Recensione nel tempo di un caffè
Shogun è una miniserie tratta dall’omonimo romanzo di James Clavel che ha sua volta prende spunto da una storia vera. La serie FX è disponibile su Disney plus e ci mostra con cura un periodo storico molto interessante del Giappone feudale con lotti interne per il potere, cultura e scontri religiosi di importanza storica. Una gemma preziosa, rara da conservare con cura in un mondo cinematografico che non sempre si destreggia cosi bene con prodotti storici.

Shogun è una serie elegante e affascinante come la cultura Giapponese del Bushido (Codice morale del samurai). Una miniserie che cattura fin da subito lo spettatore con una fotografia delicata, spesso grigia avvolta in una nebbia che rallenta il tempo e lo spirito delle persone. Molto accurata a livello storico, fa della precisione dei dettagli la sua forza. In gran parte in lingua originale, trasmette tutto il fascino del credo e della cultura Giapponese. Samurai, onore, meditazione e guerra, ci sono diversi aspetti che vengono tutti trattati con estrema cura precisione.
Tutto è ad un giusto livello, violenza, amore e dialoghi, c’è un equilibrio preciso, quasi da farci immergere in un giardino Zen. Lo spettatore non può rimanere deluso da un prodotto del genere, ma può rimanere un po’ spiazzato da aspettative classiche in cui si pensa che l’Inglese John Blackthorne diventi un super samurai che conquista tutto il Giappone. In realtà Shogun non esce mai dai suoi binari, rimane una miniserie prettamente storica, in cui è il codice di onore e le abitudini di un popolo ad essere un po’ al centro della trama. Il protagonista straniero in lotta contro i cattolici portoghesi, si ritrova così a poco a poco ad immergersi in quel mondo, proprio come accade allo spettatore.
Una serie poco prevedibile, acuta nella sua esecuzione che vede finalmente la giusta consacrazione dell’attore Hiroyuki Sanada, con un ruolo importante da protagonista, feudautario stratega di altissimo livello. Un personaggio assolutamente interessante, riflessivo e misterioso che accentra su di se tutta la bellezza e il fascino di questa miniserie FX. Un interpretazione di altissimo livello, pacata nei toni, ma forte nelle conseguenze delle sue scelte. Si parla di amore e di morte dal punto di vista Giapponese, molto filosofico, puro che stupisce da secoli il mondo occidentale.
Se si vuole trovare un difetto è che forse al tutto manca un po’ di epicità. Ci si perde facilmente nei giochi di potere e il finale lascia un po’ l’amaro in bocca, anche se ha un qualcosa di poetico e raffinato. Personalmente le aspettativa alte sono state più che soddisfatte. Nel complesso lo definirei un Haiku (Brevi poesie Giapponesi) perfettamente riuscito. C’è davvero tanto del fascino di una terra che sembra vivere su un piano diverso dal resto del mondo ma con lotte tra feudi che tanto ricordano il medioevo europeo. Shogun rimane così une dei prodotti storici più belli e interessanti degli ultimi anni, un piccolo capolavoro nel suo genere, con un fascino difficlmente replicabile.


Lascia un commento