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THE LAST OF US: RECENSIONE SERIE E ULTIMO EPISODIO PRIMA STAGIONE

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The Last Of Us è una serie HBO del 2023 tratta dall’omonimo famoso videogioco della Naughty Dog, la serie è scritta e creata da Craig Mazin e Neil Druckmann. Da subito si può dire che uno dei miglior adattamenti mai realizzati, una serie che non solo ha rispettato le aspettative ma le ha superate e ha mantenuto la bellissima storia del primo videogioco.

The Last Of Us era molto di più di un semplice videogioco, questa serie è riuscita a raccontarlo nel modo giusto, rimanendo fedele, a volte nel dettaglio, a ciò che il gioco ci aveva mostrato anni fa. Una storia di sopravvivenza, violenza e amore che va al di là della solita storia post-apocalittica. Gli infetti e la malattia sono solo il contorno di una storia che approfondisce nel profondo lo spirito umano, l’amore tra un padre e una figlia acquisita, le difficoltà di un mondo cinico, povero e violento. Questa serie HBO è davvero ben fatta, recitata alla perfezione, scritta magistralmente con scene e dialoghi che non sono mai banali, ma sempre con una certa caratteristica e profondità.

The Last Of Us, proprio come nel videogioco riesce a spezzarti in due, ti lascia desolazione e angoscia, non è una storia leggera, ma un’intensa lotta per sopravvivere, con un impercettibile speranza che sfiora i protagonisti. Joel non è buono, il classico salvatore del mondo, ma è un uomo plasmato e inciso dalla vita, dalle vicende che ha dovuto sopportare è la rappresentazione stessa del mondo in cui si trova. Chi sopravvive deve essere cinico, spietato, violento e freddo e anche Ellie nella sua evoluzione, perde quella luce negli occhi da bambina, per lasciare spazio ad una ragazzina che stringe con tutta la sua forza la vita e che coltiva una forte speranza per il mondo.

L’episodio finale è un’esplosione di emozioni forti, un episodio molto crudo con un gesto d’amore che si trasforma in violenza pura e rabbia. Dipendenza l’uno dall’altra e Joel che non vuole più perdere o sacrificare nulla della propria vita. Il suo gesto si trasforma in un grido di disperazione, un atto contro il destino, contro tutto ciò che c’è di brutto in quel mondo. La sua luce è Ellie e non la lascerà mai andare. La capacità di trasmettere emozioni di questa serie è evidente, sembra così realistica che a volte ci si dimentica del mondo di fantasia in cui si trova. C’è stata delicatezza negli attimi di amore, frantumata sempre da un “martello” di dolore che ricorda sempre che c’è ormai davvero poca speranza.

La prima stagione si chiude con un “OK” di Ellie e poi titoli di coda, a spezzare il tutto, a lasciarci con quell’angoscia sapendo quello che è appena successo e nonostante tutto ci sentiamo solidali con Joel, lo capiamo e in fondo ne comprendiamo l’animo. Complimenti a Pedro Pascal e Bella Ramsey che riescono a dare in ogni scena le giuste vibrazioni, dall’affetto, al dolore, alla disperazione, gli occhi persi nei momenti di pura violenza, come un essere vivente che con forza si aggrappa alla vita.

Una trasposizione perfettamente riuscita, un’amplificazione di quello che a livello di soggetto era già un capolavoro, alcune scene sono una perfetta riproduzione, altre sono attimi di puro cinema, con sensazioni umane impareggiabili da un computer. Joel e Ellie in tutta la loro semplicità ci portano lungo questo mondo in cui si vuole sempre qualcosa in cambio, in cui si è gentili e disponibili solo con le vite degli altri, un mondo in cui ognuno pensa alla propria sopravvivenza, manifestando l’egoismo che contraddistingue la razza umana. Non è una semplice trasposizione, ma un adattamento perfetto di un videogioco ad un mondo più complesso come quello televisivo/cinematografico. Non è una serie complessa nella sua evoluzione, ma complessa nelle sue emozioni e soprattutto nelle sue scelte, non ci sono mai scelte facili, ogni direzione che si prende è un sacrificio, la scelta finale di Joel è puro egoismo, per lui ed Ellie è sicuramente la scelta giusto, per il resto del mondo forse no.

I difetti ci sono, nel complesso si può definire una serie scenograficamente povera, nulla di clamoroso a livello visivo, ma sono davvero piccoli difetti quasi impercettibili, la qualità soprattutto in alcune scene e momenti e talmente intensa e alta da rendere la serie The Last Of Us un piccolo capolavoro. Bellissima in ogni suo attimo, nella sua profondità, nel suo messaggio, nella sua scrittura e nei suoi protagonisti.

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HOUSE OF THE DRAGON: IL RISCATTO DE IL TRONO DI SPADE.

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House of Dragon è una serie del 2022 creata da Ryan Condal e George R. R. Martin. Spin off, della famosa serie Game of Thrones e ispirata all’opera Fuoco e Sangue dello stesso Martin. Storia ambientata 170 anni prima del Trono di Spade e che racconta l’inizio della fine della casa Targaryen con la guerra civile, chiamata “danza dei draghi“.

Il difficile compito di questa serie era riscattare le due pessime stagioni finale della serie principale, e battere la serie prime video “Gli anelli del potere” e si può dire che è riuscita a raggiungere entrambi gli obiettivi. House of the Dragon funziona quasi alla perfezione, con una trama che scorre veloce e che “apparecchia la tavola” per la guerra civile in casa Targaryen, ritornano i giochi di potere, le morti improvvise e gli imbrogli per raggiungere il tanto bramato trono. Pur essendo un periodo di pace, la serie riesce ad essere molto interessante in dieci episodi, con personaggi molto interessanti come  Rhaenyra Targaryen o suo zio Daemon Targaryen. Una storia interessante che si accende proprio nel finale.

Uno spin off che ci mostra il passato di una famiglia chiave nella storia di Westeros e del trono di spade. I Targaryen con i loro draghi (In questa serie sono molti), con i loro giochi di potere, per mantenere il trono e con le famiglie del regno che non vedono l’ora di rubargli un po’ di potere. Nella serie funziona un po’ tutto al meglio, a parte qualche dinamica della trama un po’ confusionaria, il resto è ben gestito, dalla fotografia alla regia, ai dialoghi mai banali e molto importanti per capire l’evoluzione dei personaggi.

House of the dragon rimette in ordine i pezzi e riporta in cima alle classifiche il trono di spade, con un emozionante finale che ci incuriosisce e non poco per la seconda stagione. Una serie che è passata in secondo piano ma che per molti aspetti e soprattutto per gli appassionati del genere, è una delle migliori del 2022. Risentire quella sigla poi, crea non poche emozioni. HBO ha raggiunto gli obiettivi con questa serie e può così lavorare con più tranquillità su altri possibili spin off di Game of Thrones.