Recensione nel tempo di un caffè

The Watcher è una miniserie distribuita da Netflix nel 2022, I punti chiavi sono che la serie è ispirata a fatti realmente accaduti e che è scritta da Ryan Murphy e Ian Brennan che hanno cavalcato l’onda del successo della miniserie Dahmer per fa sì che anche questa serie avesse seguito.
Sembra proprio una mossa studiata a pennello, due serie scritte dagli stessi autori, entrambe tratte da una storia vera, una che ricalca quasi perfettamente la verità dei fatti, e The Watcher che invece ne prende solo spunto per creare qualcosa di davvero interessante. Questa serie non si può definire un horror, ma un thriller, con l’obiettivo di far immedesimare lo spettatore nelle sensazioni dei protagonisti.
Dei bravissimi Bobby Cannavale e Naomi Watts, interpretano moglie marito nel pieno di una svolta di vita, comprano la casa dei loro sogni, davvero bellissima nel New Jersey, fuori dalla caotica città. Westfield è una cittadina molto tranquilla, “la più sicura dello stato”, ma non appena iniziano a viverci succedono dei fatti davvero strani e talvolta inquietanti. Ricevono delle strane lettere minatorie, scritte da uno che si fa chiamare l’osservatore. I sospetti ricadono sui diversi vicini dell’abitazione, che sembrano davvero tutti molto strani e legati in qualche modo a quella casa, che è a tutti gli effetti un’ossessione per molti.
La serie gioca benissimo sul sospetto, sulle domande senza risposta e sull’inganno, lo spettatore si ritrova coinvolto in una storia molto particolare, dove tutti sembrano mentire e dove tutti potrebbero essere gli impostori. C’è ossessione e disperazione, l’ansia e il sospetto sono parte integrante di ogni scena ben scritta e ben girata. A tratti la trama rallenta un po’ troppo caricandoci un po’ di scene noiose che ci portano in direzioni che non ci piacciono, sempre più lontani dalla soluzione dei misteri.
Man mano che la serie va avanti, l’ossessione, la voglia di risposte e sempre tanta, tutto viene perfettamente apparecchiato per farci ritrovare tutti come la situazione della storia realmente accaduta, come nella serie e come quello spettatore che si ritrova a provare le stesse sensazioni dei protagonisti.
Nel complesso un’ottima serie, direi ben studiata e elaborata, sicuramente non banale forse un po’ in contrasto con i gusti moderni e che potrebbe deludere molti per i suoi ritmi e il suo finale. Lo spettatore potrebbe anche un po’ sentirsi preso in giro e in effetti questa serie si basa davvero poco su fatti reali, per poi viaggiare in modo molto azzeccato con la fantasia. Ottimo che Netflix abbia trovato due autori come Murphy e Brennan, altra miniserie di altissimo livello.