Recensione nel tempo caffè

American Animals è un film 2018 scritto e diretto da Bart Lyton, tratto dalla storia vera della rapina avvenuta nell’università Transylvania di Lexington del 2004. Il film è un piccolo film indipendente, che fa un mix tra interviste ai veri protagonisti e recitazione degli attori che ci mostrano la dinamica degli eventi di quei mesi.
Nonostante si parli di una rapina di libri preziosi, questo film a poco a che vedere con l’atto criminale, non solo lo condanna fortemente, ma ci mostra bene le conseguenze che hanno subito i quattro ragazzi che hanno eseguito la rapina. Un gesto inaspettato da parte loro, che gli porterà ad avere sensi di colpa per tutta la vita. Il film ci mostra bene come il tutto nasce come un’idea scherzosa che diventa sempre più concreta, ovviamente fanno mille errori e la rapina va male, ma questo lo si intuisce fin da subito. Il budget limitato del film, (che per l’Italia sarebbe elevato) di tre milioni di euro, non si nota, perché scritto molto bene e ha due interpreti di altissimo livello e molto giovani come Evan Peters e Barry Koeghan.
Non tutti siamo pronti, fortunatamente, per commettere un atto criminale, questo film ne è l’esempio più specifico ed evidente. Dei bravi ragazzi che si ritrovano a fare una rapina, ma nemmeno loro sanno il perché, forse non era nemmeno per i soldi, ma per la noia, per fare qualcosa di diverso e epico. La situazione degenera in fretta e commetto davvero molti errori, il film riesce a rendere la scena della rapina molto intensa e adrenalinica. La povera bibliotecaria che viene immobilizzata ci fa capire che nemmeno loro davvero sapevano cosa stessero facendo.
American Animals riesce dare la giusta intensità agli eventi, mettere curiosità, narrare la storia con il giusto spirito, nel complesso è un ottimo film che esegue alla perfezione ciò che si era proposto di fare. Non è un semplice heist movie, ma è più un confronto con le scelte sbagliate che prendiamo nella nostra vita, piccole scelte che cambiano tutto, ma proprio tutto.