Recensione nel tempo di un caffè

L’Altra metà è un film del 2020 scritto e diretto da Alice Wu e liberamente tratto da Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Un teen drama americano che ci mostra il lato semplice e complesso dell’amore e che non sempre va tutto come dovrebbe andare.
Spesso i film ci mostrano sempre che alla fine l’amore vince sempre e che il protagonista va con la ragazza dei suoi sogni, qualsiasi essa sia, ci sarà sempre un lieto fine e un’unione tra i protagonisti innamorati. Questo film ci avvisa subito che non sarà così anche se in qualche modo un risvolto positivo ci sarà.
La trama parla di una ragazza molto colta e che aiuta i ragazzi con i temi di classe, un ragazzo però le chiede qualcosa di diverso e le chiede aiuto per scrivere lettere d’amore ad una ragazza, la protagonista però si innamorerà della ragazza stessa.
Questo film riesce anche a far sorridere, prende l’amore con le pinze ne espone la semplicità con cui può nascere ma anche la complessità con cui non può proseguire o funzionare, ci mostra l’amicizia tra uomo e donna, la difficoltà di non provare qualcosa in più e ci mostra che a volte quel senso di attrazione e unione va al di là dell’aspetto fisico.
Molte facce della stessa medaglia, complessa singolare e dolorosa come l’amore, sarebbe bello se tutto fosse sempre e semplicemente corrisposto saremmo tutti più felici, tutti in perfetta sintonia con la nostra anima gemella. Questo film ci fa vedere un po’ tutto il lato complesso dell’amore, della sua illusione, del giudizio degli altri che pesa sempre e comunque su di noi, di tutte quelle sfumature a cui diamo poco peso ma che sono fondamentali.
Poi c’è una linea talmente sottile tra amicizia e amore, forse una delle cose più pure e semplici perché lontana dai tradimenti e dalla sole unica voglia carnale, si uno dei due proverà qualcosa in più, ma come il film ci mostra può essere sempre un’amicizia, pura, bella, anche più bella delle altre. L’amore è talmente complesso che va preso così com’è, nella sua particolare voglia di complicarci la vita.