LANTHIMOS, POVERE CREATURE E L’EFFETTO DEL GIOCATTOLO CHE ORMAI HANNO TUTTI.

QUATTRO CHIACCHIERE: L’ultima opera di Lanthimos sta avendo un grande successo e questo sta creando un importante dibattito. Se piace a tutti non è più bello.

Da pochi giorni è uscito nelle sale cinematografiche Povere Creature! Candidato agli Oscar in diverse categorie, si tratta dell’Ultima creazione del regista Greco Yorgos Lanthimos. Il film sta avendo un successo parecchio clamoroso e piace un po’ a tutti. Il regista viene acclamato e apprezzato sui diversi social e le persone vogliono sapere qualcosa in più su di lui.

Lanthimos fino a qualche settimana fa non era molto conosciuto. Regista parecchio ermetico, difficile a volte da comprendere. I suoi film avevano una struttura ben precisa che talvolta strizzavano l’occhio ai miti greci e a storie simili. Storie complicate con una narrazione specifica, lenta e densa di significati nascosti e profondi. I suoi personaggi erano spenti, cinici e svuotati. Con questo film sembra che in parte le cose siano cambiate e che si sia avvicinato un po’ di più al pubblico.

Lanthimos era un po’ uno di quei registi che i cinefili conservavano con cura. Uno di quei registi complicati, che ci fa un po’ sentire esclusivi, unici e intelligenti. Lontano dal pubblico e dal mainstream, il regista greco era un esempio dell’arte pura non inflazionata e condizionata dal volere becero del popolo. Un istinto di conservazione e di esclusività che si è un po’ spezzato con l’arrivo del suo ultimo film. L’arrivo della massa infastidisce il “colto”, colui che apprezza solo il cinema di classe, quello magari da sale vuote con solo la presenza di cultori, cinefili e recensori della pellicola. Solitamente disprezza il giocattolo che ormai è diventato di tutti. Nolan, fa schifo, Scorsese non è più capace, Tarantino è scarso ecc. tutti commenti infastiditi verso i registi ormai apprezzati da tutti.

Con questo film, Povere Creature, Lanthimos ci ha mostrato quanto un prodotto sia bello e considerato di valore solo se piace a pochi. Gente offesa perché piace a molti, il pubblico si interessa al regista, vuole vedere altre sue opere, senza comprenderle del tutto ma che gli lasciano un effetto positivo. L’effetto Sinner che abbiamo visto in questi giorni. Se non sei un esperto di Tennis non puoi esultare per la sua vittoria, non puoi apprezzare il risultato, perché così rovini il giocattolo che prima apparteneva solo agli esperti. La situazione del cinema è la medesima. Troppe persone cercano l’unicità, luoghi e pellicole dove ci si sente superiori, intenditori sopraffini dell’arte del cinema.

Vero, delle volte il troppo seguito e pubblico rovina il prodotto, lo stile e la propensione artistica del regista. La maggior parte delle volte invece non c’entra nulla, anzi aiuta semplicemente a portare la gente in sala e a permettere al regista di avere poi più soldi per il prossimo film. Grazie a Dio Nolan piace un po’ a tutti e può portare al cinema pellicole di altissimo livello tecnico. Questo è solo uno dei tanti esempi di come la popolarità possa portare a grandi risultati.

In generale ritengo che come il troppo fanatismo condizioni il giudizio finale, come successo con Barbie. Anche il volersi sentire speciale ed esclusivo condiziona fin troppo il giudizio su prodotti popolari e oggettivamente belli. Lanthimos potrebbe passare da un quasi sconosciuto, a livello di massa e mainstream ad un regista di grande successo, popolare, al di là della conoscenza del cinema. Questo non deve dare fastidio agli esperti e suoi ammiratori, ma deve essere motivo di orgoglio e di speranza per il futuro. Non serve sentirsi esclusivi nel mondo del cinema, bisogna guardare ciò che ci piace senza per forza dover interpretare un personaggio. Ci piace Barbie e non ci piace un film da cinema indipendente anche se siamo degli esperti cinefili, va bene lo stessoooooo!

Il cinema è fatto anche di giudizi oggettivi, utilizziamoli anche per le opere che piacciono al pubblico, perché in fondo quasi tutti i registi fanno opere per il pubblico e non solo per se stessi. Più piace un prodotto e più in qualche modo quello ha valore, se togliamo questo elemento dall’equazione possiamo anche chiudere i cinema e lasciare spazio solo a sale culturali dove solo i massimi esperti possono godersi e guardarsi un film. L’arte del cinema è meravigliosa ed è bellissimo che un regista di spessore e particolare come Lanthimos abbia oggi un successo che si merita, anche se il giocattolo non è più solo nostro ma di tutti. Lasciate che l’arte sia libera, che il giudizio su di essa crei dibattito e curiosità e se volete dire che Nolan e Tarantino non sono capaci e sono sopravvalutati come DiCaprio, fatelo pure, ma fatelo perché lo pensate veramente e non perché il giocattolo è di tutti e vi dà fastidio.

Risposte

  1. Avatar Austin Dove

    su questa cosa kubrick scorsese e carpenter sono registi di merda
    bene ma non benissimo 💙

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    1. Avatar Andrea Dean Mattiazzo

      Un atteggiamento umano che non capirò mai.
      Se una cosa piace a tutti perde di valore e non viene più riconosciuto il talento e la bravura.

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      1. Avatar Austin Dove

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