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SUPERMAN LEGACY: LE PRIME INDISCREZIONI SUL FILM

QUATTRO CHIACCHIAERE: James Gunn rilascia una piccola sinossi del film e smentisce i fanta casting presenti mel web, ma come sarà il nuovo Superman?

Qualche giorno fa, sia James Gunn che Safran, i nuovi gestori dei DC Studios hanno rilasciato qualche dichiarazione riguardante il nuovo film di Superman, che ha detta loro e di molti rilanciare e darà inizio al nuovo DCU. Un personaggio che è icona dei supereroi ma che è da sempre stato un’arma a doppio taglio i cui progetti sono spesso falliti, ma cosa sappiamo di questo film?

In un mio precedente articolo già avevo fatto diverse supposizioni e mi ero immaginato una possibile trama e un possibile cast, azzardando nomi alquanto assurdi. Non mi resta che prendere le nuove informazioni e i nuovi indizi in rete, per viaggiare di nuovo con la fantasia e immaginare il nuovo film di James Gunn.

Per iniziare ad analizzare a cosa sta lavorando Gunn bisogna leggere la sinossi che ha rilasciato del film e alcune sue dichiarazioni.

Sinossi

“Superman: Legacy racconta la storia del viaggio di Superman per riconciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana nei panni di Clark Kent di Smallville, Kansas. È l’incarnazione della verità, della giustizia e dei valori americano, guidati dalla gentilezza umana in un mondo che considera la gentilezza fuori moda”.

Dichiarazioni

“Poco meno di un anno fa, ho visto una via d’uscita per molti versi incentrata sull’eredità di Superman – come sia i suoi aristocratici genitori kryptoniani che i suoi genitori contadini del Kansas influenzano chi è e le scelte che fa”.

La teoria più interessante e quella secondo cui Clark Kent lotterà contro la giustizia ormai logorata del mondo, il suo villain potrebbe essere un gruppo di supereroi che usa metodi ortodossi e violenti per fare giustizia e che ha perso il vero senso di giustizia. Un Superman ancora giovane e un po’ acerbo che concilia appunto i valori con cui è cresciuto, che mette la giustizia al centro di tutto, una persona buona e onesta quindi. Un film che è adatto per tutto il mondo e che parla anche di cose attuali. Superman si trova nel confronto con il suo padre biologico, ormai una proiezione che gli ricorda che lui proviene da una famiglia aristocratica di Kripton, e allo stesso tempo ha i valori della terra e della vita da contadino vissuta a Smallville. I villain ipotizzato è quindi la Authority, un gruppo si supereroi della DC che sono violenti e cinici pur di far rispettare le regole, ormai corrotti e che non sono più dei veri e proprio giustizieri e che nel complesso fanno più male che bene.

Le prime indiscrezioni parlano comunque di un Clark Kent ancora giovane, appena trasferitosi a Metropolis e che si affaccia al mondo reale e alla sua estrema violenza e crudeltà. Farà conoscenza con il lato peggiore dell’umanità e sarà un forte contrasto con la sua educazione pura e buona che ha ricevuto fin da bambino. Unn po’ spaesato, ma con la certezza di voler fare del bene, e per farlo a volte bisogna fare dei sacrifici e mettersi contro altri “Supereroi” se necessario. Per questo i “Dreamcast” presenti in rete puntano sempre ad un cast giovane che possa dare la giusta identità a questa storia.

Ormai con l’intelligenza artificiale gli utenti del web si divertono a creare personaggi dal nulla e devo dire che i risultati sono spettacolari, gira molto ultimamente la candidatura dell’attore Wolfgang Novogratz e insieme a Jacob Elordi è sicuramente l’attore che mi convince di più per questo ruolo, giovane e adatto anche fisicamente all’idea che noi abbiamo di Clark Kent. Un Dreamcast che da sempre molte soluzioni e che sinceramente aiuta anche chi fa casting ad avere poi dei suggerimenti davvero interessanti. Questo attore combacia alla perfezione con quello che sappiamo fino ad ora del film. Un altro interessante personaggio è sempre Lois Lane, amica e futura compagna di Clark Kent, un personaggio dalle molte sfumature e che include la parte buona dell’essere umano, quella che Clark Cerca ma fa fatica a trovare in questo film. Sarà lei a denunciare l’atteggiamento scorretto dell’Authority e cosa si nasconde dietro di loro, corruzione e violenza.

Per trovare la Lois Lane perfetta, vista l’età della protagonista, bisogna attingere le idee dai diversi Teen Drama presenti nei diversi canali streaming, un’idea suggerita sempre dal web è quella di vedere la giovane Camila Mendes, che in questa foto appare perfetta per il ruolo e combacia anche con diverse versioni del fumetto. Già abituata poi, ad interpretare una ragazza dal carattere tosto e che non ha paura di nulla. Questa idea mi sembra molto adatta e interessante anche se difficile sarà estirpare l’attrice dal ruolo di teen drama.

Altra scelta interessante e quella che ricade su Lily Collins, attrice di talento e che anche lei ben si adatta alle caratteristiche fisiche del personaggio. Una Lois Lane, forse più dolce di quella proposta in precedenza, che sembra aver bisogno di un protettore, ma allo stesso tempo decisa e forte. Altra scelta davvero interessante. Uno dei personaggi più iconici di questo mondo dei fumetti è sicuramente l’acerrimo nemico terrestre di Clark Kent, ovvero Lex Luthor. Un personaggio che potrebbe non avere un ruolo centrale, ma che allo stesso tempo potrebbe essere un corruttore della Authority grazie alla sua ricchezza e per via dello stato sociale potrebbe ricordare a Clark le origini aristocratiche della sua famiglia.

Una delle voci più clamorose è sicuramente quella che vedrebbe Dave Bautista, cha ha già lavorato con Gunn, interpretare proprio Lex Luthor, difficile immaginarlo in quel ruolo, anche se allo stesso tempo crea un po’ di curiosità. Unn personaggio che in questo film potrebbe essere marginale, ma che rappresenta ciò che conta in questo mondo, solo i soldi e il potere, cosa che va contro l’educazione e il pensiero di Superman. Un altro elemento che rappresenta spesso questo personaggio e l’estrema invidia che prova nei confronti del suo nemico, vuole il suo potere a tutti i costi, anche questa potrebbe essere una chiave interessante per strutturare il suo personaggio nel film.

In questo film da come scritto nella sinossi, ci sarà un forte contrasto tra il bene, rappresentato da Superman e il male rappresentato un po’ dal mondo in cui si trova, serve un personaggio di transizione, che metta in evidenza questi due mondi, un personaggio che passa da essere una persona buona e gentile, con dei grandi valori, cresciuto anche lui a Smallville ma che arrivando a Metropolis viene un po’ corrotto da qual mondo. Potrebbe essere Lana Lang, vecchia fiamma di Clark Kent al tempo del liceo, una ragazza dal cuore dopo, ma che dopo la perdita dei suoi genitori vuole ottenere una vendetta e grazie all’authority potrà ottenerla, una ragazza segnata dal proprio passato, che ama ancora Clark Kent ma che odia Superman perché lo ritiene la causa delle sue perdite.

Per questo ruolo io ho pensato alla giovane Attrice Isabela Merced, giovane e grande talento ed origini ispaniche senza che intacchi troppo la trama e grazie al suo fascino non si allontana troppo da quello che è il personaggio di Lana Lang visto in altre serie o nel fumetto. Una ragazza che può esprimere dolcezza a primo impatto ma che sono sicuro che saprebbe ben interpretare anche il dolore e la voglia di vendetta del suo personaggio che in qualche modo potrebbe legarsi a Lex Luthor, Proprio come successo nella serie Smallville. Invece un personaggio che potrebbe rappresentare anche il buono della città, oltre a Lois Lane, potrebbe essere Jimmy Olsen grande amico di Clark Kent e reporter come lui. Sempre più spesso gli eroi hanno un amico senza poteri a supportarli, in questo film Jimmy potrebbe essere a conoscenza del potere di Clark e aiutarlo nella sua battaglia.

Un ruolo importante nella formazione del personaggio è sicuramente il suo passato e l’educazione che ha ricevuto, Clark Kent avrà come riferimento due famiglie, una che non ha mai visto ma a cui è comunque legato e poi quella adottiva, quella umana. Sarebbe interessante se il film partisse da un evento che segna fortemente il carattere di Clark Kent e un certo senso che fa un po’ da contrasto con la reazione di Lana. Qualcosa di veramente tosto che forgia il carattere di Superman. Magari l’inizio del film può essere proprio la morte di Jonahan Kent, che in seguito alle radiazioni prese dalla navicella di Superman ha avuto un cancro e sta morendo. Clark si sente in colpa, ormai è già da qualche anno che è lontano dalla fattoria e in più se lui non fosse mai esistito Johnatan non si sarebbe mai ammalato. Questo lo porta in duro confronto anche con Jor-El suo padre biologico e con cui puoi confrontarsi grazie alla tecnologia Kryptoniana e a cui chiede disperatamente di salvare suo padre. Dopo questo evento Clark matura ancora di più, capisce valori profondi della vita e andrà spesso dalla Madre, in momenti di pura normalità.

Un punto fondamentale e spesso debole dei supereroi, soprattutto nella versione cinematografica, è il proprio antagonista/Villain. Troppo spesso ci troviamo davanti a nemici troppo banali, insulsi e con obiettivi veramente poco realistici, non sono caratterizzati come i protagonisti e questo fa perdere un po’ di peso a tutto il film. I supereroi con i nemici più autentici e meglio descritti sono sicuramente quelli con “Meno” poteri e con un lato umano molto rimarcato e ben descritto. uno su tutti e Sicuramente Batman, i cui Villain sono davvero ben creati e iconici, un altro nell’universo fumettistico opposto è Spider-man che forse ha i migliori Villain della MCU. Una delle difficoltà di creare un nemico per Superman è sicuramente la sua immensa forza, è troppo forte e qualsiasi nemico apparirebbe fin troppo banale, con scopi scontati, di cliché e di poco peso. Con Lex Luthor non c’è confronto, se non più un confronto emotivo, dal lato umano e non uno scontro fisico, tutto ciò che si crea a livello fisico sarebbe esagerato e poco credibile.

“Spulciando” nel web e confrontandosi con persone molte più esperte di me dell’universo DC, ho trovato quella che sicuramente è la soluzione che piace di più a James Gunn, i nemici di Superman in questo film saranno i supereroi della Authority che come detto in precedenza, per sintetizzare sono supereroi in versione “The Boys” della DC. In poche parole, supereroi che fanno parte di una società governativa, ma che usano questa copertura per fare o loro interessi e far rispettare la legge come vogliono loro. Uno stile che a Gunn piace molto e che potrebbe dare un tocco in più al film, con un Superman limitato nei suoi poteri per paura di fare vittime civili e con invece la Authority libera di fare ciò che vuole e che non si preoccupa di nessuno. Qui nascerebbe un forte contrasto con superman che sarebbe visto come nemico del governo e non salvatore della patria. Un nemico perfetto e n linea con lo stile del regista già visto in Suicide Squad. Violenza, un po’ di Splatter e un po’ di ironia sono comunque degli elementi sempre presenti nei suoi film e difficilmente gli sacrificherà proprio per superman. Quindi ci sarà un Superman, onesto, leale che incarna i vecchi valori americani, contro dei supereroi che invece sono l’opposto, sleali, scorretti, corrotti da Lex Luthor, violenti e superficiali, un po’ come la società moderna. Uno incarna gli ideali, gli altri incarnano la triste realtà.

Ogni giorno escono nuove informazioni e poco a poco si deliniea quello che potrebbe essere il film, è bello anche fantasticare sulle possibilità, delle volte o spesso sbagliando completamente supposizioni. Non mancheranno mai di esserci altri articoli di questo tipo.

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HENRY CAVILL NON SARA’ PIU’ SUPERMAN, MA CHI LO SOSTITUIRA’?

QUATTRO CHIACCHIERE: James Gunn nuovo Co-Ceo dei Dc Studios ha annunciato un nuovo film su superman, ma Henry Cavill non ci sarà.

I Dc Studios sono sempre stati un gran disordine e confusione da quando sono nati, un continuo cambio di guide e direzioni che non fanno altro che far uscire fuori prodotti non all’altezza. L’idea di mettere James Gun a capo di tutto, non è male, ma questo comporta l’ennesima rivoluzione all’interno degli studios, che non porta mai nulla di buono.

In questo momento la Dc è in totale confusione, con prodotti eccellenti come il Joker di Todd Philips o il Batman di Matt Reeves che rimangono dei film indipendenti dall’universo cinematografico da cui sono tratti. James Gunn ha una visione lontana a livello stilistico da quei due film e il suo Suicide Squad, cioè i nemici di Batman, non c’entra assolutamente nulla con l’ultimo Batman interpretato da Robert Pattison, due film dello stesso universo narrativo che non c’entrano nulla tra loro. Una confusione che non si sa bene a cosa porterà, con i vecchi progetti che vengono cancellati o sospesi, come Black Adam il cui finale non ha molto senso, visto che Cavill non sarà più superman o Wonder Woman, che per fortuna è stato bloccato e poi si vedrà anche il destino degli altri supereroi. La verità è che forse sarebbe meglio mandare avanti due universi, uno più serio, impostato, con progetti singoli mandati avanti da registi importanti e un altro completamente gestito da James Gunn, cosa che penso saranno obbligati a fare.

Come Batman, penso proprio che superman sia più legato alla storia di cui si parla, in base ad essa il personaggio di adatta e un attore ci sembra buono in quel ruolo. Ripensando alle diverse interpretazioni viste in tv e cinema, difficilmente l’attore che ha interpretato superman non ha convinto.

Nel Superman di Zack Snyder era perfetto un serioso e già adulto e formato Henry Cavill, hai tempo poco conosciuto, per la serie tv distribuita in questo momento in tv l’attore Tyler Hoeclin ben si adatta e che dire del perfetto Tom Welling in Smallville, serie per teenagers che forse ci ha offerto il miglior Lex Luthor e la miglior Lana Lang di sempre.

Henry Cavill è in caduta libera, si dice per dipendenza videoludica, recentemente dopo aver perso il ruolo di Gerart in The Witcher, ha perso anche questo ruolo così iconico, un po’ per scelta di trama troppo lontana da lui e un po’ magari per gli stessi motivi di cui si parla in Netflix. Peccato perché lui era davvero un ottimo superman. Per capire chi potrebbe essere il nuovo superman e perché bisogna analizzare lo stile e le idee di James Gunn.

L’idea di creare un superman di colore è allentante, ma penso troppo estraniante per i fan di questo personaggio, il candidato numero uno sarebbe stato Michael B. Jordan che sarebbe stato sicuramente un bel colpo, che ben si adatta allo stile di James Gunn. Devo ammettere che mi aspetto qualcosa di completamente diverso dal solito, un superman meno timido, più chiacchierone e spiritoso, qualcosa che non sia cupo, ma allo stesso tempo che sia violento. Le prime indiscrezioni parlano di una trama basata molto sulla vita da giornalista di Clark Kent, già trasferitosi a Metropolis ma ancora molto giovane e acerbo, come il Batman di Matt Reeves. Quindi in pratica la Dc studios, passa da quelli quasi in pensione a quelli appena assunti nel mondo dei supereroi. Pensare ad un Superman appena uscito dal college fa un certo effetto, un effetto Smallville, anche se dicono che il film riprenderà un po’ lo stile dei primi film di superman, anche se io dubito molto di questa cosa.

Da ricordare anche che James Gunn è stato produttore esecutivo anche di Brightburn, horror in cui veniva mostrato un Kal’el bambino e cattivo, violento, quasi demoniaco. Questo mi può far pensare, che essendo giovane e inesperto, qualche errore di violenza e vendetta, il suo superman lo farà. Un superman troppo in preso dai suoi poteri, un ragazzino ancora ingenuo che sta capendo solo in quel momento le suo responsabilità, qualcosa che strizzi pure l’occhio al film Chronicles, in cui dei ragazzini ottenevano dei superpoteri che li rendevano dei cattivi più che dei buoni.

Passato lo spauracchio Nicolas Cage nei panni di Superman, come detto prima, gli interpreti sono sempre stati di livello, a parte forse Brandon Routh che non è stato un pessimo superman, era in un pessimo film. Penso ad un superman più estroverso, mano cupo, appena uscito dal college e che muove i primi passi nel mondo del giornalismo, serve sempre un attore alto e con un fisico ben allenato e di impatto. Un Clark Kent un po’ diverso dal solito insomma e ben collocato nello stile di Gunn.

I tre nomi che circolano in questo momento sono quelli di Adam DiMarco, Austin Butler e Jacob Elordi.

Tutti e tre sono attori che mi convincono, proprio per quanto detto prima, la giovane età soprattutto nel loro aspetto, lo stile e la possibilità di fare un ragazzino più loquace e estroverso del solito Clark Kent. Per quanto riguarda Butler penso sia quello che potrebbe avvicinarsi di più a quello che potrebbe essere il superman di James Gun, gli serve sicuramente qualche chilo e muscolo in più ma vedo in lui un possibile giovane superman che lotta tra bene e il male.

Adam DiMarco gli manca forse, così a primo impatto la serietà di Clark Kent, però anche lui sarebbe sicuramente qualcosa di nuovo, qualcuno con cui è più facile stupire ma anche più facile sbagliare. Mentre Elordi sembra un po’ più classico, ricorda anche il superman più famoso quello interpretato dal mitico Christopher Reeve. Sembra quasi lui da giovane e magari si decide per optare per una scelta più classica. In base a quanto detto mi immagino un Clark Kent appena trentenne che si appresta ad iniziare il suo lavoro al Dayli Planet, che fa conoscenza con Lois Laine e che incontra Lex Luthor per un’indagine giornalistica.

Perché il Villain è tanto importante quanto il Protagonista e purtroppo negli ultimi film, nonostante uno sia stato interpretato addirittura da Kevin Spacey, Lex Luthor non ha convinto, e deve essere una parte fondamentale del film, una tentazione a cui Clark deve resistere, un superman tentato dalle offerte di potere e soldi del suo futuro rivale.

Su Internet è pieno di provocazioni e idee stupende su Lex Luthor e i suoi possibili futuri interpreti, come ad Esempio Bryan Craston, vorrei uno spin-off solo per quello, oppure Robert Downey Junior. Mi piace pensare che Lex abbia più o meno l’età di Clark, un figlio di papà viziato, non ancora a pieno nell’azienda che è sopravvissuto per miracolo all’arrivo della navicella di Kal’el. Un ragazzo che sta entrando adesso nel mondo degli affari, cinico, imprevedibile e terribilmente ambizioso.

Io propongo Alex Pettyfer, con uno sguardo da cattivo e da bravo ragazzo allo stesso tempo, un attore duttile che può dare nuova vita a questo Villain, appena sopra i trent’anni, ben si adatta alla visione che potrebbe avere Gunn di questo personaggio.

Un altro nome che mi intriga è quello del figlio di Daniel Day Lewis, Gabriel-Kane, forse però troppo giovane per il ruolo, ma se avesse anche solo un terzo del talento del padre, sarebbe perfetto. Poi ci sarebbe Tom Ellis, più adulto e forse più famoso per il suo ruolo in Lucifer, ma con caratteristiche interessanti per il ruolo. Travis Fimmel famoso protagonista di Vikings, con i suoi occhi di Ghiaccio sarebbe un buon Lex Luthor. Oppure Provocazioni come Cillian Murphy e Tom Hardy e perché no, Christian Bale. In un film del genere penso sia più importante il ruolo del nemico che quello del protagonista, bisogna solo decidere che direzione prendere, se anch’esso giovane e inesperto o più formato adulto e già leader della sua azienda. Anche il protagonista della serie Damnation, Killian Scott, non sarebbe affatto male, ad esempio.

Fatto il “Fantacasting” dei due possibili interpreti principali si dà una pensata veloce agli altri personaggi, con la famiglia Kent che penso avrà un’importanza marginale, non troppo invasiva, essendo che Clark vive ormai a Metropolis.

Come Lois Lane mi piacerebbe che ci fosse Ana de Armas, un’attrice che ammiro molto anche e soprattutto per la sua bellezza e penso che ci starà bene in quel ruolo. D’altra parte questo ruolo è sempre stato interpretato da bellissime ragazze, con un carattere molto forte e deciso. Una giornalista che deve tenere testa a Superman, deve avere un carattere forte e voglia di scoprire la verità. Aiutare Superman nel momento del bisogno e aiutare Clark nel suo lavoro come giornalista alle prime armi.

Mentre per la famiglia Kent devo ammettere che mi erano piaciuti molto quelli presenti negli ultimi film, con Kevin Costner nel ruolo del padre di famiglia Jonathan Kent, anche nella serie Smallville erano perfettamente azzeccati. Quindi non penso sia così importante ma andando con la fantasia mi piacerebbe vedere qualcuno di abbastanza anziano, per far capire come quella famiglia avesse ormai rinunciato ad avere un figlio, con ancor più difficoltà ad essere genitori e con la fattoria che fa ormai fatica ad andare avanti e che lotta con la azienda dei Luthor che percepiscono che c’è qualcosa di strano in quella fattoria (la navicella di Kal’el).

Un altro personaggio che potrebbe sicuramente tornare utile alla trama è quello di Lana Lang altro “LL” dei fumetti del supereroe, un personaggio legato molto alla sua adolescenza e suo primo amore, potrebbe essere anche il punto di contatto con la sua vita precedente e il suo inizio come giornalista al Dayli Planet. Magari come in Smallville, Lana, potrebbe avere un forte legame anche con Lex, mettendo poi in difficoltà Clark in diverse scelte. Un personaggio tutto da sfruttare che è il simbolo del Clark che sta crescendo ma che è inevitabilmente legato al suo passato, soprattutto ad un’amica che gli ah dato tanto.

Per il ruolo di Lana Lang ho pensato a Madelyn Cline, attrice emergente vista in Outer Banks e di cui sicuramente sentiremo parlare in futuro e non solo per la sua bellezza. Giovane, bella, spigliata, un po’ fuori dai soliti canoni della Lana vista nelle serie ma più simile a quella dei fumetti e della serie animata.

Nel complesso nel film sarebbe bello un duello non troppo importante che non devasti tutta la città, un forte contrasto con le sue debolezze, la sua criptonite, sia fisica che sentimentale. Un duello tra lui è Lex Luthor in cui deve contenere i suoi poteri per non fare più danni del previsto, un superman più umano, invincibile sì, ma allo stesso tempo ancora fragile e facile da condizionare. Chiedere a Superman di usare i suoi immensi poteri per salvare il mondo e come chiedere a Jeff Bezos di fermare la fame del mondo con i suoi soldi. Non lo farà mai e anche se ci provasse e impossibile. Voglio vedere un Clark Kent indeciso su cosa sia davvero il bene e il male, cosa sia meglio per lui. Impreparato alle scelte più difficile, incapace di fare sacrifici per dei beni superiori, un superman che farà la scelta decisiva proprio a fine film e lo consacrerà supereroe.

Sinceramente non mi stupirei se a tratti questo film di James Gunn ricordasse un po’ la serie The Boys, come tipo di ironia e splatter, ma anche come filosofia di contrasto di eroe e antieroe. Il punto cruciale è, tutto quel potere è più probabile che porta ad essere cattivi o buoni? E suo Cripton, qual è il concetto di buono o cattivo? Nonostante la confusione che ormai alleggia sui Dc Studios, ho grande curiosità per questo possibile film. Non ci resta che aspettare.

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Recensioni nel tempo di un caffè

THE BOYS 3: RECENSIONE DI UNA STAGIONE SEMPLICEMENTE DI PASSAGGIO

Recensione nel tempo di un caffè

The boys, forse la serie di punta e più conosciuta di amazon video è arrivata alla terza stagione. La serie creata da Eric Kripke e basata sugli omonimi fumetti, mantiene i suoi toni sopra le righe e le sue controversie tra poteri e supereroi.

Una stagione un po’ più disordinata del solito, molti personaggi stanno sparendo, altri stanno perdendo i propri obiettivi. Un po’ di confusione anche nelle motivazioni che spesso cambiano, si confondono e perdono di significato. La terza stagione crea un finale bello, ma che nel complesso annulla un po’ tutto quello che si è visto in essa, diventando una stagione di passaggio.

Il cliffhanger finale è in pieno stile The Boys, ma non del tutto clamoroso, le minacce sono talmente vicine e parte dei protagonisti che tutto sta perdendo un po’ il suo effetto di sorpresa e tensione. Non c’è più differenza tra bene e male e forse è proprio questo l’obiettivo della serie.

The Boys mantiene il suo stile grottesco, violento e irriverente, ci sono un sacco di bellissime scene anche in questa stagione, che nel complesso non ha deluso le aspettative, nuovi supereroi come soldatino, e un composto V che dura solo 24 ore, sono un po’ protagonisti della trama nei suoi alti e bassi.

Patriota non smette di stupire, a mio parere assoluto protagonista della serie, e riesce a fare vedere nuovamente nuove sfumature del suo carattere e forse per la prima volta anche dei punti deboli, Butcher lotta con se stesso e con la sua irrefrenabile sete di vendetta, mentre gli altri personaggi mi sono apparsi un po’ persi, a tratti forzati, con sotto trame davvero poco coinvincenti, ma che grazie allo stile della serie funzionano.

The Boys usa le morti improvvise come colpi di scena e lo fa sempre in modo perfetto, esagerato e che quasi a volte ti fa chiudere gli occhi per l’effetto splattter, rappresenta la bellezza di essere schifati. L’ironia rimane e alcune battute sono davvero molto belle e divertenti. Nel complesso davvero un ottima stagione, una stagione di passaggio che ci prepara ad una quarta stagione sicuramente in perfetto stile the boys.