Provo a descrivere cosa mi piacerebbe vedere e ad immaginarmi la serie.

Ormai è sulla bocca di tutti, Netflix produrrà una serie live-action tratta dalla fortunata e famosa serie di videogiochi Ubisoft, Assassin’s creed.
Questa notizia ha mandato tutti in hype anche chi magari non conosce benissimo i videogiochi, anche se c’è ancora un po’ di paura visto i pessimi risultati del film con Michael Fassbender.
Questa potenzialmente potrebbe essere una serie davvero pazzesca per la sua idea autoriale di fondo che ha reso fin da subito i videogiochi belli e avvincenti, noi tutti molti anni fa ormai, siamo rimasti affascianti da questi assassini, con lame nascoste e mosse acrobatiche.
Una tentazione per molti produttori di cinema che però non sono mai riusciti a far risaltare il prodotto come speravano, anzi il film è stato davvero un piccolo flop, forse perchè effettivamente a questo film servirebbe un budget molto elevato.
Penso che il costo di produzione sia un problema molto grosso che potrebbe compromettere l’uscita di un prodotto di qualità, per far spazio a qualcosa di semplice e banale che è vendibile solo per il titolo.
Il potenziale è sotto gli occhi di tutti perchè potrebbe tornare in voga una serie storica e seguire l’onda dei film tanto amati nei primi anni 2000 dove Ridely scott ci ammaliava con pellicole come il gladiatore e le crociate.
ed è da proprio qui che voglio partire, come possibile showrunner di spessore vedrei benissimo Ridley Scott che grazie alla sua esperienza potrebbe portare la serie a davvero degli ottimi livelli di qualità.
Uno showrunner del genere farebbe molto clamore e aumenterebbe una aspettativa che in effetti è già molto alta e piena di pretese date dai videogiocatori più esperti e che sanno ogni minimo dettaglio del gioco.
Il dubbio iniziale sarebbe proprio quello di rimanere fedeli ai giochi o allontanarsi un po’ come ha fatto il film, che però aveva poi una sceneggiatura povera e limitata anche se in effetti è stato troppe volte paragonato ai videogiochi con aspre critiche che non erano molto coerenti.
Anche la scrittura vuole la sua parte e in queste occasioni serve una mano esperta, un autore che è in grado di creare una serie tv storica con elementi di fantasia per renderla più televisiva, io ho pensato al creatore di “Vikings” e “i Tudor “, entrambi scritte magistralmente da Michael Hirst.
Tutti questi nomi potrebbero attirare l’attenzione su una serie che già sta facendo impazzare le discussioni sul web, ovviamente è solo la mia fantasia e nulla di più, dubito fortemente possa andare davvero così.
Mi piacerebbe un regista unico per tutti gli episodi, un regista che sta spopolando negli ultimi anni e che mi piacerebbe davvero vederlo all’opera su una serie, ancora di più se si tratta di un live-action con grandi tratti storici.
Denis Villenueve un regista che riesce a dare una buonissima qualità a tutte le pellicole che ha diretto e che secondo me avrebbe davvero un ottimo potenziale in una serie del genere, con una aspettativa così alta.
Il budget ovviamente deve essere altissimo e devo ammettere che un po’ mi spiace che non la produca Amazon che ha una base di partenza sicuramente più ricca e potente di Netflix e che è meno vincolata dalle “voglie” del suo pubblico.
Ho paura che Netflix la renda troppo da teenagers e che il tutto risulti troppo banale e poco storico, quasi tutto incentrato su Desmond Miles e non sul suo alter ego storico, io invece punterei davvero molto sul lato storico della serie.
Serve violenza, fatti reali mischiati con la fantasia, per quello ho scelto tre persone che hanno avuto a che fare con questo genere di trame, sarebbe davvero un sogno vedere tre persone così al lavoro su una serie del genere.
L’altra difficolta risulta essere quale trama portare e se portare una dei videogiochi, scelta parecchio difficile, ma che io sfrutterei proprio come la saga ludica, e la penserei come una serie antologica dove ogni stagione c’è un diverso personaggio che parte dell’idea dei videogiochi.
Facile partire quindi dalle Crociate, da Gerusalemme e dall’ambientazione del primo capitolo della saga dei videogiochi, iniziata nel 2007, con protagonista Altair e Desmond Miles.

Io inizialmente per la serie terrei lontana la parte dell’animus e di Desmond, ma partirei subito dalla parte storica, come se fosse una storia vera, un capitolo dei libri di storia che non viene mai letto.
Magari la terrei come colpo di scena finale che ti aspetti ma che allo stesso tempo sei convinto che la serie abbia preso un’altra direzione, per poi usare la storia dell’animus come collegamento tra le diverse stagioni.
Manterrei anche il personaggio di Altair con ovviamente qualche modifica sia a lui che alla trama che lo circonda, mostrando a sprazzi momenti della sua infanzia, ma senza rivelare del tutto per quale motivo lui sia un assassino.
Ci deve essere la giusta dose di violenza e di azione, ma allo stesso tempo serve un Villain che possa essere ammirato dal pubblico come protagonista, anzi punterei molto sulla scrittura di esso.
Approfitterei del tempo storico per inserire nella serie anche Saladino e Riccardo cuor di leone, magari più come comparse, ma che alzerebbero sicuramente il livello della narrazione e della trama.
Chi potrebbe essere Altair?

Ho pensato a Mehdi Debhi che ha le giuste caratteristiche fisiche di quei luoghi e che secondo me avrebbe un grandissimo potenziale in questo tipo di ruolo, con la dovuta cura dei particolari e un grande allenamento per interpretare al meglio il personaggio.
Per l’attore deve essere un’aspirazione come lo è stato Geralt di Rivia per Cavill, l’attore deve sognare di interpretare questo personaggio che ha sicuramente un grosso potenziale e che potrebbe affascinare gli spettatori, utilizzando stuntman che fanno acrobazie e combattimenti.
fondamentale il costume, la lama e tutte le parti tipiche della serie di videogiochi, importante la giusta dose di violenza per renderlo molto realistico, per rendere la serie tv di impatto che colpisca anche il pubblico visivamente.
Altair mi piacerebbe vederlo schivo, silenzioso, con il passato molto tormentato, come se fosse un monaco silenzioso che fa della fede il suo unico cammino da cui non si discosta mai, un esecutore senza scrupoli ma che segue delle regole e dei riti ben precisi.
Il contrasto forte di usare la morte come mezzo per far terminare le guerre, sangue che cerca di estinguere il sangue, una violenza mirata, precisa con obiettivi che stanno al culmine della piramide del potere.
Ovviamente con il passare del tempo capirà che in realtà la propria setta di assassini vuole prendere il potere e conquistare poco a poco Gerusalemme uccidendo anche Saladino, un uomo di potere ma con grande intelligenza che è riuscito a far tornare la pace nel suo regno.
Altair avrà un confronto con questo uomo che a sua volta lo sfrutterà per soverchiare la setta di assassini e distruggerla.
Lui che è nato è cresciuto nel suo credo non vuole distruggere tutta la sua vita e decide di ricostruire il credo degli assassini da zero, rifondandolo con nuove regole che non prevaricano mai il potere, ma che cercano di guidare la storia in una certa direzione, rimanendo sempre nell’ombra.
L’ombra, il nascondersi, l’essere presenti ma invisibili penso sia fondamentale questo aspetto per la serie tv, ci deve essere sempre un alone di mistero intorno ad Altair, al suo passato e alla sua vita al di fuori dell’essere un assassino.
Silenzioso, micidiale, e quasi invisibile, questo sono le caratteristiche dell’Altair che vorrei vedere sullo schermo, qualcosa di violento, cinico ma che segue sempre il suo credo e i suoi obiettivi.
Mi piacerebbe dare importanza anche ai personaggi secondari come Saladino e Riccardo cuor di Leone chi potrebbero essere gli attori giusti per questo ruolo?

Potrebbe sembrare scontato, forse lo è, ma penso non ci sia attore migliore di Charles Dance per interpretare Riccardo cuor di Leone, sia per il suo aspetto fisico, ma anche per la sua portanza inglese, il suo sguardo severo e imperioso.
Facile immaginarlo nel ruolo di comandante di un esercito o nel ruolo di un re, visto la sua interpretazione di Tywin Lannister in “GOT”.

Anche questo è scontato ma chi meglio di uno che già ha fatto Saladino può interpretare un Saladino più anziano, come l’attore Siriano Ghassan Massoud che già ai tempi del film “Le Crociate” secondo me era stato il punto forte del film, mi piacerebbe un sacco che più di 15 anni dopo lui potesse tornare nei panni del suo ruolo più famoso con quella frase emblematica e molto significativa, che alla domanda “Quanto Vale Gerusalemme?” lui risponde “Tutto e Niente!”.
Quella frase rappresenta un po’ tutte le sfumature di quello che può essere la serie tv su Assassin’s Creed dove viene messa in risalto l’inutilità della guerra, ma allo stesso tempo la necessità dell’uomo di far vedere la propria forza, e di mostrare che il proprio Dio è più forte del suo.
Gerusalemme una semplice città, ma che rappresenta la fede dell’essere umano, il punto di partenza del credo e del fanatismo di molti popoli che vedono in quel luogo “il diamante del loro potere”.
Altair, sta nel mezzo, anche lui convinto che la sua fede sia la via giusta, il punto di equilibrio, tra violenza e pace tra i popoli, molto simile a Saladino nella filosofia e molto simile a Riccardo cuor di leone nel forza e nella tenacia.
Pur essendo un semplice uomo, Altair capisce appunto che quella città, quella guerra, tutta quella violenza è tutto, perchè quello è il centro del mondo, è simbolo del potere di un popolo è il miglior posto al mondo per far vedere quale religione sia migliore.
Ed è niente perchè in fondo è una città come altre, con persone normali, che hanno avuto la sfortuna di vivere li in quel periodo storico.