PRESUNTO INNOCENTE: UN ALTRO ASSO VINCENTE PER APPLE TV

Recensione nel tempo di un caffè

Presunto Innocente è una serie del 2024 prodotta e trasmessa da Apple Tv, creata David E. Kelley. Adattamento dell’omonimo romanzo di Scott Turow che aveva già avuto una trasposizione cinematografica negli anni 90′ in un film con protagonista Harrison Ford. Il progetto iniziale era concepito come una miniserie, ma il successo ottenuto ha fatto si che è stata rinnovata per una seconda stagione.

Jake Gyllenhaal interpreta il procuratore distrettuale Rusty Sabich che in pochi giorni si ritrova in mezzo ad un uragano sia mediatico che personale. Una sua collega è stata uccisa e sembrerebbe che sia stato lui a commettere l’omicidio. Un intrigo che coinvolge gli altri procuratori distrettuali, tra rivalità lavorative e personali.

Quello che colpisce subito della serie è la sua qualità, visiva, narrativa e recitativa. Dalle prime scene ci si ritrova davanti ad un prodotto per nulla banale e di alto livello, confermando la qualità di Apple Tv che punta ad uno stile HBO piuttosto che Netflix. Ritmi lenti, ma intensi, dialoghi ben strutturati e una storia coinvolgente sono gli elementi che caratterizzano Presunto innocente.

Il gioco di sospensione tra innocente e colpevole è davvero ben fatto. Intriga lo spettatore che ha il dubbio fino al plot twist finale di forte impatto, sia emotivo che di stupore. Si possono fare tante teorie, ma la recitazione del protagonista è talmente forte da mettere in serio dubbio qualsiasi idee o risposta.

I difetti di Presunto Innocente sono forse la sua lentezza narrativa a tratti troppo marcata e a tratti sembra un po’ perdere la sua direzione e in parte anche la sua qualità. Gli eventi temporali sono un po’ confusi e il rapporto famigliare del protagonista non coinvolge abbastanza, e rimane forse un po’ troppo apatico. Il finale è forte e ottimo a livello di impatto emotivo, ma lascia anche lo spettatore forse un po’ troppo perplesso e con la bocca asciutta.

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