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TRASFOMERS – IL RISVEGLIO! IN ARRIVO IL UN NUOVO FILM DELLA SAGA HASBRO

QUATTRO CHIACCHIERE: Il Trailer appena uscito ci mostra dei piccoli sprazzi del nuovo Transformers e l’arrivo dei Biocombat!

Dopo cinque anni torna un film sui Transformers pronto a far ripartire nuovamente la saga. La produzione è sempre la stessa capitanata da Michael Bay e Steven Spielberg, due nomi “leggeri” del cinema americano, i due lasciano la propria traccia ovunque anche nel Trailer, la regia è affidata a Steve Caple Jr. (Creed 2).

Transformers il risveglio gioca la carta di un cast completamente rinnovato con un altro taglio al passato, si torna alle origini con un personaggio nuovo, vecchio stile, il ragazzino sveglio ma spaventato che si riscatta grazie a questa nuova avventurosa vita. Una storyline che ha sempre funzionato a Hollywood, il resto lo fanno le esplosioni e le scene spettacolari classiche di questo franchise.

Transformers non è mai stato un grandissimo film, sicuramente i primi due erano i migliori, però è sempre stato un prodotto godibile e bello da vedere, nonostante i mille difetti, ha sempre avuto una qualità video degna di nota, con effetti visivi e sonori di alto livello, portando l’arte delle esplosioni di Bay ad un livello altissimo. (Articolo a riguardo qui).

La seconda parte ci ha provato con Mark Wahlberg con dei film un po’ troppo esagerati con una trama che non convinceva del tutto, e con una estetica dei robot troppo lontana dalle originali. Lo spin-off su Bumblebee è un caso a parte, che non avuto nessun successo, anche se il film ha i suoi lati positivi. Con Transformers il Risveglio si riparte e lo si fa utilizzando un’altra parte dell’Hasbro che piaceva un sacco ai bambini adesso adulti, il mondo dei Biocombat!

I Biocombat di cui molti ricorderanno il cartone animato, sono dei Transformers, ma che invece di assumere sembianze di auto, assumono le sembianze di animali presenti in natura, come il Gorilla che si vede più volte nel trailer e fa gridare a tutti “Io so chi è! l’ho già visto! i Biocombat!”. Oppure anche il ghepardo, altro personaggio iconico del cartone animato. Una mossa furba e audace per riprovare a portare l’attenzione su questa saga che non si vuole fermare e vuole andare avanti.

Il trailer del film ci mostra subito un design molto interessante dei diversi personaggi, da quello del Gorilla, Optimus Primal nella versione italiana Black Jack, a quello del robot più celebre della saga Optimus prime che ritorna alle origini con caratteristiche molto da autobot e meno da robot ninja. Solite esplosioni e uno sguardo sul nuovo cast e visto come funziona Hollywood ultimamente non mi stupirebbe, anche se in questo caso è davvero difficile un cameo di Shia LeBeouf nei panni di Sam Witwicki.

Nel complesso mi sembra un po’ un franchise già molto spremuto e non so se basteranno queste novità per rinnovarlo, rimarrà quello che è sempre stato, una serie di film piacevoli, visivamente belli ma che non ambiscono a nulla, soprattutto a livello di trama, sempre un po’ banali e poco interessanti.

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Recensioni nel tempo di un caffè

UNCHARTED: RECENSIONE DEL FILM

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Uncharted è un film del 2022 diretto da Ruben Fleischer. Il film è tratto dall’omonima saga di videogiochi prodotti dalla Naughty Dog per Playstation. Un live action che prova a trasporre parte della storia dei videogiochi per trasformarla in qualcosa di cinematografico.

Un film che sicuramente verrà aspramente criticato, perché molto spesso capita così per questo genere di film, lo zoccolo duro dei videogiocatori e fan della saga videoludica sono pronti a criticare ogni dettaglio, ogni inesattezza, non considerando che stanno guardando un film. Sarà sempre una discussione infinita. Uncharted riesce a superare in modo adeguato e nel complesso si presenta come un ottimo film d’avventura.

La trama è piacevole, ricorda molto “Il tesoro dei templari” con un tocco di “Indiana Jones”, con un giovane Nathan Drake (Tom Holland) che con l’aiuto di Sullivan (Mark Wahlberg) parte alla ricerca del tesoro perduto di Magellano. Spunti dal videogioco e innovazioni creano un mix perfetto, tra azione, divertimento e caccia al tesoro.

Tutto è molto equilibrato, qualche esagerazione ed eccesso c’è sempre ma non condizionano troppo il film che rimane lineare e di ottimo livello per tutta la trama. Ottime le battute e i dialoghi, un po’ alcune scene di pura azione e avventura troppo ammorbidite e poco violente. I personaggi sono ben descritti e Tom Holland risulta essere un perfetto Nathan Drake, un po’ diverso dai videogiochi, ma sicuramente più moderno e cinematografico.

Piacevolmente colpito da Mark Wahlberg nel ruolo di Sullivan, personaggio divertente, non troppo invadente ed è un’ottima spalla per il protagonista, completando il film nelle parti più noiose e vuote. Antagonisti un po’ troppo classici ma con obiettivi plausibili e realistici, molto convincente Antonio Banderas nei panni di Moncado.

Nel complesso un ottimo film per la sua leggerezza, ritmo e azione. Un film che riesce a citare il videogioco ma che crea una trama a sé, più adatta per il cinema moderno, senza troppe pretese e con l’idea precisa di farne una trilogia o qualcosa di più. Un Indiana Jones moderno che combina lo stile “Marvel” con l’azione e le caratteristiche del genere avventura. Non do troppo peso al paragone con il videogioco essendo solo un soggetto da cui partire, l’esecuzione finale è di un buon livello e il film è davvero piacevole.

Nel complesso un film che mi ha piacevolmente sorpreso, nulla di troppo complicato e alla portata di tutti, forse a tratti troppo pensato per un pubblico giovane.

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22 MILE: UN FILM FORSE UN PO’ TROPPO CAOTICO

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Mile 22 è un film del 2018 diretto da Peter Berg con protagonista Mark Wahlberg. Un film d’azione che vede la coppia Berg e Wahlberg di nuovo insieme, ma che a mio parere sembra avere funzionato meno del solito, con un trama un po’ confusionaria e un montaggio caotico e troppo frettoloso.

Due maestri dell’azione come Berg e Wahlberg, ormai sempre perfettamente collocati in questo genere, ma che qui in 22 Mile non mi hanno convinto, ne Berg alla regia nel il caro buon vecchio Mark come attore protagonista, non tanto per demeriti tanto quanto per il suo personaggio scritto davvero troppo male. Non sono riuscito mai a definirlo e a capirlo fino in fondo, scelte troppo forzate e il tentativo di creare un personaggio per una saga di azione secondo me è completamente fallito. Il suo carattere sembra non influire con la trama che rimane sempre molto confusionaria e senza molto senso, l’azione non basta e rende il film estremamente caotico e difficile da comprendere.

Anche le scene di azione mi hanno deluse, a tratti non si capiva cosa stesse accadendo e la regia da questo lato è stata proprio deludente, i combattimenti risultano davvero troppo confusionari e non ti fanno mai capire come stanno andando realmente le cose. Un film che vuole essere tutto ma alla fine non è nulla, ne spionaggio ne guerra e nemmeno poliziesco.

Non si capisce bene il collocamento dei personaggi, la linea temporale, i loro rapporti personali, nulla, scritto molto male in tutti i suoi aspetti, riesce solo a salvarsi per l’aspetto visivo e qualche sparatoria un po’ più esaltante, il ritmo comunque e buono, sempre di alto livello, veloce e scorrevole, non ci sono momenti lenti significativi, l’azione comunque è la protagonista.

Non mi è dispiaciuto il personaggio di John Malkovich, peccato sia stato poco approfondito, sembrava quello meglio caratterizzato e interessante, mentre gli altri non mi hanno conquistato per nulla, anzi, mi sembrano davvero contorti, poco approfonditi e a tratti davvero inutili ai fini della trama, anche lo stesso Wahlberg mi è sembrato un po’ perso non sapendo bene che fare di quella caratterizzazione, a parte una strana forma di iperaggressiva il suo personaggio non aveva nulla.

Nel complesso un film che mi ha deluso in molti suoi aspetti, deluso soprattutto perchè di solito i film diretti da Berg mi sono sempre piaciuti e parchè in coppia con Wahlberg funziona sempre, invece in questo film ho trovato troppi difetti ed è davvero troppo caotico, rovinando quel poco di buono che c’era, peccato.