Recensione nel tempo di un caffè
Reacher è una serie tv di Amazon Prime che è arrivata alla sua terza stagione. La serie è stata creata da Nick Santora e basata sul personaggio Jack Reacher creato dallo scritture Lee Child e interpretato da Alan Ritchson che sembra ritagliato apposta per questo ruolo.

In questa terza stagione riprende un po’ quota il senso di indagine che si era un po’ perso nella seconda. Reacher è un infiltrato in una ricca famiglia che dietro al commercio di tappeti nasconde qualcosa di più. Bello il rapporto di Reacher con il figlio della famiglia e la sua bontà e voglia di giustizia.
Un cuore buone e gentile che va in contrasto con la sua violenza e potenza per trovare la verità e i potenti criminali. Reacher è una serie semplice, che fa sempre il suo e intrattiene davvero bene. La trama seppur dozzinale e sontata e ricca di dialoghi epici, stilizzati che sono perfetti per questo genere.
Reacher è puro intrattenimento, senza voler fare di più si mette a suo agio nel suo genere, ricalca anche abbastanza bene i libri e non esagera mai in nessun aspetto che non rientri nella forza bruta e nell’intelligenza tattica del suo protagonista.
Questa terza stagione ritorna un po’ nello stile della prima, meno intrigo internazionale e più qualcosa di piccolo, con sfumature torbite sul difficile passato di Jack Reacher con una spiegazione del suo odio verso i potenti. Ogni stagione è un prodotto a se, abbastanza ripetitivo come i libri, ma con sempre un suo carattere. Forse nel suo complesso è uno dei prodotti più piacevoli del catalogo Prime Video, poco impegnativa ed efficace.


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