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Quattro Chiacchiere

IL GRANDE GATSBY DIVENTA UNA SERIE TV

QUATTRO CHIACCHIERE: ci sarà una serie tv tratta dal famoso libro di Francis Scott Fitzgerald, e i produttori promettono che sarà più inclusiva e orientata alla diversity.

Tutti si ricorderanno l’ormai famoso film del 2013 con protagonista uno strepitoso Leonardo di Caprio. Essenzialmente però, penso proprio che questa serie tv avrà una trama completamente diversa, e anche in questo caso, come in molti altri, vorrà solo usare il nome del titolo per farsi pubblicità. Come spesso ormai accade, si prende il titolo di un vecchio libro di successo o film, si prende il nome del personaggio principale e poi si stravolge la trama per creare una serie tv moderna e a passo con i tempi. Questa serie Tv sul “Grande Gatsby” avrà in comune con il libro e con il film, solo il periodo storico e ne rirenderà solo lo stile narrativo e alcune caratteristiche scenografiche. Facendo diventare così il titolo della serie, un cartellone pubblicitario.

Partiamo però dalle parole del produttore della serie, nonché pronipote di Fitzgerald, Blake Hazard.

<<per rileggere quella storia senza tempo con uno sguardo nuovo, capace di inquadrare quei personaggi iconici attraverso la moderna lente del genere sessuale, dell’etnia e dell’orientamento sessuale. Nonostante la sua visione romantica del mondo, Fitzgerald non ha rinunciato ad analizzare la pancia più oscura e profonda degli Stati Uniti: è per questo che la sua storia, che mischia speranza e tragedia, continua a risuonare oggi. Ho in mente da tanto tempo una versione del Grande Gatsby più inclusiva e orientata alla diversity, in grado di rispecchiare meglio l’America in cui viviamo>>.

La buona notizia è che la sceneggiatura è affidata a Michael Hits, già autore di Vikings e Tudors, quindi uno sceneggiatore che sa trattare con molta cura i temi storici, infatti sembrerebbe che questa serie, oltre a seguire le vicende del protagonista esplorerà la comunità afroamericana degli anni Venti sia dal punto di vista culturale che musicale: tra i consulenti della nuova versione ci sarà, anche la docente di Letterature Comparate e Studi Afroamericani Farah Jasmine Griffin.

Tutti questi elementi ci fanno capire che l’accuratezza storica sarà il punto centrale della serie, Gatsby sarà si il protagonista ma anche il contorno sarà fondamentale, essendo una serie tv sarà più facile approfondire temi che con il film sono solo stati accennati. Una serie che parte con il piede giusto con uno sceneggiatore di altissimo livello e con docente in suo sostegno e collaborazione. Almeno dal lato della trama sono sicuro che non ci deluderà.

Ovviamente come sottolineato dal produttore, la serie cercare di essere a passo con i tempi di rappresentare anche l’America dei giorni nostri, dovrà essere inclusiva e rispettare tutti i canoni moderni, mantenendo però una forte impronta storica senza intaccare la purezza dell’opera originale di Fitzgerald.

Non si hanno ancora informazioni sul regista e sui protagonisti della serie, con un Di Caprio che sarà davvero difficile da sostituire. L’importanza dell’attore principale è evidente, perchè Gatsby è un personaggio eccentrico, estroso e abbastanza complicato da interpretare. I costumi saranno fondamentali e ci si aspetta siano particolarmente belli come quelli dell’ultimo film, tanto da meritarsi l’Oscar in questa categoria.

Come accennato prima, bisogna capire quanto sia una mossa pubblicitaria e da chi sarà distribuita, spero vivamente che Michael Hits abbia libertà creativa in modo che possa creare qualcosa di davvero bello e interessante. In queste occasioni è giusto affidarsi all’esperienza di una persona che ha già scritto e creato serie tv di ottimo livello e riconosciute dalla critica. Altra caratteristica particolare di Hits è che lui scrive le sue serie dall’inizio alla fine, tutti gli episodi di sua mano.

Tutto sommato si possono avere delle buone aspettative, non ci resta che aspettare per saperne qualcosa di più, chissà chi interpreterà il grande Gatsby?

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fantasceneggiatura

FANTASCENEGGIATURA: COME POTREBBE ESSERE UN FILM TRATTO DA “GOD OF WAR”?

Se ne parla ormai da anni, ma non è mai stato avviato un progetto concreto, ma le voci si fanno sempre più insistenti…sta arrivando un film sul videogioco “God of war”?

Il primo capitolo della saga di videogiochi risale all’ormai lontano 2005, ebbe subito un gran successo, perchè “God of war” era sicuramente qualcosa di nuovo nel mondo dei videogiochi e fu il promotore di molti film a tema che arrivarono qualche anno più tardi. La parte più bella del videogioco era sicuramente quella autoriale, infatti la trama era un punto di forza del videogioco, bellissima e molto coinvolgente, e anche se il pubblico era per lo più molto giovane, già si immaginava quanto potesse essere accattivante un film di questo tipo.

Il personaggio di Kratos è forse tutt’ora uno dei più iconici del panorama videoludico, la sua pelle bianca cosparsa dalle ceneri dei suoi cari, le armi incatenate dalle sue braccia e la sete di vendetta verso gli dei che si sono presi gioco di lui. Kratos è un personaggio cinematografico perfetto, con un potenziale di sviluppo su molti più fronti, che da la possibilità agli autori non solo di metterci azione, ma anche un aspetto filosofico/sociale non indifferente. Infatti questo personaggio non è solo vendetta, ma ricerca di un obiettivo, perdita dei propri ideali, disorientato, violento e insoddisfatto, ci sono davvero un sacco di aspetti che non sarebbero male da approfondire in un film.

La tentazione fin dai primi capitoli è stata forte, molte case di produzione cinematografica si “affacciavano” curiose a vedere se fosse possibile accaparrarsi i diritti per farci un film, ma come sempre è tutto molto complicato e fin da subito i costi parevano proibitivi. Un film del genere già a primo impatto rende l’idea di qualcosa di estremamente costoso, con una CGI davvero molto impegnativa e protagonista, lo stesso protagonista avrebbe bisogno di elementi fatti al computer per risultare più spettacolare e simile al videogioco. Molto spesso questo tipo di film riscontra delle grosse problematiche di realizzazione, perchè alla base ci sono un sacco di problemi burocratici legati ai diritti d’autore e altre faccende simili.

Eppure sembra che la tavola sia già apparecchiata, perchè effettivamente il soggetto del primo videogioco è praticamente perfetto e avrebbe bisogno solo di qualche aggiustatina, perchè la trama è davvero di ottimo livello e da degli spunti davvero interessanti. Ci sono anche un sacco di scene d’azione da poter realizzare, con nemici davvero caratteristici e già conosciuti perchè appartenenti alla mitologia greca, già vista in altri film. Quindi per questa volta non parlerei molto di trama e nemmeno di location, perchè questo prodotto non ne ha bisogno, è già tutto scritto bene e fatto, serve solo farci una sceneggiatura convincente e non perdersi nelle banalità. Incentrare sulla personalità di Kratos è fondamentale, e le scene d’azione devono essere ben eseguite.

Per lo stile del videogioco e per le caratteristiche dei suoi lavori passati e impossibile non pensare a Zack Snyder come regista e produttore di questo film, perchè lui sarebbe perfetto, ha già diretto degli “spartani” rendendo il film “300” un film riconosciuto da tutti con un suo stile ben preciso e riconoscibile, uno stile che si adatta perfettamente anche a “God of War”. Penso che questo regista possa dare la giusta impronta a questo film, che deve comunque mantenere uno stile favolistico per rendere al meglio. La fotografia “un po’ digitale”, come piace a Snyder nelle sue opere renderebbe il film con il giusto tono mitologico, con questa battaglia tra Dei e esseri umani, con Kratos che grazie alle sue catene, renderebbe tutto spettacolare con i famosi Slow motion di Zack.

Però delle volte le cose scontate sono noiose, troppo facile collegare Zack Snyder ha un film del genere, perchè non spostarsi dalla parte opposta, con un regista che fa dell’azione il suo punto centrale, non molto esperto, ma che grazie ad un film del genere può davvero fare il salto di qualità in qualcosa di più importante, dove i dialoghi sono importanti quanto l’azione. Stavo pensando che “God of War” potrebbe essere diretto da Chad Stahelski, ex stuntman e regista dei tre film di “John Wick”. Mi piacerebbe vederlo all’opera in qualcosa di completamente nuovo, diverso dalle sue prime opere, un regista che gestisce l’azione in modo perfetto, esperto di arti marziali, che può dare la giusta dose di adrenalina ad un film del genere, dove lo scontro è fondamentale. Battaglie epiche, colonna sonora grandiosa, momenti che ti fanno quasi esultare come fosse un partita della nazionale, questo film deve anche essere questo. Perchè una delle cose che più era apprezzata nel primo videogioco, era lo stile di combattimento di Kratos, con queste lame legate a delle catene, come degli arti che si allungano ti avvolgono e ti tagliano, i combattimenti erano spettacolari e di un livello che nei videogiochi e difficile vedere, perchè quello stile è davvero spettacolare ed è molto cinematografico.

Passiamo agli attori…

Inutile dire che internet suggerisce sempre degli spunti interessanti perchè i fan sanno essere geniali nel creare trame e sotto trame e anche a fare i casting, molto suggestiva la possibilità che sia Jason Momoa ad interpretare Kratos, e mi verrebbe da dire quasi ovvia, perchè fisicamente sarebbe perfetto, perchè è un attore che poco a poco sta crescendo e perchè solo lui attirerebbe l’attenzione su questo film. Jason Momoa è grande e grosso, ha lo sguardo cattivo e penso sia pronto per un ruolo simile, certo ha bisogno di dare ancora qualcosa in più rispetto ai suoi ultimi film, però penso sia l’attore ideale per questo ruolo. Ho visto i nomi di Dave Bautista, che non sarebbe male, e viene istintivo andare a cercare attori dell’universo dei supereroi perchè già li abbiamo visti in vesti simili. In più solitamente hanno anche caratteristiche fisiche adatte, vedi ad esempio Chris Hemsworth e Chris Evans, ma che di contro non hanno forse i lineamenti facciali adatti per interpretare la rabbia e l’odio di Kratos, perchè è comunque un personaggio che ha bisogno fin dal viso di avere delle caratteristiche specifiche. Quindi confidiamo in Jason Momoa, sperando che riesca ad entrare più nel personaggio di quanto fatto con acquaman, anche se effettivamente in GoT già qualcosa di lontanamente simile a Kratos aveva fatto vedere.

Sono altri due i personaggi chiave del primo capitolo, uno è certamente Ares e l’altra è Atena, entrambi marionettisti del povero Kratos che cerca solo la pace interiore dopo ciò che gli è successo, per questo “giocare” con il personaggio di Ares è fondamentale ed è bello pensare ad un personaggio già conosciuto come ad esempio Gerard Butler.

Gerard Butler sarebbe perfetto, un po’ perchè ci ricorderebbe “300” è un po’ perchè ha delle caratteristiche fisiche che ben si adattano ad un personaggio furbo e cinico come il dio della guerra Ares. Infatti spesso, Gerard si ritrova ad interpretare personaggi con questa caratteristiche e penso che anche solo il collegamento al suo passato sia un ottima pubblicità per il film. Mentre per Atena, non so perchè ma non posso che pensare a Rosamund Pike, non so perchè ma ritengo che sarebbe perfetta in un ruolo del genere, lei ha molto talento e non sarebbe male che potesse interpretare una dea greca cosi importante. Tra l’altro ha già interpretato Andromeda nel film “La furia dei titani”. Altre attrici per questo ruolo potrebbero essere Kate Blanchett, Lena Headey (Cersei Lannister), Mila Jovovich o una più giovane e talentuosa Jennifer Lawrence, Athena ha davvero infinite possibilità.

In fondo sembra tutto abbastanza semplice è scontato, è un film che potrebbe essere già realizzato ma che ha sicuramente bisogno di un budget importante, il punto focale deve essere una buona sceneggiatura, non deve annoiare e allo stesso tempo’ le scene d’azione non possono prendersi tutto lo spazio narrativo del film, difficile non perdersi nei meandri del videogioco senza deludere almeno un fan. I film tratti da videogiochi hanno sempre questo duro confronto da sopportare, non è come quello dei libri, perchè un film tratto da un libro, ci mostra visivamente qualcosa che abbiamo letto e che la nostra mente ha immaginato, mentre quelli tratti da videogiochi sono come i remake, che in un modo o nell’altro sono sempre peggio dell’originale.

Molto spesso è il confronto con l’originale a mettere in difficoltà molti registi che si avventurano nella direzione di questa tipologia di film, “God of war” come se non bastasse, è un genere che non è mai riuscito ad esprimersi al meglio e che ha sempre un po’ deluso i fan delle mitologia, sembrano sempre dei grossi Blockbuster senza nulla di più. Facile che anche un film del genere cada nel banale, sia confusionario, visivamente bello ma nulla di più, secondo me va sfruttata la meglio l’unicità di Kratos, le sua caratteristiche e il sua carattere, deve essere protagonista assoluto.

Per chi non ha mai giocato al videogioco, questo film potrebbe essere una rivelazione, perchè ormai c’è la tecnologia adatta per svilupparlo e perchè comunque la trama può essere affasciante, spero vivamente che questo progetto sia portato avanti da qualcuno, magari con un cast completamente diverso da quello che ho immaginato. Purtroppo la Sony, fa sapere che non c’è ancora nulla in programma, ed è un vero peccato, è da anni che si parla di un possibile film o serie tv ma non è mai il momento giusto, forse si ha troppa paura di fallire, forse perchè il confronto con i videogiochi è ancora troppo difficile da affrontare.

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TROPIC THUNDER: UN ALTRO LIVELLO DI PARODIA

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Penso che uno dei generi più interessanti del cinema sia la parodia, molto spesso utilizzata come piccola parte di un film, e in altri casi utilizzata per tutto il copione.

Detto grezzamente sono prese in giro del cinema stesso, delle sceneggiature o delle scene a volta un po’ forzate e mal recitate, le parodie sono una grottesca rappresentazione del cinema.

Tropic Thunder a differenza di altre famose parodie, è un po’ più complessa, meno grottesca e paradossale, forse anche meno assurda, ma con dei picchi di elevata ironia, e con dei personaggi scritti molto bene.

Qui Ben Stiller fa tutto, Regista, Produttore, sceneggiatore e attore, dichiarando che essenzialmente questo film è una parodia del film Apocalypse Now.

Il film ha davvero un sacco di pregi, si percepisce la genialità dell’idea, il livello degli attori e di alcune battute, la comicità di Ben Stiller è evidente per tutto il film, che rimane divertente e con un buon ritmo per tutta la trama.

Robert Downey jr. è semplicemente pazzesco in un ruolo per nulla facile, interpretando un attore Australiano, pluripremiato che deve interpretare un soldato di colore nella guerra del Vietnam.

Tropic Thunder prende un po’ in giro il mondo del cinema, la produzione dei film di questo tipo e la follia che a volte c’è dietro a questi film, se ne sono dette di mille colori sulla produzione di Apocalypse Now, tanto che questo film non è poi così assurdo.

A differenza di altre parodie, questo film mantiene un certo tono di realismo, certo e pur sempre parodia, ma mantiene un trama ben delineata con i personaggi perfettamente collocati al suo interno, tutti esaltati nei loro difetti.

La follia fa da filo conduttore a tutto, ogni personaggio ha i propri vizi, problemi con la vita privata e la propria carriera e questo film che stanno girando in Vietnam non fa altro che farle uscire fuori.

Una menzione speciale va certamente fatta a Tom Cruise, che è difficile descriverlo, ma è davvero il punto forte del film, anche se con due e tre apparizioni, non dico nulla, perchè vale la pena guardarlo.

Consiglio assolutamente questo film, perchè ha un sacco di elementi interessanti, Robert Downey Jr. è stato pure candidato agli Oscar per questo film, quindi per essere una parodia, è davvero di livello superiore.

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NARCOS : UNA DELLE MIGLIORI SERIE DI NETFLIX

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Narcos è una serie Netflix creata da Chris Brancato è tratta da una storia vera e parla della vita di uno dei più famosi narcotrafficanti di sempre, Pablo Escobar.

Forse Narcos, dopo House of Cards, è la serie Netflix che ha dato importanza a questa piattaforma e rimane uno dei prodotti migliori che potete trovare nel catalogo.

La serie ha davvero un sacco di aspetti positivi, dalla scenografia, in una Colombia rara da vedere e in una fotografia perfettamente calata nell’ambiente latino degli anni 90′.

Anche la scelta degli attori è molto precisa e in parte si rifà a persone che realmente hanno vissuto quella storia, il duello tra DEA e Pablo Escobar. Due attori sicuramente importanti per la serie sono Boyd Holbrook e Pedro Pascal, anche se tutta l’attenzione è rivolta alla grande interpretazione di Wagner Moura che veste i panni di Pablo Escobar.

Sicuramente la recitazione e la cura dei dettagli sono la forza di questa serie, che come molti film racconta questa storia, ma lo fa in modo più preciso, delineato avendo la possibilità di distribuire la trama su due stagioni e una terza stagione per parlare del cartello di Cali.

La lingua originale in spagnolo in gran parte dei dialoghi dei Narcos, le da un tocco in più la rende più realistica e più iconica, affascinante anche l’ascesa al potere di Pablo, la sua idea e la sua maestria negli affari sono ben rappresentati.

Narcos ci mostra il lato oscuro del mondo, il giro d’affari che c’è dietro alla droga, lo fa in modo giusto, raccontando i fatti e mettendoci un po’ di enfasi cinematografica, non è mai noioso e anche chi sa già la storia ne rimane sorpreso e coinvolto.

Una produzione importante per Netflix che ha dovuto collaborare con case di produzione Colombiane e trovare un attore adatto, con la scelta perfetta di Moura, che lavora perfettamente sulla caratteristiche di Pablo.

Penso che Narcos possa essere una serie un po’ per tutti, è comunque una serie tratta da una storia vera, che in parte molti conosciamo, è ben fatta, curata e ben recitata, quindi direi che vale assolutamente la pena di essere vista.