GEN V: RECENSIONE DELLA SERIE SPIN-OFF DI THE BOYS

Recensione nel tempo di un caffè

Gen V è una serie spin-off di The Boys prodotta da Amazon prime video e creata da Craig Rosenberg, Evan Goldberg e Eric Kripke. Una serie che ci riporta nel mondo della forse più popolare serie Prime video e lo fa spostando il focus su una scuola di giovani supereroi.

Temporalmente a livello narrativo Gen V si colloca tra la terza e la quarta stagione di The Boys. Una serie che ne mantiene lo stile ma che tratta un argomento più giovanile con evindenti influnze da teen drama. Questo spin-off amplifica il potenziale di questo mondo narattivo, nato da una graphic novel, The boys ha porato una bella novità, in un periodo di grande successo per i cinecomic. Come la sua serie madre anche Gen V parte con un colpo di scena inaspettato, alquanto sanguinoso e con un filo di ironia tagliente e spregiudicata.

La protagonista è Marie Moreau (Jaz Sincler), un giovane e ambiziosa teenager dal passato complicato, con il potere di “comandare” il sangue e di farci ciò che lei vuole. Solo questo potere è un po’ il simbolo splatter dello stile di The boys. Sempre grottesco e con una violenza evidente ma mitigata sempre da una sorta di irrealismo e black humor. Marie vuole riscattare il suo passato, ritrovare sua sorella per poter riallaciare i rapporti e entrare nei 7. Gen V ci porta nella Goldkin, un università esclusiva che forma i supereroi. Come in The Boys, anche qui nulla come sempre e anche li si nasconde qualcosa.

Questo spin-off è strattamente legato alla sere originale, con riferimenti e personaggi e con elementi che potrebbero condizionare e non poco la storia delle prossime stagioni di The Boys. Gen V ha tutti gli elementi della serie originale è una bella serie e un ottimo spin-off uno dei milgiori degli ultimi anni.

Sfiora solo il teen drama, e il finale esplosivo comporta diverse conseguenze in quel mondo narrativo, con delle brevi comparse eccellenti della serie originale. I personaggi, come spesso accade in questo prodotto, sono scritti davvero bene e l’assurdo, il grottesco e l’estremo anche in Gen V sono elementi caratterizzanti e importanti. Il sangue è protagonista e ogni potere scaturisce nello spettatore un pensiero di confronto contro l’essere più forte del pianeta Patriota (Uno degli miglior villain di sempre).

La serie orignale offriva del buon materiale ed essendo che i 7 in fin dei conti sono il centro di tutto, l’idea di ambientarla in una scuola per diventare uno di loro è davvero geniale. qualsiasi altro formato o storia, potrebbe avere causato danni alla trama principale, facendone perdere un po’ il significato. Gen V invece la rafforza e in pochi secondi riesce a darci mille conferme sulla trasformazione dei personaggi e sulla direzione della trama.

Gen V è così in conclusione un prodotto davvero ottimo, rispettoso del prodotto originale, un eccellente contorno che offre un sacco di lementi aggiuntivi, alla trama e ai personaggi, dandoci una visione più ampia del mondo di The Boys e se vogliamo proprio considerarlo un teen drama, forse è uno dei migliori prodotti ultimamente.

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