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Recensioni nel tempo di un caffè

SPACE JAM – NEW LEGACY: NON PARAGONABILE AL PRIMO SPACE JAM

Recensione nel tempo di caffè

Space Jam: New legacy è un film del 2021 diretto da Malcom D. lee, un film a tecnica mista, con protagonista il campione NBA Lebron James e sequel del famoso film del 1996 Space Jam che vedeva come protagonista Michael Jordan.

Il difetto più grande del film penso siano le inaspettate distanze dal primo film, che non viene mai accennato o nominato se non in qualche frangente dai Looney Tunes. Un distacco anche nell’iconiche musiche che erano davvero l’emblema di quel film. Il primo Space Jam solo per i filmati di Michael Jordan era un piccolo spettacolo. Momenti in cui il basket era davvero al centro, si vedeva il parquet, la palla era fisica e nonostante fosse assurda e fantasiosa anche la trama aveva un certo fascino, con i Looney Tunes che uscivano dal “cartone” e andavano in cerca delle scarpe di Jordan.

In questo sequel si perdono molte caratteristiche importanti, si cerca di modernizzarlo ma ci si allontana troppo dallo stile che l’ha reso iconico. Troppa digitalizzazione, non si respira mai il vero basket e la sensazione di vivere un bellissimo sogno. Lo stesso Lebron James viene usato più come un burattino che come un atleta e un giocatore che è già una leggenda di questo sport. Forse era merito di Michael Jordan che ancora tutt’ora un’icona impareggiabile di questo sport. Non si può pretendere molto da un film del genere, ma non si è vista nessuna scena reale senza nemmeno un pochino di CGI, un’azione un po’ realistica, è tutto estremizzato e fin troppo esagerato. Le canzoni presenti nel film non sono paragonabili a quelle del primo capitolo e il video tributo a Lebron non ha nulla a che vedere con quello di Michael.

Ricordo che da bambino ogni volta che trasmettevano in tv Space Jam non vedevo l’ora di vedere le azioni di Michael Jordan con quella musica che ti caricava un sacco, ecco questo film ho paura che non riesca a trasmettere quelle sensazioni nemmeno ai più giovani. Ci si ritrova catapultati invece in un cartellone pubblicitario Warner Bros. con Lebron a fare da testimonial, più che in un film ci si ritrova immersi in una lunga pubblicità dei prodotti WB, che non è del tutto un difetto, ma che anche in questo caso viene sfruttato davvero male.

Sembra che si va sempre dalla parte opposta, questa volta che serviva un prodotto che fosse un elogio al primo film, una trasposizione con le stesse canzoni, ma con un campione come Lebron James, si è fatto tutto il contrario, cercando di modernizzare un prodotto che ha bisogno della sua origine, del suo stile in cartone disegnato a penna a poco a poco sulla pellicola come Roger Rabbit.

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Quattro Chiacchiere

QUATTRO CHIACCHIERE: AMAZON STUDIOS COMPRA LA METRO GOLDWYN MAYER

Il passato storico del cinema si intreccia con il futuro, in un passaggio di consegne da non sottovalutare

Penso che tutti conosciamo il famoso leone “ruggente” che ci appariva molto spesso prima dei film, simbolo di una delle case di produzioni cinematografiche più famose del mondo, e forse la più storica, un vero è proprio emblema del mondo del cinema, la Metro Goldwyn Mayer.

Amazon fa un passo nella storia strategica del cinema e compra una casa di produzione storica, ma che allo stesso tempo stava perdendo potere, schiacciata ormai dalla Disney e dalla Sony. Un passaggio di consegne tra passato e futuro con Amazon che attira tutta l’attenzione su di se, con un catalogo che potrà vantare di opere storiche come “Il mago di Oz” e “Via col vento” , pellicole storiche e fondamentali per il mondo del cinema. Quello degli Amazon studios non è solo una mossa economica ma anche un segnale di come i tempi stiano cambiando e di come il cinema sia ormai a stretto contatto con le piattaforma streaming. Si va oltre gli accordi di distribuzione, con questo acquisto, gli Amazon Studios entrano ufficialmente nel mondo di Hollywood e lo fanno dalla porta principale, quella più sfarzosa e dai toni nostalgici. Una casa di produzione dal fascino antico, ma che ultimamente stava per scomparire con produzioni sempre più rade e meno importanti, ma con un franchise molto potente come quello di James Bond (aspettiamoci una serie tv) e una collezione di film davvero invidiabile.

Nel mondo comanda il denaro, era da un po’ di tempo che girava questa voce, la trattativa per i diritti di distribuzione dell’ultimo film su James Bond sono andati avanti mesi, e Amazon a ben pensato di comprarsi l’intera casa di produzione, in modo da poter avviare anche progetti futuri. In questo modo hai sia un potere mediatico che economico più vasto e sei pronto a competere con la concorrenza, sia nelle sale che nelle case delle persone tramite Amazon Video. Quindi Amazon punta come sempre molto sulla pubblicità, come fatto con la Serie a tema “signore degli anelli”, ne compra anche la casa di produzione, una casa storica che accende i riflettori, ma non si ferma qui. Amazon vuole portare più persone possibili nel mondo ad abbonarsi a Prime, vuole che tutti abbiano un abbonamento in modo da avere un entrate mensile garantita, ma cerca sempre di offrire un ottimo servizio e porta avanti anche questa filosofia nelle sue produzioni, con serie tv davvero ben fatte e con film che cercano sempre di migliorare. Alza sempre l’asticella e ogni anno ci crea delle sorprese, questa è solo l’ultima, ma adesso ha davvero la possibilità di avere un catalogo di più di 4000 film solo grazie alla MGM, per non parlare delle future produzioni che verranno fatte nel nome storico della casa di produzione.

Una mossa che lancia un segnale a tutto il mondo del cinema con Universal e Paramount pronte ad essere inghiottite in questo vulcano fatto di piccoli monopoli, in cui sembra ormai una sfida tra Disney e a questo punto Amazon studios, due potenze economiche pronte a darsi battaglia. La stessa serie “The Boys”, suona un po’ come presa in giro di tutto il MCU della Disney, un primo segnale della battaglia che è pronta a scoppiare, ovviamente più economica che altro. La mia speranza rimane sempre quella di vedere contenuti sempre migliori, di ottimo livello e che la creatività sia libera di esprimersi al meglio, nel bene del cinema e di questa arte meravigliosa.

Concludo dicendo che sarebbe ora che Amazon migliorasse la propria interfaccia di Amazon Video, perchè la trovo ancora nettamente inferiore a quella di Netflix, spero che qualche milione sia investito anche li, perchè anche questi piccoli dettagli sono importanti se si vuole arrivare primi in tutto.