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IL SACRO MALE: UN OTTIMA LOG LINE SVANITA NEL NULLA

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Il sacro male è un film del 2021 scritto e diretto da Evan Spiliotopulos e basato sul romanzo Shrine dello scrittore James Herbert.

Il film si presenta in modo positivo, con un’idea iniziale che crea davvero molta curiosità, in cui una giovane ragazza, non lontana da Boston inizia a compiere dei miracoli. Lei è convinta che ci si la madonna dietro a questo dono, ma in realtà c’è qualcosa di molto più oscuro. La locandina stessa crea curiosità e questa lotta tra bene e male con satana che prende le veci di una madonna per ingannare le persone e i fedeli è affascinante, anche la presenza di un attore come Jaffrey Dean Morgan da importanza al prodotto, ma tutto si ferma li.

A livello di trama, il film parte male fin da subito non lasciando nessun dubbio allo spettatore, si capisce chi è la ragazza che farà i miracoli e fin da subito sappiamo che c’è una specie di demone legato a satana. Il fatto che tutto ci venga mostrato ci toglie il fascino del dubbio e la curiosità di capire se sia veramente un miracolo o un qualcosa di più oscuro. La trama perde così tutto il suo potere diventando quasi banale, prevedibile e poco coinvolgente.

Il sacro male sembra un film che non sa bene quello che vuole, se una storia complicata e profonda, o un semplice horror fatto di piccoli spaventi e terrore, ci si ritrova quindi davanti ad una pellicola che ha sicuramente un pregio nella sua ide iniziale, quella del soggetto da cui è tratta ma che si perde in scelte sbagliate e in una superficialità inaspettata.

Ti lascia deluso e con l’amaro in bocca e con la sensazione che poteva essere sicuramente qualcosa di più interessante e bello, peccato perché se paragonato ad altre storie del genere, si difende bene e nel complesso risulta anche essere un horror di un livello medio e guardabile.

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THE NUN – LA VOCAZIONE DEL MALE: UN HORROR BEN SCRITTO MA IN CUI MANCA LA PAURA

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The Nun è un film del 2018 diretto da Corin Hardy ed è il quinto capitolo della saga di The Conjuring e nello specifico Spin-Off del secondo capitolo con protagonisti i Warren, questo film approfondisce il demone Valak che ha le ormai famose sembianze di una suora demoniaca.

Il villain principale (Valak), se così si vuole chiamare cosi, funziona alla grande a livello visivo, fa una certa paura nei suoi primi attimi, ma man mano che ci si abitua ad esso, la paura svanisce e a parte qualche spavento, il film non regale la giusta tensione che ci si può aspettare.

La trama principale è ben scritta da James Wan che è anche produttore esecutivo del film, ma a differenza di altri film, il paranormale sfiora la fantascienza e il fantasy, soprattutto nel finale in modo troppo esagerato. Un misterioso suicidio in un convento in Romania fa partire un’indagine dal vaticano, che a poco a poco mostrerà cosa davvero si nasconde il quel posto così oscuro. Il film è ambientato nel dopo guerra e ci mostra le origini di Valak e di come andrà poi a contatto con i Warren, allo stesso tempo ci spiega in parte, il perché abbia queste sembianze da suora.

Sicuramente la storia è intrigante e l’ambientazione convento di suore di clausura, e questo contrasto ravvicinato tra religione male puro fa un certo effetto, non convince del tutto la natura del demone, la sua uscita e i suoi poteri, troppo invadenti e surreali. Non c’è una vera e propria paura e dopo un po’ che si guarda il film ci si abitua un po’ a tutto senza essere sorpresi di nulla. L’inizio sicuramente è più bello e interessante del finale che si perde un po’ in effetti horror esagerati che non c’entrano molto con il mondo di The Conjuring.

Manca la regia di James Wan, perché la trama offre degli spunti validi, i personaggi principali creano curiosità e sono comunque interessanti, manca un po’ quello spunto in più di realismo e qualche scena iconica che potrebbe migliorare il film. Nel complesso rimane comunque un horror di ottimo livello che ben si colloca in questo universo cinematografico.