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Recensioni Combinate

GODZILLA I E II: UN MOSTRO SEMPRE PIU’ GRANDE

RECENSIONI COMBINATE: Il primo e il secondo capitolo della nuova saga di Godzilla, che continua ad espandere il Monsterverse.

Godzilla è un film del 2014 diretto da Gareth Edwards, reboot tratto dalla famosa serie cinematografica su Godzilla, grande mostro che distrugge le città, nascosto nelle profondità dell’oceano e assetato di radiazioni. AL trama di questo film è leggermente modificata da quella del solito, perchè deve dare la possibilità di aprire il Monsterverse e quindi dare un identità diversa a Godzilla. Il “mostro” è sempre stato presente sulla terra, ancora prima dei dinosauri, è l’animale Alpha del pianeta terra e quando si sente in pericolo va a caccia dei suoi possibili nemici, altri “mostri” i M.U.T.O. che si nutrono di radiazioni e diventano sempre più grandi.

La trama di per se è abbastanza grottesca e nel complesso può far anche sorridere perchè sembra un po’ una storia scritta da bambini che non vedono l’ora di vedere mostri giganti che combattono, ma questo in fondo è Godzilla, e in questo film è davvero ben fatto, disegnato benissimo e la storia si adatta perfettamente al “personaggio”. Il film nel suo contesto è forse uno dei più belli, film di questo genere non possono che guadagnare punti con le tecnologie attuali che ti permettono di creare effetti visivi davvero spettacolari. In ogni film Godzilla è sempre più grande, e incute sempre più paura, bellissimo com’è stato presentato qui, con una scena molto ben fatta, quando nella notte viene solo illuminato di rosso dai bengala. Difficile gestire la parte emotiva di un film del genere, infatti i protagonisti sono un po’ piatti e insensibili, sembrano fuori dal contesto, i numeri di morti sono incalcolabili ma a nessuno importa molto, qualche errore da questo lato c’è. Parlano di città evacuata, di persona al sicuro e poi ci sono persone che lavorano tranquille in ufficio quando fuori è da ore che ci sono mostri giganti che spaccano tutto, in più Godzilla crea tsunami solo quando capita, poi basta, può uscire dall’acqua tranquillamente. Anche le linee temporali sono un po’ confusionarie, film un po’ disordinato, non montato benissimo.

A livello di scontri e di contesto invece, il film è davvero ben fatto, è tutto molto spettacolare, con un super Godzilla, quasi difensore del pianeta terra, un mostro gigantesco che vuole far capire chi comanda, con mosse e skills davvero niente male, ottima l’uccisione finale, scenicamente molto di impatto. Il film si presta bene ad essere parte di un universo cinematografico ed è forse il miglior film su Godzilla che abbiano mai fatto. Ha molti difetti, ma allo stesso tempo è talmente ben fatto visivamente che per quello che vuole trasmettere va benissimo.

Deluso un po’ dagli attori in generale che non mi sono mai sembrati del tutto sul pezzo, bravissimo Brian Craston, anche se rimane poco nel film è il personaggio che ha più senso, mentre sono rimasto un po’ deluso da Aaron Taylor-Johnson, lui abbastanza bene, ma il suo personaggio l’ho trovato un po’ troppo sfortunato e fortunato allo stesso tempo, troppo fuori contesto e piatto. Anche Elizabeth Olsen interpreta la classica infermiera dei film catastrofici, ma il suo lavoro è marginale e anche il suo personaggio risulta abbastanza inutile. Ken Watanabe è messo solo li per dire Godzilla in modo spettacolare, ma nulla di più sembra quasi tonto e pur essendo uno scienziato che studia da anni le creature, viene a sapere le cose dal primo che passa, che ne sa più di lui su Godzilla e i M.U.T.O.

Un film che poteva essere curato un po’ meglio, soprattutto in quei dettagli che il pubblico nota facilmente e che sono un po’ grossolani nel percorso narrativo, un film che si dimentica della propria sceneggiatura non è mai un buon film, ricordare la scena precedente e cosa si è detto è importante ed è forse questo il difetto più grande del film.

Godzilla II King of monsters è un film del 2019 diretto da Michael Dougherty ed è il sequel del primo film sopra citato, un film che continua il Monsterverse e che ci porterà poi allo scontro con King Kong nel prossimo capitolo uscito quest’anno. Questo film rispetto al primo risulta un po’ troppo forzato, la trama fa fatica a decollare ed è tutto troppo distaccato dalla realtà.

L’ambientazione del film è spesso confusa, in giro per il mondo, dove le città sono già state svuotate e dove ormai sono dei semplici “Ring” per i pugili giganti che in questo caso sono Godzilla e altri mostri giganti, chiamati titani. In questo capitolo della saga si scopre che il mondo è piano di mostri e che c’è un terrorista ecologico che vuole liberarli per ristabilire l’ordine della natura. Il Villain risulta così terribilmente debole e come se non bastasse viene poi affiancato da una professoressa con la visione del mondo alquanto distorta.

Non mi sono piaciuti per nulla i personaggi, tanto che il migliore forse, è un personaggio che nel primo film contava poco o nulla, cioè il Dottor Serizawa interpretato da Ken Watanabe, che in questo film trova più spazio e finalmente riesce a fare qualcosa di utile senza il consiglio di nessuno. Gli altri personaggi sembrano buttati li a caso, un contorno inutile che non fa altro che far sorridere perchè davvero banale e forzato.

Anche la trama perde valore rispetto al primo capitolo, è tutto più confuso e davvero molto povero, non ci sono colpi di scena e non si fa altro che inseguire mostri che si scontrano in giro per il mondo senza un vero perchè, come cani randagi, con Godzilla che vuole uccidere tutti i mostri i diventa un cucciolo per bambini.

Gli scontri sono abbastanza epici e spettacolari anche se non come nel primo, è tutto troppo esagerato e fa perdere troppo il contatto con la realtà. Godzilla era famoso come distruttore di città giapponesi, qui non ci sono le persone che scappano, ci sono solo i protagonisti che seguono gli scontri da aerei o da terra e cercano di aiutare il loro animale preferito a vincere. L’obiettivo principale della trama è evidente che sono gli scontri, tutto deve essere spettacolare, esagerato e i mostri devono essere sempre più grandi e potenti, ma tutto questo penalizza il resto del film.

Nel complesso è un film che si fa vedere, soprattutto perchè è collocato in un universo specifico, e non si hanno grandi aspettative, anzi forse, le aspettative che si hanno vengono rispettato con scontri epici e mostri giganti che sparano raggi atomici dalla bocca.

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Recensioni nel tempo di un caffè

GLI STAGISTI : COME ENTRARE IN GOOGLE

Recensione nel tempo di un caffè

Gli stagisti (The Intership) è un film del 2013 diretto da Shawn Levy con protagonisti la coppia fantastica Owen Wilson e Vince Vaughn, che in questo film è anche co-autore della sceneggiatura.

Il film ti conquista fin da subito per la coppia di protagonisti è già rodata grazie al film “due single a nozze”, ne conosciamo le capacità e sinceramente Vince Vaughn raramente sbaglia un film commedia, almeno una scena farà morire dalle risate nei suoi film, la sua comicità mi piace un sacco. i due protagonisti sono dei venditori di orologi, ma a causa della modernizzazione globale perdono il proprio lavoro e in un atto di “follia” decidono di provare ad entrare in Google, una delle aziende migliori del mondo.

Loro sono negati, non hanno una laurea e non hanno idea di come funzioni un computer, eppure hanno un estrema capacità a trattare con le persone, hanno molta volontà e riescono a cavarsela in qualsiasi situazione, un film che ci fa ammirare Google ma che in piccola parte ci insegna anche qualcosina sul mondo del lavoro. Un film con una sceneggiatura ben scritta, bello e divertente, con scene davvero molto ben congeniate, tant’è che con il senno di poi, essenzialmente il personaggio di Vince Vaughn vuole creare un sito uguale ad Instagram, quando Instagram c’era già hai tempi, ma è arrivato a un centimetro da inventare le Instagram stories, praticamente quattro anni prima che apparissero davvero su Snapchat e poi su Instagram. Questo ci fa capire due cose, che delle volte è questione di millimetri per avere un idea geniale e che a volte i film spingendosi con la fantasia sono precursori e prevedono quasi il futuro.

Un film leggero, un spot fantastico per una azienda moderna e attuale, un esempio di luogo di lavoro armonioso, innovativo e sempre alla ricerca dell’innovazione. Non ci sono scene complesse la trama semplice e anche la comicità è per tutti con battute anche forse banali ma perfette per questo genere di film. Anche i personaggi sono scritti davvero bene, e il film ha lanciato un attore come Dylan O’Brien che adesso sta facendo un ottima carriera.

Gli stagisti ci insegna che nulla è perduto, che bisogna inseguire i propri sogni, che nulla è impossibile se fatto con impegno e dedizione, l’ambizione e la curiosità sono motori della vita. Bello il rapporto di amicizia che c’è tra i protagonisti, la sintonia tra nuova generazione e vecchia, tra digitale e analogico. Scontato a tratti, forse si, ma davvero un ottimo film divertente e da guardare in compagnia, con un finale molto simile al primo film della saga di Harry Potter.

Questo film riesce ad essere un spot pro Google e un ottimo film allo stesso tempo, un film unico nel suo genere perchè ci fa immergere in qualche modo in un’azienda che realmente esiste, un film che volendo potrebbe creare un genere, farci vedere più da vicino queste super aziende, con un occhio ironico e divertente ma che allo stesso tempo ci crea curiosità.

Il contrasto “uomo analogico” in un mondo digitale, fa da padrone per tutto il film e la comicità gira intorno a questo. Bellissima la scena del colloquio con Google, in quella scena c’è tutta l’essenza del film, comicità e ingegno puro, quello che ti fa uscire a testa alta in qualsiasi situazione, i due protagonisti, escono da una situazione “critica” e addirittura spaziano viaggiano con la mente e non si pongono limiti, questo è il modo vincente di pensare. Solo questa scena vale il prezzo del biglietto e riesce a riassumere il concetto dell’intero film in pochi minuti, è da queste cose che si capisce il livello della sceneggiatura.

Questo film è ancora troppo conosciuto e sottovalutato, è un ottimo film, anche se simile a molti, allo stesso tempo è unico del suo genere, con una coppia che spero assolutamente di rivedere ancora una volta insieme in qualche film, quindi non vi resta che andare a guardarlo.