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RECENSIONI COMBINATE

Qualche volta ci è capitato di entrare in una escape room e immaginare che tutto quello fosse reale e che veramente qualcuno ci avesse richiuso li dentro con lo scopo di non farci uscire o di mettere in gioco le nostre vite. Un’idea semplice e immediata per un film che infatti ha trovato riscontro in tre produzioni, di una, la prima, staccata dalle altre due e pioniera di questa idea.

Ogni film propone qualcosa di nuovo e più eleborato, ecco perchè serve una recesione di tutti e tre per capire lo sviluppo di questa semplice idea dell’horror basato sulle escape room.

Il primo film prodotto su questo tema è Escape Room del 2017. film diretto da Will Wernick e ideato e prodotto da una piccola casa di produzione.

Film semplice con ampi spazi horror, un gruppo di amici si ritrova in una escape room classica, piccola, chiusa in un magazzino, all’inizio sembra tutto normale, ma ben presto si accorgono che se sbagliano possono morire. Una trama un po’ scontata ma che si adegua allo stile del film che non necessità grandi situazioni.

Film un po’ povero e privo di budget he prova a districarsi con i suoi personaggi che risultano un po’ troppo piatti e banali e con colpi di scena che non riescono più di tanto a sorprendere.

L’idea iniziale e bella e intrigante e sicuramente il film non annoia, qualche scena di violenza tiene sveglio lo spettatore che si ritrova davanti ad un prodotto davvero semplice, un horror abbastanza classico.

Nel 2019 ariviamo ad una produzione più complessa della stessa idea, con l’omonimo titolo Escape Room diretto da Adam Robitel, ma con una trama più complessa e con scenografia e personaggi più completi e complicati con una apertura nel finale.

Questo film ci mostra sempre un gruppo di persone ma sconosciute tra di loro, con colpi di scena un po’ più incisivi e una complessità generale evidente. Scenografie più complicate e personaggi meglio caratterizzati.

Una trama più espansiva che crea una situazione molto surreale con il gioco più ampio e davvero assurdo. Degli interi e giganti set da escape room mortali in cui ogni stanza e ricalcata sui traumi dei concorrenti.

Fin da subito però si intuisce chi sarà la protagonista e quella più sveglia della situazione e questo compromette un po’ i successivi colpi di scena del film che ovviamente fa molte vittime e spiega solo in parte cosa sta succedendo.

Questo film apre un mondo e un duello tra la protagonista e le persone che gli hanno fatto fare questo gioco. un film che risalta più la psicologia e il thriller e attenua un po’ la parte horror, quasi nascondendo alcune morti troppo violente.

Escape room 2 – Gioco mortale è un film del 2021 anche questo diretto da Adam Robitel e sequel del film del 2019, che per non fare confusione, all’inzio del film ci proprone un piccolo riepilogo del primo film sfrutttando i ricordi della protagonista.

Ovviamente bastano le locandine e il trailer per farsi qualche spoiler rispetto al primo film, ma non conta molto ai fini della trama che ha comunque una necessita di una protagonista per portare avanti la storia.

una storia che in quessto film si amplifica e abbandona quasi del tutto la realtà, diventando del tutto improbaibile e surreale soprattutto nel finale. Esacape room 2 alza il tiro e crea situazionie stanze sempre più grandi e incredibili ma allo stesso tempo interessanti, la parte horror sparisce quasi del tutto lasciando parte ad una parte psicologica interessante.

Qui i protagonisti del gioco sono sopravvissuti di Escape Room precendenti, quindi tutti consapevoli e anche abili a risolvere enegmi.

Escape room non da spazio ad altro e si conferma solo sulla trama centrale facendo crescere il duello tra la protagonista e la società segreta che cera questi giochi, espandendo sempre di più l’escape room.