recensione nel tempo di un caffè
Fountain of youth – L’eterna giovinezza è un film targato Guy Ritchie e distrubuito da Apple Tv. Un nuovo genere per il regista brittannico che abbandona la criminalità e le guerre di quartiere, lo spionaggio acrobatico per cimentarsi in una avventura alla Indiana Jones. un risultato finale che non convince del tutto e che lascia un po’ perplessi.

Le premesse sono buone, il cast di alto livello è una caccia alla fonta della giovinezza serrata e senza mai troppe pause, tanta azione gestita alla perfezione, tempi morti e dialoghi invece faticano a convicere e non coinvolgono mai lo spettatore del tutto. Poco conivolgente anche nella sua storia che appare forse un po’ scontata.
Ci si ritrova davanti quindi ad un prodotto che non è ne Indiana Jones ne il tesoro dei templari ma davanti a qualcosa che non ha il solito potere di Guy Ritchie soprattutto nel suo personaggi. John Krasinsky è un ottimo attore ma il suo personaggio non cattura, ambiguo, senza un vero obiettivo, lontano anni luce da un vero protagonista eccentrico che potrebbe far diventare un film del genere un cult.
Fountain of youth risulta cosi essere un frutto dal bell’aspetto senza pero però quella polpa gustosa che ci fa gustare tutto il prodotto fino in fondo. Delude un po’ nella sua trama, forse poco innovativa, piatta ed esagerata nel finale, più spiazzante della fantascienza alla Indiana Jones. Troppi clichè e non utilizzati al meglio rendono questo film poco memorabile ma comunque apprezzabile.
Classico film, da “ho visto di peggio”. Non convince ma non delude nemmeno poi cosi tanto. Se vi piace l’avventura classica, guadatelo, il proffessor. Malanga approverebbe il finale.


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