Recensione nel tempo di un caffè
Transformers – Il risveglio è un film del 2023, diretto da Steven Caple Jr. ed è il settimo capitolo della saga Transformers iniziata nel lontano 2007 diretto dall’eccentrico ed esplosivo Michael Bay. Questo nuovo film, cambia protagonisti, intenti e prova a rivitalizzare la saga Hasbro dandogli nuova vita e ampliando l’universo narrativo. Dop MCU, DCU, Monsterverse ecc. arriva anche il “Hasbroverse”.

Hollywood è una macchina commerciale non indifferente, i film collegati ad Hasbro hanno fini più ampi che creare solo un prodotto cinematografico, come spesso accade per Disney, l’obiettivo finale e vendere giocattoli. Questo determina un modo e un approccio diverso alla lavorazione del film e in questo caso si nota molto. La differenza con il primo è lampante, il livello è sceso moltissimo e Transformers – Il risveglio risulta svogliato, grossolano e con una trama davvero molto scarna.
L’obiettivo di ampliare l’universo Hasbro è fallito con un film che non trasmette alcuna vibrazione. Ottimo il design visivo di alcune macchine, ma l’impoverimento dei protagonisti è lampante e quasi fastidioso. Non solo il protagonista umano è banale e scarno, ma anche lo tesso Optimus è da diversi film diverso e meno interesssanti. I Maximals aggiungo qualcosa esteticamente, molto affascinante per i bambini, ma nulla di più.
Questi sequel danno valore alla prima trilogia, forse con il senno di poi fin troppo sottovalutata. Qui sembra non esserci l’impegno giusto, non sembra più nemmeno di vedere un film, ma una sequenza di inutili scene in computer grafica, nemmeno di altissimo livello. Alcuni scontri sono ben fatti, anch’essi strizzano l’occhio ai più piccoli, lasciando il pubblico più adulto un po’ perplesso e abbandonato.
Nel complesso Transformers – Il Risveglio non funziona, non riattiva l’entusiasmo per una saga persa da tempo. Piacevole perché leggero, perfetto per una serata a casa tra amici da passare davanti alla televisione senza impegno. La nostalgia è tanta, rispetto ad un cinema esagerato, eccentrico, pro america alla Michael Bay, con i Linkin Park a glorificare le parole finali di Optimus Prime.


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