DEPT. Q – SEZIONE CASI IRRISOLTI: SCOTT FRANK ESALTA IL SUO TALENTO

Recensione nel tempo di un caffè

Dept Q è una serie Netflix del 2025, scritta e ideata da Scott Frank, famoso per un’altra serie di grande successo, La regina degli scacchi. La serie è tratta dai romanzi dello scrittore danese Adler-Olsen. Una crime drama con uno stile inglese, che striza l’occhio anche al giallo scandinavo.

Un irreverente e scorbutico detective, è in una situazione psicologica molto complicata dopo che lui e un suo collega sono stati quasi uccisi durante il loro lavoro sulla scena del crimine. I colpi di pistola risuanano spesso nella mente del detctive Carl Mork che non perde mai il suo cinico senso dell’umorismo e il suo contrasto con il genere umano.

Una serie decisamente brillante sotto diversi punti di vista. Spenta nei suoi colori, ma accesa nella sua trama, intricata e curiosa. Scott frank ha una grande abilità. Fa trasposizioni dei libri sempre adeguate, uniche e con un tocco personale che le valorizza. I momenti di noia sono dialoghi intensi e mai banali e riesce sempre a trasmettere qualcosa.

Dept. Q è un dipartimento di indagini per i casi irrissolti. Cold case che tanto vanno di moda anche nella nostra realtà con sempre più casi del passato che grazie alle nuove tecnologie hanno finalmente una soluzione. Carl Mork e il suo team particolare e strampalato, lavarono così ad una sparizone misteriosa, che nasconde diversi colpi di scena.

Scott frank lavora molto sui personaggi, li rende unici, particolari e perfetti in una sceneggiatura che scorre davvero in modo eccenzionale. Un vero talento che sta man mano uscendo in questi ultimi anni e che crea prodotti sempre di altissimo livello. Dept. Q non è semplicemente un ottima serie ma è anche un insegamento a chi si vuole approcciare al mondo del cinema. Un monito di come vanno scritte e realizzate serie di questo genere e non solo.

C’è ironia, tensione e anche un po’ di paura e tutti gli elementi più classici del mondo crime. A tratti ci immergiamo nella psiche umana per poi passare ad un umorismo inglese quasi inaspettato ma che spezza la tensione al punto giusto. Anche il più banale dei personaggi ha una caratteristica, un tic un vizio che si riperquote e riprensenta in qualche modo all’interno della trama. Cura del detaglio, scioltezza, intrattenimento, Scott Frank ha fatto ancora centro.

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