Recensioni nel tempo di un caffè

Era il 2005 quando per la prima volta arrivò su RAI 2 una nuova serie che aveva letteralmente stregato gli americani solo qualche mese prima. Non esisteva Netflix, Amazon prime e qualsiasi sito di streaming, a malapena c’era un primordiale Youtube.
Lost è il preludio e l’input per tutte le serie tv che sarebbero venuto dopo, un icona, un esempio di come da li a poco le serie televisive sarebbero diventate parte fondamentale di un network.
Scritta e ideata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, Lost ha avuto fin da subito la capacità di catturare l’attenzione dello spettatore in pochi minuti. Era qualcosa di nuovo, qualcosa di inaspettato per lo spettatore medio televisivo.
Io me la sono vista tutta su RAI 2, in cinque anni di agonia e attesa, con le pubblicità e i dubbi che si intervallavano alle scene della serie, è stata un impresa ma sono contento di averla fatta.
Le prime stagioni di Lost si possono definire con un solo termine, Cliffhanger (finale sospeso). Lost è un continuo susseguirsi di misteri, di domande e di colpi di scena davvero interessanti, penso sia tutt’ora la serie tv regine dei Cliffhanger, talmente potenti da tenerti attaccati allo schermo assetato di vedere un altro episodio.
Lost ha rivoluzionato la serialità, li ha dato continuità, logica e delineato la strada per le trame orizzontali delle serie future. Innovativa, bella, a tratti davvero geniale, fatto per catturare lo spettatore e non lasciarlo più andare.
I personaggi sono scritti bene, la trama scorre e ci fa apprezzare tutte le sfumature dei protagonisti, sa metterti ansia e paura e soprattutto curiosità. Effettivamente Lost è famosa per il disordine, per la complessità e per i misteri senza risposta.
Penso sia un prodotto meraviglioso fino alla terza stagione, qualcosa di unico nel suo genere, le altre tre stagioni sono un sforzo produttivo, mal scritte e davvero molto ma molto forzate.
Se non l’avete ancora visto, Lost è una di quelle serie tv che va assolutamente vista! e quando la vedrete e non riuscirete a spostare gli occhi dallo schermo, ricordatevi di me che attendevo una settimana per vedere l’episodio successivo o che attendevo un anno per la stagione successiva.
La metto nella mia top 5 delle serie tv più belle e più importanti che ho visto, più per sentimento personale forse, che vera e unica qualità dell’intera serie.
2 risposte su “LOST : DOVE TUTTO EBBE INIZIO”
[…] ruolo dell’imperatore Settimio Severo ho pensato a Naveen Andrews il famoso Sayd della serie Lost. Non si è più visto i ruoli di rilievo e potrebbe essere il suo riscatto, ovviamente scelto per […]
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[…] Lindelof è uno dei creatori di Lost, prodotto che ha lanciato la sua carriera, maestro dei misteri e dei cliffhanger ha la capacità di […]
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