CARTOLINE DI MORTE: UN OTTIMO THRILLER

Recenesione nel tempo di un caffè

Cartoline di morte è un film del 2020, un classico thriller americano diretto da Denis Tanovic. La pellicola si basa sul romanzo “The Postacard Killer” di James Patterson e Liza Marklund. Il protagonista nei panni del classico detective in disgrazia è Jeffrey Dean Morgan.

Cartoline di morte rispetta un po’ tutti i clichè di questo genere, dal detective amerivano in crisi che affonda la disperazione nell’alcol, un po’ di toni noir, il grave lutto da superare e una relazione appena finita. Il punto di partenza sia del libro che della trama del film sembra proprio essere l’idea di creare un killer che avesse un determinato stile di uccisioni.

La trama poggia molto su questo, un killer che fa dell’arte la sua ispirazione e le vittime le sue rappresentazioni. Il detective della polizia di New York Jakob Kanon ha appena perso la figlia in un brutale omicidio a Londra, lui intuisce subito che potrebbe trattarsi di un serial killer e porta avanti le sue indagini. Tormentato dalla perdita della figlia che si era appena sposata, cerca una soluzione al caso, facendo delle scorcertanti scoperte. Gli omicidi sono sparsi per varie città dell’Europa e il misterioso killer potrebbe colpire ancora.

Cartoline di Morte, proprio come il suo titolo ci fa fare un piccolo giro in Europa all’inseguimento di uno spietato serial killer, le due trama che si sviluppano confondono un po’ lo spettatore, lo ingannano e lo portano nella direzione sbagliata. Un’idea coinvolgente che è la vera chiave del film. Ci sono diversi cambi di rotta, un Plot Twist abbastanza clamoroso e dei plot point che si sovrappongono in modo molto calibrato e con il giusto effetto sullo spettatore.

Questo film ha degli alti bassi, con una recitazione che fa un po’ fatica ad esprimere le giuste senzazioni. La fotografia non è incisiva, rimane abbastanza piatta senza trasmettere del tutto le emozioni giuste, che dovrebbero essere forti e destabilizzanti. Jeffrey Dean Morgan è perfetto nel ruolo, ma anche lui fa fatica ad esprimere al meglio il senso di profonodo dolore che coinvolge il suo personaggio.

Uno di quei thriller che ricalca alla perfezione il suo genere, con la giusta tensione, i plot twist, le rivelzioni, un po’ di violenza e la caccia all’uomo, eppure Cartoline di morte si piazza un po’ in quei film che ti fanno mangiare un po’ le mani, perché poteva dare molto di più. Anche se poi nel complesso è un ottimo film nel suo genere.

Il grande stupore ed efficacia di questa pellicola, è sicuramente il modus operandi del killer, la bellezza delle due trame che fino ad un certo punto del film non si capisce se abbiano la stessa linea temporale, una scelta accattivante e vincente. Dispiace un po’ per qualche mancanza sparsa in diversi elementi tecnici, recitazione, scrittura del personaggi e appunto regia e fotografia. Rimane dunque un film che vale la pena guardare, con la consapevolezza che potrebbe essere stato ancora più bello.

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