Recensioni Combinate: Tre film che seguono la vita amorosa e adolescenziale di Lara Jean.

Il mondo del cinema è bello perchè è pieno di infinite sfumature, ci sono infiniti modi di vederlo e di considerarlo e ancor di più di giudicarlo.
Il mondo del cinema è una trasposizione di visioni e sentimenti, sbattuti bene e male sullo schermo e pronti per essere visti da chiunque voglia vederli. Mondi, storie e personaggi di ogni tipo e tempo, con generi differenti che vanno dall’horror più spietato al commedia romantica leggera.
Per questa recensione dovrò parlarvi di un genere che tocca una delle sfumature più semplici e delicate del cinema, quella sfumatura difficile da giudicare, perchè è un genere puro, quasi difficile da criticare a fondo.
To the all boys, sono tre film, uno il sequel dell’altro, di genere “sentimentale per ragazzi”, si perchè esiste anche questo al cinema, prodotti pensati per piccole nicchie e per un pubblico specifico, eppure anche questi film potrebbero essere qualcosa di più.
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Sono i titoli dei tre film di questa trilogia adolescenziale romantica che segue le vicende della vita di una giovane ragazza americana, Lara Jean, timida e bella, dalle caratteristiche delicate e forse eccessivamente pure e buone.
Il primo film è sicuramente quello con le caratteristiche migliori, ha una trama che convince e incuriosisce, è una commedia romantica si, ma l’idea di base è ottima e il film è assolutamente godibile.
Anche se prevedibile, la trama ha comunque una sua dinamica interessante, con Lara Jean al centro di tutto, con i suoi problemi d’amore e le classiche stupide figure che si fanno al liceo.
è tutto molto leggero, quasi ovattato in una sfera di perfezione, dove i reali problemi della vita vengono solo sfiorati ma sempre con delicatezza, è un elogio alla bellezza quasi fantasiosa della vita, fatta al 90% di farfalle nello stomaco.
Bellissimo il rapporto che si crea tra i due protagonisti nel corso dei tre film, Lara Jean e Peter la coppia perfetta, lui sembra davvero uscito da un laboratorio, forse eccessivamente perfetto e senza difetti, con il macchinone, la bellezza, il carattere gentile e premuroso, forse davvero eccessivo.
Interpretati rispettivamente da Lana Condor e Noah Centineo che sono stati bravi in questo ruolo, attori perfetti per interpretare dei teenagers, ma faccio ancora fatica a collocarli fuori da questo genere.
I due sequel perdono un po’ di caratteristiche del primo, perdono il pregio della novità diventata un fumetto romantico dell’adolescenza senza però colpire troppo i sentimenti, sempre tutto troppo sospeso in una bellissima nuvola di amore, davvero troppo perfetto e quasi irreale.
L’obiettivo è sicuramente quello, farci sognare, staccare un po’ dalla realtà, permettere ad un giovane liceale di vedere il film e di sognare una vita simile, fatta di sentimenti veri, di amore semplice e vero.
Per nulla volgare, aggressivo o violento, sono tre film che fanno dei sentimenti puri e romantici il loro punto centrale, con un rapporto tra la famiglia della protagonista, molto bello, anch’esso essenza del romanticismo più puro e semplice.
Nel complesso non posso dire molto di questi film, perchè non penso abbiano dei grossi difetti, ricalcano il libro da cui sono tratti e lo fanno in ottimo modo, con tre film che comunque potrebbero piacere a chiunque, soprattutto il primo.
Questa è un po’ la parte romantica di Netflix, quell’angolo fatto apposta per i teenagers che sono stufi di vedere sempre in teen drama dove gli adolescenti affrontano problemi più grandi di loro, ogni tanto bisogna staccare la spina e vedere qualcosa di leggero e puro.
Anche questi film sono sfumature dell’incredibile mondo del cinema, film essenzialmente semplici, ma necessari, per rendere un mondo già ampio ancora più per tutti.