MUTI – THE RITUAL KILLER: QUANDO SI VUOL FAR TROPPO, NON SI RIESCE A FARE NULLA

Muti - the ritual killer recensione

Recensione nel tempo di un caffè

Muti è un film del 2023 diretto da Geroge Gallo, tra i protagonisti Morgan Freman e Cole Hauser. Un thriller/giallo in cui un detective condizionato da un grave lutto, segue le orma di un serial killer che uccide le sue vittime con uno strano rituale africano, chiamato Muti.

I protagonisti del film Muti the ritual killer
Morgan Freeman e Cole Hauser

Una regia spenta e debole e una trama alquanto incongruente e confusionaria, rendono questo film un vero caos in cui è difficile orinetarsi e capirne lo scopo, un film che prova a fare tutto ma che poi nel complesso non riesce a fare nulla. Un intera parte iniziale e qualche spezzone che riguarda la presenza del Serial Killer a Roma non fa altro che alimentare confusione e non da davvero nulla alla trama. C’è un tentativo maldestro di aggiungere azione e sempre un tentativo di dare spessore ai dialoghi che sono molto banali e di poco spessore.

Il protagonista, il detective Boyd (Cole Hauser) ha subito un grave lutto, la morte di sua figlia e ancora un po’ condizionato, violento e molto istintivo, si butta a capofitto in questa indagine, ma il suo personaggio e quasi grottesco e mal gestito anche a livello di regia. Una caricatura del poliziotto cattivo che non funziona e non fa altro che far scendere il livello del film. Anche il resto dei personaggi sono tra il passivo e il banale, dagli attori italiani a Roma, davvero inutili ai fini della trama, a quelli principali come Morgan Freeman che appare solo stanco e confuso.

Sul finale qualche tentativo di colpo di scena, tanta fretta e tanta confusuione, succedono tante cose, ma non ci viene mostrato nulla ma solo fatto intuire, tanto che diventa un finale scarno e davvero con poco significato e senza alcuno stupore da colpo di scena. Un film che naviga a caso tra un genere e un altro senza mai trovare la rotta giusta e rimanendo in un limbo confusionario senza capire dove vuole arrivare.

Nel complesso ci si ritrova davanti a molta confusione e ad un film che si perde in tentativi di genere, un po’ azione, un po’ poliziesco, un po’ thriller, ci prova con tutto, ma non riesce con praticamente nulla.

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