Recensione nel tempo di un caffè

Resident Evil (prime impressioni) è una serie Netflix del 2022 creata da Andrew Dabb, liberamente tratta dalla famosa saga di videogiochi della Capcom, da cui sono già stati realizzati diversi film. Una serie che fa fatica a trovare un genere, ma che prova a portare un po’ di horror e fantascienza, mettendo forse gli zombie un po’ da parte.
La trama principale era interessante e incuriosiva soprattutto le persone che non avevano mai giocato e approcciato con i videogiochi, il pubblico più facile da soddisfare. Purtroppo lo zoccolo duro di fan era già deluso prima che tutto iniziasse, troppo legato e affezionato ai videogiochi. L’idea di dividere la trama in due tra passato e futuro poteva funzionare e rendere la trama più interessante.
Le recensioni stanno massacrando questa serie, paragonandola spesso ed incessantemente ai videogiochi, un confronto che si fa spesso e giustamente per i live action ma che non porta mai a nulla. Le critiche più importanti sono quelle che riguardano appunto il genere troppo discordante dall’originale, una serie che di horror a ben poco e che a tratti sembra un Teen drama in pieno stile Netflix.
Manca uno spunto decisivo, con una trama che non decolla mai, i colpi di scena anche se belli sono un po’ ammorbiditi e non colpiscono fino in fondo lo spettatore, si vuole qualcosa ma non si sa cosa e la serie diventa un’attesa mai soddisfatta. I personaggi sono scritti troppo superficialmente e la differenza in loro tra passato e futuro e troppo evidente tanto da confondere e da rendere il tutto un po’ irreale anche nelle parti non da fantascienza.
Alcune idee carine vengono penalizzate da altre idee banali, che non ti aspetti in una serie cosi. Dopo otto episodi si finisce con la sensazione che deve iniziare qualcosa, come se questo fosse stato un semplice prologo. La serie non crea mai paura, tensione e suspense e sembra non avere un obiettivo bene preciso.
Nel complesso non è una brutta serie, ma è una serie da facile critiche, un misto tra una serie veramente fatta bene, anche a livello scenografico e narrativo a qualcosa di davvero pessimo, senza nessuno spunto. Forse troppo massacrata, Resident Evil riesce comunque a piazzarsi bene nel catalogo Netflix con qualcosa di leggermente diverso dal solito e che si fa vedere comunque con piacere, forse davvero troppo massacrata.
Peccato, Perché come sempre ci appare come una occasione sprecata, una occasione di fare davvero qualcosa di importante e diverso dalla solita serie Netflix, invece ci si perde sempre lì, con un po’ di teen drama e sempre davvero troppa leggerezza.