ALEX CROSS – RECENSIONE DELLA SERIE DI PRIME VIDEO

Recensione nel tempo di un caffè

Alex Cross è una serie del 2024 Prime video. Creata da Ben Watkins e tratta da una serie di romanzi di James Patterson. La serie segue le vicende di un detective di Washington DC che deve combattere contro i fantasmi del proprio passato e portare avanti un caso molto complicato sulle tracce del seria killer “Fan Boy”.

L’inizio di Alex Cross è un po’ lento, tanto che i primi episodi ci risultano un po’ confusionari e estranei. Non ci ritrova a pieno nel caso ed è difficile mettere assieme tutti i pezzi. C’è un indagine, il passato del protagonista che condiziona ancora la sua vita, con la morte di sua moglie che ha lasciato un segno indelebile nel suo carattere. Un serial Killer di cui vediamo la sua identità praticamente subito e due linee narrative che si intrecciano. Due casi distinti ma che sembrano far parte dello stesso disegno, con solo il finale a guadarci verso la verità.

Alex Cross è una serie poliziesca di per se molto leggera. Gli argomenti trattati hanno un certo spessore ma si rimane alla larga da una violenza troppo visiva. C’è molta psicologia, ma il protagonista fa un po’ di fatica a mostrare il suo talento. Il difetto più grande è proprio il fatto che è difficile capire e percepire la vera forza e il talento del detective Alex Cross. Dovrebbe entrare nella mente dei criminali, come un profiler di talento, ma nella serie questa cosa è fin troppo superficiale e poco incisiva.

Grazie a questo aspetto però, il tutto diventa abbastanza realistico, senza troppe esagerazioni, anche gli scontri sono realistici, con qualche piccola esagerazione nel finale utile però a rendere le scene più accattivanti e interessanti. In Alex Cross c’è tanta follia e instabilità mentale, ma anche un senso di famiglia, pace unione da non sottovalutare. Il rapporto tra i due protagonisti detective è ottimo, tanto da sembrare un po’ Watson e Scherlock.

La serie Alex Cross di Prime video, viaggia su strade già battute, non mancano i clichè del genere e non offre nulla di nuovo. Lo fa bene però, tenendo un livello alto per tutta la stagione, con una buona recitazione e con una trama, che grazie all’ottimo soggetto, funziona molto bene e cattura l’attenzione dello spettatore. Gli ultimi 3 episodi hanno decisamente una marcia in più e danno un tono più frenetico alla stagione. Nel complesso è una serie poliziesca molto piacevole, bella da vedere senza troppo impegno.

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