L’ESTATE DEI SEGRETI PERDUTI: UNA SERIE CHE HA CONQUISTATO IL PUBBLICO CON UN COLPO DI SCENA

L’estate dei segreti perduti è una serie di Amazon prime, un teen drama un po’ diverso dal solito, non tanto nella sua evoluzione quanto nel suo finale. Tratto dal libro “We were Liars” (Titolo originale della serie) di E. Lockhart. Julie Peck alla guida di questa serie, già famosa al pubblico per saper commuovere con un mix di musica e scene ben congegniate.

La serie, un po’ il libro, ci vuole far affezionare a persone distanti dalla nostra quotidianità. Giovani ricchi ereditieri che ogni estate si ritrovano nella loro isola privata. Bambini che ormai sono diventati dei ragazzini e le cui emozioni e idee si stanno formando. Cadence, la protagonista, ha un anima ribelle, e una parte di se odia il mondo della famiglia Sinclair, bigotto e arretrato a tradizioni obsolete.

Sono quattro i cosiddetti “bugiardi” tre eredi della famiglia Sinclair e una ragazzo indiano, li a Bechwood tramite lo zio. Fin da bambini ogni estate si ritrovano li per giocare, passare giorni spensierati e divertirsi e tra di loro si crea un legame indissolubile. Un teen drama, che strizza l’occhio al thriller psicologico. Cady Sinclair si trova mezza nuda su una spiaggia, con un colpo alla testa, senza ricordare cosa sia successo nell’estate numero 16.

La serie ripercorre questi eventi, tra passato e presente, un ottime recitazione e una scrittura piacevole, rende più facile affezionarsi ai personaggi e rimanere così sconvolti da un finale abbastanza clamoroso. Un colpo di scena davvero ben costruito, doloroso e non del tutto prevedibile. Una bella scelta che da una giusta sterzata ad una serie che a lunghi tratti appare purtroppo noiosa. Forse sarebbe stato meglio un film, o qualche episodio in meno perchè ci si perde in dialoghi e situazioni un po’ inutili.

L’estate dei segreti perduti merita tutto questo “Hype”? Per certi aspetti si, sa colpire al punto giusto il pubblico, ci mostra anche qualcosa di un po’ diverso dal solito. Allo stesso tempo però oltre alle emozioni finali, fa fatica a bucare lo schermo con altre sensazioni, e non a tutti può arrivare questo “amore verso i protagonisti. Troppo vincolata al colpo di scena finale, senza di quello rimane un po’ povera, scarna e priva del suo significato più profondo.

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