QUATTRO CHIACCHIERE: Il festival di Sanremo fatto di share e ascolti ha riacceso il dibattito su quanto la RAI sia lontana dai giovani, e lo è anche nelle sue serie tv

Mamma Rai così viene chiamata da molti e per certi versi è davvero una madre, che si allontana però dai giovani con idee e prodotti scontati, noiosi e poveri di creatività. Non è proprio così, ma è la sensazione che trasmette il palinsesto Rai con le sue fiction. Tutto appare estremamente vecchio, con una recitazione che per stereotipi noi vediamo come se fosse sempre una specie di “cento vetrine”.
Tutto parte da un pregiudizio, troppo ormai abituati a prodotti di estrema qualità offerti dalle diverse piatteforme streaming e non solo, la stessa Sky in Italia, ha preso direzioni completamente diverse, con prodotti molti più internazionali e ben curati, originali, sia nelle idee che nei contenuti.
Sanremo non è stato solo il festival della musica, ma un “interessante” vetrina per tutte le Fiction RAI, per tutti i loro prodotti televisivi che riguardano le serie tv, con attori e attrici che parlavano del loro ruolo, pubblicizzavano la serie nella speranza di catturare nuovi spettatori che solitamente non guardano mai la RAI.
La parola Fiction già è fastidiosa per un ragazzo che ha sempre sentito parlare di serie tv o semplicemente di serie, già di per sé, sentirsi dire Fiction, ci allontana dal prodotto, ce lo fa sembrare vecchio e con un determinato stile. Tutti sappiamo già come sarà la serie che ci verrà proposta, sappiamo già la trama, le dinamiche, la recitazione e la fotografia, come fosse un film Marvel ma con una qualità davvero pessima. Le Fiction Rai sono ben impacchettate per il solito pubblico, pubblico che molto probabilmente è solito addormentarsi davanti allo schermo con l’età che avanza.
Sono prodotti totalmente a sé, senza alcun tocco di modernità, non si sono mai spostati dalla loro “Comfort Zone”, un esempio lampante è “Don Matteo” prodotto televisivo che ormai va avanti da più di 20 con un totale di 14 stagioni, un prodotto che non è mai cambiato praticamente in nulla. Siamo passati da Friends, Smallville, Lost, Prison Break, Il Trono di Spade, Breaking Bad e True Detective, solo per citarne alcune, e ini Italia, con la Rai, siamo fermi al 2000.
La verità è che le Fiction Rai hanno uno share pazzesco e sono seguite da milioni di spettatori, qualsiasi sia la serie ha sempre buonissimi numeri, paradossalmente molto più alti di quello che si crede. Senza contare che sono in televisione, con pubblicità e altro, con un paio di episodi a settimana, eppure hanno un sacco successo.
Perché cambiare allora?
La Rai non penso si poni nemmeno il problema, fin che le cose funzionano così è giusto mantenere questa direzione, non gli importa se ci siano giovani o vecchi a vedere le proprie Fiction, l’importante è che si sia un pubblico. Così con questo sistema escono in continuazione serie con lo stesso stile, soprattutto con una fotografia sempre semplice e mai studiata o elaborata e con prodotti che sono tutti estremamente simili.
Così ci si accontenta di quello che si ha non si prova a fare nulla di nuovo, il festival di Sanremo si è evoluto grazie ad Amadeus, ma le Fiction Rai, NO, perché non ne avevano e non ne hanno bisogno. Penso che in molti casi sia la necessità a spingere le produzioni a fare qualcosa di nuovo, HBO ha dovuto aumentare la violenza e il nudo per distinguersi dal resto dei canali via cavo americani. Netflix ha creato un proprio stile molto da teenagers, sia nei formati che nei Layout. Amazon Prime qualcosa di più serio e impostato con qualche eccesso in più. Ognuno cerca di conquistare una determinata fetta di pubblico, la Rai fa lo stesso.
C’è sempre molta leggerezza nelle Fiction Rai, non ci aspettiamo nulla di troppo, perché mamma Rai è una tv di stato, non può eccedere in nulla, deve rimanere piatta, e più che amori e tradimenti non si può scrivere. E puoi fare ciò che vuoi, scrivere qualcosa di bello, le eccezioni ci sono ovviamente, ma lo stile rimarrà inconfondibile. Usciranno valanghe di fiction, perché sono davvero tante, tutte uguali, sarà difficile distinguerle l’una dall’altra e gli argomenti saranno sempre distanti dai ragazzi di oggi.
Una distanza che rimarrà incolmabile, la Rai è e sarà un canale televisivo per vecchi, non riuscirà più uscire da questa sua “forma” e caratteristica, e sapete cos’è il bello, che io ho scritto tutto questo senza aver mai visto praticamente nulla delle fiction Rai… a parte Don Matteo, Don Matteo è bellissimo. Questo per dire che c’è molto pregiudizio e distanza da questi prodotti, tanto da non attirare l’attenzione di essere visti e criticati, un canale per vecchi sostanzialmente, in un paese per vecchi. Tutto perfettamente inscatolato.