recensione nel tempo di un caffè
Mickey 17 è un film del 2025 scritto e diretto da Bong Joon-Ho. Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo di Edward Asthon “Mickey7”. Una pellicola di pura fantascienza che trova anche il modo e il tempo di far ridere e far riflettere. Dopo Parasite il regista Coreano ci riprova con un film da cui si rimane nel complesso, piacevolmente colpiti.

Mickey è un ragazzo che non ha più nulla da dare al pianeta terra, giovane, un po’ goffo e molto ingenuo decide di far parte di una missione spaziale e di accettare che il suo corpo venga rigenerato con una stampante ogni volta che lui muore. Diventa così il sacrificabile. Arrivati su un pianeta abitabile, la trama perde però poco a poco il suo potere, diventa più prevedibile ma almeno l’umorismo un po’ grottesco rimane di altissimo livello.
Robert Pattison dimostra ancora una volta tutto il suo talento dimostrandosi anche molto duttile e perfetto in questo ruolo. La scrittura del suo personaggio è dettagliata ed è il punto forte del film insieme a Mark Ruffalo che impersona una specie di Donald Trump con sfumature di diversi dittatori e politici fuori di testa.
Il film ha tempo di offrire anche qualche spunto di riflessione, sul valore della vita, la convivenza tra popoli, l’amore e l’estremismo scientifico. Tutto in modo non troppo invadente che lascia la trama per la sua strada senza condizionarla troppo. Mickey 17 risulta così essere un film piacevole, simpatico e anche a tratti davvero divertente.
A tratti appare come qualcosa di davvero originale, nuovo e mai visto ed un film sci-fi davvero di alto livello, in altri invece vuole farsi piacere un po’ troppo, cade nei clichè e risulta essere forse fin troppo infantile nella sua risoluzione finale. Manca qualcosina per essere un capolavoro del suo genere, ma ho come l’idea che tra molti anni, Mickey 17 diventerà un cult.


Lascia un commento