Recensione nel tempo di un caffè.
The devil on trial – processo al diavolo è un documentario di Netflix del 2023 diretto da Chris Holt, regista pluripremiato per i suoi documentari. Questo prodotto è uno dei tanti che Netflix offre di questo genere e sta avendoun grande seguito. Questa storia ha sempre un ottima capacità di creare curiosità.

Uno dei punti cardine è sicuramente la presenza dei coniugi Warren ormai famosi grazie alla serie di film “The Conjuring“, il terzo capitolo della saga infatti prende proprio spunto da questa storia vera dai contorni molto misteriosi che aveva incuriosito tutta l’america e non solo, infatti per la prima volta in tribunale, veniva citata una possessione demoniaca. Il film come giusto che sia metteva un grande tocco di fantasia ma The Conjuring – Per ordine del diavolo, non ha avuto un grande successo.
Il documentario ci mostra questa storia vera, entrabe le facce della medaglia, tra misticismo e verità, con una conclusione razionale, scientifica che si allontana totalemente dal misticismo dei primi racconti che vengono esposti. La famiglia Glatzel è la protagonista di questa storia, dove parte tutto da una presunta possessione del figlio minore, David allora 11enne. Intorno agli anni 80′, un periodo particolare, che per capire al meglio tutto il documentario andrebbe esamaniata a fondo un po’ tutta la situazione americana di quel periodo.
Questo documentario è ben fatto e indubbimente ben diretto, ottimo il montaggio che ci spinge inizalmente nella direzione opposta alla verità per poi ritornare su basi più razionali e veritiere. Un accusa alla menzogna e una ricerca di unica verità, fin da subito si ha la sensazione che ci sia qualcosa di strano in questa storia. Arnie Johnson, il ragazzo della figlia di questa famiglia Debbie, uccide con quattro coltellate il suo amico Alan Bono e dice che è stato il diavolo a possederlo e fargli fare questo.
I Warren si avvicinarono a questa famiglia per capire se il loro figlio fosse posseduto e sembrerebbe che in una delle sedute, il diavolo sia passato dal corpo di David a quello di Arnie, provocando poi l’omicidio. La storia è alquanto assurda, ma solo nel finale prende voce il fratello maggiore della famiglia, quello più distaccato dal paranormale, quello più razionale che rimette insieme tutti i pezzi della verità mettendo davvero in cattiva luce i Warren.
Un documentario coinvolgente, che non fa paura come ci si aspetta, ma che ci mostra tutte le prove del caso, insinanundo fin da subito il dubbio che si tratti tutto di una messa in scena, anche il più credente, capisce fin da subito che c’è qualcosa che non quadra. Ovviamente questo prodotto non prende le parti di nessuno, intervista i protagonisti della storia e ci mostra i fatti con delle ricostruzioni, sta al pubblico decidere quale sia la verità, anche se appare abbastanza ovvia, perché come sempre, basta seguire i soldi.
Se si mantengono le aspettative basse è davvero un ottimo prodotto, intrigante, ben girato e coinvolgente, ovviamente è un documentario di un maestro del genere e quindi ha davvero pochi difetti, ottima la sua struttura, pura e semplice che non da troppo adito alla fantasia.


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