Recensione nel tempo di un caffè

Against the Ice è un film del 2022 diretto da Peter Flinth e basato sul romanzo di Ejnar Mikkelsen, protagonista ed esploratore di questa storia.
Il film parla dell’esplorazione danese della Groenlandia, una lotta di scoperte con gli stati uniti che ambivano ad avere parte di quelle terre, Mikkelsen si spinge sempre più oltre e nonostante le difficoltà e le perdite, insiste per raggiungere il proprio obiettivo e dimostrare i confini di questa terra desolata e ghiacciata.
Mikkelsen decide di intorarsi nelle terre ghiacciate con un giovane meccanico, di nome Iver Iversen, ma la difficoltà di sopravvivere in quel posto gli mette davvero a dura prova, una lotta contro la natura selvaggia e il freddo.
Il film ha ritmi lenti ma ben scanditi, non risulta essere quasi mai noioso, nonostante la sua semplicità, la scenografia, evidentemente islandese da un tocco di spettacolarità e giusto contesto a tutto il film. I rapporti umani sono ben descritti e anche il lato storico è ben curato, una buona recitazione dei due protagonisti Nicolaj Coster-Waldau e Joe Cole aiuta a dare credibilità a tutta la storia.
La prima parte è sicuramente migliore della seconda, una storia che di per sé non aveva moltissimo da offrire ma che essendo gestita bene rende il film piacevole, anche se nella parte centrale, prima del finale rallenta un po’ e diventa un po noioso, forse a tratti un po’ troppo. La storia al suo fascino ma non è nulla di estremamente particolare, ma nulla è scontato e trasmette bene il senso di angoscia e speranza che si affievolisce dei due protagonisti.
Un film storico semplice, ma ben curato, con due attori che reggono praticamente l’intera trama del film, il resto lo fa il clima e come ce lo immaginiamo, una storia tutta Danese, quando per reclamare un posto, bastava scoprirlo per “primi” ed esplorarlo.
Un film che consiglio soprattutto per la sua intensità in alcuni momenti, per il rapporto crudo tra l’uomo e la natura e per l’orgoglio e la forza che dimostrano alcune persone.