THE WITCHER 4: NON CAMBIA SOLO IL PROTAGONISTA

Recensione nel tempo di un caffè

The Witcher esce con la sua quarta stagione in un autunno pieno di novità del 2025. Quasi nascosto come se si vergognasse di mostrarsi. La differenza stagione dopo stagione lo si vede nella fiducia che Netflix ha verso questo prodotto che non vede l’ora di chiudere. Poco pubblicizzato e tenuto al sicuro dalla potente critica dei fanatici del soggetto da cui è tratta la serie.

L’assenza di Henry Cavill è pesante? Per certi versi pesantissima, l’assenza dell’attore principale ha portato Netflix ad allontanarsi anche da esso in tutti i contesti della serie e di allontanarsi sia dai libri che dai videogiochi, diventando un prodotto più originale e personale, ma anche più debole e perso. Questa versione è diversa, più semplice e più leggera, Geralt non è più un lupo, un predatore, quanto più un modello dai capelli bianchi. Una sconfitta per tutto il mondo fantasy che per l’ennesima volta arranca e non poco nel mondo delle serie e del cinema.

Liam Hemsworth fa il suo, ci mette impegno e dedizione e si fa guidare palesemente dalla produzione che rende il tutto più teen drama adolescenziale che un fantasy, strutturato e per adulti. La stagione quattro in realtà non è poi così malvagia, anzi intrattiene forse di più delle altre, ma appare vuota e senza una vera anima ed essenza.

The Witcher diventa così il simbolo un po’ del “vorrei ma non posso”. Simbolo di una delle sconfitte più grandi della piattaforma streaming più famosa del mondo. Un prodotto con un potenziale assoluto che non ha voluto ascoltare la voce del suo protagonista. Un vero peccato che una serie del genere non sia diventata qualcosa di unico e diverso nel catalogo, ma si sia allineata con il resto. Ritornando nello specifico alla quarta stagione, ha i suoi pregi, nella sua leggerezza, un umorismo più commerciale e una bella trama che ha valorizzato diversi personaggi presenti nella storia. Alcune scene senza senso fanno storcere e non poco il naso allo spettatore ma nel complesso bisogna ammettere che è stato piacevole guardare questa stagione, senza mai annoiarmi. Sarà che ormai non ho più aspettative su nulla e forse è anche colpa o merito di The Witcher.

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