Recensione nel tempo di un caffè
Inside Out 2 è un film d’animazione del 2024, diretto da Kinsley Mann per la prima volta alla regia. Il film è il sequel del grande successo Disney Pixar del 2015 Inside Out. Un idea perfetta per l’animazione Pixar che ha riscosso fin da subito un grande successo. La rappresentazione delle emozioni in modo concreto sotto forma di simpatici personaggi. Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto sono pronte ad accogliere nuove emozioni nella testa di Riley.

Inside Out si è preso la briga di rendere concreto ciò che è astratto, fin da subito questa idea ha avuto un grande successo e anche con il secondo capitolo, si ha una conferma che l’input iniziale è perfetto e che ci si può giocare come si vuole. Inside out 2 ricalca le caratteristiche del primo film e per certi versi e anche molto simile. Persa lo stupore per la novità risulta a tratti forse un po’ noioso, ma nel complesso anche più divertente, con rabbia che si prende la scena nelle scene più ironiche.
Ansia, Imbarazzo, Invidia e Ennui (una sorta di noia e apatia adolescienziale) entrano a far parte delle emozioni di Riley che si trova a d affrontare la pubertà. L’attesa per vedere le nuove emozioni era tanta e moltissimi spettatori di diverse età si sono ritrovati molto nei personaggi e nelle emozioni. Personalmente ansia non mi ha conquistato e non ho visto poi queste grandi compatibilità con la vita reale. Il fatto che sia rivolto a dei bambini ha dovuto un po’ ammorbidire una delle piaghe più grandi della società moderna. Questa ansia ha spronato Riley a diventare una super atleta dell’Hockey, come se Cristiano Ronaldo soffrisse d’ansia tutta la vita. Nella realtà ansia è l’esatto opposto, ti blocca, ti ferma e ti impedisce e non fai assolutamente nulla.
Verso il finale però c’è un grande riscatto di tutto il film, forse il momento più intenso che lo rende quasi migliore del primo. Un attacco di panico perfettamente rappresentato, con ansia che diventa davvero quello che è anche un po’ nella realtà. La musica meravigliosa e semplice di Michael Giacchino torna a farci sognare, ci rilassa il cuore tra malinconia (che appare in modo divertente nel film) e spensieratezza.
Inside out 2 prova a coccolare lo spettatore e ci riesce, vuole lasciare il segno e ci riesce, vuole creare una curiosità per un possibile sequel e ci riesce. Uno dei migliori prodotti Pixar di sempre anche con questo sequel, forse presa come possibile saga può arrivare anche sul podio.


Lascia un commento