Categorie
Recensioni nel tempo di un caffè

IL TALENTO DI MR. C: TUTTA LA FOLLIA DI NICOLAS CAGE

Recensione nel tempo di un caffè

Il talento di Mr. C è un film del 2022 scritto e diretto da Tom Gormican e vede come protagonista Nicolas Cage nei panni di una versione parodistica di sé stesso.

Un film che è diventato famoso ultimamente per un meme che gira molto sui social, che rappresenta in versione parodia, la vita di Nicolas Cage, in difficoltà e che cerca un ruolo che potrebbe rilanciare la sua carriera. Si ritrova così in Spagna a Maiorca a dover partecipare ad un compleanno di un suo grandissimo fan Javi (Pedro Pascal). Da quel momento Nic Cage si ritroverà immerso in un’avventura simile ad un film.

Sicuramente la parte migliore del film è la pseudo amicizia che nasce tra Cage e il suo particolare fan Javi, i personaggi sono grotteschi ma scritti bene e interpretati in modo divertente e parodistico. Il film elogia e al tempo stesso prende in giro lo stesso attore protagonista con una bella ironia, un’autoironia che rende il film particolarmente unico e a tratti anche un po’ folle.

C’è tutto un aspetto un po’ stupido e folle di Nicolas Cage che era rimasto nascosto fino a questo film, e che lo si era percepito solo dalle sue interviste e dai suoi racconti, un attore controverso, per molto incapace e raccomandato, ma che ha sempre portato sullo schermo davvero moltissimi film alcuni fin troppo sottovalutati.

Nel film è presente anche un’attrice italiana, Alessandra Mastronardi il che fa un certo effetto vederla in un film del genere. Il momento più di follia e il viaggio tra Nic e Javi che assumo LSD e si spaventano di pericoli inesistenti. Sembrano dei bambini adulti che avevano bisogno l’uno dell’altro per divertirsi. Un film che è facile sottovalutare che sembra solo stupido e folle, ma che nasconde un’ironia di qualità, una recitazione comica di buon livello e una storia che se pur assurda, tutto sommato funziona.

Bello come un semplice meme racchiuda un po’ l’ironia e la stupidità di questo film, che ti porti subito curiosità e voglia di vederlo, ben per loro e soprattutto un bene per il “super” Nicolas Cage.

Categorie
Controcorrente

PER LA PRODUZIONE DI UNA NUOVA SERIE TV NETFLIX ASSUMERA’ UN ESPERTO “TIKTOKER”?

CONTROCORRENTE: Il successo di alcune serie tv Netflix ci ha mostrato quanto Tik Tok possa essere influente ed essere un mezzo pubblicitario eccezionale.

Già in Altre occasioni ho parlato di come Netflix, oltre a fare prodotti di ottimi qualità, punti a fare prodotti visivi che possano essere visti il più possibili, commerciali e facilmente “vendibili”. Serie tv che possano portare nuovi abbonati e nuove visualizzazioni sulla piattaforma streaming più famosa del mondo. Ormai ha un bacino di utenti invidiabile e può sfruttare questo numero elevato a suo favore, creando prodotti studiati nei dettagli per far parlare di se.

Squid game ormai ha battuto tutti, mai visto un clamore così grosso per una serie tv, in trend in qualsiasi social, ma uno in particolare, al giorno d’oggi, è la macchina pubblicitaria più efficacie e potente tra tutti i social. Tik Tok.

Tik Tok ha appena raggiunto il miliardo di profili, cifra clamorosa che fa gola a qualsiasi imprenditore per cercare di pubblicizzare un prodotto, più efficacie di qualsiasi social, immediato e molto visivo, di impatto che cattura subito. Squid game, come la casa di carta prima è arrivata fin li, apparendo sempre più spesso su questo social e avendo degli elementi facili da riprodurre anche in video brevi come quelli di tik tok.

Il futuro di Netflix, potrebbe essere appunto anche quello di studiare serie tv, adatte ad essere emulate e citate in video di breve durata, serie tv studiate per essere pubblicizzate direttamente dagli utenti che ne citano una scena, un personaggio o un costume. Mettere elementi iconici, vendibili, come spesso fa la Disney (Groot, Baby Yoda ecc.).

Quindi non mi stupirei che nella stanza del “table read” dove si discute con lo showrunner, gli sceneggiatori e i produttori esecutivi, non mi stupirei se ci fosse anche un esperto tiktoker, uno che possa dare spunti alla serie facilmente replicabili nel famoso social. Un gioco particolare, una mossa specifica, un vestito, una parrucca, una battuta nel copione che possa catturare l’attenzione dei più giovani ed essere usata come “suono” proprio su tik tok. Serie tv non solo create come opera d’arte, perchè è questo che sono, ma come prodotto pubblicitario che possa catturare l’attenzione di più utenti. Abbassando si la qualità essenziale e più tecnica della serie, ma alzando di gran lunga il numero di spettatori.

Non smetterò mai di dirlo, ma una delle serie tv migliori di Netflix sotto molti punti di vista, è sicuramente Mindhunter ma non è per nulla vendibile, commerciabile, difficile da usare su tik tok, quindi Netflix farà sia prodotti improntati sulla qualità che prodotti improntati sulla capacità di diventare mainstream.

L’utilizzo di esperti tiktoker potrà essere lo strano futuro delle serie tv… aspettare per credere.

Categorie
Quattro Chiacchiere

I SOCIAL CONDIZIONANO NETFLIX E LE ALTRE PIATTAFORME STREAMING?

QUATTRO CHIACCHIERE: Quanto conta al giorno d’oggi che una serie tv sia citata spesso attraverso i social? Si può definire oggettivamente bella se è tanto seguita su di essi?

A

Netflix, come tante altre ormai, è una piattaforma streaming per la visione online di contenuti, che vanno dai film, alle serie tv e documentari. Famosa in tutto il mondo, Netflix produce ormai un sacco di materiale originale e fa di tutto per distribuire il materiale migliore in giro per il mondo. Ultimamente questa piattaforma ha fatto della pubblicità il suo punto di forza, sponsorizzando i propri contenuti originali al momento giusto e aumentando a dismisura il marketing dove necessario. Una volta Netflix si basava sui feedback diretti, appena più di due anni fa, gli utenti commentavano a raffica direttamente sotto i film e le serie tv esprimendo la propria opinione su ciò che stavano guardando. Per chi era un nuovo cliente era il metodo migliore per scoprire se ne valesse la pena guardare un prodotto o meno, quindi non si basava sui propri gusti e su la propria opinione ma su quella di altri.

C’erano delle stelline in cui si potevano valutare le serie tv, da uno a cinque, come se fosse un ristorante su Tripadvisor, inutile dire quanto questo attirava il pubblico su determinati prodotti che a quei tempi non erano molti, il catalogo era meno della metà di quello che è adesso.

Mentre Netflix conquistava tutti, Amazon partiva con più calma, con un metodo differente, perchè aveva obiettivi differenti, così puntava di più su una pubblicità visiva che incontravi per caso mentre prendevi un pullman in città o sulla metro. Grossi cartelloni pubblicitari per farti sapere che con prime avresti avuto anche delle serie Tv. Quindi attori un po’ più conosciuti e un tentativo di diventare uno studios di tutto rispetto a Hollywood. Non gli importava il feedback sulle proprie serie nello specifico, ma quanto più il giudizio generale del servizio prime di Amazon.

Tutto questo mondo, questi giudizi, tutta l’impressione emotiva del pubblico verso una serie tv appena vista, si sposta sui social network che diventano un motore di marketing eccezionale per le piattaforme streaming e non solo. Canali a tema, discussioni, stories, i social si riempiono come un onda in piena che per qualche settimana parla solo e unicamente di una serie tv. Condizionando così le scelte future di Netflix ad esempio. Che decide di chiudere o ampliare le serie tv in base a questi algoritmi che si basano di più sugli Hashtag che sulle reali visualizzazioni o sul reale valore di un prodotto.

Quindi perchè non scrivere una serie tv per far parlare di se, perchè non studiare la reazione della massa, dei social e capire prima cosa vogliono vedere per poi servirla su di un piatto d’argento? Netflix lavora sempre in modo spettacolare a livello grafico, ti attira solo con qualche immagina dove vuole lei. Delle volte scegliamo la serie tv in base alla scritta, oppure ai costumi e ai colori che vediamo a primo impatto. Ci sono serie tv che ci colpiscono subito e di cui sentiamo il bisogno di parlare, se si scaturisce questo sentimento, la produzione ha fatto centro. Al giorno d’oggi non c’è risultato migliore per una serie tv, che colpire il pubblico, farlo diventare subito appassionato e farlo diventare sponsor gratuito. L’utente vede la “casa di carta” e in modo appassionato e spudorato ne parla ovunque, su Facebook, su Instagram su Tik Tok. Delle volte bastano due episodi e si è già conquistati, non dalla regia, dalla recitazione e essenzialmente nemmeno dalla storia, quanto più dai costumi e dall’idea autoriale in se.

Le persone si vogliono integrare in tutti i modi possibili, attirare l’attenzione e per questo, se percepiscono che una serie tv sta diventando popolare e attira l’attenzione, la ostentano sui social. Il passaggio finale è appunto la stories in cui si fa sapere ai nostri follower che stiamo guardando quella serie. A quel punto li, se vedete tante stories così, vuol dire che quel prodotto è già Mainstream è ha già raggiunto l’obiettivo per cui era stato creato.

L’esempio più potente di questo fenomeno sociale è sicuramente “la casa di carta” che appassiona le persone e di cui se ne parla davvero moltissimo su ogni piattaforma, è la serie tv più ostentata di sempre e viene utilizzata più questa serie tv per “cuccare” che Tinder. Ultimamente però c’è un altro fenomeno, un’altra serie tv che ha conquistato tutti i social nel giro di una settimana, come un onda sta travolgendo tutto, la vedi ovunque e tutti ne parlano bene. Sto parlando di “SQUID GAME”.

Squid Game arriva e si impone su tutti, i social parlano solo di lei, sono tutti conquistati da questa serie tv, e in una settimana è già diventata uno strumento di aggregazione sociale, un qualcosa che va ostentato per far vedere al mondo quando siamo “fighi” che la stiamo guardando. La voglia inconscia di dire a tutti che ci piace, di mostrala e di coinvolgere più persone possibile, diventando così uno strumento di pubblicità gratuita eccezionale e Netflix sorride.

Non ho ancora visto questa serie Coreana, ma vi dico che è geniale, quello che vedo nelle foto, la grafica i costumi, la log line, è tutto estremamente geniale e creato alla perfezione. Squid Game è la Apple delle serie tv, arriva sul mercato ed esteticamente non ce n’è per nessuno. Ti attira subito per quelle tutine colorate, per la grafica della scritta, sembra subito qualcosa di nuovo di particolare e diverso. Questa serie tv è una lezione di marketing che andrebbe insegnata alle università, perchè è davvero una calamita. A quanto pare poi, non lo è solo ad impatto, ma a detta di tutti è bellissima.

Squid Game non è solo una bella serie tv, ma è davvero una creazione fatta per far parlare di se, una cosa che di commerciale sembra non avere nulla, ma che in realtà è stata cerata proprio per piacere al pubblico social, per far parlare di se e per avere un successo mainstream. Questa serie tv è fatta per piacere, ma non è sempre un difetto, anzi il risultato è davvero eccezionale e ha già conquistato tutte le stories di instagram, è la serie del momento.

Questo è l’esempio di come ormai i social siano padroni del destino di Netflix e della altre piattaforme streaming, sono una pubblicità gratuita che condiziona le scelte delle aziende, e in questo caso dei film e delle serie tv. Sono le reazioni su instagram, facebook o tik tok a determinare il valore di una serie tv, non importa il vero livello artistico, ma conta solo e giustamente se vende o meno. Non importa se “la casa di carta” per gli esperti è un disastro o se Squid Game è creato apposta per essere mainstream, quello che importa è la massa, il gusto comune, quello che in fin dei conti fa girare il mondo.