CONTROCORRENTE: Da poco uscito nelle sale il nuovo Hunger Games, voglio affermare che Lucy Gary sia un personaggio migliore di Katniss, ora vi spiego perché.
Hunger è stato a suo tempo, ciò qualche anno fa un vero fenomeno mondiale. Una saga di libri abbastanza semplici per ragazzi con grazie ai film ha davvero conquistato molto pubblico. La protagnoista era l’impavida eorina Katniss Everdeen che ha conquistato grandi e piccini, un carettere mite, contorto e molto eleborato portata sullo schermo da una delle migliori attrici della sua generazione, Jennifer Lawrence.

Katniss Everdeen
Analizzando più a fondo il personaggio di Katnis però troviamo anche dei grossi difetti, un senso di grosso squilibrio, apatia, e sempre delle reazioni avverse verso chi provava qualcosa per lei. Ama quando è rifutata, rifiuta quando è amata. Un eorina che non vuole esserlo, timida a volte e super estroversa in altre. Dolce e scorbutica allo stesso tempo, con dei grossi attimi di rabbia incotrollata. Nel corso della storia esprime grande coraggio, ma allo stesso tempo non è altro che un burattino. Non è una vera eroina non lo vuole essere e non solo il pubblico di Panem la trasrforma in quello che non è, ma anche lo stesso pubblico cinematografico.
Una ragazza come Katniss e l’antidiva per ecccelenza, proprio come la sua meravigliosa interprete, però è tutto quello che vedi, un personaggio fatto di picchi pazzeschim che mette in crisi chiunque. Dal presidente Snow che non azzecca uno stratega manco per sbaglio a Peeta Mellark che diventa a sua volta una marionetta nelle mani di Katniss. Hunger ha un forte legame con la guerra, come se Susan Collins fosse partita da li, da un soldat che torna dalla guerra pieno di traumi. Katniss invece di sorgere come ghianaia imitatrice si spegne a poco a poco, senza il supporto degli altri crollerebbe.

Un personaggio che si spegne gradualmente perde la propria identità, con un picco finale di rabbia quasi ingiustificata. Usa chi ha intorno e gli altri usano lei, proprio come i personaggi di Panem. Katniss non è una ribelle e una che vuole mantenere la pace ma che non vuole che gli si toccano le persone che ama. Non è un personaggio, attivo dinamico, forte, intrependente, simpatico, solare, nulla, in fondo è molto simile al presidnete Snow. Il nuovo capitolo ci mostra alcune somiglianze tra i due.
Quindi nonostante la bellezza e il talento della sua interprete. Il suo personaggio fa fatica ad avere una struttra vera e propria, non fa nulla, il coraggio diventa quasi la sua condanna, più volte viene sottolineato quanto lei sia cinica e egoista, ma lei non voleva altro che una vita tranquilla. Nel complesso mi sembra molto sorretta dalla sua attrice, ma il personaggio in se di Katniss Everdeen non è poi così spettacolare come ci fanno credere i ribelli, Panem e i film stessi.
LUCY GRAY BAIRD
Questo personaggio devo ammettere che già dal libro mi avea dato delle ottime vibrazioni, più completo, vivace e spacca schermo di Katniss, la Collins se l’è giocata alla grande, prendendo sia alcune similitudini, ma ribaltando tutto. Dal non voler le telecamere a far di tutto per essere sottoi riflettori, un attitudine allo spettacolo a rompere gli schemi.
Lucy Gray, canta, si prende ciò che vuole senza troppi ma, cade e si rialza, si innamora di Snow e allo stesso tempo lo usa per soppravvivere, ha la giustizia di Katniss, ma non è spenta, è forte, cinica, vorace della vita, la sua vittoria e ancora meno casuale. Ha pieta, compassione e dolcezza, ma anche un capacità di interagire che Katniss non ha. È un personaggio migliore per la sua voglia, energia, più da cinema se vogliamo.
Il personaggio di Katniss è più un personaggio da film profondo, con un certo spessore, una violenza che Hunger Games il film non può permettersi fino in fondo. Katniss non è un’eroina per ragazzi, ha un carattere da film impegnato. Lucy Gray rispecchia di più la forte illusione di libertà, i colroi della futura Panem, il mistero e la sensualità in un personaggio che già dal libro è profondamente caraterrizzato. Rachel Zegler è stata bravissima, anche se nel complesso la Lawrence è difficile da raggiungere, se l’è cavata davvero bene.

La sua Lucy Gray ha un livello di coraggio superiore, spregiudicato e forte, la prima ad aver da un parte di show a dei giochi di morte, una giullare magnetica che destabilizza chiunque. Mai smielata, confusa, ma sempre attenta, forte e mai in difficoltà, trasforma la paura in rabbia e realizza il sogno di Katniss, fuggire e vivere la sua vita tranquilla. D’altra pate il suo personaggio arriva dalla guerra, una famiglia nomade di artisti, più telvisiva della Everdeen.
Nel complesso, anche solo con un libro e un film, ho visto un personaggio più articolato, con più sfumature e misteri di Katniss, un contrasto con essa, con qualche somiglianza. Un personaggio che ha una certa profondità, più difficile da capire, con un sarscasmo ben delinieato, mai confusa, tosta in tutti i suoi modi di fare. Lei è ambizione e coraggio, tanto che Snow la vuole anche per quello. La sensualità è un dono per pochi, spacca la tensione, da colori, proprio come fa il personaggio di Lucy Gray. Katniss stupisce per il coraggio ma poi si perde nella confusione e nell’apatia, Lucy Gray stupisce e continua a farlo fino alla fine, con un colpo di scena da vera star. Katniss è vittima del sistema, Lucy Gray lo schiaccia il sistema e involontariamente, fa scattare la miccia che cambia il mondo di Panem.

Forse concludendo la forza del personaggio di Lucy Gray sta nel fatto che avrebbe molto di cui raccontare, dalla guerra al suo essere nomade e passare di distretto in distretto, rappresenta un po’ un personaggio di passaggio, nato nella guerra e cresciuta con i primi Hunger Games, di lei sappiamo poco di Katniss tutto, forse è proprio questo alone di mistero a renderla speciale, come un giovane talento dal grande potenziale pronto ad esplodere. Un personaggio così forte da l’idea di leader, di una persona che può cambiare il mondo, più di quanto lo era quello di Katniss.
Insieme rappresntano un po’ le sfumature degli Hunger Games, con Katniss che una guerriera, il suo simbolo e l’arco, e Lucy Gray Baird invece e lo spettacolo, con la sua arma che è la chitarra. Simili e diverse allo stesso tempo, coraggiose entrambi, simboli a loro modo, ribelli e sognatrici, una sfida nelle sfide per decidere quale sia il personaggio milgiore.


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