Recensione nel tempo di un caffè
Untamed è una serie thriller/crime ideata da Mark L. Smith e Elle Smith. Disponibile nel catalogo Netflix dal 2025, la serie a riscosso fin da subito un discreto successo. Il protagonista assoluto diventa il parco nazionale e sembra che la storia passi forse troppo in secondo piano.

Nei panni del protagonista Eric Bana che interpreta un detective della omicidi assegnato ormai da anni al parco dello Yosemite. Scorbutico, solitario e con il vizio dell’alcol rispetta a fondo i classici stereotipi del genere. Lutto non del tutto ancora superato, difficoltà a collaborare e un senso del dovere integerrimo. Forse questo fa percepire la serie come già vista. Un tentativo di strizzare un po’ l’occhio a serie come True Detective, ma che si perde quasi subito nella trama della serie.
Untamed aveva tutte le carte in regola per regalarci un prodotto di altissimo livello. La location era ottima e anche la trama aveva i colpi di scena giusti, ben costruiti. Eppure ci ritroviamo davanti ad un prodotto da sufficienza e niente di più. A tratti troppo lento e noioso con la sottotrama che aiuta a capire il protagonista ma che mette troppa carne al fuoco, indebolendo il colpo di scena finale.
La potenzialità visiva viene sminuita dalla troppa CGI, perdendo così l’enorme potenziale che si aveva tra le mani, con una serie che poteva anche solo reggersi con la sua fotografia. Rimane così un prodotto piacevole per gli amanti del genere, con una trama interessante e anche abbastanza originale, alcuni cliché pesano un po’ troppo e rendono forse tutto un po’ scontato.
Untamed balla cosi sul filo del già visto e della novità, spostandosi a volte troppo in sicurezza in personaggi e situazioni che funzionano sempre. Una trama complessa crea una certa attenzione, ma le sottotrame ci confondono e allontanano un po’ dal filone della storia. Una classica serie da 6, con buone interpretazioni, una semplice regia e una storia che convince. Ritengo però che nella sua seconda stagione potrebbe esprimere un potenziale che qui è rimasto forse troppo nascosto.


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