SUGAR: PLOT TWIST ESAGERATO (?) PER LA SERIE APPLE TV

Recensione nel tempo di un caffè

Sugar è una serie Apple tv del 2024 con protagonista Colin Farrell. Una mini serie noir ideata da Mark Protosevich. Un tributo al genere e al cinema in particolare che fa della qualità visiva e della sua eleganza la sua forza.

Sugar si può definire una miniserie elegante, perfetta nel suo abito noir con un indagine stratificata che porta sempre di più a colpi di scena inaspettati. un plot twist clamoroso, potente ma che poi non da nulla di concreto alla storia, forse fin troppo esagerato.

Colin Farrell si trova perfettamente nei panni di un investigatore privato, esperto nel ritrovamento di persone, scomparse o che si nascondo. Un personaggio buono, tranquillo che ci tiene davvero moltissimo a raggiungere la verità. La sua segretaria è spigliata, intelligente come lui, poliglotta e sa che sia meglio per Sugar.

Un ricco produttore di Hollywood vuole che sua nipote sia ritrovata, ma fin da subito ci si rende conto di essere davanti ad un grosso caso che coinvolge più persone e più parti. La trama è interessante, forse più semplice e meno complicata di quello che appare. Questa mini serie e anche un bellissimo e delicato tributo al cinema, con spezzoni di film vecchi è una forte passione del protagonista verso di essi.

Un noir classico sia nella fotografia che nella sua forma, in una Hollywood moderna ma che mantiene un certo stile anni 50′. Solo verso il finale si cambia rotta, abbandonando un po’ il punto di forza della serie e spostandosi verso orizzonti più complessi e pericolosi. Un plot twist davvero clamoroso, ma forse dannoso per la serie stessa. Un finale profondo rimette in sesto tutto e affascina molto, rendendo comunque Sugar una miniserie di altissimo livello.

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