QUATTRO CHIACCHIERE: Ludwig Göransson e Hildur Guðnadóttir, due compositori “Scandinavi” stanno conquistando Hollywood.
Ludwig Göransson e Hildur Guðnadóttir sono due compositori dle norde europa di grande successo. Lui Svedese, scandinavo puro, mentre lei Islandese, piccola isola per grandi taleni. Dopo il successo della colonna sonora di “Oppenhimer” e la conferma del talento Hildur con il film “Assassinio a Venenzia“, questi due, stanno conquistando Hollywood.

Una cosa che viene fin troppo spesso sottovaluata dei film è proprio la colonna sonora, snobbata da molti e cosiderata involontariamente non importante. Eppure essendo musica è facile che rimanga nella nostra testa e che ci ricordi immediatamente il film. La colonna sonora è un incisione fisica del film che passa dalle parole della sceneggiatura a composizioni melodiche pazzesche, meravigliose che manovrano facilmente i fili delle nostre emozioni.
Ludwig Göransson è nato il 1 settembre dell 1984, ed è un compositore, direttore di orchestra e produttore Svedese. Un artista giovane ma che in poco tempo ha stupito tutti con composizioni che vestivano perfettamente i film per cui erano state scritte. Infatti la colonna sonora deve essere un po’ com eun vestito, calzare a pennello sul proprio prodotto. il maestro Ennio Morricone era un “sarto” di grandissimo talento, con i suoi suoni vestiva alla perfezione i western, grazie ad una similitudine uditiva di quel mondo.
Ludwig Göransson dimostra tutto il suo talento nei suoi ultimi lavori, con composizioni che raccontano le emozioni del film anche senza vederlo. Sostituisce in Tenet uno dei compositori più grande dei nostri tempi Hans Zimmer e lo fa in modo perdetto, attigendo anche dalle sonorità del passato del compositore tedesco. Vince l’oscar con la colonna sonora di un film Marvel Black Panther: Wakanda forever, con suoni e musica di altissimo livello che ci portano subito in una atmosfera esotica, ci portano con le emozioni in africa. Questo dimostra la sua duttilità, la sua empatia verso le storie che va a raccontare con le proprie note.

Con Oppenhimer arriva un po’ il riconoscimento popolare, un film di grande successo e emozioni create anche da una colonna sonora perfetta e incisiva. Ci trasmette paura, tensione e maestosista, un senso di impotenza che ci perquote per tutta la durata del film. Commerciale in alcune sue sonorità, che strizza l’occhio a sonorità di Hans Zimmer, presenti in vecchi film di Nolan, come Inception e Interstellar.
Questo compositore svedese non solo entra nella sceneggiatura, ne capisce i meccanismi emotivi, ma entra anche nello stile del regista, componendo musiche che ricalcano un po’ tutte le sue caraterristiche artisitche. Bella sorpresa averlo sentito al lavoro anche nella colonna sonora di Mandalorian, anche quella un vestito perfetto per la serie.
Hildur Guðnadóttir è nata in Islanda, nel 1982 anche lei molto giovane, compositrice e violoncellista, trasforma la purezza di uno strumento in colonne sonore che si impregnano dell’essenza del film, moderna e innovativa. Gioca molto sulle vibrazioni del suono, proprio come la sua corda de violoncello.
Si può dire che Hildur abbia inziato a dimostrare la sua visione artistica e sonora con il film Soldado, la sua colonna sonora ci scuote con forza, con suoni rigidi e pungenti, alimenta tensione e alo stesso tempo uno stato di paura e terrore. Strizza l’occhio al genere horror creando un fore contrasto nello spettatore che si ritrova immerso nella giusta situazione grazie anche questa colonna sonora. Un film che parla di violenza del narcotraffico, di un Messico distrutto dalla battaglia per la droga. Questo lavoro ci mostra già lo spunto interessante di questa compositrice del nord.
La sua consacrazione arriva con il film Joker che le vale anche un premio Oscar, attinge dal suo precendente lavoro in Soldado con una colonna sonora che gioca un po’ con emotività paurose e ansiose, quasi di costante apprensione e tristezza. Gico perfetto di archi, con dei bassi quasi taglienti che vanno a prendere lo stomaco. Anche lei in questo caso osserva con attengione il collega Hans Zimmer e ne prende qualche “piccolo trucco magico”, dalla trilogia di Batman. Altro spunto interessante nella ricerca della follia nel rumore, con suoni che abbracciano le sonorità del film Shutter Island. Con joker questa compositrice dimostra una grande ricerca,passione e innovazione. Con la particolarità che la colonna sonora si evolve con il personaggio.

Lo stesso anno, nel 2019 ci delizia con la colonna sonora della serie HBO Chernobyl, che mantiene un po’ quei toni di tensione e paura già visti in precedenza, ma che si espande di più nella sperimentazione. Questa colonna sonora è particolare, moderna risce in qualche modo trasportarci nel futuro, come se ci trovassimo in un mondo con alta teconologia. Allo stesso tempo ci da una senzione distopica, ansiosa, come se il suono fosse continuamanete contaminato, anchìesso radioattivo.
Hildur Guðnadóttir sembra avere più limiti rispetto al collega svedese che ha già spaziato in più generi, però sembra anche essere una grande innovatrice e per adesso non sta sbagliando nulla, anzi si sta sempre di più consacramdo. Con il film Tàr il suo ruolo diventa meno sperimentale più classico, con toni gravi a volte frenetici e molto tecnici, archi e voci che si incrociano perfettamente.
Assasinio a Venezia è il suo ultimo lavoro e già sta avendo dei riscontri molto positivi, qui la colonna sonora strizza l’occhio a toni un po’ più classici non mancando di lasciare la sua impronta di tensione e trsitezza, quasi di orrore. un ennesimo capolavoro che lascia il segno a Hollywood e porta anche l’Islanda a farsi spazio nel mondo del cinema.


Lascia un commento