WOMAN OF THE HOUR: UN ESORDIO CONVINCENTE DIETRO ALLA CINEPRESA PER ANNA KENDRICK

Recensione nel tempo di un caffè

Woman of the hour è un film del 2024 diretto da Anna Kendrick al suo esordio alla regia. Questa pellicola parla dell’inquietante storria vera di Rodney Alcala un serial killer che nel pieno della sua attività criminale aveva partecipato ad un dating show in diretta nazionale per, molto probabilmente, trovare nuove vittime. Una storia di tensione e che mette anche un po’ in risalto i difetti del sistema di sicurezza e tutela delle donne nell’america degli anni 70′

Il film ci immerge immediatamente nella violenza del killer, ci mostra il suo approccio e la sua capacità di ingannare le sue vittime, quasi di sedurle e di sfruttare le loro fragilità. Una regia pulita, che trasmette la giusta tensione e che ci colloca alla perfezione nell’america di quegli anni. Un uomo più volte denunciato ma ancora libero che dopo forse più di cento femminicidi si ritrova in Tv in un programma televisivo per creare nuove coppie.

La Kendrick dimostra ancora una volta la sua duttilità e anche dietro alla cinepresa si destreggia alla perfezione, come da attrice protagonista di questo film. Le vibrazioni di tensione fanno immedesimare le donne che vedono le scene e mette una certa inquitudine, anche se la vera violenza rimane solo marginale e lascia spazio all’immaginazione. La mente ci spaventa di più che le immagini stesse e le sensazioni di paura sono tangibili.

Una storia assurda, di negligenza e negazione dell’evidenza, un uomo libero di perpretrare la sua follia omicida su un sacco di povere ragazze innocenti, spesso isolate e sole, facili da condizionare. Questo Film ci trasmette tutto questo in modo equilibrato, senza esagerare e trasmettendo le vere sensazioni di una storia vera. Un ottima pellicola, ben gestita in tutte le sue parti e che vale la pena di essere vista. Presente nel catalogo Netflix.

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