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Recensioni nel tempo di un caffè

MESSIAH: UNA SERIE AMBIZIOSA CHE NON HA CENTRATO IL SUO OBIETTIVO

Recensione nel tempo di un caffè

E se Gesù tornasse nei giorni nostri? quale impatto avrebbe sul mondo? Queste due domande sono il concept di partenza di questa serie Netflix, creata da Michael Petroni.

Da subito si può intuire che si tratta comunque di qualcosa di ambizioso, perchè è difficile costruirci una trama sopra e servirebbe un ottimo budget di partenza. Diciamo che questa serie risalta un po’ questi difetti, infatti è stata cancellata dopo una sola stagione.

La serie invece per molti altri aspetti si presenta molto bene, l’idea è stata sviluppata nel modo adeguato e riesce a farti porti sulle domande sulla vera identità del protagonista, che vacilla sempre tra il sacro e il profano.

Il dubbio sulla sua vera identità è il vero centro narrativo della serie e ruota tutto intorno a quello, ci crea curiosità e ci spinge a guardare tutta la prima serie per avere delle risposte, perchè davvero, è molto difficile capire se si tratta davvero del Messiah o no.

Gli altri personaggi mi sono piaciuti per grande parte della trama, anche se tendono un po’ a perdersi, alcuni risultando inutili alla causa o scritti con troppa fretta, e difficili da collocare.

Nel complesso è una serie che vale la pena di essere vista perchè ha davvero un sacco di elementi a suo favore, è un peccato sia stata cancellata, sono sicuro che la seconda stagione avrebbe rispettato il livello della prima.

Un prodotto che comunque è ben scritto e la cui regia è di ottimo livello, nulla da dire nella recitazione, anzi il protagonista Mehdi Dehbi, è davvero perfettamente calato nella parte del Messiah, sempre che lo sia…

5 risposte su “MESSIAH: UNA SERIE AMBIZIOSA CHE NON HA CENTRATO IL SUO OBIETTIVO”

[…] So che Hollywood non darà peso a queste cose, già non l’ha fatto nel primo, e il Gladiatore non è molto storico, però mi piacerebbe che ci fosse un tentativo almeno di carattere estetico di rappresentare gli imperatori. Non molti sanno che Settimio Severo era di origini nord africane, per questo sarebbe molto bello e adeguato che gli attori abbiano determinate caratteristiche, è un politically correct storicamente adatto, che ci fa capire molte cose sulla storia della nostra amata penisola. Per il ruolo di Caracalla ho pensato a Mehdi Dehbi, immaginando nel film un Caracalla che si sposa dopo i 14 anni, magari già verso i 20 anni. Attore già presente nella serie tv il Messiah. […]

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Vedo che tu hai salvato l’attore. Io purtroppo poco. La sceneggiatura purtroppo non è stata all’altezza. Secondo me andava realizzato un film più che un serie. Si sono persi in troppe storie parallele mettendo insieme diversi generi.

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