari meno pubblico da mainstream, ma una nicchia più esperta che riconosca il valore della serie. Hai il pubblico, hai il successo, non c’è bisogno di sfamare sempre i fan come fatto con le ultime due stagione del trono di spade. Delle volte è bello esprimere la propria arte come se vuole con scelte accurate, ma che non si basino sempre sul volere del pubblico. L’ultima stagione de “la casa di carta” ha voluto fare dei colpi di scena talmente banali che non mi hanno fatto effetto, troppo forzati, troppo telefonati. C’è bisogno di qualcosa di più autentico e fatto seriamente, con una cura più dettagliata verso anche la recitazione.

Riconoscere i grossi difetti della serie originale e cercare di migliorare, mantenere l’ottima fotografia e regia, ma migliorare nella scrittura, nel montaggio che è purtroppo e pessimo e abbassare il livello di trash che ha ormai raggiunto punte altissime. Bisogna creare una serie che possa stupire anche nei dialoghi, non stupidi e ridicoli, ma qualcosa di più studiato, profondo e serio.

E voi cosa ne pensate? come vorreste lo spin-off de la casa di carta?

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FANTASCENEGGIATURA: THE LAST OF US, PRONTI PER UNA NUOVA SERIE HBO?

Provo a pensare a quali potrebbero essere gli attori ideali per questa serie tv

THE LAST OF US 2

Ormai è ufficiale che ci sarà una serie tv tratta dai videogiochi della Naughty Dog, The last of us, il web si è immediatamente sbizzarrito con dei “fantacasting”, e anch’io non potevo sottrarmi a questo bellissimo “gioco”.

Partiamo dalle cose positive di questa serie tv, la prima è che sarà distribuita dalla HBO, ad oggi un dei Network migliori al mondo per la produzione di serie tv. HBO è sinonimo di qualità, di cura nei dettagli e del giusto grado di violenza, con storie quasi sempre convincenti.

Parliamo delle certezze, sono già stati annunciati gli sceneggiatori, che faranno anche da Showrunner alla serie tv, due che hanno già collaborato con la HBO, che sono Craig Mazin e Neil Druckmann, creatori e produttori della serie Chernobyl.

Craig Mazin è un ottimo sceneggiatore, ma la sua prima svolta è arrivata proprio con Chernobyl dove ha potuto esprimere il suo talento anche nelle storie più complesse, cupe e con molta serietà.

Mazin arriva da film come Scary Movie, Superhero, Una notte da leoni, tutte delle bellissime parodie e commedie, ma con Chernobyl ha dimostrato tutta la sua duttilità e talento, quindi è una scelta davvero azzeccata per questa serie tv.

Neil Druckmann è uno scrittore pazzesco, pilastro creativo della Naughty Dog, e ideatore della storia di The last of us, un ottima cosa averlo al fianco di Mazin, insieme potrebbero davvero scrivere un ottima sceneggiatura.

Ho messo apposta quella foto con Ellie che suona in un bosco, per far intuire quanto sarà importante la fotografia in questa serie Tv, HBO difficilmente sbaglia nella fotografia, ma visto che ci siamo, mi piace sognare e immaginare un Regista e un fotografo di altissimo livello alla guida di questa serie.

Sarebbe bellissimo, quanto costosissimo avere alla regia uno come Alfonso Cuaron, e alla fotografia, uno dei migliori di sempre, Emmanuel Lubezki, che già hanno collaborato insieme in film come Gravity e I figli degli uomini.

Lubezki e Cuaron sarebbero perfetti in una serie tv del genere, complessa, ma che potrebbe puntare molto su determinate situazioni, visivamente da perdere il fiato, proprio come quella “scena” del videogioco che ho messo in foto, tratta dal secondo capitolo del videogioco.

Per quanto riguarda gli attori ho già letto molti articoli a riguardo, moltissimi stanno immaginando o sognano di vedere un determinato attore nei panni di Joel o un attrice nei panni di Ellie.

Molte delle idee che ho letto sono stupende, la verità è che dipenderà anche molto da come Joel sarà scritto, noi ci basiamo sul videogioco, ma l’interpretazione cinematografica è un’altra cosa.

Una delle candidature più gettonate nel web, per Joel era sicuramente quella di Hugh Jackman, forse perchè non lo solo lo ricorda fisicamente, ma perchè alcuni suoi ruoli si sono avvicinati molto a quello stile di personaggio.

Lo stesso Logan ricalca a tratti, quelle caratteristiche di Joel, burbero, ma dal cuore d’oro, proprio come nell’ultimo film di Wolverine che c’è il rapporto tra Logan e la bambine che è come se fosse sua figlia, un rapporto di amore e odio.

Ho trovato anche questo abbinamento, in questo caso penso abbia influito molto il ruolo di Karl Urban nella serie The Boys, dove alcune caratteristiche coincidono con quelle di Joel, forse in fondo solo la barba. Sinceramente non mi convince molto, non penso sia adatto ad un ruolo del genere.

Forse è meglio pensare a qualche attore meno conosciuto, che deve ancora esprimere il proprio talento, come fecero con Matthew Mcconaughey in True Detective, o con Henry Cavill in The Witcher, sono stati loro ad insistere per avere quel determinato ruolo, per passione e interesse.

Visto che non sappiamo i gusti ludici degli attori andiamo avanti con il cast, per adesso ho scartato questi due attori, Hugh Jackman mi intriga un sacco nel ruolo di Joel, ma non mi convince del tutto, ho paura sia troppo Wolverine nella mente delle persone.

Nel web sta impazzando la candidatura di Nikolaj Costa-Waldau e cavoli, bisogna ammettere che hanno ragione, perchè ha molte caratteristiche che potrebbero tornare utili per interpretare il personaggio di Joel.

La somiglianza fisica c’è, non eccessivamente rimarcata, ma necessaria, Nikolaj arriva dal trono di spade, per poi “perdersi” un po’ in altri film, non ha ancora trovato il ruolo adatto per confermarsi come ottimo attore, questa potrebbe essere la sua occasione perfetta, lo vedrei molto bene nel ruolo di Joel.

Nikolaj Costa-Waldau è abbastanza famoso, quindi è già conosciuto dal pubblico HBO, in più crea molta curiosità, perchè in molti si aspettano un grande ruolo da lui, si aspettano di essere stupiti da una sue interpretazione, quindi si lui è un candidato perfetto.

Spulciando qua e là ho trovato anche questa proposta, secondo me alquanto allettante, no quello nella foto non è Tom Hardy, ma il suo sosia Logan-Marshall Green.

Logan è un attore poco conosciuto e spesso viene confuso con il ben più famoso Tom Hardy, è un attore di gran talento, che poco a poco a partecipato anche a film di rilievo, un attore che aspetta il ruolo giusto e perchè non proprio Joel in the last of us?

Ci sarebbero altre mille candidature perchè sinceramente quello di Joel è un personaggio che comprende molto caratteristiche adatte un po’ a tutti, un personaggio ambito, ma che nasconde delle insidie, soprattutto il giudizio dei fanatici.

Clive Owen, Christian Bale la lista si può allungare all’infinito, quello che scelgo io però è Nikolaj Costa-Waldau.

Per concludere con Joel però vorrei proporre un ultima idea un po’ controcorrente, come uno dei miei format, c’è un attore che ultimamente mi sta piacendo molto, e che sono sicuro che è pronto ad “esplodere”. Un attore che ha davvero fatto un sacco di film nella sua carriera, ma che non ha mai convinto del tutto, sto parlando di Colin Farrell.

Farrell ha fatto un infinità di ruoli, però gli manca un po’ un ruolo importante in una serie tv, secondo me era stato pazzesco in True Detective 2, ma la serie non era andate benissimo e la sua interpretazione è andata dimenticata.

Poi ultimamente l’ho visto in The Gentlemen e anche li perfetto, nuovo, e soprattutto perfettamente a suo agio. è un attore che non mi ha mai convinto ma che ultimamente mi sta davvero stupendo, e guardando le foto del set di The Batman, penso che mi stupirà ancora, quindi perchè no, perchè non Colin Farrell nel ruolo di Joel, vi lascio con questa “provocazione”.

Il ruolo di Ellie è più complesso, su internet ho visto un sacco di proposte, idee, ma si finisce sempre giustamente per citare tutte le attrici under 18 di cui siamo a conoscenza.

La tendenza è comunque quella di cercare attrici che assomigliano alla protagonista del gioco, almeno fisicamente, in modo che tutto combaci alla perfezione.

La produzione cinematografica funziona diversamente però, ci sono dei casting in cui gli autori hanno un idea precisa del personaggio che hanno scritto, si basano su determinate caratteristiche e sugli archetipi.

Delle volte, se un prodotto è un remake o è tratto da un videogioco si cerca di guardare pure all’aspetto fisico, come nel caso di Joel, ma in questo caso penso non sia strettamente necessario.

Narrativamente bisogna decidere quanto peso si vuole dare a questo personaggio e di conseguenza decidere l’età dell’attrice, con magari qualche anno in più ma che sembra comunque più giovane.

La storia non è semplice, facile da gestire e soprattutto complessa, è violenta, crudele e non vorremmo mai vedere un bambino in quelle condizioni, ma Ellie si trova li, e anche l’attrice dovrà “essere li”.

Ci sono già stati un sacco di bambini che hanno dato prova del loro talento, però sempre con ruoli con poche battute, silenziosi o che comunque pur avendo un ruolo centrale erano in situazioni più leggere di queste.

Ma adesso fatte le giuste premesse, usiamo la fantasia come prima e io faccio la mia proposta, un attrice che già qualcuno conosce e che ha già lavorato con grandi attori e un grande regista.

Julia Butters è una giovanissima attrice che abbiamo potuto apprezzare nell’ultimo film di Quentin Tarantino “once upon a time in Hollywood”.

Anche se interpreta una piccola parte nel film, la Butters ha espresso tutto il suo talento, un talento già riconosciuto da attori come Leonardo Di Caprio, o comunque da un regista importante come Tarantino.

Julia, ha dimostrato tutto il suo carattere e forza nella sua interpretazione e penso che possa già meritare un ruolo così complesso. è già inserita nel mondo di Hollywood, qualcuno la può riconoscere e crea molta curiosità.

Penso sia giusto che questo ruolo dia la possibilità ad una giovane attrice di farsi conoscere ed è giusto che sia molto giovane, sono sicuro che Julia Butters sarebbe perfetta nel ruolo di Ellie.

L’attrice poi ha l’età precisa di Ellie, e avrà tempo di crescere con lo sviluppo della serie, che quasi sicuramente tra sviluppo e messa in onda avrà bisogno almeno di un paio di anni, magari arriverà nel 2022, sarà anche è perfetta per un possibile seguito della serie.

Nonostante la serie sia capitanata da due protagonisti, anche Tommy ha un buono sviluppo all’interno della storia, soprattutto nella seconda parte, quindi ho pensato ad un attore già apprezzato in qualche film e serie tv.

Charlie Hunnam sarebbe perfetto nel ruolo di Tommy Miller, l’abbiamo già potuto apprezzare in “sons of anarchy” e penso sia perfetto per recitare in una serie tv come questa, un personaggio un po’ marginale nella storia ma che può essere un valore aggiunto.

Attenzione che ogni tanto capita che ai casting i ruoli si invertono e un non protagonista viene preso per fare il protagonista e magari si inverte con Nikolaj Costa-Waldau, nel cinema succede spesso questa dinamica.

Nel momento dei casting ci si rende conto che magari un attore è più portato a interpretare un personaggio rispetto ad un altro, e non sarebbe nemmeno poi così male Charlie nel ruolo di Joel.

Gli altri personaggi sono un po’ troppo marginali per scriverci su un casting, non darebbero quasi nulla all’articolo, se non solo una piccola confusione, ho già fatto molti nomi qui.

The last of us è potenzialmente una serie tv pazzesca, mi auguro che possa essere all’altezza delle aspettative indipendentemente da chi sarà scelto nei casting.

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FANTASCENEGGIATURA: L’IMPRESA IMPOSSIBILE DI CREARE UN FILM SUL FAMOSO VIDEOGIOCO GTA.

Provo ad immaginare come si potrebbe strutturare un film sulla fortunata serie di videogiochi “Grand Theft Auto”.

Nessuno ha mai nominato questa possibilità, perchè solo a pensarci è una cosa troppo complessa e dal facile flop, creare un film su una delle serie di videogiochi più amata e più variegata rende tutto estremamente azzardato.

Grand Theft Auto ha accompagnato i videogiocatori per anni, con titoli sempre più belli e con videogiochi che hanno fatto la storia, come ad esempio “San Andreas” oppure l’ultimo capitolo, che tutt’ora è ancora “attivo” in tutto il mondo grazie all’online.

Nessuno ha mai nominato la possibilità di farci un film, perchè quello di GTA è al tempo stesso un universo semplice quanto complesso, ed è facile fare un film che non c’entri nulla con i videogiochi, ed è forse quello a cui bisogna puntare.

Prendere ispirazione, dichiarare apertamente che è solo un film che trae ispirazione dai videogiochi e che non vuole esserne una copia ma una rivisitazione in chiave cinematografica.

Il mondo più strutturato e curioso penso sia quello dell’ultimo episodio GTA V, che ci da la possibilità di avere tre protagonisti particolari su cui scrivere la storia, e in più ci da una location perfetta per fare alcune citazioni su “San Andreas” giusto per scaldare il pubblico.

Bisogna giocarsela sulle piccole citazioni, sono quelle che conquistano il pubblico senza strafare, come una canzone giusta alla radio, mostrare Grove street e rendere anche tutto un po’ grottesco e divertente, com’è il videogioco.

Ovviamente essendo un film, sarebbe utile creare la storia su una sola missione, senza creare troppo caos, magari rendendo le missioni passate in qualche piccolo flashback, veloce ma che riattiva la memoria sui personaggi e ce li fa conoscere meglio.

Partiamo dalla location del film

Penso che Los Angeles sia perfetta, anche perchè non voglio perdere l’occasione di vedere una scena di inseguimento nel grossi canali del Los Angeles River, con magari qualche salto con la macchina.

Poi c’è Hollywood, c’è Beverly Hills e il deserto della California alle spalle, tutto pieno di citazioni e momenti passati nei videogiochi.

Il film deve essere un gangster movie, ben fatto ma abbastanza leggero con anche un po’ di umorismo, l’importante è che chi vede film senta la leggerezza che c’è nel gioco, non deve essere lento e deve tenere un buon ritmo, per questo ho pensato che il regista perfetto per questo film potrebbe essere Guy Ritchie.

Guy Ritchie è esperto di Gangster movie e li sa gestire alla perfezione, per il ritmo e l’umorismo con cui sono trattati, penso che per GTA lui abbia le doti giusti e le capacità per renderlo un film con il giusto equilibrio di violenza e umorismo, un mix di follia, azione e criminalità organizzata.

Potrebbe essere la sua migliore creazione, tenendo conto del livello del suo ultimo film “The Gentlemen”, sa anche gestire al meglio un grande cast e ha pure una gestione dei personaggi perfetta, non c’è dubbio , potrebbe davvero essere il regista perfetto.

Collocazione temporale

Per quanto riguarda la storia principale io la collocherei qualche anno dopo la fino del quinto capitolo con Franklin, Trevor e Michael, ricchi e felici, per adesso. Uno dei tre farà una cavolata e perderà tutti i soldi, avranno bisogno di un nuovo colpo, però non hanno più voglia di essere coinvolti con la FBI o cose simili, quindi decidono di rapinare un grandissimo diamante a casa di uno dei più grossi narcotrafficanti della zona il signor Ricardo Diaz, vi ricorda qualcosa questo nome?

Personaggi principali

John Boyega

Nei panni di Franklin Clinton avevo pensato all’attore John Boyega, l’attore britannico ha le caratteristiche giuste e penso che questo potrebbe essere un ruolo adatto a lui, a un indole simpatica, ma allo stesso penso che abbia bisogno di scrollarsi di dosso il suo personaggio in star wars, scritto male e caratterizzato peggio.

In questo film di GTA, Franklin è il più giovane del gruppo, quello meno esperto, ma anche l’elemento più folle del trio e grazie hai momenti passati con i suoi due compagni è diventato sempre più bravo, ottimo rapinatore e con una buona mira quando serve sparare, è il classico gangster da periferia che non dimentica il suo passato.

è ancora un po’ infantile ed è facile che faccia la mossa sbagliata, adesso che è un uomo ricco con una villa a Beverly Hills è cambiato, ma non dimentica le sue origini e torna spesso nella sua vecchia casa con la sua “banda” a lottare contro i “ballas” per la supremazia del territorio.

è ancora single, anche se vive con la sua piccola nipote, un elemento in più che potrebbe caratterizzare meglio il personaggio, magari un forte lutto che giustifichi il fatto che spesso lui torna alle origini per proteggere il suo territorio, un uomo che nonostante tutto non riesce uscire dalla vita criminale e che vuole aiutare sua nipote.

Lui rappresenta il fragile equilibrio tra povertà e ricchezza, tra passato e presente.

Nel ruolo di Michael de Santa propongo Mel Gibson, lo so in un certo senso è un po’ azzardata, ma è un ottimo attore, a nel proprio passato molta azione e sa essere sia divertente che violento, ha un atteggiamento da leader e penso possa rappresentare perfettamente gli alti bassi dell’umore di Michael.

Nel film vivrà nella sua bellissima casa, con la sua piscina e il suo amato campo da tennis, sua moglie continua a fare spese inutili e lui prova a fermare i vizi pericolosi dei propri figli uno ormai drogato e la figlia che vuole diventare una star del porno.

Lui è un padre premuroso e all’inizio della storia e proprio alle prese con suo figlio, che consuma meanfetamina e con una ricerca e grazie alle vecchie conoscenze, risale al boss che spaccia tutta quella droga in città, il famoso narcotrafficante, Ricardo Diaz.

Nonostante lui non voglia più fare questo “lavoro”, Michael si ritrova immischiato in un piccolo giro criminale, lui lo fa per suo figlio perchè vuole salvarlo da una morte ormai certa causata prima o poi da una overdose.

Il personaggio di Michael è un po’ più complesso, ermetico e difficilmente si capisce quello che prova realmente, ama la sua famiglia e lotta con se stesso per rimanere tranquillo, perchè una parte di se ha bisogno dell’adrenalina dell’azione.

Sua Moglie Amanda, potrebbe essere interpretata da una bravissima Michelle Dockery che ha già lavorato con Ritchie, i figli potrebbero essere interpretati da Matilde de Angelis per Tracey e qualche attore emergente per Jimmy.

Per il ruolo di Trevor Phillips, quello più complicato e folle seguo un suggerimento che ho letto su un forum e devo ammettere che Christopher Meloni sarebbe perfetto, abbiamo già visto la sua “follia” in Happy!, è un attore di grande talento.

Trevor rimane il personaggio più instabile dei tre, il più trasandato e lontano dalla vita caotica della città, nonostante i soldi fatti con le rapine, è rimasto umile e sereno nel deserto della California, a molti chilometri da Los Angeles.

Sarebbe interessante che Trevor vivesse sempre in una roulotte, o una piccola casa, collocata nel vecchio aeroporto nel deserto con tutti gli aerei dismessi, presente in “San Andreas”, sarebbe una location suggestiva che darebbe già un tocco in più al film, con la possibilità di sfruttare una fotografia emozionante con i colori del deserto e la nostalgia degli aerei dismessi.

Trevor deve essere il punto di svolta, l’uomo che non è uscito del tutto dalla vita criminale e che riporta con se i suoi compagni di squadra, ormai al verde e senza soldi, sperperati in modo inutile, Trevor ha bisogno di tornare a “lavorare” nel mondo del crimine, non vuole dire nulla ai suoi amici e escogita un piano da solo.

Vuole rapinare la casa del Narcotrafficante Diaz, ma per farlo si rende subito conto di aver bisogno di aiuto e a malincuore deve chiedere aiuto a Michael.

Storia Principale

Penso che la cosa più ovvia sia presentare i tra personaggi in situazioni differenti, divisi tra loro ma con indizi che ci ricordano dov’è collocata la storia, ognuno sta proseguendo la propria vita dopo tutte le missioni viste nel gioco.

Il primo ad essere visto sarà Franklin che dopo aver salutato i suoi amici, esce dalla sua vecchia casa a Downtown, si vede la periferia, la povertà e i diversi graffiti delle diverse bande della zona, sale una vecchia macchina americana, pronto per andare a riprendere un oggetto che gli è stato sottratto dai Ballas.

Michael invece è a casa che sta lucidando una bellissima auto sportiva nel proprio garage, si vede che è felice e rilassato, però viene interrotto dalla moglie che lo avvisa che il figlio Jimmy non è ancora tornato a casa e che sua figlia è a San Fernando da due giorni, lui ha uno scatto di rabbia e rompe il fanale dell’auto, prende la pistola e va a cercare suo figlio.

Trevor sta perdendo dei soldi in un poker clandestino in un piccolo paesino perso nel deserto, perde tutto si alza con rabbia dal tavolo e arrivato a casa vede un avviso di sfratto per mancati pagamenti delle tasse, esprime tutta la sua rabbia sparando a casaccio verso gli aerei dismessi.

Le storie proseguono, Michael esce da un locale in centro trascinando suo figlio in macchina, quando esce vede sfrecciare la macchina di Franklin inseguito da due auto Ballas e subito dopo due auto della polizia a sirene spiegate.

Michael sale in macchina e chiama Franklin, che in macchina con sua nipote, e sta fuggendo dalla polizia e anche dai Ballas, fanno inseguimento nei canali della città, poi Franklin riesce a fuggire in un magazzino dismesso, dove fa il cambio della macchina.

Mentre Michael dice che è troppo vecchio per queste cose (semicit.) e parla con suo figlio che è ancora sporco di droga sui vestiti e che avvisa il padre che sua figlia e da due giorni via perchè sta girando un porno.

Michael sbrocca e inizia a inveire contro il mondo intero e corre in auto prendere sua figlia.

Trevor è incasinato e sta interrogando uno spacciatore che ha catturato e lo tiene legato e bendato nella sua cantina, lo tortura perchè vuole sapere tutto su Ricardo Diaz e se potrebbe avere dl denaro nascosto, lo spacciatore si scoprirà essere il nipote di Diaz e parla a Trevor di diamanti e gioielli custoditi nella grande villa di Diaz.

Trevor inizia a pianificare la rapina, mentre Michael ha bisogno di Franklin per risolvere la questione di suo figlio, che continua ad entrare in brutti giri, infatti decide di spedire sua figlia a casa di Franklin in modo che sia lui a controllarla e a lasciarla a casa con sua nipote, magari così, secondo Michael, tornerà sulla retta via.

Mentre Jimmy, racconta a Michael del diamante di Diaz che ha sfoggiato ad una festa nella sua villa, dove c’era droga e fiumi di alcol e prostitute.

Michael ce l’ha con Diaz perchè ritiene che sia colpa sua se tutto non riesce a tornare alla normalità, anche se è evidente che non è realmente così, Franklin ce l’ha con Diaz perchè finanzia i Ballas, e vorrebbe indebolirlo, oltretutto è appena tornato in città un suo vecchio amico che vuole mettere a posto alcuni vecchi affari e avrebbe bisogno di alcuni documenti che sono presenti nella cassa forte in casa di Diaz.

Tutti sono collegati da questo Narcotrafficante ma nessuno di loro lo sa, e solo quando Trevor chiama che tutti e due accettano senza problemi, lasciando Trevor perplesso.

Organizzano il colpo, si travestono da tecnici della caldaia, per esplorare la casa e iniziano ad escogitare il piano perfetto per rubare il contenuto della cassaforte.

Il colpo non va per il meglio e Trevor si trova costretto ad uccidere Diaz, compromettendo il suo futuro da uomo libero, dovrà tornare nel mondo del crimine se vuole sopravvivere, ma non vuole che siano coinvolti anche Franklin e Michael che prenderanno solo la loro parte di soldi, ma non saranno più coinvolti.

La scena finale vede Franklin con in mano in documenti nella sua auto, quando scende vediamo chiaramente che si trova in Groove Street, famosa via e punto d’inizio di “San Andreas”, entra nella casa, e seduto girato di spalle c’è una persona, Franklin la chiama “CJ” lui si gira è ringrazia Franklin per i documenti di Diaz.

Mi piacerebbe, e qui concludo, che il personaggio iconico di CJ fosse interpretato da Jamie Foxx, che penso sarebbe perfetto in quel ruolo.

Commentate, dite cose ne pensate e soprattutto dite la vostra, proponete attori, trame e personaggi…