Recensioni nel tempo di un caffè

Curon è la terza serie italiana prodotta da Netflix che anche questa volta delude e ci lascia con più difetti che pregi.
Cerca di fare da subito qualcosa di nuovo portando un genere e una storia difficile da trovare nel panorama italiano. Sfrutta abilmente una leggenda italiana legata ad un paesino del Trentino dal fascino unico, ma più di questo non riesce a fare.
Serie scritta male e recitata malissimo, a tratti vorresti fosse doppiata da quanto le voci originali siano poco espressive, basse e mal interpretate.
Bravi i ragazzini, che mantengono il livello recitativo un po’ più accettabile, ma con qualche eccesso e forzatura, forse dovuta ad una scarsa regia e sceneggiatura.
Montaggio sonoro davvero orrendo, fatto davvero male, impreciso e insensato che a volte ti costringe ad abbassare il volume della televisore dal fastidio che ti provoca.
Bene la fotografia, molto curata, a tratti davvero bella e sopratutto un po’ diversa dai classici italiani.
Curon è un tentativo forzato di fare qualcosa di nuovo in Italia, di dare spazio a nuove idee, belle nell’input ma che si perdono facilmente appena la storia va avanti.
Un genere che quasi si fa fatica a collocare e che non fa altro che buttare altre critiche sulla produzione italiana.
Consiglio comunque di guardarla, perchè è qualcosa di diverso, ci fa capire molto facilmente i propri difetti, portando alla luce l’importanza di determinati ruoli all’interno delle produzioni cinematografiche e nello sviluppo di un contenuto visivo.