Super Mario Bros. – il film è un film d’animazione del 2023, live action del più famoso videogioco del mondo, e icona della Nintendo, Super Mario.
Non era facile racchiudere le diverse sfumature dei tanti titoli videoludici legati a Super Mario, eppure questo film è riuscito perfettamente in questa impresa facendo tornare indietro alla propria infanzia e adolescenza molte persone. Personaggi che si prestano moltissimo a questo tipo di animazione, sono legati insieme da una storia si banale e per bambini, ma allo stesso tempo convincente.
Un fan service, ma di quelli fatti bene, senza esagerazioni e con un sacco di citazioni che rendono il film un vero tributo al videogioco e al personaggio di Mario, con un rapporto unico e piacevole con il proprio fratello. Il film non porta avanti temi complessi e a differenza di alcuni prodotti Pixar, non porta con sé alcun messaggio, forse può essere un difetto, ma allo stesso tempo regalano al film una leggerezza e “dolcezza” di cui ha bisogno.
Di per sé anche l’ironia e le battute, come la storia sono un po’ troppo per bambini, ma rendono comunque il film piacevole e divertente. Mario e Luigi si ritrovano catapultati in una dimensione parallela dopo che hanno attraversato un tubo. Vengono divisi e Mario parte alla ricerca di suo fratello grazie anche all’aiuto della principessa Peach, di Toad e di Donkey Kong. Si ritroverà a dover affrontare un malefico e innamorato Bowser che vuole conquistare anche il “regno” della regina.
Una dei difetti del film è il montaggio sonoro e le musiche, troppo sovrapposte e casuali che creano una sorta di confusione e rumore, tanto che non sembra esserci una logica. Altro difetto rimane purtroppo il fatto che forse è veramente una pellicola “cucita” per un pubblico molto giovane e le cui battute non hanno molto effetto su più adulti.
Nel complesso rimane però un film che fa fare un piacevole tuffo nei propri ricordi e riesce a farsi apprezzare anche da chi non ha mai giocato ai videogiochi, Super Mario rimane un’icona e un personaggio ormai nella storia della fantasia e questo film è un bellissimo tributo al suo mondo e alla sua storia.
Muder Mystery 2 è un film 2023 diretto Jeremy Garelick e sequel del film del 2019, sempre con protagonisti Adam Sandler e Jennifer Aniston.
Quando un prodotto funziona, Netflix lo vuole proporre in diverse salse e ci propina sempre un sequel, nel primo film la coppia Sandler Aniston aveva funzionato e così si è prodotto con facilità un sequel che grazie alla sua comicità, funziona quanto il primo film. Gli Spitz, (Jennifer Aniston e Adam Sandler), hanno deciso di dedicare la loro vita alle indagini e di diventare dei detective privati, ma purtroppo gli affari non vanno per il meglio, decidono quindi di prendersi una pausa e di andare al matrimonio del loro amico miliardario Mahrajah che gli ospita su un’isola privata. Quest’ultimo viene rapito e parte quindi un divertente e paradossale ricerca.
La coppia protagonista funziona ancora, un po’ impacciata e un po’ sopra le righe, alla fine riesce sempre a raggiungere i propri obiettivi, come nel primo film le morti non mancano ma sono sempre sviluppate in modo ironico e innocuo, come se non ci fosse alcuna violenza. Per chi conosce Adam Sandler ci sono molte delle sue battute e la sua ironia e sparsa per tutto il film, il suo tocco si vede ma è meno incisivo che in altri suoi film. La forza ei personaggi è evidente, dal miliardario, al colonello senza un braccio a il super detective, tutti hanno caratteristiche divertenti e precise che rendono il film una buona commedia.
Ovviamente quando il meccanismo funziona è più facile far funzionare un sequel soprattutto se si tratta di una commedia e nei rari sequel che Sandler ha fatto, ha sempre fatto centro. Anche questo film funziona ancora, c’è stato un approfondimento di alcuni personaggi e la leggerezza del film e contagiosa con qualche momento in più di azione rispetto al primo.
Tutto va contestualizzato nel film, nel senso che non si possono avere grandi pretese e a differenza di altri film con Adam Sandler, questo film rimane un po’ sul superficiale e non ha nessun tipo di profondità o di messaggio e forse questo è un po’ il suo difetto, nel complesso però come commedia va alla grande e anche le trame di questo e del primo capitolo sono comunque buone e funzionali.
The Last of Us nel suo settimo episodio fa un tuffo nel passato, mostrandoci alcuni aspetti della vita di Ellie e nello specifico il momento in cui è stata morsa. Fino a quel momento non sapevamo quasi nulla del suo passato e quali dure prove la vita le avesse posto davanti, con questo episodio il suo personaggio viene caratterizzato ancora meglio facendoci capire diversi aspetti della sua vita.
Per molti versi un episodio che ricorda un po’ il terzo, per la sua delicatezza e profondità, un rapporto che va al di là dell’amicizia e che ci mostra un attimo di normalità in un mondo ormai irriconoscibile. Un centro commerciale abbandonato in cui Ellie e Riley passano una delle serate più belle della loro vita, tra giostre e giochi con un luogo tutto per loro, possono essere finalmente delle bambine normali e non delle reclute della FEDRA. Un mondo spaccato in tre tra infetti, ribelli e FEDRA con due ragazzine che provano qualcosa di più che una semplice amicizia.
L’episodio rimane molto fedele al videogioco, alcuni paragoni sono identici e la trasposizione è più che perfetta. Alcuni passi mancanti del videogioco vengono amplificati e completati rendendo la serie sempre di ottimo livello. C’è molta intensità nelle parole e nei sentimenti, con la consapevolezza che le cose non possono andare bene e che quella felicità sarà momentanea. C’è un po’ tutto The last of Us qui, con i sentimenti e i rapporti umani che sono al centro della trama che viene solo ogni tanto “infettata” dal mondo in cui è collocata. Gli infetti sono il contorno, la sveglia che riporta i sopravvissuti alla dura realtà.
La serie usa questi episodi in modo preciso ed essendo sempre ben scritti, definisce con cura i personaggi e gli completa, il passato di una persona dice molto di lei, è adesso conosciamo ancora un po’ meglio la protagonista Ellie. Un passato che fa male, che la rende forte, ma allo stesso tempo sola e con la paura tremenda di poter perdere Joel. Un viaggio nel passato doloroso di Ellie per mostrarci la sua forza e determinazione nel presente, nonostante abbia una responsabilità molto importante sulle spalle.
The Last fo Us non è una storia banale di zombie e umani che combattono per sopravvivere, ma è profondità, amicizia e amore, uno studio accurato dei rapporti umani, dell’uomo e delle suo caratteristiche nei momenti difficili e una storia che va sempre oltre a ciò che ci mostra e che fa sempre riflettere, un episodio sette che riconferma tutto questo e che si aggiunge ad una serie che sembra non sbagliare un colpo.
Un matrimonio esplosivo è un film del 2023 diretto Jason Moore, prodotto da Amazon e ha come protagonisti Jennifer Lopez, che sembra non invecchiare mai e Josh Duhamel.
Una commedia semplice, con una trama abbastanza prevedibile, due persone che si devono sposare alle Filippine, in un’isola sperduta, il confronto con i suoceri e i mille dubbi sul matrimonio. All’improvviso un gruppo di criminali/pirati invade l’isola e chiede un sacco di milioni al padre della sposa. Saranno i due sposi a riuscire a ribaltare la situazione tra mille scelte goffe e mosse stupide, ma a tratti divertenti.
Sicuramente ci sono commedie migliori, questo film si perde troppo in una CGI inutile, obsoleta e davvero orrenda che peggiora la qualità del film, alcune scene sono divertenti ma la recitazione è per la maggior parte del tempo pessima. Anche Jennifer Lopez deve essere fatta in GCI perché è impossibile che una donna abbia un aspetto del genere a più di cinquant’anni, davvero complimenti a lei per la forma fisica. Un film leggero che vuole fare un po’ il ruolo di commedia romantica, ma che finisce per essere una commedia di azione mal riuscita.
Ottimo tutta la parte precedente al film, con una promozione davvero ben eseguita, come capita spesso ad Amazon, ma anche qui ci si perde poi in qualcosa di davvero poco memorabile e un po’ troppo frettolosa. Un buon plot twist tutto sommato, ma che non colpisce come dovrebbe e che anzi, non fa che alimentare una trama un po’ troppo debole e stupida. Alcune scene divertenti rendono il film più piacevole e lo ridimensionano a quello che è, una semplice commedia.
Bella la location suggestiva (Penso Hawaii) e bella l’idea di partenza, di fare una commedia su un matrimonio un po’ particolare, senza pre e post cerimonia ma tutto incentrato su di esso a partire dal giorno prima della cerimonia ufficiale. Immersivo a tratti per una azione che tiene il ritmo alto, si alternano attimi divertenti a battute piatte e prive di umorismo. Nel complesso un film per tutti, da vedere senza impegno e con le aspettative basse.
Prova Prova Sa Sa è il nuovo “mini” programma comico di Amazon Prima Video. Il programma è condotto da Frank Matano e vede la partecipazione di quattro comici che si sfidano a gare di improvvisazione, Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Aurora Leone, Edoardo Ferrario.
Amazon, forse più del suo pubblico, ha una vera e propria sindrome da LOL, da quel giorno la sua programmazione italiana ha preso una determinata direzione, la comicità. Sforna diversi programmi comici, la maggior parte comprati, come le live dei comici in giro per l’Italia e altri originali, come la seconda stagione di LOL stesso (Di cui uscirà uno speciale a tema natalizio) e questo Prova Prova Sa Sa.
Il programma prende spunto ovviamente da programmi già presenti su altre piattaforme internazionali, un’idea carina, di far esibire dei comici in completa improvvisazione, con diversi tipi di sfide e dinamiche. L’idea funziona, ma è complicata e non sempre è facile far ridere con questo tipo di comicità, perché far ridere è sempre impresa ardua da affrontare. Ci provano, ma il tempo è breve e ci ritroviamo in un “mini” programma, che nel complesso durerà un’ora scarsa, diventando così un esperimento per testare la sensazione del pubblico.
Il programma non si regge da solo e sembra parte di qualcosa di più grande, come se fosse una prova all’interno di LOL, o un riscaldamento per fare “Buona la Prima” (Programma che adoravo). I comici sono bravi e bisogna dire che fanno davvero un ottimo lavoro, però sembra di non ridere mai, si sorride si, ma non quanto ci si aspetta. Diventa un’attesa alla risata vera e propria e questo non fa bene al programma e al pubblico stesso, che attende e non ride praticamente mai.
Frank Matano funziona anche come conduttore e con le sue risate grossolane aiuta l’umorismo, e tutti e quattro i comici sono stati davvero bravi, magari è stata veramente solo una “prova” e ci aspetterà qualcosa di più completo in futuro.
Blockbuster è una serie Netflix del 2022 creata da Vanessa Ramos, che ci mostra la vita lavorativa nell’ultimo Blockbuster del pianeta. Il genere specifico di questa commedia sarebbe Workplace comedy, infatti la serie si svolge praticamente tutta nel negozio.
Dieci episodi da mezz’ora, una stagione che finisce in fretta, facile da vedere che risulta essere molto leggera e piacevole. L’idea iniziale era ottima, anche perché è un po’ come se fosse il passato di Netflix, e i siti streaming sono un po’ il motivo del fallimento di Blockbuster, una famosa azienda di noleggio film. Lo sviluppo è complicato e lo si vede, far ridere è estremamente difficile e infatti questa serie non ci riesce molto, poche battute hanno il giusto effetto, anche se lo sforzo e lodevole. Ancora una volta sembra che Netflix abbia fallito con le serie comedy, peccato perché servirebbe qualcosa di simile sulla piattaforma.
I personaggi sono scritti e caratterizzati bene, ma la storia in sé fa fatica a farli esprimere al meglio, il negozio non crea le giuste dinamiche e risulta essere un po’ stretto per tutti. Una commedia ha bisogno di essere a volte una parodia della nostra vita, questa non ci riesce del tutto e delle volte si sforza un po’ troppo a farci ridere.
Blockbuster è una serie che ha bisogno di spazio e tempo, di qualche personaggio iconico che ancora non ho visto, si fa vedere facilmente e con piacere grazie alla sua leggerezza e umorismo, ma non funziona del tutto. Serve qualche scena in più fuori del negozio, perché comunque è un ambiente di lavoro un po’ limitato rispetto alla workplace comedy più famosa come ad esempio “The Office” o “Scrubs“.
Funziona in alcuni aspetti, ma sembra sempre sforzarsi troppo, una serie che sembra ricercare la risata ma che non ha la forza di prodotti simili e più famosi. Nel complesso spero comunque in una seconda stagione, perché ne ha bisogno per lo sviluppo dei personaggi e per prendere un po’ di confidenza. Purtroppo ricalca un po’ lo stile di Space Force che è un prodotto Netflix che non ha funzionato.
Free Guy è un film del 2021, diretto da Shawn Levy e interpretato da Ryan Reynolds, prodotto dagli stessi produttori di “Deadpool”, dichiarato più volte nelle promo, per attirare più pubblico possibile, e per creare delle grosse aspettative sul lato comico del film.
Guy è un personaggio di un videogioco, inconsapevole di essere un PNG di un mondo digitale, vive la sua vita in modo regolare, non cambia mai nulla e lui appare come l’essere più felice del mondo. Un giorno però vede una ragazza e da li tutto cambia, Guy vuole conquistarla e inizia a comportarsi in modo differente a come era stato programmato. Una trama semplice, ma per comprenderla tutta bisogna essere degli appassionati di videogiochi, il film è pieno di termini “tecnici” e di citazioni e molta comicità si basa anche su quello.
Il film stupisce per la sceneggiatura, per il suo complesso ben fatto e con una storia che convince davvero. Un bel film, inaspettatamente completo, con anche degli spunti di riflessione abbastanza interessanti, un mix perfetto tra vita reale e digitale, con personaggi ben scritti e che convinco. Bellissimo il finale, anche un po’ romantico e dal significato profondo, che essenzialmente ci fa capire che delle volte siamo alla ricerca della persona giusta, quando è sempre stata li al nostro fianco, si fa in quattro per noi, ci ama, ma noi non ci rendiamo conto di tutto quello e delle volte ci devono aprire gli occhi gli altri, addirittura in questo caso, un videogioco. La lettera d’amore più bizzarra che io abbia mai visto, ma davvero bella e unica che da un tocco decisivo al film e lo rende piacevole e completo.
Sono rimasto invece un po’deluso dalla comicità del film, mi aspettavo di ridere di più, mi aspettavo che il film fosse un susseguirsi di risate ed eventi non-sense in perfetto stile Ryan Reynolds. Un film che si basasse tutto sulla comicità e le battute e che non avrebbe avuto il resto, invece nulla di troppo divertente e assurdo. Una comicità semplice, piacevole che ti fa sorridere spesso, ma mai di gusto, ti strappa qualche piccola risata, ma non si è mai del tutto soddisfatti, sembra sempre mancare qualcosa, da questo lato avevo aspettative alte e sono rimasto deluso, ma il tutto è stato compensato dal fatto che in fondo il film, è davvero un bel film, mi ha stupito.
Belli i personaggi principali, in particolare Antwan, capo dell’azienda proprietaria del videogioco e interpretato dal regista Taika Waititi, regista di Jojo Rabbit e Thor: Ragnarok. Antwan è un personaggio divertente, particolare ed eccentrico, fa quasi innervosire e ha la faccia da schiaffi, è perfetto in quel ruolo ed è quello che da un tocco in più al film. Ryan Reynolds è perfetto, riesce a mescolare la sua comicità con questa faccia da bravo ragazzo che esterna i suoi sentimenti con tutto se stesso, molto bella come cosa, perchè mette allegria.
Il film è davvero pieno di easter eggs e citazioni, anche nello sfondo durante tutta la durata del film si vedono citazioni o elementi presenti nei videogiochi, è un omaggio a quel mondo li e da quel lato è fatto davvero bene. Bello anche cercare di trovare i riferimenti, capirli o ricordarsi da dove provengono, rendono anch’essi il film più completo e unico. Reynolds è così e si conferma un’altra volta un maestro di questo genere e con i suoi film ci ricorda quanto è bello e divertente il mondo del cinema e in questo caso anche quello dei videogiochi. Le citazioni e gli easter eggs piacciono a tutti, lui lo fa particolarmente bene, ormai è il suo tratto distintivo.
Un film da cui non bisogna aspettarsi nulla ma che ci fa stupire, ci soddisfa e ci regala anche qualche piccola risata, un film che consiglio assolutamente e che merita di essere visto anche solo per il bel finale. Free Guy è un esperienza, un mix di ricordi malinconici di giochi che abbiamo giocato e perchè no delle volte anche vissuto, proprio come Ryan Reynolds.
RECENSIONI COMBINATE: Ted e Ted 2 e un film di mezzo, meno conosciuto ma sempre targato dal creatore dei Griffin, Un milione di modi per morire nel west.
Seth Macfarlane è un creatore a tutto tondo, un artista che ha un preciso “timbro” nelle sue opere, che sono facili da riconoscere per il suo stile e le sue caratteristiche, il marchio e lo stile che conosciamo prevalentemente per i Griffin lo riconosciamo in altri suoi lavori, questi tre film ne sono un esempio. Tutto è partito da Ted, il suo primo film che ha scritto, diretto e doppiato, un film che ha catturato subito l’attenzione di tutti per il suo stile sopra le righe.
Ted è un esempio di una comicità molto forte, volgare e che non bada a nessun tipo di censura, ciò la rende autentica, violenta e molto vera, quasi realistica in un mondo che comunque ci appare molto spesso volgare e violento anche nelle parole. Ted è l’orso che tutti vorremmo con noi, quello che ci rende bambini e adolescenti e che non ci fa mai crescere, ma non sempre è tutto positivo. Ted è apposta un esempio esagerato di trasgressione, di parodia, in un universo realistico, ma allo stesso tempo grottesco, in cui un orsacchiotto prende vita e si trasforma nel tempo in un essere che ama la droga e le feste, proprio come il suo padrone.
Il bello di questo film è la libertà che trasmette, può fare e dire tutto, può esprimere i concetti come meglio crede e semina la trama di easter egg e di potente Black Humor, delle volte non ridiamo per le battute in se, ma anche perchè non ci crediamo che le stiamo davvero sentendo in un film al cinema, nettamente sopra le righe. I Griffin di sentono nelle musiche, nelle battute e nello stile di comicità, un film ottimo anche per questi aspetti. Ovviamente è un genere e una comicità a se, difficile fare paragoni, ma può piacere perchè è spregiudicato e assurdo.
Ted 2 ne replica lo stile, ma l’ho trovato un po’ più normalizzato, con una trama che cerca comunque di trasmetterci qualcosa nel finale e in qualche sua scena, l’importanza dell’inclusione e della libertà di avere tutti gli stessi diritti sono presenti in diverse scene, ma non pesano, sono sempre trattati in modo leggero. Anche se la trama è prevedibile è un film che convince, che fa ridere e che ci lascia a volte increduli per la libertà che ha nell’esporre certi argomenti e battute. Non mi è piaciuto molto il fatto che l’erba, è al centro di tutto, fumano in continuazione e sembra che non ci sia altro, si ripete e ripete più volte in diverse scene, alcune molto divertenti, altre un po’ ripetitive. Nel complesso ho trovato anche Amanda Seyfried meglio collocata e più naturale che Mila Kunis nel primo film, in cui l’avevo trovata un po’ troppo forzata e innaturale, troppo contrastante con il personaggio di Mark Walhberg, un eterno bambino con vizi e abitudini molto particolari.
Non penso sia un film per tutti, entrambi i capitoli hanno comunque una comicità basata sulla volgarità, non c’è nessuna scena particolarmente ricercata a livello di regia e la recitazione si adatta al genere senza strafare, sono due film leggeri, fatti per sorridere e ridere, molto adatti agli appassionati dei Griffin o di American Dad. Lo stile inconfondibile di Seth può piacere o meno, ma sicuramente ha un sacco di elementi che lo rende uno stile davvero molto divertente e sopra le righe, tanto da farmi domandare se fosse possibile ancora adesso una comicità così al cinema…forse solo lui può e questo ci piace, ci piace questa libertà, una comicità che sta sparendo soppressa dalla a volte follia del “Politically Correct”.
Un milione di modi per morire nel west è a mio parere un film più articolato rispetto a Ted, sia nel cast ma anche in certi aspetti della sua trama che ricalca molto bene lo stile della parodia, mantenendo però una comicità unica e sempre molto spregiudicata e fatta con riferimenti casuali e meno a film specifici come nelle classiche parodie. Seth rappresenta un vecchio west molto goliardico, in cui la morte e sempre dietro l’angolo e quasi mai inaspettata. Anche qui come nei film su Ted la comicità è parecchio volgare e certe battute sono davvero sopra le righe, ma nel complesso ci sono scene più di azione e usa anche molto la comicità espressiva e visiva e non solo quella della parole.
Seth Macfarlane è il protagonista del film, un po’ impacciato nella propria recitazione ma questo non fa altro che aiutare il suo personaggio che sembra completamente un estraneo in quel vecchio west, comunque ben rappresentato da un ottima coreografia e anche una stupefacente fotografia, poco ricercata ma che ti ruba l’attenzione in qualche scena. Mi piace la trama, la trovo molto leggera, intuitiva e con un lieto fine adeguato e adatto al genere, bello vedere Charlize Theron capace di recitare in qualsiasi ruolo, anche Liam Neeson da un tocco in più a tutto il film.
Il film è schietto e diretto come il vecchio west e ti trapassa come un proiettile con le proprie battute, per molti è tutto banale, troppo stupido, io invece ritengo che il suo punto di forza sia proprio quello di far ridere con l’assurdo, con battute e freddure che magari ti fanno ridere in ritardo perchè ti arrivano dopo, proprio come in una scena del film. Perchè in fondo è semplicemente questo lo scopo del film, farci ridere o anche solo sorridere per un paio di ore, non serve un motivo ben preciso, il film ci rende allegri, a tratti anche qui increduli nel sentire certe battute, a volte troppo spesso censurate nella vita quotidiana.
Tutti è tre i film sono facili da amare quanto da odiare, difficile che ti lasciano indifferente, però da amante delle parodie non posso che apprezzare questo tipo di produzioni, io ammiro la comicità dei Griffin e qui dentro la ritrovo tutta in tutti i suoi aspetti sia positivi che negativi. Consiglio di guardare tutti e tre questi film, soprattutto per fare il paragone con ciò che ci viene proposto ora, tutto censurato, vincolato e non più autentico. Seth Macfarlane e spudorato, vero, è autentico e ci fa ridere per questo.
Recensioni Combinate: Quando le risate e l’amicizia e l’amore sono al centro delle serie tv.
Nonostante molto probabilmente chiunque ha visto almeno una di queste due serie, dovevo per forza farne una recensione, e perchè no? una recensione combinata, tra due serie tv che mettono l’amicizia, l’amore e le risate al centro di tutto.
Entrambe queste serie tv sono una espressione della bellezza della vita, dei momenti più belli, del bello di condividere i momenti più belli e romantici, la bellezza dell’amicizia, del divertimento o del semplice bersi una birra tutti insieme alla sera dopo una giornata di lavoro.
Non sono le uniche due serie a fare questo, molte serie tv si propongono di fare questo, però volevo parlarvi di queste, perchè per me sono un pezzo di cuore, sono due delle mie serie comedy preferite e “HIMYM” è una delle mie serie preferite in assoluto.
Il bello di questi due prodotti è la capacità di farti affezionare ai personaggi come fossero dei tuoi amici, come se tutto quello che vedi fosse reale, delle volte vorresti essere li con loro, nel loro loft.
C’è sempre un grande senso di amicizia, di bellezza e divertimento, entrambe sono un percorso di vita dei personaggi, che crescono, si amano, si sposano e vanno avanti con le proprie vite, non sono delle semplici comedy, sono dei pezzi di vita, sono un insieme di sentimenti bellissimi.
Per non parlare poi delle risate, dei momenti di divertimento, anche una semplice e stupida battuta, una volta che i protagonisti sono tuoi amici diventa una cosa spassosa.
I personaggi crescono con lo spettatore, ogni stagione hanno qualcosa di nuovo, ogni stagione la loro vita va avanti con una trama orizzontale completa e bella come un lunghissimo film.
Parto da New Girl perchè forse è meno conosciuta…
New Girl è una serie distribuita da Fox e presente sia sua Amazon Prime che su Netflix, è composta da 7 stagioni.
Creata da Elizabeth Meriwether è un prodotto leggermente diverso dalle solite Sitcom, infatti si propone come una comedy, con riprese dinamiche, primi piani e scenografie più complesse anche con scene girate all’aperto.
Fin da subito si viene catturati dalla forza e dall’energia della protagonista interpretata da un’incredibile Zooey Deschanel che è sicuramente il punto forte di questa serie tv.
Il punto centrale della serie tv è il convitto dei protagonisti in un grosso loft di Los Angeles tra situazioni paradossali, divertenti e sentimenti.
Difficile non affezionarsi a personaggi come Nick Miller, Winston o Schmidt e poi c’è la migliore amica di Jessica Day (zooey Deschanel), Cece.
Una serie capace di farti sempre divertire, mai annoiare, con situazioni sempre paradossali e divertenti e con personaggi perfettamente caratterizzati e tutti con le loro parti più bizzare.
New Girl ci trasporta nella vita di questi ragazzi e ci fa sentire parte delle loro vite, è come se anche vivessimo con loro in quello splendido loft ad LA.
Cresciamo con loro, ci affezioniamo a loro e ci chiediamo sa Jessica Day riuscirà mai a trovare la giusta strada nella sua vita e trovare l’uomo della sua vita.
Una comedy leggera che ti fa passare le ore a guardarla sempre con il sorriso, forse meno conosciuta di quello che merita, la consiglio vivamente a tutti.
How I Met Your Mother la situation comedy perfetta!
Già il fatto che una situation comedy abbia tutto questo successo la dice lunga sulla bellezza di questa serie tv, essendo tutta girata in studio e basata tutta sui dialoghi e le battute.
HIMYM riesce a prenderti subito, attira la tua curiosità quando il protagonista vuole raccontare ai suoi figli come ha conosciuto la loro mamma, ma non partendo dal giorno stesso in cui l’ha vista, ma partendo dal principio e quindi a come è arrivato a conoscerla.
Ted Mosby è il protagonista della serie, è per tutto il tempo è alla ricerca della donna della sua vita, ha un’idea dell’amore molto romantica, Ted è innamorato dell’amore stesso e già questo va in contrasto con la filosofia e il pensiero di molti di noi.
Questa serie mette al centro i sentimenti, che sia amicizia, amore o altro, HIMYM lo fa tremendamente bene e ti fa provare un altalena di emozioni forti, si forse è vero anch’io sono un Ted Mosby per molti motivi, ma vi assicuro che questa serie fa anche piangere e ti fa commuovere non solo ridere.
Ci sono dei momenti davvero divertenti, quasi da emulare o da ripetere quando sei con gli amici, i personaggi sono tutti perfetti, diventano subito tuoi amici, è inevitabile da Barney Stinson, alla coppia Lily e Marshall e poi Robin!
Chi ha già visto questa serie può capire perfettamente che non è una semplice sitcom ma un bellissimo percorso di vita, fatto di alti e di bassi, è la storia di un ragazzo che crede ancora nel vero amore e nei sentimenti.
Penso che chiunque dovrebbe prendersi del tempo per guardare questa serie tv, perchè oltre ad una infinità di risate, ci fa riflettere anche sulla bellezza dell’amicizia e sulla sua importanza.
Questa, come New Girl, ci insegna la bellezza di condividere i momenti più belli, la bellezza di passare una serata al Mclaren’s, uno dei pub più iconici della storia delle serie televisive!
Avrei altre mille cose da dire su questa serie tv, che come già detto è una delle mie preferite in assoluto per mille e più motivi, se non l’avete ancora vista non posso far altro che suggerirvi di farlo al più presto possibile!
Quindi viva l’amicizia, viva l’amore e viva serie come New Girl e How i met your mother!!!
Foto con i protagonisti della serie, tra cui l’ideatore Steve Carell
Space Force è presente nel catalogo Netflix, serie breve di cui non si sa ancora il destino, la prima stagione ha 10 episodi da 30/40 minuti.
Ideata dagli stessi creatori di “The Office” (Graig Daniels e Steve Carell), Space force ne ricalca a tratti lo stile ma non la qualità del prodotto.
La serie tv parte con la premessa di essere una commedia, basta leggere il nome del protagonista e dei creatori per aspettarsi qualche grossa risata e qualcosa di leggero, divertente e facile da capire e da seguire.
Indubbiamente è piacevole nella forma, un po’ meno nel contenuto, a tratti annoia e le risate vere e proprie sono davvero poche e si contano sulla punta delle dita.
Si ride spesso a denti stretti e anche l’intera trama non convince, sembrano più dei semplici sketch montati in modo un po’ disordinato, anche i personaggi sono scritti un po’ male, sono deboli e difficilmente riescono a farti affezionare a loro.
Forse è un po’ colpa del mondo in cui è collocata la serie, si prova a fare parodia, ma le battute non reggono, ho letto che anche in lingua originale le effetto è lo stesso, anzi forse con l’adattamento italiano si guadagna qualche battuta in più.
Nei primi episodi c’è davvero una scena esilarante che davvero merita di essere vista (dove c’è una scimmia nello spazio), però crea aspettative verso la serie che non raggiunge più quel livello di comicità, tra l’altro tipica di Carell.
Mi spiace molto perchè aveva un ottimo potenziale, rimane una serie piacevole e leggera, facile da guardare ma con dei grossi rimpianti, essendo una commedia non è detto che la seconda stagione (se mai ci sarà) ribalti la situazione.
Un plauso va fatto a John Malkovich che è sempre impeccabile, forse il personaggio più riuscito della serie!